La psicanalisi sarà un giorno totalmente screditata, su questo non c'è dubbio.
Eppure, avrà distrutto i nostri ultimi resti d'ingenuità.
Dopo la psicanalisi, non si potrà mai più essere innocenti.
Emil Cioran, Il funesto demiurgo
E' difficile, è impossibile, credere che il Dio buono, il "Padre", sia implicato nello scandalo della creazione. Tutto fa pensare che non vi abbia mai preso parte, che essa sia opera di un dio senza scrupoli, un dio tarato.[...] E' ben più agevole risalire a un dio sospetto che a un dio rispettabile.
Emil Cioran, "Il Funesto Demiurgo"
"Il desiderio di distruzione è così radicato in noi che nessuno riesce ad estirparlo. Fa parte della costituzione di ognuno, giacchè il fondo dell'essere stesso è certamente demoniaco. Il saggio è un distruttore placato, in pensione. Gli altri sono distruttori "in servizio". In quella che si è convenuto di chiamare "civiltà" risiede innegabilmente un principio diabolico di cui l'uomo ha preso coscienza troppo tardi, quando non era più possibile porvi rimedio. Come possono coesistere tanti uomini in uno spazio così ridotto, senza distruggersi, senza odiarsi mortalmente? In realtà si odiano, ma non sono all'altezza del loro odio. Questa mediocrità, questa impotenza salva la società, ne assicura la durata e la stabilità. Alberi massacrati. Sorgono case. Facce, facce dappertutto. L'uomo si estende. L'uomo è il cancro della terra."
Emil Cioran
"Il desiderio di distruzione è così radicato in noi che nessuno riesce ad estirparlo. Fa parte della costituzione di ognuno, giacchè il fondo dell'essere stesso è certamente demoniaco. Il saggio è un distruttore placato, in pensione. Gli altri sono distruttori "in servizio". In quella che si è convenuto di chiamare "civiltà" risiede innegabilmente un principio diabolico di cui l'uomo ha preso coscienza troppo tardi, quando non era più possibile porvi rimedio. Come possono coesistere tanti uomini in uno spazio così ridotto, senza distruggersi, senza odiarsi mortalmente? In realtà si odiano, ma non sono all'altezza del loro odio. Questa mediocrità, questa impotenza salva la società, ne assicura la durata e la stabilità. Alberi massacrati. Sorgono case. Facce, facce dappertutto. L'uomo si estende. L'uomo è il cancro della terra."
Emil Cioran
La scomparsa degli animali è un fatto di una gravità senza precedenti.
Il loro carnefice ha invaso il paesaggio; non c'è posto che per lui.
L'orrore di vedere un uomo là dove si poteva contemplare un cavallo!
Alberi massacrati. Sorgono case. Facce, facce dappertutto.
L'uomo si estende. L'uomo è il cancro della terra.
La prova che l'uomo esecra l'uomo?
Basta trovarsi in mezzo a una folla per sentirsi subito solidali con tutti i pianeti morti.
Bisogna essere matti per lamentarsi della sparizione dell'uomo, invece di intonare un: "Buono sgombero!.
Credo alla salvezza dell'umanità, all'avvenire del cianuro...
Emil Cioran. Il funesto demiurgo
Disgustato dalle nazioni, mi volgo verso la Mongolia, dove dev’essere bello vivere, dove i cavalli sono più numerosi degli uomini, dove questi ultimi non l’hanno ancora spuntata.
Émile M. Cioran. Il funesto demiurgo
Una domanda ruminata indefinitamente vi butta a terra come un dolore sordo
Emil Cioran, Il funesto demiurgo
E' semplice chiacchiera ogni conversazione con chi non ha sofferto
Emil Cioran, Il funesto demiurgo
Disgraziatamente non possiamo sterminare i nostri desideri;
possiamo soltanto indebolirli, comprometterli.
Siamo costretti all'io, al veleno dell' "ego".
Emil Cioran, Il funesto demiurgo
“Purghiamo la coscienza di tutto ciò che essa ingloba, di tutti gli universi che trascina con sé, purifichiamola insieme alla percezione, confiniamoci nel bianco, dimentichiamoci tutti i colori tranne quello che li nega. Che pace, non appena annullata la diversità, non appena sfuggiti al calvario della sfumatura, e inabissati nell’unito! La coscienza come forma pura, e poi l’assenza stessa della coscienza”
Emil Cioran, Il funesto demiurgo
Basilide, lo gnostico, è uno dei rari intelletti ad aver capito, all’inizio della nostra èra, ciò che oggi è un luogo comune, cioè che se l’umanità vuole salvarsi, deve rientrare nei propri limiti naturali mediante il ritorno all’ignoranza, vero segno di redenzione. Questo luogo comune, affrettiamoci a dirlo, è ancora clandestino: ciascuno lo sussurra, guardandosi bene dal proclamarlo. Quando sarà diventato slogan, un passo avanti considerevole sarà stato compiuto».
Emil Cioran, Il funesto demiurgo
«La bicicletta mi dava la possibilità straordinaria d’essere al di fuori; vi trovate in un paese e siete allo stesso tempo in marcia. Ho parlato molto con le persone durante i miei viaggi in bicicletta. Ho percorso tutta la Francia in bici ed ho incontrato tanta di quella gente, il popolo, e non gli intellettuali. Mi piacque tantissimo. Spesso mi è capitato di rimanere profondamente colpito dalle persone che non hanno mai aperto un libro»
Emil Cioran
La scomparsa degli animali è un fatto di una gravità senza precedenti.
Il loro carnefice ha invaso il paesaggio; non c'è posto che per lui.
L'orrore di vedere un uomo là dove si poteva contemplare un cavallo!
Alberi massacrati. Sorgono case. Facce, facce dappertutto.
L'uomo si estende. L'uomo è il cancro della terra.
La prova che l'uomo esecra l'uomo?
Basta trovarsi in mezzo a una folla per sentirsi subito solidali con tutti i pianeti morti.
Bisogna essere matti per lamentarsi della sparizione dell'uomo, invece di intonare un: "Buono sgombero!.
Credo alla salvezza dell'umanità, all'avvenire del cianuro...
Emil Cioran. Il funesto demiurgo
Disgustato dalle nazioni, mi volgo verso la Mongolia, dove dev’essere bello vivere, dove i cavalli sono più numerosi degli uomini, dove questi ultimi non l’hanno ancora spuntata.
Émile M. Cioran. Il funesto demiurgo
Il loro carnefice ha invaso il paesaggio; non c'è posto che per lui.
L'orrore di vedere un uomo là dove si poteva contemplare un cavallo!
Alberi massacrati. Sorgono case. Facce, facce dappertutto.
L'uomo si estende. L'uomo è il cancro della terra.
La prova che l'uomo esecra l'uomo?
Basta trovarsi in mezzo a una folla per sentirsi subito solidali con tutti i pianeti morti.
Bisogna essere matti per lamentarsi della sparizione dell'uomo, invece di intonare un: "Buono sgombero!.
Credo alla salvezza dell'umanità, all'avvenire del cianuro...
Disgustato dalle nazioni, mi volgo verso la Mongolia, dove dev’essere bello vivere, dove i cavalli sono più numerosi degli uomini, dove questi ultimi non l’hanno ancora spuntata.
Émile M. Cioran. Il funesto demiurgo
Una domanda ruminata indefinitamente vi butta a terra come un dolore sordo
Emil Cioran, Il funesto demiurgo
Emil Cioran, Il funesto demiurgo
E' semplice chiacchiera ogni conversazione con chi non ha sofferto
Emil Cioran, Il funesto demiurgo
Disgraziatamente non possiamo sterminare i nostri desideri;
possiamo soltanto indebolirli, comprometterli.
Siamo costretti all'io, al veleno dell' "ego".
Emil Cioran, Il funesto demiurgo
“Purghiamo la coscienza di tutto ciò che essa ingloba, di tutti gli universi che trascina con sé, purifichiamola insieme alla percezione, confiniamoci nel bianco, dimentichiamoci tutti i colori tranne quello che li nega. Che pace, non appena annullata la diversità, non appena sfuggiti al calvario della sfumatura, e inabissati nell’unito! La coscienza come forma pura, e poi l’assenza stessa della coscienza”
Emil Cioran, Il funesto demiurgo
Basilide, lo gnostico, è uno dei rari intelletti ad aver capito, all’inizio della nostra èra, ciò che oggi è un luogo comune, cioè che se l’umanità vuole salvarsi, deve rientrare nei propri limiti naturali mediante il ritorno all’ignoranza, vero segno di redenzione. Questo luogo comune, affrettiamoci a dirlo, è ancora clandestino: ciascuno lo sussurra, guardandosi bene dal proclamarlo. Quando sarà diventato slogan, un passo avanti considerevole sarà stato compiuto».
Emil Cioran, Il funesto demiurgo
«La bicicletta mi dava la possibilità straordinaria d’essere al di fuori; vi trovate in un paese e siete allo stesso tempo in marcia. Ho parlato molto con le persone durante i miei viaggi in bicicletta. Ho percorso tutta la Francia in bici ed ho incontrato tanta di quella gente, il popolo, e non gli intellettuali. Mi piacque tantissimo. Spesso mi è capitato di rimanere profondamente colpito dalle persone che non hanno mai aperto un libro»
Emil Cioran
Disgraziatamente non possiamo sterminare i nostri desideri;
possiamo soltanto indebolirli, comprometterli.
Siamo costretti all'io, al veleno dell' "ego".
Emil Cioran, Il funesto demiurgo
“Purghiamo la coscienza di tutto ciò che essa ingloba, di tutti gli universi che trascina con sé, purifichiamola insieme alla percezione, confiniamoci nel bianco, dimentichiamoci tutti i colori tranne quello che li nega. Che pace, non appena annullata la diversità, non appena sfuggiti al calvario della sfumatura, e inabissati nell’unito! La coscienza come forma pura, e poi l’assenza stessa della coscienza”
Emil Cioran, Il funesto demiurgo
Basilide, lo gnostico, è uno dei rari intelletti ad aver capito, all’inizio della nostra èra, ciò che oggi è un luogo comune, cioè che se l’umanità vuole salvarsi, deve rientrare nei propri limiti naturali mediante il ritorno all’ignoranza, vero segno di redenzione. Questo luogo comune, affrettiamoci a dirlo, è ancora clandestino: ciascuno lo sussurra, guardandosi bene dal proclamarlo. Quando sarà diventato slogan, un passo avanti considerevole sarà stato compiuto».
Emil Cioran, Il funesto demiurgo
Emil Cioran
http://youtu.be/WfGMYdalClU
http://youtu.be/WfGMYdalClU
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