"Alla radice di ogni comportamento violento c' è un dolore profondo, non detto ed indicibile, una paura paralizzante di guardare dentro di sé, una fuga dall'orrore che genera nuovi orrori.
E' in questa zona della coscienza, in questa periferia dimenticata e non vista, che c'è il punto di contatto con l'altro e al tempo stesso la differenza, il punto in cui l'uno riconoscendosi fragile si è incivilito, l'altro negandolo si è avvolto nel suo stesso dolore. Noi abbiamo in comune la fragilità e la paura, lo smarrimento rispetto alla nostra casuale presenza nel cosmo. Siamo profondamente diversi per come abbiamo elaborato questo smarrimento."
Empatia, attrezzo professionale per mestieri impossibili 1 ott. 2013.
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