lunedì 6 febbraio 2012

Rudolf Steiner. Le gioie sono doni del destino e il loro valore è nel presente, ma i dolori sono la sorgente della conoscenza e il loro significato si mostra nel futuro



Troviamo una importante trattazione dei temperamenti umani nell'ambito del movimento pedagogico "Waldorf", fondato agli inizi del '900 da Rudolf Steiner in Germania e diffusosi successivamente un pò in tutto il mondo. Steiner riprese e perfezionò la teoria dei quattro temperamenti, sganciandola dalla anacronistica spiegazione ippocratica dei quattro umori, e poggiandola sulla propria concezione dell'essere unmano "tripartito", formato dalla unione dei tre elementi sostanziali corpo, anima, spirito. I quattro temperamenti, secondo Steiner, sono quidi: flemmatico, sanguigno, collerico, malinconico. Anche per Steiner il temperamento diviene visibile in modo particolare in situazioni di squilibrio unilaterale, poiché l'individuo equilibrato usufruisce, sia pure in misura diversa, di tutte le quattro modalità temperamentali, senza esserne determinato o vincolato. Nella complessa spiegazione steineriana, il temperamento viene determinato dal prevalere, nella struttura dell'individuo, di una delle sue parti costitutive, che egli individua in corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale, io. Il temperamento risulta essere pertanto una sorta di base caratteriale, dipendente dalla costituzione fisica, che imprime la sua connotazione a tutta a vita psichica dell'individuo, tanto più, come detto, quanto più sbilanciato.







Nelle scuole steineriane si studia ogni materia proprio a partire dall'esperienza, vivendo un processo che porta il bambino ad una conclusione e formulare un concetto...non partendo da un libro che espone gia concetti...punto di partenza è sempre l'osservazione diretta della natura...si impara dall'esperienza...poi il bambino riporta sul quaderno cio che ha vissuto...sara quello il "Suo" libro...




Le gioie sono doni del destino e il loro valore è nel presente, ma i dolori sono la sorgente della conoscenza e il loro significato si mostra nel futuro
Rudolf Steiner


Una vita sociale sana si trova soltanto, quando nello specchio di ogni anima la comunità intera trova il suo riflesso, e quando nella comunità intera le virtù di ognuno vivono.
Steiner


"Si deve tendere a sviluppare in modo particolare la pazienza. Ogni movimento d’impazienza ha un’azione paralizzante, distruttrice delle facoltà superiori latenti nell’essere umano. [...]
La pazienza ha un’attrazione sui tesori del sapere superiore, l’impazienza una repulsione"  
Rudolf Steiner 


La massima fondamentale dell’uomo libero è quella di vivere nell’amore per l’azione e di lasciar vivere avendo comprensione per la volontà altrui.
Rudolf Steiner, La filosofia della libertà



‎"... Chiediamoci ora quanto di ciò che la vita ci arreca come approfondimento animico non sia da attribuire ai nostri dolori, alle nostre sofferenze, e chiediamoci: che cosa può accadere nell'anima considerando la nostra vita nell'ottica di queste domande?
Non dobbiamo rispondere a questa domanda con l'intelletto, ma con il sentimento, ed esso risponde: devo essere grato a tutto quanto è avvenuto nella vita poiché solo grazie a ciò sono divenuto quello che sono, e con cui più o meno mi identifico. Non posso sapere se altrimenti sarei anche minor cosa; posso solo essere grato alla vita perché grazie alle grandi e piccole sofferenze e gioie della mia vita sono diventato così. Alla domanda fatta si deve rispondere con un senso di gratitudine per la vita. ..."
Rudolf Steiner, O.O. 239, pag. 196



NON SI PUO' ESSERE CRISTIANI E MATERIALISTI.
La visione materialistica del mondo non può affatto includere nella sua struttura l’ordine morale del mondo. Essa non ha neppure possibilità di includervi l’evento del Cristo; essere infatti seguace della visione materialistica del mondo ed essere al tempo stesso cristiano è un’intima menzogna, è qualcosa che non può esistere, se si è onesti e sinceri. Quindi nella civiltà europea e americana si dovettero di necessità manifestare le conseguenze pratiche del dissidio tra materialismo da un lato, e dall’altro concezione morale del mondo e contenuto religioso, privi di qualsiasi connessione con la concezione materialistica del mondo. Tali conseguenze si manifestarono in coloro che non erano esteriormente motivati ad essere insinceri, che buttarono a mare il credo religioso e assunsero definitivamente la concezione materialistica del mondo anche nei riguardi della vita umana. di conseguenza la concezione materialistica dl mondo si mutò in concezione sociale del mondo 
Rudolf Steiner



la Conoscenza Spirituale.
Per chi consegua la conoscenza spirituale, il processo del conoscere è qualcosa di ben differente da ciò che s'intende di solito. Esso diviene la realizzazione completa dell'antica e bella sentenza: "Conosci te stesso!" Ma non c'è nulla di più pericoloso, sul terreno della conoscenza, che il fraintendere quelle parole; e questo avviene oggi anche troppo spesso. Non poca gente interpreta quella sentenza a questo modo: che non bisogna più guardarsi attorno nel mondo, ma che basta mirare fisso al proprio intimo per cercarvi tutta quanta la spiritualità. L'antico motto non potrebbe venir frainteso in modo peggiore. Occorre rendersi conto che una vera conoscenza superiore significa il progresso da un certo punto di vista (già prima raggiunto) a un nuovo punto di vista. Se si prende per disciplina di autoconoscenza il puro e semplice covare i propri sentimenti, allora si continuerà a vedere solo ciò che si è sempre visto. In questo modo non si consegue nulla di nuovo, ma solo una conoscenza (nel senso oggi corrente della parola) del proprio io inferiore. L'interiorità dell'uomo non rappresenta che una delle due parti necessarie a una vera conoscenza; l'altra deve integrarla e senza le due parti la cosa è incompleta. Per mezzo dell'interiorità l'uomo potrà giungere a sviluppare in sé gli organi di conoscenza superiori. Ma come l'occhio, in quanto organo di senso fisico, non può scorgere il Sole se non guardando fuori di se stesso, appunto verso il Sole, così anche l'organo di conoscenza spirituale deve rivolgersi all'esterno, cioè verso l'ambiente spirituale, per poter veramente conoscere. Il concetto di "conoscenza" nei tempi in cui le cose spirituali venivano concepite in modo più reale di oggi, aveva un significato molto più profondo di quello odierno. Ricordate che nella Bibbia sta scritto: «Adamo conobbe sua moglie» (Genesi 4, 1), e così pure di questo o di quell’altro dei patriarchi, che «conobbe sua moglie». Non è molto difficile comprendere che con quelle parole s'intende parlare della fecondazione. Anche il detto «Conosci te stesso!", utilizzato nell'espressione greca, non vuol dire: guarda sempre e solo solo dentro di te, bensì: feconda il tuo io con ciò che fluisce dal mondo spirituale! Feconda te stesso col contenuto del mondo spirituale!
Rudolf Steiner




Rudolf Steiner e l’agricoltura biodinamica.
La filosofia, la pedagogia, la medicina e l'agricoltura celebrano i 154 anni della nascita di Rudolf Steiner, fondatore e padre della antroposofia.
di Ilaria D’Ambrosi

Nel 1861, a Kraljevic nell’attuale Croazia, nasceva Rudolf Steiner il fondatore della pedagogia Waldorf e ispiratore dell’agricoltura biodinamica.

Filosofo, pedagogista e riformista sociale, Steiner si forma presso l’Istituto tecnico superiore di Vienna, dove studia fisica, materia che influenzerà profondamente il suo pensiero. La convinzione che il metodo di osservazione adottato dalla scienza moderna portasse solo alla considerazione di una natura priva dell’elemento vitale, porterà Steiner a studiare gli scritti scientifici di Goethe e a teorizzare una forma di pensiero a cavallo tra la natura e lo spirito, la cosiddetta antroposofia, la saggezza dell’uomo. Nel 1902 Steiner dichiarò apertamente che il suo scopo sarebbe stato quello di “trovare nuovi metodi per lo studio dell’anima su base scientifica”.

Sul concetto di società antroposofica, Steiner elabora la pedagogia Waldorf basata sull’idea di un’educazione priva di nozionismo e sulla formazione della personalità dell’allievo a seconda dell’età, senza quindi bocciature, nella piena libertà di coltivare tutte le discipline impartite attraverso l’autoeducazione e la completa autogestione degli insegnanti.

L’influenza di Rudolf Steiner si è estesa in molti campi, tra cui quello della medicina, dell’architettura e delle pratiche agricole definite biodinamiche. Negli ultimi anni della sua vita il filosofo si dedicò all’agricoltura facendo conciliare la visione spirituale antroposofica del mondo alla produzione di cibo attraverso una serie di riti, come l’osservazione delle fasi lunari, e il compostaggio, l’elemento fondamentale per il rispetto di un ecosistema in continua trasformazione generato dallo stretto binomio suolo-vita.

La radice scientifica delle pratiche biodinamiche si intreccia al concetto di energia vitale e a sistemi non decifrabile dalla scienza ufficiale, per esempio lo spargimento di soluzioni ottenute dalla miscela di letame e polvere di quarzo. Secondo i sostenitori del metodo steineriano, le pratiche biodinamiche vengono impiegate per tutelare la ricchezza del suolo e la vita delle piante, oltre a fornire un prodotto più buono e salutare perché totalmente privo di sostanze nocive per tutti gli esseri viventi.

Il contributo di Rudolf Steiner all’agricoltura è stato quello di infondere la consapevolezza nell’agricoltore di dover aiutare la natura a evolversi, per questo le pratiche agricole steineriane invitano a rispettare il mondo sensibile e la realtà soprasensibile e cosmica. Steiner stesso affermava che “La vita proviene dall’intero universo e non semplicemente da quello che ci da la terra”, per questo motivo la biodinamica segue il principio scientifico spirituale dell’antroposofia steineriana per risolvere il problema della mancanza di suolo fertile, della riduzione dei periodi germinativi delle piante e della qualità del cibo.

http://www.lifegate.it/persone/news/rudolf-steiner



  La finestra sul cielo interiore

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