giovedì 23 febbraio 2012

Gianrico Carofiglio. Ci si affeziona anche al dolore, perfino alla disperazione. Quando abbiamo sofferto moltissimo per una persona, il fatto che il dolore stia passando ci sgomenta, perché crediamo significhi, una volta di più, che tutto, veramente tutto finisce

Ci si affeziona anche al dolore, perfino alla disperazione. Quando abbiamo sofferto moltissimo per una persona, il fatto che il dolore stia passando ci sgomenta, perché crediamo significhi, una volta di più, che tutto, veramente tutto finisce
Gianrico Carofiglio


Mi piace come ascolti. Fai venir voglia di parlare.
Gianrico Carofiglio


è vero..alla fine ti manca pure il dolore che sentivi...


non finisce...ti abitui...diventa parte integrante di te...


Roberta Rendina
c'e' chi vive solo per il dolore...e non va avanti....perchè in fondo ama soffrire!!



Come si fa a lasciarli andare via, i pensieri, quando quelli sono piantati nella tua testa come chiodi, che più cerchi di tirarli fuori e più ti lacerano l’anima?
Gianrico Carofiglio




L'istinto dello sbirro va alla ricerca della nota dissonante e vede quello che agli altri sfugge: i piccoli oggetti mancanti o fuori posto, le posture leggermente scomposte, i gesti forzati, i lievi affanni, i rossori, gli sguardi che sfuggono o che indugiano troppo. Chi è in un posto e non dovrebbe esserci; chi va piano e dovrebbe andare veloce e chi va veloce e invece dovrebbe andare piano; chi si guarda attorno e chi sembra non guardare nulla; la loquacità eccessiva o il mutismoLe regolarità alterate. Si concentra sui dettagli inusuali invece di farsi distrarre dall'apparente normalità del quadro d'insieme. Per certi aspetti il bravo sbirro è come il bravo medico. In un caso come nell'altro è una questione di occhio, di particolari invisibili agli altri.
Gianrico Carofiglio. "Il silenzio dell'onda"




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