Nessuno ti renderà gli anni, nessuno ti restituirà a te stesso; andrà il tempo della vita per la via intrapresa e non tornerà indietro né arresterà il suo corso; non farà rumore, non darà segno della sua velocità: scorrerà in silenzio, non si allungherà per editto di Re o favore di popolo; correrà come è partito dal primo giorno, non farà mai fermate, mai soste. Che avverrà? tu sei affaccendato, la vita si affretta: e intanto sarà lì la morte, per la quale, tu voglia o no, devi aver tempo.
Lucio Anneo Seneca
Nessuno ti restituirà i tuoi anni, nessuno ti restituirà te stesso.
La vita proseguirà per la via che ha imboccato senza tornare indietro, senza interruzioni.
Non farà rumore, non ti avvertirà del suo rapido correre: scivolerà via silenziosa.
La vita proseguirà per la via che ha imboccato senza tornare indietro, senza interruzioni.
Non farà rumore, non ti avvertirà del suo rapido correre: scivolerà via silenziosa.
Seneca, De brevitate vitae
“Nessuna attività può essere bene esercitata da un uomo affaccendato, non l’eloquenza, non le professioni liberali, dal momento che l’animo deconcentrato non recepisce nulla in profondità, ma tutto rigetta come cibo ingozzato. […]
Non c’è dunque motivo di credere che uno sia vissuto a lungo perché ha i capelli bianchi o le rughe: non è vissuto a lungo, ma è stato al mondo a lungo. Come credere che ha molto navigato chi la tempesta ha sorpreso all’uscita dal porto menandolo qua e là in un turbine di venti opposti e facendolo girare in tondo entro lo stesso spazio. Non ha navigato molto, ma è stato sballottato molto.”
Lucio Anneo Seneca, “De brevitate vitae”, VII, 3-10
SENECA, LA BREVITA' DELLA VITA
La maggior parte dei mortali, o Paolino, si lagna per la cattiveria della natura, perché siamo messi al mondo per un esiguo periodo di tempo, perché questi periodi di tempo a noi concessi trascorrono così velocemente, così in fretta che, tranne pochissimi, la vita abbandoni gli altri nello stesso sorgere della vita. Né di tale calamità, comune a tutti, come credono, si lamentò solo la folla e il dissennato popolino; questo stato d'animo suscitò le lamentele anche di personaggi famosi. Da qui deriva la famosa esclamazione del più illustre dei medici, che la vita è breve, l'arte lunga; di qui la contesa, poco decorosa per un saggio, dell'esigente Aristotele con la natura delle cose, perché essa è stata tanto benevola nei confronti degli animali, che possono vivere cinque o dieci generazioni, ed invece ha concesso un tempo tanto più breve all'uomo, nato a tante e così grandi cose. Noi non disponiamo di poco tempo, ma ne abbiamo perduto molto. La vita è lunga abbastanza e ci è stata data con larghezza per la realizzazione delle più grandi imprese, se fosse impiegata tutta con diligenza; ma quando essa trascorre nello spreco e nell'indifferenza, quando non viene spesa per nulla di buono, spinti alla fine dall'estrema necessità, ci accorgiamo che essa è passata e non ci siamo accorti del suo trascorrere. È così: non riceviamo una vita breve, ma l'abbiamo resa noi, e non siamo poveri di essa, ma prodighi. Come sontuose e regali ricchezze, quando siano giunte ad un cattivo padrone, vengono dissipate in un attimo, ma, benché modeste, se vengono affidate ad un buon custode, si incrementano con l'investimento, così la nostra vita molto si estende per chi sa bene gestirla.
Seneca, De brevitate vitae
Nessuno ti restituirà i tuoi anni, nessuno ti restituirà te stesso.
La vita proseguirà per la via che ha imboccato senza tornare indietro, senza interruzioni.
Non farà rumore, non ti avvertirà del suo rapido correre: scivolerà via silenziosa.
La vita proseguirà per la via che ha imboccato senza tornare indietro, senza interruzioni.
Non farà rumore, non ti avvertirà del suo rapido correre: scivolerà via silenziosa.
Seneca. De brevitate vitae
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