W.H. Bates - settembre 1922
Nel 1919 il Dott. William Bates, oculista statunitense, pubblicò il libro Vista perfetta senza occhiali.
Il Metodo Bates non si tratta di una ginnastica visiva ma di un vero e proprio metodo olistico che si prefigge di eliminare le cause che hanno provocato nella persona i problemi visivi che ella manifesta, attraverso una serie di esercizi mirati e semplici che comportano dei benefici diretti a chi li esegue nell’arco di pochi mesi.
Il Dott. Bates, nei suoi studi, notò una caratteristica degli occhi di chi ha problemi visivi:
il minor movimento. Infatti secondo Bates le persone con problemi di vista hanno la tendenza a muovere gli occhi di meno rispetto a chi non ne ha, questo perché la loro “forma mentis” è per certi versi più “bloccata”, meno propensa al dinamismo e al cambiamento. Di conseguenza la vista diviene una sorta di “specchio dell’anima”, focalizzandosi sullo statico rispetto al dinamico e quindi aumentando la tensione dei muscoli dell’occhio, che ne bloccano, appunto, il movimento.
Canepa – Docente di educazione visiva
Ortottista
Associazione AIEV (Associazione per amatori e terapeuti)
Associazione AIVON (Associazione per Operatori)
Argomenti Trattati:
Riceviamo l’80% delle informazioni dalla vista
La funzione visiva si avvale di tutti i sensi
Muscolatura dell’occhio
Visione organicistica della vista
Lavorare in modo Olistico
Importanza della prevenzione visiva mediante Screening
Stress che può colpire chi lavora al Videoterminale, Pc in
ottemperanza al D.L. 81/08 Titolo VI art 173
Igiene Visiva
Fare proprie nuove abitudini
Com’è possibile riabilitare la vista?
Cambiare modo di utilizzare il nostro sguardo
Usare gli occhiali solo quando sono indispensabili
Importanza armonia corpo-mente
Dentosophia = Occhi e Bocca
Anche la nostra bocca si adegua alle nostre emozioni
Metodo Bates: percorso di consapevolezza (capire e percepire
che possiamo fare qualcosa) e crescita personale centrata sul miglioramento
della vista in modo naturale.
Problemi della vista:
Strabismo, Miopia (si vede male da lontano - Bulbo oculare
allungato ed eccessiva tensione del cristallino), Ipermetropia (Bulbo oculare
schiacciato), Astigmatismo, Presbiopia [...]
Ma non bastano un paio d’occhiali?
Gli occhiali e le lenti a contatto non sono una cura: senza
istruzioni è un intervento peggiorativo, portarli sempre è una sciagura, quasi
sempre aggravano la situazione, esattamente come una sedia a rotelle non
insegna a camminare.
Bates insegna ad usare gli occhi e la mente in modo
naturale, senza interferenze. Come mai non vediamo bene? Ci sono situazioni in
cui si blocca la naturalezza dello sguardo: quando siamo in tensione, sotto
stresse, etc.
Visual Training:
E’ una ginnastica? La docente non usa mai la parola ESERCIZI
perché sembra un dovere, si trasferisce questo sapere a chi ha bisogno perché si
abbandoni una cattiva abitudine; le nuove abitudini dovranno consentire di
vedere meglio.
Primo Principio: Il movimento del Corpo, Piede/Gambe, Mente,
Sguardo, Muscoli oculari
Secondo Principio: Rilassamento: Respiro/Diaframma
Terzo Principio: Centralizzazione: dobbiamo ricevere le
nostre immagini sui punti migliori del nostro occhio
Quarto Principio: Immaginazione e Memoria: Nella mente
abbiamo archiviato miliardi di immagini, numeri (10), lettere (21 circa); perché
non riconosciamo o riusciamo a vedere la lettera? Tra vedere e riconoscere c’è
qualcosa in mezzo; un lavoro mentale.
Strain/Stress = tensione da sforzo: con la paura ti blocchi.
L’antidoto è il movimento.
Il Rilassamento non è riposo, è dinamico.
Smetti di fissare, sguardo libero.
Assimilare un atteggiamento diverso
Movimento e respiro
Testo consigliato: Genevieve Behrend: visualizzazione
Meditazione e Visualizzazione: due metodiche per entrare in
contatto con se stessi per produrre dei cambiamenti desiderati.
Anche il vedere meglio è una sorta di guarigione, una gamba
corta è un limite, il bulbo lungo può essere riabilitato.
Visualizzazione: Metodo Canepa.
Meditazione che cosa accade.
Utilizzazione dei Lobi Frontali.
Gli sportivi vengono allenati a VISUALIZZARE che superano i
risultati precedenti, tutto avviene nella nostra mente.
Dr Bates: Se riesci a immaginare una lettera nitidamente,
poi vedrai la successiva meglio.
VEDERE E’ UN SENTIRE.
VEDERE E’ UN SENTIRE.
La fascia di Demer: allentando la tensione nei nostri muscoli
possiamo vedere meglio (fascia muscolare liscia in cui si innestano tutti i
muscoli oculari, se c’è tensione si contrae anche la fascia di Demer)
Caso:
Dopo vari lutti la macula della signora X si era ridotta in
modo rilevante; dopo 5 anni di :
rilassamento, visualizzazioni, ginnastica dolce
la situazione migliorò in modo rilevante.
Importanza della luce.
http://vivilavista.blogspot.com/
http://www.vistabates.it/lapalestradegliocchi.html
http://www.vistabates.it/principibates.html
http://www.vistabates.it/links.html
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http://www.vistabates.it/principibates.html
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Dottoressa Martinelli: entra in contatto col mondo delle
emozioni.
Il Portale del Benessere Visivo. http://www.vederebene.it/
Genevieve Behrend: Approfondimento: Il tuo potere invisibile
capitolo tratto da Il potere invisibile della
visualizzazione
Queste pagine sono state scritte con il proposito e la
speranza che i suoi suggerimenti possano offrirti la chiave che apra il cammino
alla realizzazione dei tuoi desideri e per spiegarti che la paura dovrebbe
essere spazzata via dagli sforzi che compi per conquistare ciò che desideri.
Sai che tutto ciò che devi fare è ottenere che la sostanza
plastica dell’universo cominci a fluire nelle forme del pensiero offerte dalla
tua immagine-desiderio.
Visualizzare o vedere mentalmente le cose e le condizioni
così come vuoi che siano è il potere condensante, specializzante, che è in te e
che potrebbe essere rappresentato come la lente di un protettore.
Prova a proiettare un’immagine in un proiettore, la cui una
luce si muova continuamente da una parte all’altra, e otterrai l’effetto di una
volontà vacillante. E’ strettamente necessario mantenersi sempre dietro la
propria immagine con una volontà forte e stabile, così come lo è avere una luce
forte e stabile in un proiettore.
Dio, o la Mente Universale, creò l’uomo con il fine speciale
di differenziarsi attraverso di lui. Tutto quanto esiste è nato nello stesso
modo, attraverso questa legge di auto-differenziazione e con lo stesso scopo.
All’inizio esisté l’idea, l’immagine mentale o il prototipo della cosa stessa
nella sua forma incipiente o plastica.
[...] La tua immagine, in questa stessa sostanza divina al
suo stato fluido, prende forma attraverso il centro individualizzato
dell’operazione divina: la tua mente; e non c’è alcun potere che possa impedire
a questa combinazione di sostanza spirituale di convertirsi in forma fisica. E’
nella natura dello spirito compiere il proprio lavoro e un’idea non si può
realizzare finché non ha creato un proprio veicolo.
Non c’è niente di strano o misterioso nell’idea che il tuo
desiderio immaginato si trasformi in un’evidenza materiale. E’ il funzionamento
di una legge naturale universale. Il mondo fu proiettato dalla Mente Universale
per la sua stessa contemplazione e ciò avviene nel suo ramo individualizzato,
che è la mente dell’uomo. Tutto ciò che è nel mondo ha inizio nella mente e
prende vita esattamente nello stesso modo, dal cappello che porti in testa agli
stivali che hai ai piedi. Tutte queste cose sono pensieri proiettati,
solidificati.
Aspetta che la vita risponda alla tua chiamata e troverai
suggerimenti diretti al compimento del tuo desiderio, non solo provenienti da
altre persone, ma anche dai fiori, il prato, gli alberi e le rocce e che, se
agirai di conseguenza, con fiducia in questo piano fisico, ti permetteranno di
realizzare il più sospirato desiderio. “La fede senza parole è morta”, ma la
fede con opere concrete ti libera completamente.
Le idee attirano idee simili. A volte provengono da un
fiore, da un libro o dall’invisibile. Sei seduto o camminando, assorto in
un’idea non completa riguardo ai modi e ai mezzi per realizzarla e allora
appare un’altra idea, di cui nessuno conosce la provenienza, la quale è accolta
come idea tua: le due si attirano l’una con l’altra e così di seguito, finché i
tuoi desideri divengono realtà fisiche.
Dato che sei in grado di catturare idee dall’infinito,
attraverso lo strumento della tua intuizione, lascia che la tua mente si riposi
in questo pensiero, sapendo perfettamente che questo pensiero risponderà a sé
stesso. La tua inibizione del sentimento del dubbio e del sentimento di ansietà
fa sì che le idee rassicuranti si insedino e attraggano a sé idee di “io posso”,
“io ci riuscirò”, che gradualmente si trasformano nella forma fisica del
desiderio, il quale ha sede nella mente.
Nell’uso cosciente del potere universale, per convertire i
tuoi desideri in forma fisica, bisognerebbe tenere in considerazione tre dati:
Primo: tutto lo spazio è pieno di potere creatore.
Secondo: tale potere creatore è sensibile alla suggestione.
Terzo: può funzionare unicamente con metodi deduttivi.
Laura Canepa
Ortottista
Insegnante Metodo Bates
Genova - Milano – Mestre
Insegnante Educazione Visiva
Accreditato Ministero della Sanit ECM
Gli occhi della mente - Ieri e oggi
Nel 1942 lo scrittore Aldous Huxley, paziente del Dr. William Horace Bates ha scritto un bellissimo libro dal titolo “l’arte di Vedere” in cui esordiva parlando della guarigione che ottenne come paziente del Dr. Bates che utilizz con lui la sua metodica.
Il Dr. Bates…visse a cavallo dell’800 con il 900 e sebbene avesse avuto molti pazienti guariti e felici non ebbe molta fortuna.
Dice Huxley nel capitolo XIII “gli occhi ci forniscono le impressioni visive, che costituiscono il materiale grezzo della vista. La mente prende questo materiale, lo elabora e ci da il prodotto finito, cioè la normale visione degli oggetti esterni”
….nel metodo del dr. Bates si accorda la dovuta attenzione non solo all’organo che fornisce i materiali grezzi, ma anche alla mente che d il prodotto finito”………..e ancora ….”quando sull’io cosciente gravano con peso eccessivo emozioni come il timore, la collera , la preoccupazione, l’afflizione, l’invidia l’ambizione…allora la mente e il corpo soffrono insieme. Una delle più importanti funzione psicofisiche che di solito ne risente maggiormente la vista. Le emozioni negative menomano la vista …in parte attraverso un’azione diretta sui sistemi nervoso, ghiandolare e circolatorio, in parte indebolendo l’efficienza della mente….
E’ vero che si diventa “ciechi di rabbia”, che la paura fa “vedere tutto nero”. Gli effetti di queste emozioni negative possono essere transitori ma se si protraggono per un certo tempo possono creare gravi danni …….”
Huxley diede alle stampe questo libro straordinario nel 1942 , sono passati 66 anni e la validità delle sue parole stata confermata molte e molte volte.
Ancora mi piace citare questo passaggio del libro che riguarda il sentimento della paura e in particolare “un paura intimamente connessa nella mente di coloro che hanno difetti alla vista, con l’atto del vedere e responsabile del perpetuarsi della disfunzione visiva. Voglio dire la paura di non vedere bene”
L’arte di vedere bene si realizza durante l’infanzia e di rafforza con la crescita poi pu ò accadere che la maturazione del sistema visivo si inceppi , le buone abitudini vanno perdute e la funzione visiva peggiora
La mente perde la sua efficienza interpretativa, la conformazione dell’occhio si altera e la vista indebolita
Laura Canepa
Ortottista
Insegnante Metodo Bates
Genova - Milano – Mestre
Insegnante Educazione Visiva
Accreditato Ministero della Sanit ECM
Gli occhi della mente - Ieri e oggi
Nel 1942 lo scrittore Aldous Huxley, paziente del Dr. William Horace Bates ha scritto un bellissimo libro dal titolo “l’arte di Vedere” in cui esordiva parlando della guarigione che ottenne come paziente del Dr. Bates che utilizz con lui la sua metodica.
Il Dr. Bates…visse a cavallo dell’800 con il 900 e sebbene avesse avuto molti pazienti guariti e felici non ebbe molta fortuna.
Dice Huxley nel capitolo XIII “gli occhi ci forniscono le impressioni visive, che costituiscono il materiale grezzo della vista. La mente prende questo materiale, lo elabora e ci da il prodotto finito, cioè la normale visione degli oggetti esterni”
….nel metodo del dr. Bates si accorda la dovuta attenzione non solo all’organo che fornisce i materiali grezzi, ma anche alla mente che d il prodotto finito”………..e ancora ….”quando sull’io cosciente gravano con peso eccessivo emozioni come il timore, la collera , la preoccupazione, l’afflizione, l’invidia l’ambizione…allora la mente e il corpo soffrono insieme. Una delle più importanti funzione psicofisiche che di solito ne risente maggiormente la vista. Le emozioni negative menomano la vista …in parte attraverso un’azione diretta sui sistemi nervoso, ghiandolare e circolatorio, in parte indebolendo l’efficienza della mente….
E’ vero che si diventa “ciechi di rabbia”, che la paura fa “vedere tutto nero”. Gli effetti di queste emozioni negative possono essere transitori ma se si protraggono per un certo tempo possono creare gravi danni …….”
Huxley diede alle stampe questo libro straordinario nel 1942 , sono passati 66 anni e la validità delle sue parole stata confermata molte e molte volte.
Ancora mi piace citare questo passaggio del libro che riguarda il sentimento della paura e in particolare “un paura intimamente connessa nella mente di coloro che hanno difetti alla vista, con l’atto del vedere e responsabile del perpetuarsi della disfunzione visiva. Voglio dire la paura di non vedere bene”
L’arte di vedere bene si realizza durante l’infanzia e di rafforza con la crescita poi pu ò accadere che la maturazione del sistema visivo si inceppi , le buone abitudini vanno perdute e la funzione visiva peggiora
La mente perde la sua efficienza interpretativa, la conformazione dell’occhio si altera e la vista indebolita
http://www.vederebene.it/Gli-specialisti/Laura-Canepa/Download/Gli_occhi_e_la_mente.pdf
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