giovedì 16 febbraio 2012

Omraam Mikhaël Aïvanhov. L’Universo è un grande corpo con il quale dobbiamo imparare ad armonizzarci, poiché in questa armonia sono inclusi tutti i beni: salute, gioia, luce, ispirazione… Chi lavora per realizzare tale armonia incomincia a percepire che tutto il suo essere vibra all’unisono con l’Universo e comprende cosa siano la vita, la Creazione, l’amore… Ma non prima: prima, gli è impossibile comprendere. Intellettualmente, esteriormente, ci si può sempre illudere di capire qualcosa, ma non è così. La comprensione, quella vera, non avviene tramite qualche cellula del cervello: avviene attraverso tutto il corpo, perfino attraverso i piedi, le braccia, il ventre, il fegato… Tutto il corpo, tutte le cellule devono comprendere. La vera comprensione è una sensazione. Voi sentite, e a quel punto comprendete e sapete… poiché avete assaporato. Nessuna comprensione intellettuale può essere paragonata alla sensazione.

Esiste una legge per cui, quando si fa un vuoto in un luogo dello spazio, qualcosa viene immediatamente a colmarlo. Questa legge fisica si applica anche alla vita psichica, cioè quando si dà, si riceve. Quando avete vuotato i vostri serbatoi interiori, perché avete dato il vostro Amore ed i vostri buoni pensieri a tutte le creature, qualcosa arriva immediatamente dall’alto per riempirvi. Perciò amate e sarete amati. Date e vi sarà dato. Date anche quello che vi manca ed otterrete. Desiderate essere illuminati e non sapete come attirare a voi la luce?
È molto semplice: cominciate con l’illuminare chi è meno illuminato di voi e riceverete Luce, perché in questo caso un altro essere, che possiede più Luce di voi, verrà a darvi la sua luminosità.
Omraam Mikhael Aivanhov



È facile abbattere un nemico con un colpo di pistola, versare nel suo bicchiere qualche goccia di veleno, mettere dell’esplosivo o aprire il gas per fargli saltare in aria la casa… Di questo genere di vittorie non c’è di che esser fieri né di che vantarsi. La vera vittoria non consiste nell’annientare i propri nemici: la vera vittoria consiste nel riuscire a trasformare i propri nemici in amici. Cercate di comprenderlo bene! Così, anziché essere circondati da persone che pensano unicamente a nuocervi, sarete circondati da persone che pensano solo ad aiutarvi. Certo, è difficile, ed esige già tutto un lavoro su di sé: prima difficoltà; e, difficoltà ancora maggiore, esige anche un lavoro sull’altro, allo scopo di fargli comprendere che può essere vostro amico. Ma riuscire a riportare questo tipo di vittoria è la prova che siete nella verità.”
Omraam Mikhaël Aïvanhov


“Quando si sentono nervose o sul punto di perdere la pazienza, certe persone escono di casa dicendo che “vanno a fare un giro” o “a prendere una boccata d’aria”. Qualcosa le avverte che se non cambiano posto, la situazione diventerà esplosiva. A volte, basta bere un bicchiere d’acqua o mangiare un frutto, per cambiare il proprio stato interiore. Sì, sapere spostarsi è tutta una scienza. Quante volte vi lasciate turbare da inconvenienti senza importanza! Sarebbe facile sbarazzarvene spostandovi; e ci sono talmente tanti modi di spostarsi! “Spostarsi” può consistere anche nel lavarvi le mani coscientemente, concentrandovi su una parola: luce… armonia… bellezza… amore… Passate quindi le vostre mani sulla testa e sulle orecchie, e poi lavatele di nuovo. Ricominciate più volte, se necessario. Vi sentirete alleggeriti, perché tutto ciò che pesava su di voi se ne va attraverso le estremità delle vostre dita.”
Omraam Mikhaël Aïvanhov



Gli esseri umani hanno iniziato col vivere isolati, ciascuna famiglia difendendo il suo piccolo territorio. Più tardi, essi si sono costituiti in tribù, poi in nazioni, e le società sono entrate in funzione come organismi viventi; di esse si può dire che hanno raggiunto lo stadio fisiologico. L’umanità è dunque diventata un immenso organismo nel quale ciascuno lavora per tutti e tutti lavorano per esso. È ciò che viene chiamato “commercio”, e questa situazione è ovviamente un progresso. È tempo però di andare oltre e lavorare per una fratellanza umana: questo implica l’amore e la coscienza del legame profondo che esiste tra gli esseri. È lo stadio psicologico. Finché le relazioni che gli esseri umani intrattengono fra loro resteranno fondate sull’interesse, malgrado tutto quello che potranno così guadagnare, essi sentiranno che manca loro qualcosa, e la loro vita rimarrà priva di senso. Quel senso lo troveranno solo se riusciranno a coltivare un atteggiamento fraterno, cioè se riusciranno a comprendere che devono condividere con gli altri ciò che di meglio possiedono.”
Omraam Mikhaël Aïvanhov





Per la maggioranza degli esseri umani, amare significa chiedere, esigere, reclamare.
Eh sì, traduzione letterale! Si comportano in questo modo di fronte al Signore, e lo fanno anche di fronte alle persone che pretendono di amare: le perseguitano con le loro esigenze e, qualunque cosa ricevano , sono sempre insoddisfatti. Allora, ancora una volta, ecco un criterio: volete sapere se voi amate veramente gli esseri? È semplice: provate per loro riconoscenza? Se non avete nulla da reclamare, se siete spinti a ringraziarli con le parole - o anche solo con il pensiero - perché sono con voi, perché esistono, allora potete essere sicuri che li amate. Altrimenti, chiamate i vostri sentimenti con i nomi che volete, ma in ogni caso non è l'amore.
Omraam Mikhaël Aïvanhov


Ovunque non si parla che di cambiamenti. Si ripete che occorrono dei cambiamenti… 
E quali sono questi cambiamenti? Sempre le stesse lotte accanite per il potere, per il denaro, per gli onori… gli uni che scacciano gli altri per prendere il loro posto. No, non ci saranno veri cambiamenti se gli esseri umani stessi non lavoreranno per diventare più onesti, più nobili, più padroni di sé… dei modelli. Ma questo a loro non interessa. A che cosa serve migliorarsi?
Non è di questo che hanno bisogno: hanno bisogno di un buona posizione, di titoli onorifici per poter appagare i propri desideri e le proprie bramosie. Direte: «Sì, ma dovendo seguire i vostri consigli, dovendo soltanto lavorare per migliorarsi, per diventare dei modelli, la situazione nel mondo è tale che si resterà da qualche parte, sconosciuti, ignorati, in fondo alla scala sociale». Cosa ne sapete, per trarne simili conclusioni? Se diventate davvero una sorgente, un sole, anche se non volete, anche se rifiutate, gli altri verranno a prendervi di forza e vi metteranno ai vertici perché possiate dirigerli. Se questo non vi è ancora successo, significa che non lo meritate, perché non siete ancora pronti.”
Omraam Mikhaël Aïvanhov


L’Universo è un grande corpo 
con il quale dobbiamo imparare 
ad armonizzarci, poiché in questa armonia
sono inclusi tutti i beni: salute, gioia, luce, ispirazione…
Chi lavora per realizzare tale armonia
incomincia a percepire che tutto il suo
essere vibra all’unisono con l’Universo e comprende cosa
siano la vita, la Creazione, l’amore…
Ma non prima: prima, gli è impossibile comprendere.
Intellettualmente, esteriormente, ci si può sempre illudere di
capire qualcosa, ma non è così. La comprensione, quella vera,
non avviene tramite qualche cellula del cervello: avviene
attraverso tutto il corpo, perfino attraverso i piedi, le
braccia, il ventre, il fegato… Tutto il corpo, tutte le cellule
devono comprendere. La vera comprensione è una sensazione.
Voi sentite, e a quel punto comprendete e sapete…
poiché avete assaporato.
Nessuna comprensione intellettuale può essere
paragonata alla sensazione.
Omraam Mikhaël Aïvanhov


Esistono due tipi di inquilini. Ci sono quelli che, poco scrupolosi, non hanno nessuna cura dell’appartamento che occupano; rovinano allora i pavimenti, imbrattano i muri, pensando: «Peggio per il proprietario!» Ci sono altri, invece, che abbelliscono la casa, la ridipingono, sostituiscono le tappezzerie, ecc. Allo stesso modo, esistono due categorie di “inquilini”, vale a dire di spiriti, in quelle case che sono gli esseri umani stessi: alcuni vengono ad installarsi per fare dei danni, mentre altri consolidano, puliscono, purificano e abbelliscono tutto. Ogni essere umano è una dimora per le entità del mondo invisibile. Alcune di esse restano per qualche minuto, altre per mesi o per anni, e altre ancora per tutta la vita. Saperle riconoscere è una scienza. Quelle che rimangono per poco tempo sono generalmente le più spirituali. Arrivano con la rapidità di un lampo per depositare in noi dei doni, una luce… e ripartono; ma il loro passaggio lascia delle tracce che possono durare per l’eternità.”
Omraam Mikhaël Aïvanhov


Per secoli i cristiani hanno detto e ripetuto che la carne è debole, e questa è la ragione per cui hanno disprezzato il corpo fisico. Ma che ignoranza! Il corpo di per sé è neutro: è l'intermediario attraverso il quale manifestiamo i nostri pensieri e i nostri sentimenti. Esso non ci obbliga a commettere ogni genere di eccessi e di follie; mediante il corpo, possiamo anche intraprendere opere magnifiche. Vi dirò anche che il nostro corpo è lo strumento migliore che abbiamo per avvicinarci a Dio. Sì, creando il corpo fisico, Dio ha posto in esso tutti gli elementi di cui abbiamo bisogno per ritrovare l'ordine e l'armonia celesti. La struttura del corpo umano è un libro aperto che ci insegna come ritornare verso il Creatore, poiché esso è il riflesso della Sua saggezza, della Sua bontà, della Sua bellezza”.
Omraam Mikhaël Aïvanhov



Un pensiero è un essere vivente. Nella sua regione, con i materiali sottili di cui è formato, il pensiero è un essere vivente che agisce. Per gli esseri umani l’ignoranza di questa verità è causa di molte difficoltà e prove. Non vedono, non sentono che il loro pensiero lavora, che costruisce o distrugge, e si permettono di pensare qualsiasi cosa e in seguito sono stupiti di quello che accade loro. Il pensiero è una realtà vivente, è per questo che dovete sorvegliarlo per proiettare soltanto i pensieri migliori: pensieri pieni d’amore, di bontà, di luce, d’armonia. Il vero sapere comincia da questo: dalla consapevolezza che il pensiero è una realtà. Sì, tutti i pensieri che facciamo, anche i più deboli e insignificanti, sono una realtà.
Omraam Mikhaël Aïvanhov


Non si può trovare nulla esteriormente che non sia stato prima trovato interiormente:
è una legge. Sì, perché quando si incontra qualche cosa all'esterno, e non la si è già scoperta interiormente, le si passerà accanto senza vederla. Più scoprite la bellezza interiormente, più la scoprirete attorno a voi. Senza dubbio pensate: "Se non la vedo, significa ovviamente che non c'è". Vi sbagliate: la bellezza c'è, e se non la vedete è perché certi organi di percezione in voi non sono ancora abbastanza sviluppati. Iniziate cercando di cogliere la bellezza interiormente e la vedrete anche all'esterno, perché il mondo esteriore, oggettivo, altro non è che un riflesso del vostro mondo interiore, del vostro mondo soggettivo. Che si tratti della bellezza, dell'amore o della saggezza, è quasi inutile cercarli all'esterno se non avete cominciato a scoprirli in voi.
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Iniziate cercando di cogliere la bellezza interiormente e la vedrete anche all’esterno, perché il mondo esteriore, oggettivo, altro non è che un riflesso del vostro mondo interiore, del vostro mondo soggettivo. Che si tratti della bellezza, dell’amore o della saggezza, è quasi inutile cercarli all’esterno se non avete cominciato a scoprirli in voi.
Omraam Michaël Aïvanhov


È pensando agli altri e lavorando per loro che ci si arricchisce.
Certo, all’inizio si ha piuttosto l’impressione che accada esattamente il contrario.
Tutti gli esseri pieni di amore, di bontà e abnegazione, sono considerati ingenui da chi li frequenta, e si comincia a usarli e ad approfittare di loro. Ma più passa il tempo, più essi sono tenuti in considerazione, rispettati, e un giorno tutti verranno a manifestare amore verso di loro. Devono solo essere pazienti. Quando depositate una somma di denaro in banca, non ricevete subito gli interessi, vero? Dovete aspettare. Sul piano spirituale vige esattamente la stessa legge. Voi lavorate con tanto amore e con disinteresse, e all’inizio non vedete cosa ciò vi possa procurare… Non dovete scoraggiarvi: un giorno vi arriveranno ricchezze da ogni dove, e anche se cercherete di sfuggire a esse, non ci riuscirete. L’intero universo riverserà benedizioni su di voi, perché voi stessi le avrete provocate. E questa è una delle forme della giustizia.
Omraam Mikhaël Aïvanhov


Se gettate a terra una palla, essa rimbalza, e se la tirate contro un muro, ritorna indietro e vi colpisce. Ora, supponiamo che, camminando in montagna, vi divertiate a gridare una parola, un richiamo; che cosa succede? La montagna ve lo restituisce. Il suono, la parola hanno incontrato un ostacolo che li ha fatti rimbalzare. Dunque, se gridate: "Ti voglio bene!", da ogni parte l'eco vi risponderà: "Ti voglio bene, ti voglio bene, ti voglio bene...". Se gridate: "Ti detesto!", da ogni parte l'eco vi ripeterà: "Ti, detesto, ti detesto..." Sono leggi fisiche, e le leggi fisiche sono un riflesso delle leggi psichiche, spirituali.
Dobbiamo dunque capire che le stesse leggi regolano anche la nostra vita interiore. Continuamente con i nostri pensieri, sentimenti e azioni emettiamo onde benefiche o malefiche che viaggiano nello spazio fino a quando incontrano un ostacolo che ce le rimanda indietro, facendoci ricevere regali o bastonate. Eh si, ciò che si manda si riceve.
Omraam Mikhaël Aïvanhov


Come si semina, così si raccoglie.
Se piantiamo cipolle, possiamo aspettarci di raccogliere carote? No.
Allora perché dovremmo ricavare amore e pace seminando odio e discordia? Pensieri e sentimenti negativi generano dolore e squilibrio. Le leggi che governano la salute del corpo e dell'anima sono le stesse presenti in natura e rispondono ad una morale universale e divina: la morale cosmica.
Omraam Mikhael Aivanhov, Le Leggi della Morale Cosmica


Ci sarebbero molte cose da correggere nella società, è vero, ma le trasformazioni non devono avvenire con la violenza. D'altra parte, i veri cambiamenti non si realizzano mai con la violenza. La violenza genera sempre mali peggiori di quelli che pretende di combattere. Allora, come trasformare la società? Col nostro modo di vivere: cambiando innanzitutto noi stessi, possiamo smuovere il mondo intero. È quanto ci annuncia l'Insegnamento della Fratellanza Bianca Universale; esso ci fornisce tutte le regole, tutti i metodi, affinché, lavorando su noi stessi, diveniamo un giorno la prova che è possibile creare una società migliore. L'umanità può diventare una fratellanza, una famiglia, ma a tale scopo bisogna che qualcuno cominci a dare l'esempio e che riesca ad imporsi. Sì, ad imporsi, ma senza violenza: imporsi unicamente con la nobiltà, la grandezza, la luce, la bellezza. Chi non è capace di imporsi in questo modo non deve pretendere di trasformare la società.
Omraam Mikhaël Aïvanhov


Quando niente li obbliga a fare degli sforzi, gli esseri umani hanno la tendenza a lasciarsi andare. Hanno bisogno di difficoltà, di prove; a quel punto si riprendono e mobilitano le proprie energie per correggere la situazione. Quando ci sono riusciti, si rilassano e ricadono nella negligenza e nella pigrizia. Non è bene adattare il proprio comportamento in base alle variazioni del mondo esterno. Quali che siano gli avvenimenti, dovete continuare a fare degli sforzi, poiché sono questi a mantenervi in vita e in salute. Le condizioni migliorano? Le difficoltà si appianano?… Tanto meglio, ma non è una buona ragione per smettere di compiere sforzi fisici, affettivi e intellettuali. Ecco la regola per i veri spiritualisti. La pratica spirituale è fondata su metodi semplicissimi, la cui applicazione però necessita di una grande perseveranza. Per acquisire la luce, la pace, l’amore e la forza, ogni giorno avete nuovi sforzi da fare: pensieri da nutrire, parole da pronunciare, gesti da eseguire. Allora è Madre natura stessa a dirvi: «Riconosco quei pensieri, quelle parole e quei gesti: vibrano in armonia con ciò che di più bello e luminoso esiste in me. Ecco, ti do le mie benedizioni».
Omraam Mikhaël Aïvanhov


Quali sono gli individui più diffidenti? Quelli disonesti, astuti, cattivi.
Non possono credere che esistano esseri onesti, sinceri e buoni. 
Giudicano gli altri attraverso se stessi, e per questo sono sempre sospettosi.
Quanto a coloro che ...sono nobili e disinteressati, fanno fatica a vedere la cattiveria, il tradimento o la perfidia, appunto perché vedono gli altri attraverso le qualità che loro stessi possiedono. L'essere umano può vedere esclusivamente attraverso i propri occhi, ed è lui stesso a plasmare i suoi occhi tramite i suoi pensieri, i suoi sentimenti, i suoi desideri e le sue tendenze.
Quando incontrate persone che vi parlano unicamente dei difetti degli altri, sappiate che è soprattutto di se stesse che vi stanno parlando; sì, perché se possedessero la nobiltà, la bontà, l'onestà e soprattutto l'amore, troverebbero tutte queste buone qualità anche negli altri.
Omraam Mikhaël Aïvanhov


parlare male degli altri è parlar male di se stessi e non rispettarsi, accettare tutto anche se non condividiamo e se le modalità con cui avvengono le circostanze ci possono lasciar perplessi...[...]


Sforzatevi di prendere coscienza del fatto che avete a vostra disposizione delle facoltà ben superiori all'intelletto. L'intelletto è solo un buono strumento di lavoro per lo studio e l'esplorazione della materia, ma anche nella vita quotidiana non è la guida migliore; infatti, non solo ha una percezione parziale della realtà, ma soprattutto, in fondo a tutto ciò che decide di intraprendere, c'è una finalità nascosta, un interesse, un calcolo egoistico che finirà sempre per produrre guai. Appena fa un sacrificio o un gesto generoso, l'uomo che si lascia guidare dal proprio intelletto, lo rimpiange; trova che sia stato davvero sciocco ascoltare i consigli del cuore o dell'anima. L'intelletto non è in grado neppure di concepire in che modo la fratellanza si realizzerà fra tutti gli uomini, in che modo la Terra formerà un'unica famiglia e il mondo intero vivrà nella pace e nell'armonia. Esso non può elevarsi abbastanza in alto per scoprire i veri rimedi, le vere soluzioni. Ciò che l'intelletto immagina, ciò che propone partendo dalla sua visione incompleta ed egocentrica delle cose, è sempre difettoso e non risolverà nulla in modo definitivo. Esistono soluzioni per tutti i problemi che si presentano agli esseri umani, ma per trovarle occorre anche fare appello al cuore, all'anima e allo spirito.
Omraam Mikhaël Aïvanhov


L'UOMO E' LIBERO O SOTTOMESSO AL SUO DESTINO?  di O.M. Aivanhov
Su questa domanda si discute da millenni.
L'errore sta nel credere che tutti gli individui debbano subire le stesse leggi
Coloro che, come gli animali, obbediscono solo ai propri impulsi puramente istintivi, sono inevitabilmente sottomessi alle leggi della fatalità; è la loro stessa natura a creare per essi quella fatalità. Coloro che invece hanno acquisito il dominio dei propri istinti e delle proprie passioni, sfuggono alla fatalità per entrare nel mondo della Provvidenza, della grazia, dove conoscono la Luce e la libertà. Non bisogna immaginare che tutti possano essere liberi o che tutti debbano subire un destino inesorabile. No, la libertà dipende dal grado di evoluzione di ciascuno. Secondo il suo modo di pensare, di sentire o di agire, l'essere umano cade sotto i colpi della fatalità, oppure attira a sé le benedizioni della Provvidenza. Quindi, in certi campi è legato, sottomesso al destino, e in altri sfugge a esso, è libero... Sino al giorno in cui disporrà pienamente della propria libertà".
Omraam Mikhaël Aïvanhov


Anni fa avete subito un smacco, una delusione, e vi sono state rivolte parole taglienti. 
Vi siete tormentati a lungo, ma ora, quando vi accade di ripensarci, constatate che ve ne ricordate appena, come se tutto si fosse cancellato. Visto che con il tempo non ne rimane più traccia, significa che non era così grave. Allora, perché non provare a sbarazzarsi il più rapidamente possibile di tutto ciò che può rattristare la vostra vita quotidiana?
Quando un avvenimento o una situazione vi suscita tristezza o collera, non lasciate che un tale stato si protragga. Per esempio, potete uscire di casa e andare a camminare dicendo a voi stessi: «Quando raggiungerò quell'albero laggiù (o quel muro, o un altro punto qualsiasi), sarò libero da questo malessere». Avvicinatevi a quell'albero o a quel muro con la certezza che sarà l’inizio della vostra liberazione. Raggiungendolo, avvertirete un chiarimento, un sollievo. Quel miglioramento non sarà sicuramente totale; allora scegliete un altro punto di riferimento più lontano, e avanzate con la convinzione che il vostro male finirà per scomparire completamente. Continuate così fino a sentire una vera liberazione. E se occorre, l’indomani rincominciate. Quali che siano i dispiaceri e i tormenti, l’essenziale è non rimanere mai senza reagire. Nulla è peggio della passività. 
Omraam Mikhaël Aïvanhov


«Vi sono sempre maggiori opportunità di migliorare una situazione se ci si concentra più sul bene che sul male. Cercate di applicare questa regola nelle vostre relazioni con gli altri. Per esempio, piuttosto che criticare ciò che in loro è difettoso, soffermatevi sulle cose buone che anch'essi hanno, per vedere come possano essere ancora migliorate. Se anche ve ne fosse una soltanto, aggrappatevi a quella. Lasciate da parte i loro difetti e, se ne avete i mezzi, cercate di aiutarli a sviluppare le loro qualità. Sarà più vantaggioso per loro e anche per voi, poiché l'evoluzione di ciascuno contribuisce all'evoluzione di tuttiPiù si avanza, più si trascinano gli altri con sé. E se i difetti di certe persone vi disturbano tanto, ecco una ragione in più per sviluppare l'indulgenza e la pazienza, posando su di esse uno sguardo benevolo. Ci si deve sempre soffermare sulle qualità di un essere dicendo a se stessi: «Dio abita nella sua anima: non mi occuperò degli animali che si aggirano tutto intorno». Chi non ospita dentro di sé qualche belva? In alcuni, quelle belve sono rinchiuse in gabbie o sono state addormentate, ma ci sono.»
 Omraam Mikhaël Aïvanhov



La Trasmutazione del Lato Oscuro


Le forze oscure che le persone ammirevoli hanno espulso dal loro mondo interiore possono ritornare per attaccarle tramite altre persone, che sono disturbate dalle loro qualità, dalle loro virtù e dalla loro forza di carattere. Invece, le persone che conducono una vita ordinaria non disturbano nessuno, e tutti sono contenti di loro.
Ma anche se affrontarli non è facile, i nemici all’esterno sono meno pericolosi dei nemici interiori, e con essi occorre utilizzare l’amore, la dolcezza e la pazienza. Con i nemici interiori, invece, occorre usare fermezza, autorità e severità.

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Queste parole del Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov devono accompagnare sempre, ed essere sempre ricordate, da tutti coloro che stanno procedendo davvero, in Azione, Integrità e Disciplina, sul sentiero della Crescita Personale e della evoluzione della propria Coscienza.
Perchè non si tratta di elemento accessorio, ma di elemento fondamentale, a cui occorre essere preparati. Perchè accade. In Verità, più grande, radicato e profondo è il proprio Lavoro Interiore, più è relativamente facile che ciò accada. Ma dalla nostra, noi abbiamo la Silente Spada della nostra Comprensione. Noi abbiamo la risposta, pienamente e magnificamente descritta dal Maestro Aïvanhov nelle sue parole. Comprensione e Pazienza all’esterno, inflessibile fermezza all’interno.
Un essere umano che intraprende il Lavoro Interiore volto alla propria purificazione, inevitabilmente allontana da sè Forze ed Energie più oscure che non sono in risonanza con questo cammino. La Coscienza è Luce, e come tale non può armonizzarsi con gli esseri delle ombre che prosperano in sua assenza. Credere che queste Forze ed Energie di tenebra cedano lo scettro del loro comando con armonia, sollecitudine e tranquillità equivale a credere alla possibilità di vita umana su Nettuno senza supporti artificiali.
E allora può capitare che il Viaggiatore venga attaccato dall’esterno da forze che nel suo Campo Interiore sono state rese inoperanti, o stanno irrimediabilmente perdendo il loro potere. Chiunque ha percorso con Integrità e Disciplina il suo cammino fino ad ora, sa perfettamente di che cosa sto parlando, perchè lo ha misurato nella sua Vita come evento accaduto. Se ciò avviene, questo è un momento di grande prova, di grande importanza, ma solo ed esclusivamente nel campo della sua struttura interiore. E’ un momento di grande insegnamento. La sfida si dipana dentro di lui, dentro il Viaggiatore, mai, per nessun motivo, all’esterno.
Il Viaggiatore sente che non c’è alcun motivo per questo ingiustificato attacco, e dunque emozioni di incomprensione, di stizza, di risentimento, tentano di impossessarsi di lui. Se le asseconda, se le segue senza alcun controllo, è in questo modo, precisamente in questo modo, che egli soccombe. E’ in questo modo che egli ha perso la sua sfida. Risponde all’esterno di una emozione che egli sente all’interno: dunque è in risonanza con il suo aggressore, è al suo stesso livello. Che meraviglioso dono di comprensione questo evento gli ha portato!
Perchè questa è la Verità? Perchè se il Viaggiatore non fosse in qualche modo personalmente coinvolto, risponderebbe all’attacco in assoluta armonia con il momento presente, in Serenità e Non-Giudizio, senza la minima ombra di scuotimento emozionale. Se invece una emozione è sorta in lui a seguito dell’attacco, e questa emozione è di rifiuto o risentimento e ne annebbia la Coscienza, significa che sta suonando l’allarme, ed è un allarme importante: c’è qualcosa in lui che è in risonanza con questo attacco; qualcosa che deve essere illuminato e guarito. Per questo l’attacco è un dono mascherato. Gli sta mostrando parti di lui stesso che egli sta rigettando, rimuovendo o rifiutando.
Il momento dell’attacco esterno che provoca scuotimento emozionale interno è un momento chiave. Fondamentale. Se riusciamo a coglierne il valore, questo momento è uno dei massimi picchi di Lavoro Interiore che possiamo toccare. Per niente facile. Per niente, per niente facile.
In questo momento chiave, il Viaggiatore deve sforzarsi di ricordare ed evocare elementi superiori. Elementi importantissimi, più elevati, vitali per il suo Cammino. Si tratta di una sfida nel suo campo interiore, verso la quale egli ha tutti gli strumenti necessari per prevalere, e nei confronti della quale egli deve rispondere prontamente, e con la massima Energia. La battaglia avviene nel suo campo interiore. Non all’esterno.
Il Viaggiatore deve sforzarsi di ricordare che tutti i suoi Maestri prima di lui sono passati dalle stesse difficoltà, o da difficoltà ben maggiori, e hanno comunque persistito nel loro Cammino continuando a creare Luce in sè stessi. Egli deve sforzarsi di ricordare l’esempio dei suoi Maestri. Deve ricordare che non è da solo, e non lo sarà mai, perchè Forze ed Energie di Luce sono pronte a dargli soccorso in ogni momento. Del resto, il Viaggiatore è temprato ai venti e all’ignoto. Egli ha forgiato la sua resistenza. Sono anni che non desiste mai, e dunque non cade ipnotizzato al primo casuale schiocco di dita.
Il Viaggiatore deve sforzarsi di ricordare che l’esterno è il suo interno che si esprime, e dunque c’è un messaggio che lui sta inviando a sè stesso attraverso lo strumento del confronto con l’altro da sè. Un messaggio che è tanto più importante per lui quanta più emozione è coinvolta in esso. Forse qualcosa non è stato chiarito a sufficienza? Forse in sè stesso il Viaggiatore non è integro? Forse c’è un aspetto di sè stesso che attende di essere illuminato, guarito ed integrato? Il Viaggiatore usa l’esterno per quello che è, ovvero lo specchio di sè stesso. Mandare in frantumi lo specchio è follia, è come bruciare un regalo, ed il Viaggiatore è tutto tranne che un folle ubriaco.
Il Viaggiatore deve sforzarsi di ricordare che deve usare questo attacco come un dono per sè stesso e la sua Crescita Personale. Se è scosso, o innervosito, se prova rabbia, risentimento, deve sforzarsi di ricordare di non soccombere all’emozione; deve sforzarsi di trattenersi dall’espressione di queste emozioni, ed usare l’Energia trattenuta come carburante per la Coscienza. Per quanto gli è possibile, il Viaggiatore deve osservare che cosa sta accadendo in sè stesso, senza reagire, senza seguire subito e ciecamente il tumulto delle sue emozioni.
Da questo trattenersi, che non è una repressione ma una fondamentale misura della sfida che sta affrontando, il Viaggiatore trae una grande Energia, e questo è facilmente sperimentabile, se si riesce nell’impresa. Da questa Energia, arriva poi una maggiore comprensione delle ragioni delle sue emozioni, della loro origine e del perchè esistono. Da questa Energia, arriva poi una maggiore comprensione dei meccanismi emozionali di cui egli è vittima.
La Trasmutazione delle emozioni negative a seguire un attacco esterno è una Disciplina fondamentale, nello sviluppo di una Coscienza. E’ una delle chiavi più potenti della Trasmutazione interiore. Una delle più difficili da mettere in pratica.
Il cammino non è facile. Non è mai stato facile, ed in questo meraviglioso periodo storico, pur nella notevolissima mole di insegnamenti facilmente accessibili, le difficoltà di questa Trasmutazione non si sono certo attenuate. Ho ricordato e ricorderò sempre a qualsiasi persona che entra in risonanza con la propria Natura Solare che Tira un vento freddo, qui fuori. Questo è un tempo in cui deve essere necessariamente così, perchè oltre a tutto ciò che riguarda il proprio cammino personale, stiamo vivendo un tempo di iniziale, prima risalita planetaria, come tracciare di nuovo un sentiero tra rovi e rovine millenarie che lo hanno cancellato. Un sentiero che deve essere tracciato ognuno con la sua propria scure, ognuno con la sua propria forza, ognuno con il suo proprio impegno. In modo che divenga strada agevole per chi verrà dopo di noi.
Per favore, non sottovalutate mai il Cammino. Non lasciatevi sedurre dalle sirene dei cafetani. Siate pronti a cogliere i doni nascosti nelle vostre emozioni.
Per favore, siate preparati.


Quando vieni attaccato,
aderisci all’attacco.
Lascia che la forza del tuo Avversario ti investa,
come un vento furioso piega l’erba,
osserva la sua origine,
studia le sue mosse,
resta in quel Vento di emozione,
usalo a tuo vantaggio,
lascia che sia il tuo Maestro.

Usa questo attacco per svegliarti ancora un passo.
Se la rabbia ti annebbia,

sappi che sei tu,
solo tu,
che stai attaccando te stesso.
E allora specchiati nelle sue mosse,
riconosciti nelle sue gesta,
accetta lo Specchio del suo dono.


Con il tempo la sua foga si esaurirà,
perchè nemmeno una tempesta dura una mattina intera
e tu,
che non hai perso Energia
reagendo furiosamente
e senza Consapevolezza,
potrai risollevarti.
(Lavoro Interiore)

Contrariamente a quello che molti immaginano, la spiritualità non si limita ai cosiddetti esercizi spirituali, come la meditazione o la preghiera... In realtà, QUALSIASI ATTIVITÀ DELLA VITA QUOTIDIANA PUÒ ESSERE SPIRITUALIZZATA SE VI SI SA INTRODURRE UN ELEMENTO DIVINO. Ed è purtroppo anche vero che la preghiera, la meditazione o qualsiasi altra attività cosiddetta "spirituale" può diventare estremamente prosaica se non è ANIMATA E SOSTENUTA DA UN'IDEA SUBLIME, DA UN IDEALE SUPERIORE. LA SPIRITUALITÀ NON CONSISTE NEL TRASCURARE O DISPREZZARE IL MONDO MATERIALE, ma nello sforzarsi di agire sempre con la luce e per la luce. La spiritualità consiste nel saper utilizzare qualunque attività, anche la più comune, la più prosaica, per elevarsi, armonizzarsi e collegarsi a Dio.
Omraam Mikhaël Aïvanhov


Non incontrerete mai nessuno che risponda esattamente ai vostri bisogni; quindi, se vi servono degli amici, dei consiglieri, imparate almeno a sceglierli. Gli esseri umani sono quello che sono; non è saggio aspettarsi da loro più di quanto possano darvi, e ancora meno saggio è rimproverare loro il fatto di non darvelo. Ci sono delle persone alle quali potete affidare qualsiasi lavoro, e lo faranno; altre, alle quali potete senza timore lasciare la vostra casa ed anche il portamonete, e non li toccheranno; altre, con le quali potete condividere le vostre preoccupazioni e anche i vostri segreti più intimi, e non vi tradiranno mai. Però sta a voi sapere che cosa affidare a ciascuno.
Omraam Mikhaël Aïvanhov


Amate gli esseri umani senza aspettarvi mai niente in cambio: Aiutateli, illuminateli, ecco ciò che dovete imparare a fare spontaneamente, esattamente come il sole brilla, come le sorgenti zampillano, come gli uccelli cantano, come i fiori sbocciano e gli alberi danno i frutti.
Omraam Mikhael Aivanhov


Una volta che l’uomo è morto spiritualmente, in alto è già un cadavere e muore successivamente anche sugli altri piani: sul piano mentale – il pensiero – egli perde la sua luce; sul piano astrale – il sentimento – perde il suo calore; sul piano eterico, perde le sue energie vitali; e allora, il corpo fisico, che non è più sostenuto da tutte queste energie, finisce per morire anch’esso. Per un Iniziato, la parola “vita” sottintende sempre la vita spirituale, poiché è questa che mantiene tutto l’edificio.
Omraam Mikhaël Aïvanhov


Nessuno negherà che tutti gli esseri umani che popolano il pianeta siano vivi.
Anche se conducono solo una vita vegetativa, istintiva, sono vivi. E la maggior parte di loro ha pure una vita emotiva, affettiva, o anche una vita intellettuale. Ma più in alto, sul piano spirituale, quanti di essi sono già morti! E quando si è morti in alto, poco tempo dopo si muore anche in basso. Come dice la saggezza popolare, il pesce inizia a marcire dalla testa, ed è ciò che avviene alle persone ignoranti che lasciano marcire la propria “testa”, ossia che abbandonano lo spirito: la contaminazione finisce col propagarsi a tutte le cellule del loro corpo.




L’abitudine della maggior parte delle persone è quella di andare a sfogarsi con gli altri non appena si sentono tristi e infelici, ma questa abitudine rivela una grande debolezza. Quanti di voi, alla minima preoccupazione, alla minima contrarietà, si precipitano dai genitori, dagli amici, dai vicini, oppure prendono il telefono per raccontare le loro sofferenze! Ed ecco che ben presto una ventina di persone ne risulta avvelenata… Vi siete chiesti qualche volta se gli altri siano lì per ricevere i vostri fardelli? Vi siete mai chiesti se essi siano in grado di riceverli?… Se veramente volete evolvere, abbandonate questa abitudine e imparate a non sovraccaricarli più!
Quando avete delle preoccupazioni, dei dispiaceri, cercate il modo di neutralizzare quegli stati. Chiedetevi: «Vediamo, cosa posso fare per diventare più forte, più nobile, per comportarmi come un vero figlio di Dio sul quale il Cielo possa contare per il suo lavoro?» Se non volete fare degli sforzi, se volete rimanere deboli, ebbene, mantenete le vostre vecchie pratiche con le conseguenze che ne seguiranno! Ma sappiate che in un Insegnamento iniziatico vi viene indicato il cammino per diventare forti, luminosi, ed essere anche in grado di aiutare gli altri. “
Omraam Mikhaël Aïvanhov


Liberazione. Giunge sempre per chi si è messo al servizio del Cielo.
"A volte siete infelici poiché, nonostante gli sforzi che fate, siete ancora schiavi delle vostre cattive inclinazioni. Ma ciò non è grave, anzi, è normale: vi sono talmente tante cose da correggere in ciascuno! L'essenziale è lavorare per la vostra liberazione: ogni giorno pregare, esercitare la volontà e inviare dei messaggi agli amici del mondo invisibile. Per il momento, siete prigionieri; ma se rimarrete in comunicazione con quegli esseri molto potenti, quando giungerà il momento favorevole, potrete dire a tutti i nemici interiori: «Andatevene! Io sono un servitore del Cielo: il vostro posto non è qui, non è dentro di me! Qui c'è il Regno di Dio, e voi non rimarrete nemmeno un'ora di più!» Allora, ovviamente, quei nemici digrigneranno i denti e mostreranno gli artigli dicendo: «Come? Tu, piccolo miserabile, ci sei sempre appartenuto! Siamo noi i tuoi padroni!» E voi risponderete: «Sì, era così nelle prime pagine della storia, ma da allora altre pagine sono state scritte a vostra insaputa. Ora, Dio è il mio Pastore, ho un Maestro, il Cielo è con me: tutto è cambiato. Forza, sciò! Fuori di qui!» I nemici spalancheranno le fauci, sputeranno fiamme, ma voi sarete protetti dalla potenza del Cielo che li caccerà via. "
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Scendere nella materia
"Lo spiritualista non deve disprezzare la materia,
ma scendere inessa per vivificarla e organizzarla;
e per “materia” va inteso anche il corpo fisico.
Se lo trascuriamo, col pretesto di consacrarci
alle nobili funzioni dell’intelletto
e dello spirito, anche queste funzioni
finiranno per andare in rovina.
Non bisogna lasciare il corpo fisico nello stato
di una casa abbandonata, che finisce
per servire da riparo agli insetti e
agli uccelli notturni. Anzi, il suo proprietario
deve occuparsi spesso di pulirlo,
di mantenerlo in buono stato e di vivificarlo.
Scendere nella materia con questo intento
non è mai una caduta; e bisogna appunto
distinguere bene tra “discesa” e “caduta”.
Scendere nella materia è una cosa,
cadervi è un’altra.
Noi dobbiamo scendere nella materia
con l’intenzione di animarla
e illuminarla per fare del nostro corpo
la dimora del Dio vivente."
Omraam Mikhaël Aïvanhov


Medicina dei Significati
‎"noi non siamo esseri umani che vivono un'esperienza spirituale. Siamo esseri spirituali che vivono un'esperienza umana" pertanto, la materia possiamo "spiritualizzarla"... (ma non negandola nella sua essenza)


Dio non è Religione, Dio è Relazione  





La stessa parola religione, derivava dal verbo latino "RELIGERE" che richiamava ad una riconnessione personale, privata all'impersonale (l'ineffabile, il senza nome); niente a che vedere perciò con l'accezione - totalmente profana - di culto, tradizione e apparato gerarchico istituzionale di regole umane.



«Ogni giorno il cibo ci fornisce elementi indispensabili alla nostra vita.
Tuttavia, per beneficiarne pienamente, dobbiamo non solo essere coscienti di ciò che l’atto di mangiare rappresenta per la nostra salute, ma anche fare un lavoro con il pensiero. Quando mettiamo in bocca del cibo, possiamo concentrarci sulla saggezza, e continuare poi con la pazienza, la giustizia, l’amore, la purezza, l’umiltà, la riconoscenza e così via. Chi si accontenta di mangiare per placare la fame assorbe unicamente la parte materiale del cibo, privandosi dunque di tutti gli elementi sottili che potrebbero sostenere la sua vita psichica. Mangiare è una cosa, altra cosa è nutrirsi. Negli alimenti vi sono particelle di vita che è possibile captare solo mediante la concentrazione del pensiero. Se vi eserciterete, rafforzerete la vostra psiche: non solo riuscirete ad affrontare meglio i vostri compiti quotidiani, ma diverrete anche più sensibili alle manifestazioni della vita divina. »
Omraam Mikhaël Aïvanhov




quanta verità..Il più delle volte invece mangiamo per compensare quel che manca!



Ecco qualcuno che si considera molto infelice e viene a spiegarmi perché.
Gli chiedo: "Ha ringraziato oggi? - Ringraziato...? Ma chi? E perché?
- Può camminare? Può respirare? - Sì. - Ha fatto colazione?
- Sì. - E può aprire la bocca per parlare? - Sì. - Ebbene, ringrazi.
Ci sono persone che non possono né camminare né mangiare né
aprire la bocca. Lei è infelice perché non ha mai pensato a ringraziare.
Per cambiare il suo stato, dovrebbe anzitutto riconoscere che nulla è
più meraviglioso del fatto di essere vivi, di poter camminare, guardare, parlare".
Gli esseri umani avrebbero migliaia di ragioni per ringraziare,
ma non le vedono. Sono ingrati. Ecco perché il Cielo li fa passare
attraverso varie prove: semplicemente per insegnare loro ad essere
finalmente riconoscenti."
Omraam Mikhael Aivanhov




"Lei è infelice perché non ha mai pensato a ringraziare" .... trovo straordinaria questa semplice verità sul proprio stato di certi momenti ...


Si! Mia madre (ha oggi 97 anni) ad un certo momento si sentiva sempre male..così la portammo da un famoso gerontologo che le fece un ceck up totale, DNA incluso e poi le disse." Non ha il Diabete, non ha il Cancro, non ha l'Altzheimer e neppure il Parkinson e non è Cardiopatica.". Non mi disturbi più e ringrazi Dio ogni giorno che apre gli occhi.. E vale per tutti, a cominciare da me. Certo poi i controlli annuali della macchina quando è molto usata, servono...!


Le Grazie (in latino Gratiae) erano figure della mitologia romana, le quali erano tuttavia solamente una replica latina delle Cariti greche (in greco antico Χάριτες). Questi nomi fanno riferimento alle tre divinità della bellezza e, probabilmente sin dall'origine, alle forze legate al culto della natura e della vegetazione. Sono infatti queste fanciulle a infondere la gioia della Natura nel cuore degli dèi e dei mortali.


quando avevo 16 anni mi lamentavo di tutto, o che non avevo questo piuttosto che quello, c'era sempre un gioco o qualcuno che mi mancava, ero sempre alla ricerca di ciò che non avevo (non sapevo ancora che la felicita' non si trova all'esterno, ma all'interno): ora che ne ho 30 non passa giorno senza che ringrazi Dio anche per il solo fatto di poter ammirare il sole, il mare, il bosco, la montagna. Ritengo affascinante il passare del tempo, perché se si tiene la mente aperta, dà lezioni che fanno crescere, maturare e che insegnano ad essere realmente felici per quel regalo prezioso che è la vita in se stessa.


Meditare è un esercizio difficile, è vero, ma spesso anche le difficoltà derivano dal fatto che cercate di concentrarvi su soggetti disparati, o talvolta anche su nozioni astratte che superano troppo la vostra comprensione perché la meditazione possa essere efficace. Allora, se incontrate delle difficoltà nel meditare, cominciate concentrandovi sulla luce: non è difficile, tutti sapete cos’è. Questo esercizio di concentrazione sulla luce, lo potete fare da soli, ma lo potete fare anche con altre persone: così, vi sentirete sostenuti nei vostri sforzi, e tutti insieme produrrete una vibrazione identica di una grande potenza, perché ciascuno vibrerà all’unisono con la luce. Questa vibrazione amplificata, moltiplicata, andrà a toccare migliaia di creature nel mondo, portando loro chiarezza e conforto.
Omraam Mikhael Aivanhovov

Assistete a una conferenza tenuta da un GRANDE SCIENZIATO: EGLI SI SERVE DI SCHEMI, DI GRAFICI O DI FORMULE MATEMATICHE CHE VI PERMETTONO DI SEGUIRLO PASSO PASSO NEL SUO RAGIONAMENTO. Purtroppo, non saranno degli schemi, dei grafici e delle formule matematiche a impedire a quell'erudito, dagli ARGOMENTI COSÌ ORDINATI E CHIARI, di perdere la testa in altre circostanze. Perché se gli intellettuali danno prova di tanti METODI, di DISCIPLINA e di OGGETTIVITÀ quando si tratta dei propri lavori, una volta usciti da quel contesto non trovano anormale VIVERE NELLA SOGGETTIVITÀ, NEL DISORDINE E NEL TURBAMENTO DELLE PASSIONI. Se si studiano le STATISTICHE, si vedrà che È PROPRIO NEGLI AMBIENTI INTELLETTUALI CHE SI TROVA IL MAGGIOR NUMERO DI SQUILIBRATI E MALATI MENTALI. L’INTELLETTO INFATTI NON PROTEGGE DALLO SQUILIBRIO, anzi, si abbandona spesso a ogni genere di acrobazie pericolose per la ragione. LA VITA NON CONSISTE ESCLUSIVAMENTE NEL FARE OSSERVAZIONI, MISURAZIONI E CALCOLI. GLI ESSERI UMANI NON SONO DELLE MACCHINE. Per affrontare le difficoltà e gli choc imprevedibili dell’esistenza, per non lasciarsi trasportare e distruggere dalle passioni, per scoprire la vera realtà delle cose, non c’è che un metodo: sviluppare le facoltà spirituali.
Omraam Mikhaël Aïvanhov





Essendo ogni avvenimento la conseguenza di un avvenimento anterioreè impossibile interpretare correttamente il presente se non si getta uno sguardo sul passato
Ma bisogna sapere che su questo presente, che è la conseguenza del passatoè possibile lavorare affinché l’avvenire sia migliore, più bello, più luminoso
Dunque, per comprendere correttamente il presente di un uomo, non solo bisogna considerarlo come la conseguenza di un lontano passato, ma anche come il punto di partenza per una nuova esistenza.

Chi studia una vita umana senza tener conto del fatto che essa è legata a vite passate e future, non può arrivare ad una valutazione esatta. Davanti a certe esistenze non ci si può impedire di pensare: 

«Che guazzabuglio!» 
Ed è ancora più disperante se non si sa che quell’esistenza non è che un anello di una lunga catena, e che gli anelli successivi possono essere migliorati.
Omar Mikhael Aivanhov


IL SONNO SACRO di O.M. Aivanhov
Il mattino è legato alla sera precedente; la sera è legata al mattino successivo.
Ognuno di questi momenti va preparato in anticipo.
E’ molto importante che la sera, coricandovi, non entriate in un modo qualsiasi nel mondo del sonno, perché potreste presentarvi davanti a Esseri molto elevati, molto luminosi.
Dovete pertanto purificarvi e prepararvi per questo viaggio.
Gli iniziati mettono da parte tutto ciò che li ha turbati nel corso della giornata; le preoccupazioni, le inquietudini, i dolori….Riflettono sugli errori che hanno potuto commettere, allo scopo di ripararli durante la notte.
Addormentarsi, lasciare un corpo fisico per andare in altri mondi è un allenamento che pratichiamo ogni notte, per quando dovremo veramente lasciare questo mondo. Chi non sa come addormentarsi, non saprà neanche come morire.
Gli ultimi momenti prima del sonno ripuliscono tutto in Voi, vi purificano, cosicchè la mattina dopo vi svegliate pieni di buone intenzioni e buoni propositi.
Se vi addormentate con dei buoni pensieri, essi miglioreranno ogni cosa in Voi e, al mattino dopo, sarete stupiti di vedere in quale stato di Pace e di Luce vi risvegliate.
Prima di addormentarvi occorre prepararsi come per un VIAGGIO SACRO.
Nel sonno il vero discepolo abbandona il corpo e va a raggiungere il Suo Maestro, presso il quale istruirsi. Legge libri nelle biblioteche dell’Universo e assiste a cerimonie grandiose, di cui riporta talvolta il ricordo, benchè il cervello umano non sia in grado di conservarne la memoria.
Bisogna capire quanto il fatto del dormire diventi SACRO, quando ci si corica per ANDARE A STUDIARE NEL MONDO INVISIBILE, POICHE’ E’ LA’ CHE SI RICEVE LA VERA INIZIAZIONE…
Tratto da: LA NUOVA TERRA di Omraam Mikhaël Aïvanhov



"L'esistenza del male è uno degli interrogativi principali dei filosofi, e da migliaia di anni i credenti di tutte le religioni supplicano: «Signore Iddio, annienta il male!» Ma il Signore si gratta la testa, sorride persino, e dice: «Poveretti! Quando capiranno come agire con il male, smetteranno di supplicarmi». Ma, fino ad allora, quante preghiere! Si deve pregare, certo, ma ecco ciò che si deve chiedere: «Signore Iddio, rivelami come hai creato il mondo, e come Tu vedi le cose... Dammi la capacità di intendere, dammi la saggezza che mi farà comprendere come posso anch'io, come Te, essere al di sopra del male. Insegnami a metterlo al servizio del bene per realizzare grandi cose». Colui che ragiona così comprende che il male ha un ruolo positivo da svolgere nell'Universo. Direte che siete stati istruiti diversamente. È possibile, ma quell'istruzione non è completa; va bene ed è veritiera per i bambini, ma la realtà è ben altra. L'intera Creazione prova che il male è indispensabile nell'economia cosmica. "La virtù e il vizio, la forza e la debolezza, la bellezza e la bruttezza sono aspetti diversi del bene e del male che vediamo manifestarsi ovunque. Ma invece di imparare come comportarsi con questi due poli dell'unità, gli esseri umani non smettono di domandarsi come mai Dio permette che il male esista. Non devono più porsi questo genere di domande, ma devono invece comprendere che il bene e il male sono intimamente legati, poiché, essendo poli complementari, hanno delle faccende da trattare insieme. La nostra esistenza sulla terra è interamente condizionata dall'alternanza dei giorni e delle notti, e questa alternanza che regola la vita di tutta la natura, regola anche la nostra vita fisica come pure la nostra vita psichica. Non potremmo sapere che cos'è la luce se le tenebre non esistessero, e neppure cosa siano la saggezza, la giustizia, la bellezza e la gioia se non fossimo obbligati a scontrarci con la stoltezza, l'ingiustizia, la bruttezza e la tristezza. È dal paragone e dal confronto che nasce la comprensione. Se non esistessero i contrari, vivremmo nell'indifferenziazione. "

"Possedete un campo: se piantate contemporaneamente semi buoni e cattivi, entrambi cresceranno insieme, perché la terra alimenta tutti i semi. Non potete dirle che è stolta perché dovrebbe soffocare i semi cattivi e lasciar crescere soltanto quelli buoni, poiché essa vi risponderà: «Non capisco quello che dici. Io proteggo e faccio crescere tutte le sementi. Per me tutto è buono: anche il cattivo è buono».


Se proiettate pensieri buoni, la Natura li alimenterà, li fortificherà, e la messe sarà magnifica; ma la Natura alimenterà pure i vostri cattivi pensieri, perché i semi cattivi hanno anch'essi la libertà di crescere. Fino a quando? Fino alla mietitura. A quel punto, il padrone del campo darà l'ordine di gettare nel fuoco le erbe cattive e di riempire il granaio con il buon seme. È ciò che Gesù ha insegnato nella parabola della zizzania e del frumento. Egli sapeva che il male, come il bene, ha il diritto di crescere, e che sta all'uomo non seminare il male."
Omraam Mikhaël Aïvanhov





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