lunedì 27 febbraio 2012

Honorè De Balzac. Le leggi sono ragnatele che le mosche grosse sfondano,mentre le piccole ci restano impigliate

La rassegnazione è un suicidio quotidiano
Honorè de Balzac

Nessuno osa dire addio alle proprie abitudini.
Più di un suicida s'è fermato sulle soglie della morte
pensando al caffè dove andava a giocare
tutte le sere la sua partita a domino.
Honoré de Balzac

Ognuno ha la pretesa di soffrire molto più degli altri.
Honoré de Balzac

Le leggi sono ragnatele che le mosche grosse sfondano,
mentre le piccole ci restano impigliate
Honorè De Balzac

Da quando le società esistono, un governo,
per forza di cose, è sempre stato un contratto d’assicurazione
concluso fra i ricchi contro i poveri.
Honorè De Balzac


Vi sono due storie: la storia ufficiale, menzognera, che ci viene insegnata - la storia ad usum delphini - e la storia segreta, dove si trovano le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa.
Honoré de Balzac, Le illusioni perdute


Esistono due storie: la storia ufficiale, menzognera, che si insegna 'ad usum Delphini' e la storia segreta, in cui si rinvengono le vere cause degli avvenimenti: una storia vergognosa.
Honoré de Balzac, "Commedia Umana"



La storia è la menzogna comunemente accettata.
Voltaire: François-Marie Arouet



Le burocrazie non hanno un cuore o un'anima,
ma hanno un istinto di sopravvivenza
Boyd Haley


Aveva ricevuto la spaventosa educazione di un ambiente in cui si commettono in una serata con le parole e con i pensieri più delitti di quanti non se ne presentino in corte d’assise, in cui si assassinano le più grandi idee con le battute, in cui si giudica in gamba chi vede giusto, e veder giusto significa non credere a nulla, non ai sentimenti, non agli uomini, nemmeno ai fatti, perché i fatti si costruiscono. Per vedere giusto, in quel mondo, bisogna tutte le mattine valutare quanto pesa la borsa dell’amico, mettersi politicamente al di sopra di ogni eventualità, non nutrire ammirazione per nulla, opere d’arte, nobili gesti, e considerare movente d’ogni cosa l’interesse personale.
Honoré de Balzac "Eugénie Grandet"


Mi diceva inoltre: 
«Possiedo la casa di Beaujon, meno il giardino, ma con la tribuna sulla piccola chiesa all'angolo della strada. Dalla mia scala una porta si apre sulla chiesa. Un giro di chiave e mi trovo alla messa. Tengo più a questa tribuna che al giardino». Mi aveva accompagnato fino a quella scala, camminando penosamente, mi aveva mostrato la porta, e aveva gridato alla moglie: «Su, fa vedere a Hugo tutti i miei quadri».”
Victor Hugo ricorda Honoré de Balzac in Cose viste








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