venerdì 10 gennaio 2014

Francesco De Gregori. Buffalo Bill. Il paese era molto giovane, i soldati a cavallo erano la sua difesa. Il verde brillante della prateria dimostrava in maniera lampante l'esistenza di Dio, del Dio che progetta la frontiera e costruisce la ferrovia.

Francesco De Gregori. Buffalo Bill.

http://youtu.be/wNsgvraWH14

Francesco De Gregori. Buffalo Bill.

Il paese era molto giovane, 
i soldati a cavallo erano la sua difesa. 
Il verde brillante della prateria 
dimostrava in maniera lampante l'esistenza di Dio, 
del Dio che progetta la frontiera e costruisce la ferrovia. 
A quel tempo io ero un ragazzo 
che giocava a ramino, fischiava alle donne. 
Credulone e romantico, con due baffi da uomo. 
Se avessi potuto scegliere fra la vita e la morte, 
fra la vita e la morte, avrei scelto l'America. 

Tra bufalo e locomotiva la differenza salta agli occhi: 
la locomotiva ha la strada segnata, 
il bufalo può scartare di lato e cadere. 
Questo decise la sorte del bufalo, 
l'avvenire dei miei baffi e il mio mestiere. 
Ora ti voglio dire: c'è chi uccide per rubare 
e c'è chi uccide per amore, 
il cacciatore uccide sempre per giocare, 
io uccidevo per essere il migliore. 
Mio padre guardiano di mucche, 
mia madre una contadina. 
Io, unico figlio biondo quasi come Gesù, 
avevo pochi anni e vent'anni sembran pochi, 
poi ti volti a guardarli e non li trovi più. 
E mi ricordo infatti di un pomeriggio triste, 
io, col mio amico 'Culo di gomma', famoso meccanico, 
sul ciglio di una strada a contemplare l'America, 
diminuzione dei cavalli, aumento dell'ottimismo. 
Mi presentarono i miei cinquant'anni 
e un contratto col circo "Pacebbeene" a girare l'Europa. 
E firmai, col mio nome e firmai, 
e il mio nome era Bufalo Bill.


Manrico Cespi, tratto dalla pagina "Noi cresciuti negli anni '50 e '60".
"Il 10 gennaio 1917 moriva una figura leggendaria che tutti noi bambini nominavamo nei nostri giochi: Buffalo Bill alias William Cody. Fu un esploratore, cacciatore, circense e con il suo circo girò tutta Europa e venne anche in Italia varie volte. Francesco De Gregori gli dedicò una canzone nel 1976". Cit. di Elena Marini



Non tutti sanno che l' 8 marzo del 1890 Buffalo Bill fu sconfitto a Roma dai cavalieri butteri della maremma pontina in una prova di abilità equestre che consisteva nella cattura del bestiame brado e la doma dei cavalli selvaggi. Lui perse la scommessa di mille lire che non pagò mai. Il giorno seguente tolse le tende del suo circo e lascio Roma per sempre. Le spoglie dell'eroico buttero che lo sconfisse, tale Augusto Imperiali, riposano ora nel cimitero di Cisterna di Latina. W l'Italia!!!!






La scommessa non fu mai pagata perchè i butteri vinsero la sfida "barando"- Sulla doma dei cavalli selvaggi infatti i butteri usarono il metodo in voga in italia che consisteva nell'uso del palo e della corda, mentre i cowboys montavano in sella col cavallo libero, stile rodeo. In realtà non si intesero bene sulle modalità di sfida e quindi entrambe le parti reclamarono la vittoria !




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