venerdì 28 settembre 2012

Hermann Hesse, Il mio credo. Hesse si considera un avvocato dell'individuo. Egli vuole proteggere l'individuo, raffinare il suo intendimento e potenziare la sua resistenza contro i dogmi, le ricette i programmi, vuole cercare di rendere più acuta la sua coscienza e più robusta la sua forza spirituale.



Hesse si considera un avvocato dell'individuoEgli vuole proteggere l'individuo, raffinare il suo intendimento e potenziare la sua resistenza contro i dogmi, le ricette i programmi, vuole cercare di rendere più acuta la sua coscienza e più robusta la sua forza spirituale.


Noi pretendiamo che la vita debba avere un senso:
ma la vita ha precisamente il senso che noi stessi siamo disposti ad attribuirle.
Poichè l'essere umano vi riesce solo in modo imperfetto, ha cercato con le religioni e le filosofie di rispondere a quell'esigenza in modo consolante. Ma simili richieste portano tutte alla medesima conclusione: la vita acquista un senso unicamente mediante l'amore. Vale a dire: quanto più saremo capaci di amore e di abnegazione, tanto più la nostra vita sarà ricca di significato.
Hermann Hesse


Non basta disprezzare la guerra, la tecnica, la febbre del denaro, il nazionalismo. 
Bisogna sostituire agli idoli del nostro tempo un credo. È quel che ho sempre fatto: 
nel Lupo della steppa sono Mozart, gli immortali e il teatro magico; 
nel Demian e in Siddharta gli stessi valori, solo con nomi diversi. 
Hermann Hesse, dal libro di poesie Crisi: pagine da un diario


La fede che intendo io non si può facilmente tradurre in parole.
Si potrebbe all'incirca definirla così: credo che nonostante la palese assurdità, la vita abbia nondimeno un senso; io mi rassegno a non poter comprendere questo senso supremo con l'intelletto, ma sono pronto a servirlo, dovessi anche per questo sacrificare me stesso. Percepisco dentro di me la voce di questo senso nei momenti in cui sono realmente vivo e perfettamente sveglio. Ciò che la vita da me richiede in quei momenti voglio cercare di realizzarlo, anche se è cosa che va contro le mode e le leggi consuete. Questa fede non si può impartire per comando, né alcuno vi può costringere se stesso: e dato solo viverla."
Hermann Hesse, Il mio credo



Il peggior nemico e corruttore dell'uomo é quell'impulso (radicato nell'indolenza e nel bisogno di tranquillità) al collettivismo, alle comunità intese come assoluta dogmatica, siano esse religiose o politiche".
Herman Hesse, "Il mio credo"


Ho molta compassione per coloro che hanno dimenticato il proprio io e navigano nel sociale con uno spasmodico senso del dovereConsidero i doveri verso l'esterno secondari rispetto ai doveri che abbiamo verso la nostra anima.
Herman Hesse, "Il mio credo"


"Come scialbo surrogato delle antiche tradizioni del villaggio e delle piccole città, andate perdute, l'uomo di oggi ha, in genere, la moda.
La moda gli detta, mutando di stagione in stagione - le prescrizioni indispensabili per la vita sociale, lo riempie degli occorrenti termini in voga, di slogan, di balli, di motivi musicali - che sono meglio di niente, comunque non più che effimeri valori della durata di un sol giorno."
Herman Hesse, "Il mio credo"

"Ma, ahimè!, poi tornavo, di nuovo, completamente fuori dall'unità:
un individuo isolato, sofferente, carico di odio ed ostilità."
Herman Hesse, "Il mio credo"


In ognuno di noi ci sono due 'io' e chi sapesse dire dove l'uno comincia e l'altro finisce sarebbe un perfetto saggio. Se noi lo osserviamo un poco il nostro io soggettivo, empirico, individuale, si mostra assai mutevole, capriccioso, dipendente dall'esterno e assai influenzabile. Dunque per noi esso non può essere un parametro attendibile e, tanto meno, servirci da canone e da voce della coscienza. Questo 'io' non ci partecipa alcun altro insegnamento se non che noi siamo, come la Bibbia ci dice abbastanza frequentemente, creature molto deboli, arroganti e pusillanimi. Ma c'è poi l'altro io, nascosto nel primo, frammisto, ma, in nessun caso, da confondere con l'altro. Questo secondo io, alto, sacro, non è personale, ma è la nostra compartecipazione a Dio, alla Vita, alla Totalità, all'Impersonale-Metapersonale. Vale la pena piuttosto di approfondire e di seguire questo io. Solo che è difficile, questo io eterno è quieto e paziente per quanto l'altro io è smanioso e insofferente.
Herman Hesse, "Il mio credo"



Sono stato e sono tuttora un cercatore, ma ho smesso di fare domande a stelle e libri;
ho iniziato ad ascoltare l'insegnamento che il mio sangue mi sussurra.
Hermann Hesse

Di nient’altro viviamo, se non dei nostri poveri, belli, splendidi sentimenti.. 
ogni sentimento cui facciamo torto è una stella che spegniamo
Hermann Hesse


Non dobbiamo leggere per dimenticare noi stessi e la nostra vita quotidiana
ma al contrario, per impossessarci nuovamente, con mano ferma, 
con maggiore consapevolezza e maturità, della nostra vita.
Hermann Hesse, Scritti Letterari I, 1972 - postumo


Tutti i libri del mondo
non ti danno la felicità,
però in segreto
... ti rinviano a te stesso.

Lì c'è tutto ciò di cui hai bisogno,
sole stelle luna.
Perché la luce che cercavi
vive dentro di te.

La saggezza che hai cercato
a lungo in biblioteca
ora brilla in ogni foglio,
perché adesso è tua.
Hermann Hesse, La felicità, versi e pensieri


La saggezza non può essere trasmessa.
La saggezza che un saggio tenta di trasmettere suona sempre simile alla follia.
Hermann Hesse


Ciò che conta è tutto dentro di noi, da fuori nessuno ci può aiutare
Non essere in guerra con sè stessi vivere d'amore e d'accordo con sè stessi, allora tutto diventa possibile. Non solo camminare su una fune ma anche volare.
Hermann Hesse


Ho imparato a essere felice là dove sono. Ho imparato che ogni momento di ogni singolo giorno racchiude tutta la gioia, tutta la pace, tutti i fili di quella trama che chiamiamo vita. Il significato è riposto in ogni istante. Non c'è un altro modo per trovarlo. Percepiamo solo e soltanto ciò che permettiamo a noi stessi di percepire, tutti i giorni, un istante dopo l'altro. ..
Hermann Hesse

Se tracci col gesso una riga sul pavimento, è altrettanto difficile camminarci sopra che avanzare sulla più sottile delle funi. Eppure chiunque ci riesce tranquillamente, perché non è pericoloso. Se fai finta che la fune non è altro che un disegno fatto col gesso e l'aria intorno a te è il pavimento, riesci a procedere sicuro su tutte le funi. Ciò che conta è tutto dentro di noi, fuori nessuno può aiutarci. Non essere in guerra con te stesso: così... tutto diventa possibile, non solo camminare su una fune, ma anche volare.
Hermann Hesse, Imagination
da "Ti lascio una storia da raccontare" di Aquilni-Brentani




«Eppure era questa che bisognava trovare: scoprire la fonte originaria nel proprio Io,
e impadronirsene! Tutto il resto era ricerca, era errore e deviazione.»
Hermann Hesse


Chi cresce e si fa consapevole, impara a non desiderare d’essere altro di ciò che egli è.
Questa è patria e felicità.
Herman Hesse


Noi siamo transitori, noi siamo esseri che divengono, noi siamo possibilità
per noi non c'è perfezione, non c'è l'essere completo.
Hermann Hesse


Non c’è una pace così come tu la intendi.
C’è la pace, senza dubbio, ma non una pace che alberghi durevolmente in noi e non ci abbandoni più. C’è solo una pace che si conquista continuamente con lotte senza tregua, e tale conquista dev’essere rinnovata giorno per giorno. Tu non mi vedi lottare, non conosci le mie battaglie nello studio e neppure quelle nella cella delle preghiere. È bene che tu non le conosca. Tu vedi solo che io sono soggetto meno di te agli umori variabili e credi che ciò sia pace.
Ma è lotta, è lotta e sacrificio, come ogni vera vita, come anche la tua.
Hermann Hesse



Quanto maggiore è la cultura di un uomo, quanto più ampi i suoi privilegi, tanto più grandi devono essere, nel momento del bisogno, i suoi sacrifici: noi speriamo che un giorno queste cose saranno ovvie per tutti i castalii. Ma se anche siamo disposti a sacrificare il nostro benessere, la comodità e la vita al popolo in pericolo, non vuol dire che si sia pronti a sacrificare lo spirito stesso, la tradizione e la morale della nostra spiritualità agli interessi del giorno, del popolo o dei generali. Vigliacco chi si sottrae alle fatiche, ai sacrifici e ai pericoli che il suo popolo deve affrontare, ma non meno vigliacco e traditore chi vien meno ai principi della vita spirituale per amore di interessi materiali, chi, per esempio, è disposto a lasciare ai potenti la decisione su quanto faccia due per due. Sacrificare il senso della verità, l'onestà intellettuale, l'osservanza delle leggi e dei metodi dello spirito a qualunque altro credo, anche a quello patriottico, è tradimento. Quando, nel conflitto di interessi e frasi fatte, la verità corre il rischio di essere svalutata, svisata e violentata come l'individuo, come il linguaggio, come le arti e ogni cosa organica e genialmente coltivata, il nostro unico dovere è quello di reagire e di salvare la verità, cioè l'aspirazione alla verità che è il nostro credo supremo. 

Hermann Hesse, Il Giuoco delle perle di vetro 


· 
Ogni uomo però non è soltanto lui stesso; è anche il punto unico, particolarissimo, in ogni caso importante, curioso, dove i fenomeni del mondo s′incrociano una volta sola, senza ripetizione. Perciò la storia di ogni uomo è importante, eterna, divina, perciò ogni uomo fintanto che vive in qualche modo e adempie il volere della natura è meraviglioso e degno di ogni attenzione. In ognuno lo spirito ha preso forma, in ognuno soffre il creato, in ognuno si crocifigge un Redentore. [...]
La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l′accenno di un sentiero. Nessun uomo è mai stato interamente lui stesso, eppure ognuno cerca di diventarlo, chi sordamente, chi luminosamente, secondo le possibilitàOgnuno reca con sé, sino alla fine, residui della propria nascita, umori e gusci d′uovo d′un mondo primordiale. Certuni non diventano mai uomini, rimangono rane, lucertole, formiche. Taluno è uomo sopra e pesce sotto, ma ognuno è una rincorsa della natura verso l′uomo. Tutti noi abbiamo in comune le origini, le madri, tutti veniamo dallo stesso abisso; ma ognuno, tentativo e rincorsa dalle profondità, tende alla propria meta. Possiamo comprenderci l′un l′altro, ma ognuno puó interpretare soltanto se stesso.
Hermann Hesse, Le stagioni della vita. Incipit


«Volevo solo cercare di vivere ciò che spontaneamente veniva da me.
Perché fu tanto difficile?»
Herman Hesse, Demian

"Vennero gli anni nei quali dovetti scoprire in me un altro istinto primordiale che nel mondo lecito e chiaro era costretto a nascondersi. Il lento destarsi del sesso aggredì anche me come tutti, come un nemico distruttore, come cosa proibita, come seduzione e peccato."
Herman Hesse, Demian


L'uccello combatte per uscire dall'uovo. L'uovo è il mondo. 
CHI VUOLE NASCERE DEVE DISTRUGGERE IL MONDO. 
L'uccello vola a dio. Il nome del dio è Abraxas
Herman Hesse. Demian




«Ecco, vedi, io mi sono innamorato due volte nella vita, ma sul serio, e tutt’e due le volte ero sicuro che sarebbe stato per sempre e fino alla morte, e tutt’e due le volte è finita e non sono morto»
Hermann Hesse, “Knulp”



Due persone possono andare d'accordissimo, parlare di tutto ed essere vicine.
Ma le loro anime sono come fiori, ciascuno ha la sua radice in un determinato posto e nessuno può avvicinarsi troppo all'altro senza abbandonare la sua radice, cosa peraltro impossibile. I fiori effondano il loro profumo e spargono il loro seme perché vorrebbero avvicinarsi, ma il fiore non può fare niente perché il seme giunga nel posto giusto; tocca al vento che va e viene come vuole.
Herman Hesse, "Knulp, storie di un vagabondo"





Hesse era contemporaneo di Jung....e nei suoi libri ci sono mascherati, molti dei fondamenti della sua disciplina....












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