sabato 5 settembre 2015

Cornoldi. Il modello metacognitivo multicomponenziale proposto dal Test AMOS - Abilità e motivazione allo studio. Prove di valutazione e orientamento (A. Moè, R. De Beni e C. Cornoldi, Erickson, Trento, 2003)



Molti studenti, pur avendo buone potenzialità per realizzare un apprendimento efficace, non riescono a svilupparle nel modo adeguato. Questo può dipendere dalla difficoltà a costruirsi un buon metodo di studio. Che fare? 
Un nuovo articolo di Olivia Maranghi.

Aspetti cognitivi ed emotivo-motivazionali. 

Un intervento nella scuola ­secondaria
L'autrice illustra un intervento sul metodo di studio, realizzato in una scuola secondaria, che aveva come obiettivo quello di stimolare momenti di riflessione e di confronto, e di fornire indicazioni operative sugli aspetti implicati nel processo di apprendimento.
Nel variegato panorama scolastico attuale rileviamo come molti studenti, pur avendo buone potenzialità per realizzare un apprendimento efficace, in realtà non riescano a svilupparle nel modo adeguato e a raggiungere risultati soddisfacenti.
Questo può dipendere dalla difficoltà di questi studenti di costruirsi un buon metodo di studio e di saperlo utilizzare e adattare alle diverse situazioni di apprendimento che incontrano nella loro carriera scolastica. Riuscire a studiare in modo efficace e soddisfacente costituisce una competenza fondamentale non soltanto nell’ambito scolastico, ma anche in molti altri settori, per arricchire le proprie conoscenze e inserirsi nel contesto sociale e culturale, realizzando così le proprie potenzialità e aspettative.
Tuttavia, cercare di insegnare agli studenti un metodo di studio stereotipato potrebbe non essere un utile investimento. Infatti ogni studente, secondo le proprie caratteristiche e il contesto di apprendimento che affronta, ha bisogno di adattamenti del metodo di studio, per il quale ricerca una modalità personale. Pertanto può risultare più opportuno offrire agli studenti la possibilità di riflettere sulla propria attività di studio e di monitorarla, scegliendo di volta in volta la strategia migliore.

Appaiono interessanti gli approcci che considerano lo studio caratterizzato da diverse componenti:
  • abilità specifiche; 
  • strategie di apprendimento; 
  • aspetti metacognitivi;
  • aspetti motivazionali.


Con il termine “strategie” ci riferiamo alle procedure che riguardano i processi di acquisizione, le tecniche di lettura e di memorizzazione.
Gli aspetti metacognitivi sono quelli che riguardano il ruolo del soggetto che apprende, che autonomamente si autoregola e valuta il proprio livello di preparazione.
Gli aspetti motivazionali sono relativi alla percezione di autoefficacia e alle attribuzioni, grazie alle quali gli individui interpretano le cause degli eventi. Gli studenti che attribuiscono importanza all’impegno sono più motivati al successo e ottengono migliori prestazioni, mentre coloro che associano i successi o i fallimenti a eventi non controllabili o casuali tendono a scegliere compiti nei quali il rischio di fallire è basso.
Tuttavia le diverse competenze risultano poco efficaci senza desiderio di apprendere, e una buona motivazione può scontrarsi con un metodo di studio non adeguato, determinando comunque risultati insoddisfacenti.
Alla luce di quanto emerso, il modello metacognitivo multicomponenziale proposto dal Test AMOS - Abilità e motivazione allo studio. Prove di valutazione e orientamento (A. Moè, R. De Beni e C. Cornoldi, Erickson, Trento, 2003) ci è apparso un buon punto di partenza per proporre un intervento sul metodo di studio, in quanto valutando molteplici aspetti consente agli studenti di stimare i propri punti di forza e di debolezza, così da avviare attività mirate. Il percorso proposto aveva come obiettivo quello di stimolare momenti di riflessione e di confronto e di fornire indicazioni operative sugli aspetti implicati nel processo di apprendimento.

IL PERCORSO REALIZZATO
L’intervento si è svolto con 4 classi prime di un Istituto Tecnico situato nel comune di Firenze.
Gli incontri, di 2 ore ciascuno, erano strutturati tutti nello stesso modo; si è cercato di lasciare ogni volta lo spazio per la costruzione attiva delle conoscenze e delle opinioni dei ragazzi sull’argomento trattato.
In ogni incontro erano previsti una breve presentazione e momenti di brainstorming sull’argomento. In seguito veniva proposto un questionario o un’attività specifica, con successiva valutazione dei risultati emersi.
La parte finale di ogni incontro era lasciata libera per le considerazioni degli studenti e la proposta di indicazioni operative mirate.
Gli argomenti affrontati con i ragazzi sono stati i seguenti:
apprendimento e atteggiamento verso la scuola;
motivazione e convinzioni;
attribuzioni e strategie di studio.
Olivia Maranghi (Psicologo dello sviluppo e dell’educazione, Università di Firenze): 
04 Settembre 2015

http://www.giuntiscuola.it/psicologiaescuola/educazione/aspetti-cognitivi-ed-emotivo-motivazionali-un-intervento-nella-scuola-%C2%ADsecondaria/

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