giovedì 19 gennaio 2012

Bukowski. IL GRANDE DIO AVEVA TROPPI CANNONI, PER ME, ERA TROPPO GIUSTO E TROPPO POTENTE. Non volevo essere perdonato o accettato o trovato. VOLEVO QUALCOSA DI MENO, QUALCOSA CHE NON FOSSE TROPPO

Secoli di poesia e siamo sempre al punto di partenza
Charles Hank Bukowski

Quando Dio creò l’amore non ci ha aiutato molto, quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani, quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma, quando Dio creò l’odio ci ha dato una normale cosa utile, quando Dio creò Me creò Me, quando Dio creò la scimmia stava dormendo, quando creò la giraffa era ubriaco, quando creò i narcotici era su di giri e quando creò il suicidio era a terra. Quando creò te distesa a letto sapeva cosa stava facendo, era ubriaco e su di giri e creò le montagne e il mare e il fuoco allo stesso tempo. Ha fatto qualche errore, ma quando creò te distesa a letto fece tutto il Suo Sacro Universo.
Charles Bukowski


Tutti abbiamo sentito la vecchietta che diceva: 'È terribile quello che fanno i giovani a se stessi con la droga", ma poi tu guardi questa vecchietta; è senza occhi, senza bocca, senza culo, senza anima, senza cervello e senza calore umano e ti chiedi come abbiano fatto a ridurla così il tè coi pasticcini e la chiesa.
Charles Hank Bukowski



Duemila anni di cristianità e che abbiamo ottenuto? poliziotti che cercano di tener insieme una merda che va putrefazione, e che altro? guerre a non finire, bombardamenti, grassatori per le strade, rapine, gente accoltellata, tanti pazzi che ne hai perduto il conto, non ci fai più caso lasci che vadano in scorribanda per le strade, in divisa poliziotti, oppure no.
Charles Bukowski, Storie di ordinaria follia, 1972



SPESSO LO STATO DELLA CUCINA RIFLETTE LO STATO DELLA MENTE. Gli uomini confusi e insicuri, d'indole remissiva, sono dei PENSATORILe loro cucine sono come le loro menti, ingombre di rifiuti, stoviglie sporche, impurità, ma essi sono coscienti del loro stato mentale e ne vedono il lato umoristico. A volte, presi da uno slancio focoso, essi sfidano le eterne deità e si danno a metter ordine nel caos, cosa che a volte chiamano creazione; così pure a volte, mezzo sbronzi, si danno a pulire la cucina. Ma ben presto tutto torna nel disordine e loro a brancolare nelle tenebre, bisognosi di pillole e preghiere, di sesso, di fortuna e salvazioneL'UOMO CON LA CUCINA SEMPRE IN ORDINE È, INVECE, UN MANIACO. DIFFIDATENE. LO STATO DELLA SUA CUCINA E QUELLO DELLA SUA MENTE COINCIDONO: costui, così preciso e ordinato, si è in realtà lasciato condizionare dalla vita e la sua mania dell'ordine, dentro e fuori, è solo un avvilente compromesso, un complesso difensivo e consolatorio. Basta che l'ascolti per dieci minuti e capisci che lui, in vita sua, non dirà mai altro che cose insensate e noiose. È un uomo di cemento. Vi sono più uomini di cemento, al mondo, che altri. Sicché: se cerchi un uomo vivo, dà un'occhiata alla sua cucina, prima, e ti risparmierai un sacco di tempo.
Ora, la donna con la cucina sporca è un'altra questione: dal punto di vista maschile. Se non lavora altrove e non ha figli, LA PULIZIA O LA SPORCIZIA DELLA SUA CUCINA SONO QUASI SEMPRE (CON QUALCHE ECCEZIONE) IN PROPORZIONE DIRETTA ALL'AFFETTO CHE NUTRE PER TE. Alcune donne hanno teorie su come salvare il mondo ma non son buone a lavare una tazzina di caffè. Se glielo fai osservare ti rispondono: "lavare tazzine non è importante". Purtroppo, lo è. Specie per un uomo che ha lavorato otto ore filate, magari dieci, con lo straordinario, a una fresa o a un tornio. S'incomincia a salvare il mondo salvando un uomo alla volta. Tutto il resto è magniloquenza romantica o politica.
Charles Bukowski. Storie di ordinaria follia


“[…] Mica potevan limitarsi a dirmi che eran senza sigarette. No. Bisognava mi facessero capire che erano d’un’altra fede, loro. Il tabacco è pei borghesi. Loro andavano invece a Malibù, in qualche baracca, a fumare un po’ d’erba, con gente di presunta avanguardia. Tutti costoro mi fanno pensare, in certo senso, a quelle vecchiette che, all’angolo della via, vendono “La Torre di Guardia." Questi adepti della streppa, LSD, marijuana, eroina, hascish e compagnia bella, hanno la stessa mentalità dei Testimoni di Geova: o sei con noi, amico, o sennò sei fuori, uomo, sei morto, questo è il credo di tutti gli utenti della droga, sfido che vengano arrestati di continuo. Mica son buoni a drogarsi in silenzio, no, devono farlo sapere a tutti che loro fanno parte della consorteria. Inoltre, tendono a collegare la streppa con l’Arte, con il Sesso, con l’ambiente d’avanguardia e del dissenso. Il loro Acido Dio, Timothy Leary, gli dice: “lasciate tutto e seguitemi." poi lui prende in affitto un teatro e gli fa pagare 5 dollari a testa, per andarlo a sentire.” 
Charles Bukowski, Storie di ordinaria follia. Erezioni, eiaculazioni, esibizioni


“Tu credi nella guerra?" Mi domandò il dottore.
“No"
“Sei disposto a andare in guerra?"
“Sì"
(era un’idea pazzesca: mi vedevo saltar fuori di una trincea e andar all’assalto, avanti, finché m’ammazzavano.)
Lui non disse più niente per un pezzo e scriveva su un foglio di carta, poi alzò gli occhi:
“A proposito, Mercoledì abbiamo un party, per i medici e gli artisti, gli scrittori. Io ti posso invitare, vuoi venirci?"
“No"
"All right," disse, “non occorre che ci vai."
“Dove?"
“Alla guerra."
Lo guardai senza fiatare.
“Non credevi che l’avremmo capito, dì, eh?"
“No"
“Consegna questo foglio all’ufficio qui accanto."
Percorsi un corridoio. Il foglio era spillato alla mia cartella. Ne sollevai lembo. Riuscii a leggere "…cela una estrema sensibilità sotto una scorza di indifferenza…"
Che barzelletta, pensai. Perdio! Io, sensibile! Questa poi!
Dunque addio Moyamensing. E è così che io vinsi la guerra.”
Charles Bukowski, Storie di ordinaria follia

Che differenza c'è fra poesia e prosa?
La poesia dice troppo in pochissimo tempo,
la prosa dice poco e ci mette un bel pò.
Charles Bukowski, "Storie di ordinaria follia"


Qualsiasi cosa, del resto, è una perdita e spreco di tempo: tranne fottere di gusto o creare qualcosa di buono o guarire o correr dietro a una specie di fantasma-amore-felicità. Tanto tutti finiamo nel mondezzaio della sconfitta: chiamala morte, chiamala errore. Io non son bravo con le parole. Direi però, dato che tutti ci s'adatta alle circostanze, che certe cose accrescono la tua esperienza, anche se magari non si tratta di saggezza. È possibile peraltro che uno resti per tutta la vita nell'errore, vivendo in uno stato come d'intontimento o di paura. Ne avrete viste, di queste facce. Io ho visto la mia.
Charles Bukowski, "Storie di ordinaria follia" - "Altra storia di cavalli"



“Maledizione, ho pensato, maledizione maledizione maledizione maledizione. La Famiglia, Dio, la Patria, i Soldi. Il Senso di Colpa, e il Dovere. Cristo. Il Peccato. Maledizione, maledizione e maledetti i postumi di sbronza, a sudare sulla croce, con il culo che puzza, le budella che si torcono, il cervello oscurato, la lana in gola, il dolce sonno come unica possibilità, il dolce sonno come unica cura…”
Charles Bukowski, Shakespeare non l’ha mai fatto


Alcune persone vengono al mondo ricche ma tutte se ne vanno senza un soldo. 
Naturalmente per l’artista è diverso: si lascia dietro la sua scia di profumo che alcuni chiamano immortalità e, naturalmente, più è bravo nella sua arte più grande sarà il tanfo che si lascia alle spalle - nei colori, nei suoni, nella pagina stampata, nella pietra e in altre forme. Ma la colpa di questa immortalità è solo di chi vive - si aggrappano a questo tanfo, lo idolatrano. Non è colpa dell’artista. L’artista sa che non appartiene all’immortalità più di quanto è appartenuto alla vita - un lampo fugace, e questo basta: che il prossimo tenti la sorte.” 
Charles Bukowski, Shakespeare non l’ha mai fatto 


IL GRANDE DIO AVEVA TROPPI CANNONI, PER ME, ERA TROPPO GIUSTO E TROPPO POTENTE. Non volevo essere perdonato o accettato o trovato. VOLEVO QUALCOSA DI MENO, QUALCOSA CHE NON FOSSE TROPPO [...]
Charles Bukowski. "Shakespeare non l’ha mai fatto"


Siamo andati a visitare la cattedrale, mi ha abbastanza impressionato, era una costruzione architettonica fantastica, siamo entrati e stava piovendo un po' (fuori), e dentro puzzava un po' di piscia, e l'interno era più stupefacente dell'esterno, saliva e saliva e MI HA FATTO QUASI DESIDERARE DI POTER ACCETTARE IL DIO DEI CRISTIANI INVECE DEI MIEI 17 MINUSCOLI DEI PROTETTORI PERCHÉ UN GRANDE DIO MI AVREBBE AIUTATO A SUPERARE UN MUCCHIO DI PORCHERIE E DI TERRORE E DI DOLORE E DI ORRORE, sarebbe stato più facile e forse persino più ragionevole, mi avrebbe aiutato a capire qualcuna delle puttane con cui ho vissuto e qualcuna delle donne, i lavori monotoni e la mancanza di lavoro, le notti di rabbia e di fame, e suppongo che tutte le persone che sono entrate in quella cattedrale abbiano avuto dei pensieri, e che qualcuno di quei pensieri avrebbe potuto condurle a convertirsi, MA IO, HO PENSATO, SE MI FOSSI CONVERTITO, SE AVESSI CREDUTO, AVREI DOVUTO LASCIARE IL DIAVOLO LAGGIÙ, TUTTO SOLO TRA LE FIAMME, E NON SAREBBE STATO GENTILE DA PARTE MIA, perché negli avvenimenti sportivi quasi sempre faccio il tifo per i perdenti e in quelli spirituali sono colpito dalla stessa malattia, perché non sono un uomo che pensa, seguo ciò che sento, e i miei sentimenti stanno con gli handicappati, i torturati, i dannati e i perduti, non per simpatia ma per fratellanza, perché sono stato uno di loro, perduto, confuso, indecente, meschino, spaventato e codardo; ingiusto, e gentile solo a piccoli lampi e sebbene fossi fregato, sapessi che non serviva a niente, che non curava niente, lo rafforzava soltanto.
Charles Bukowski



Quelli là pensano che per avere un'anima devi essere per forza in croce e sanguinare.
Ti vogliono mezzo matto, che ti sbavi sul davanti della camicia.
Ne ho avuto abbastanza di croci, ne ho le tasche piene.
Se riesco a tenermi alla larga dalla croce,
ho ancora parecchie cose da dire. Troppe....
Charles Bukowski


Cominciai a sentire lo stomaco che andava su e giù.
Mi sentivo male, mi sentivo inutile, triste. Ero innamorato di lei. 
Charles Bukowski


Gli innamorati diventano spesso nervosi, pericolosi. 
Perdono il senso dell'umorismo. 
Diventano irritabili, psicotici e noiosi.
Ammazzano perfino la gente. 
Charles Bukowski


Questa vita è una puttana e probabilmente mi spezzerà il cuore, ma cazzo, sono innamorato.
Va così, rhum e pera, perché ci sono dei momenti forti che ti lasciano l’amaro in bocca, e altri talmente belli da farti dimenticare quel retrogusto sgradevole che ha la vita. […]
Charles Hank Bukowski


Quando Dio...
creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò le montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo
ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il Suo Sacro Universo
Charles Hank Bukowski



"Non aspettare la donna giusta. non esiste. ci sono donne che riescono a farti provare qualcosa di più col loro corpo e con la loro anima, ma sono esattamente le stesse che ti accoltelleranno proprio sotto gli occhi della folla."
Charles Bukowski, "Birra, fagioli, crackers e sigarette"


Non ho mai trovato un vero amico. Con le donne, ogni volta era una nuova speranza, ma quello succedeva i primi tempi. Lo capii subito, smisi di cercare la 'ragazza dei sogni'; me ne bastava una che non fosse un incubo  
Charles Bukowski


"Sembrava più bella che mai. Una bionda tiziano che scoppiava di vita; il naso un pò troppo berutto, un pò troppo grosso, ma una volta che ci avevi fatto l'abitudine, finivi per amare anche quello. Sentiva il cuore che ticchettava come una bomba ad orologeria in uno sgabuzzino vuoto, era come se qualcuno gli avesse scodellato via le budella e che solo il cuore si trovasse al solito posto, a gemer vuoto."
"Taccuino di un vecchio sporcaccione"
Charles Hank Bukowski


L'amore è una forma di pregiudizio. Si ama quello di cui si ha bisogno, quello che ci fa star bene, quello che ci fa comodo. Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi? Il fatto è che non le incontri.
Charles Bukowski, Musica per organi caldi, 1983




D'altra parte Eros era figlio di Poros (espediente) e di Penia (povertà)... che ci aspettiamo?



Un uomo deve provare tante donne per trovare l'unica, e se aveva fortuna lei sarebbe stata al suo fianco. Per un uomo sistemarsi con la prima o la seconda donna della vita è comportarsi da ignorante; non ha idea di che cosa sia una donna. Un uomo deve compiere il percorso fino in fondo, e ciò non significa solo andare a letto con le donne, scoparle una volta o due; vuole dire "vivere" con loro per... mesi e anni. Non biasimo gli uomini che hanno paura di una cosa simile, significa mettere l'anima a disposizione di tutte. Naturalmente alcuni uomini si sistemano con una donna, rinunciano, dicono ecco, è il meglio che posso fare. Ce ne sono moltissimi, in effetti la maggior parte delle persone vive sotto la bandiera della tregua: si rende conto che le cose non funzionano in modo proprio perfetto, ma non importa, accontentiamoci, dicono, non serve a niente percorrere di nuovo tutta la trafila, che cosa danno alla tv, stasera? Niente. Bene, guardiamola lo stesso. È meglio che guardarsi in faccia, è meglio che pensare a "quello". La tv tiene insieme più coppie male assortite di quanto non facciano i figli o la chiesa.
Charles Bukowski


Dato che ero nato uomo, impazzivo per tutte le donne, e più erano volgari meglio era. Eppure le donne - le donne che valevano qualcosa - mi spaventavano perché finivano col volere la mia anima, e io volevo tenere per me quello che ne restava. Di solito andavo matto per le prostitute, le donne da poco, perché erano dure e insopportabili e non chiedevano niente. E quando se ne andavano non perdevo niente. Eppure desideravo con tutto me stesso una donna dolce, buona, nonostante il prezzo tremendo che sapevo di dover pagare. In entrambi i casi ero perduto. Un uomo forte avrebbe lasciato perdere. Io non ero forte. E così continuavo a lottare con le donne, con l'idea stessa di donne.
Charles Bukowski, "Donne"



Le feci tener su le scarpe coi tacchi alti. Sono un freak. Il corpo al naturale non lo reggo, ho bisogno di farmi ingannare. Gli psichiatri hanno un termine specifico per questo, ed io ho un termine specifico per gli psichiatri.
Charles Bukowski, "Taccuino di un vecchio sporcaccione"




Attenti ai predicatori
attenti ai sapienti
attenti a quelli che leggono sempre libri
attenti a quelli che o detestano
la povertà o ne sono orgogliosi
attenti a quelli pronti a elogiare
poiché hanno bisogno di elogi in cambio
attenti a quelli veloci nel censurare
perché hanno paura di ciò che non sanno
attenti a quelli che cercano continuamente
la folla; da soli non sono nessuno

attenti agli uomini comuni alle donne comuni
attenti al loro amore il loro è un amore comune 
che mira alla mediocrità
ma c'è il genio nel loro odio
c'è abbastanza genio nel loro odio per ucciderti,
per uccidere chiunque
non volendo la solitudine
non concependo la solitudine
cercheranno di distruggere
tutto ciò che si differenzia da loro stessi
non sapendo creare l'arte
non capiranno l'arte
considereranno il loro fallimento come creatori
solo come un fallimento del mondo
non essendo in grado di amare pienamente
crederanno Il tuo Amore Incompleto
e poi odieranno te

e il loro odio sarà perfetto
come un diamante splendente
come un coltello
come una montagna
come una tigre
come cicuta
la loro arte più raffinata.
Charles Hank Bukowski







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