[...] LA CURA DI GALENO CONTRO LA SETE DI POTERE E PER SUPERARE I DOLORI
Come si fa a superare un dolore?
Galeno, il grande medico dell'antichità del 200 dopo Cristo, parte da una sua esperienza personale.
Nel 192 un grande incendio, evento frequente nella Roma antica, aveva distrutto tutti i suoi beni custoditi in un magazzino sulla Via Sacra.
Aveva perso non solo oro e argento ma anche le cose più preziose per un medico di fama: libri rarissimi, farmaci preparati con grande cura, antidoti introvabili.
Galeno spiega come ha fatto a non affliggersi.
Tutti soffriamo, dice, per il dolore fisico.
Ma molti soffrono per cose immaginarie.
C'è gente che piange giorno e notte, e non riesce a dormire, perché vuole diventare ricca o più potente o più famosa.
Ma cosa contano alla fine queste cose?
Bisogna sempre essere pronti a perderle.
Se pensiamo che tutto può svanire in un attimo, la perdita non ci coglierà impreparati.
COSA E' LA FELICITA'.
La felicità è lo stato d'animo (emozione) positivo di chi ritiene soddisfatti tutti i propri desideri.
L'etimologia fa derivare felicità da: felicitas, deriv. felix-icis, "felice", la cui radice "fe-" significa abbondanza, ricchezza, prosperità.
La nozione di felicità, intesa come condizione (più o meno stabile) di soddisfazione totale, occupa un posto di rilievo nelle dottrine morali dell'antichità classica, tanto è vero che si usa indicarle come dottrine etiche eudemonistiche (dal greco eudaimonìa) solitamente tradotto come "felicità".
Tale concezione varia, naturalmente, col variare della visione-concezione del mondo (weltanschauung) e della vita su di esso. [...]
Epicuro in una Lettera sulla felicità a Meneceo lo ravvisava sul fatto che non c'è età per conoscere la felicità: non si è mai né vecchi né giovani per occuparsi del benessere dell'anima (e cioè di "filosofare", amare il pensiero).
Per Epicuro la felicità e la conoscenza delle cose fanno lo stato di felicità.
Nella sua vita naturale l'uomo allontana da sé il dolore sia fisico (aponia) che psichico (atarassia) e l'assenza di queste due cause porta al raggiungimento della felicità.
Ma non è sufficiente: Epicuro sostiene che si deve provare piacere e quindi classifica i piaceri dividendoli in tre grandi categorie:
I piaceri naturali e necessari, come: l'amicizia, la libertà, il riparo, il cibo, l'amore, il vestirsi, le cure ecc.
I piaceri naturali ma non del tutto necessari come: l'abbondanza, il lusso, case enormi oltre il necessario, cibi raffinati ed in abbondanza oltre il necessario.
I piaceri del tutto accessori, come il successo, il potere, la gloria, la fama ecc.
L'uomo, come già detto in precedenza, ha anche delle necessità sovrastrutturate come l'ambizione a migliorarsi, a crescere intellettualmente, a primeggiare sugli altri, a competere, a ricercare la verità delle cose che lo circondano. [...]
Il mondo pubblicitario sa bene che il consumo parte da un desiderio (o problema) e l'acquisto del bene produce piacere e quindi felicità, infatti, se il desiderio (o problema) non c'è loro lo creano. [...]
Nel terzo mondo il raggiungimento di una ciotola di riso (bisogno primario) è felicità.
Nei paesi ricchi il comprare un'auto di lusso (bisogno sovrastrutturato) è felicità.
Sono due emozioni non comparabili ma che fanno parte della felicità umana.
Secondo teorie contemporanee la felicità è provare ciò che esiste di bello nella vita.
Non è una emozione oggettiva ma una capacità individuale, non è casuale come un evento del destino ma una capacità da scoprire ed imparare.
Bisogna imparare ad essere felici. La felicità non è inseguire i sogni ed aspettative di domani, ma al contrario cercare di godere di quello che sia ha oggi.
La felicità non è nel futuro, ma solo nel presente.
La felicità è uno stato di gioia solo del presente.
Spesso si inseguono i soldi, il benessere, la fama, il successo, il potere ritenendo che il loro raggiungimento dia la sensazione di felicità.
I soldi vanno e vengono, il tempo va e basta!
Secondo tali teorie questo atteggiamento crea ansia che è in contrasto con lo stato della felicità.
La corsa ci rende schiavi del sistema, se uno è schiavo non è libero e quindi non è felice, solo la libertà dal sistema ci fa vedere il presente e ci fa gioire di quello che ci circonda. [...]
Un esempio nella storia dei santi è quella di San Francesco, che era ricco, forse anche felice, ma era una felicità non completa; ha lasciato tutto è diventato povero ma completamente felice interiormente.
La felicità assoluta per il Cristianesimo per esempio è la visione di Dio. [...]
Il Paradosso della felicità, o paradosso di Easterlin, analizza il rapporto tra felicità (o come indicato nella ricerca "soddisfazione") di ogni individuo e la sua ricchezza.
Il risultato vede (e per questo diventa un paradosso) un rapporto, oltre una certa soglia tra i due valori indirettamente proporzionale, cioè a maggior ricchezza la felicità si riduce.
Il segreto della felicità sarebbe nella testa: lo ha scoperto un gruppo di neurologi dell'università giapponese di Kyoto, che ha individuato nel precuneo, una regione del cervello, l'origine del sentimento più ricercato di sempre.
I ricercatori giapponesi hanno studiato il cervello con la risonanza magnetica, arrivando a scoprire che la felicità è come un fuoco: nasce con una scintilla, che si accende "sfregando" pensieri positivi e soddisfazione personale.
E non è tutto: la felicità può essere "alimentata". Come? Allenando proprio il precuneo, ad esempio attraverso la meditazione la quale, secondo i ricercatori, aumenta la materia grigia. [...]
TOPTEN DELLE FELICITA' DELL'OFFICE FOR NATIONAL STATISTICS BRITANNICO
1) Vivere vicino a un parco o una piscina
2) Avere accesso a servizi culturali come le biblioteche
3) Essere fisicamente sani
4) Avere il tempo per divertirsi e rilassarsi
5) Vivere in una società equa
6) Avere i soldi per fare ciò che si vuole
7) Essere liberi
8) Essere soddisfatti della propria vita
9) Prendersi cura gli uni degli altri
10) L'odore di un barattolo di caffé appena aperto
FELICITA' ECCO I CINQUE "COMANDAMENTI"
Secondo Paul Dolan, professore della London School of Economics (UK), basta poco per essere felici. Infatti è sufficiente seguire queste regole :
1) Ogni giorno ascoltare un brano della propria musica preferita
2) Passare del tempo all'aria aperta
3) Rimanere cinque minuti in più con le persone con cui si sta bene
4) Aiutare qualcuno
5) Vivere una nuova esperienza
CONSIDERAZIONI DI ALBERT EINSTEIN
"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.
E' nella crisi che sorgono l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni.
La vera crisi è la crisi dell'incompetenza.
L'inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d'uscita.
Senza crisi non c'è merito.
E' nelle crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze.
Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo.
Invece, lavoriamo duro.
Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla."
Albert Einstein
[...]
BIBLIOGRAFIA SULLA DEPRESSIONE E SULLA FELICITA'
Ezio Sanavio, Cesare Cornoldi, Psicologia clinica, Il Mulino 2001
Aldo Galeazzi, Paolo Meazzini, Mente e comportamento. Trattato italiano di psicoterapia cognitivo-comportamentale, Giunti 2004
Come essere meno nervosi di Nicola Smiraglio
L' arte di vivere più felici ovvero conoscersi accettarsi migliorarsi di Nicola Smiraglio
Giovanni Colombo, Psicopatologia clinica, CLEUP 2005
Vincenzo Guidetti, Fondamenti di neuropsichiatrica dell'infanzia e dell'adolescenza, Il Mulino 2005
Michael Argyle, Psicologia della felicità, Milano, Raffaello Cortina
Giuliana Proietti, Il Pensiero Positivo, Xenia Edizioni
Jean-Pierre Thiollet, Le droit au bonheur, Anagramme Ed.
Keith Oatley, Breve storia delle emozioni, Il Mulino
Jonathan Haidt, Felicità: un'ipotesi, Codice ED.
Christophe André e Francois Lelord, La forza delle emozioni, TEA
J. Krishnamurti, La ricerca della felicità, Rizzoli, Milano, 1993
Omraam Mikhaël Aïvanhov, I semi della felicità, Prosveta, Moiano (PG), 1999
Dalai Lama con Howard C. Cutler, L'arte della felicità, Arnoldo Mondadori Editore S.p.a. 2000, Milano.
F.de Luise - G.Farinetti, Storia della felicità. Gli antichi e i moderni, Torino, Einaudi 2001.
Salvatore Natoli, La felicità. Saggio di teoria degli affetti, Milano, Feltrinelli 2003.
Stefan Klein, La formula della felicità, Milano, Longanesi 2003.
Martin Seligman, La costruzione della felicità, ISBN 978-88-6061-672-215-I-10, Sperling & Kupfer 2005.
Antonio Trampus, Il diritto alla felicità. Storia di un'idea, Laterza (collana Storia e Società), 2008.
Frank Ra, A course in happiness, meaning, motivation, and well-being: how to be happier,, 2010, Canada
Leggi articolo completo:
Depressione e felicita' monografia e trattamenti
http://www.anagen.net/depressione-felicita.htm#ixzz4MgysHK2o
Nessun commento:
Posta un commento