mercoledì 19 febbraio 2014

Richard Adams Locke, nipote del grande filosofo e redattore del New York Sun decise di pubblicare una serie di articoli nei quali riportava le ultime scoperte dell'astronomo John Hershell, figlio di William Hershell, lo scopritore di Urano, che si trovava a Cape Town, in Sud Africa, dove aveva fatto costruire un nuovo telescopio per studiare il cielo Australe. Il giornalista esagerò in modo del tutto inverosimile la potenza del nuovo telescopio, descrivendolo come un oggetto quasi miracoloso in grado di svelare dettagli estremamente piccoli e mai visti prima. Si vedevano cascate, laghi, canyon e gli abitanti della Luna: antropomorfi, nudi e alati, vista la bassa gravità del satellite.

Là ci nasconderemo e svaniremo,
tutti vanamente al confine della luna,
sentendo che ciò di cui siamo fatti
è stato qualche volta musicale.
Fernando Pessoa

In figura una delle illustrazione apparse sul New York Sun nell'estate del 1835, quando si consumò uno degli scherzi giornalistici più feroci che si ricordino. Richard Adams Locke, nipote del grande filosofo e redattore del New York Sun decise di pubblicare una serie di articoli nei quali riportava le ultime scoperte dell'astronomo John Hershell, figlio di William Hershell, lo scopritore di Urano, che si trovava a Cape Town, in Sud Africa, dove aveva fatto costruire un nuovo telescopio per studiare il cielo Australe. Il giornalista esagerò in modo del tutto inverosimile la potenza del nuovo telescopio, descrivendolo come un oggetto quasi miracoloso in grado di svelare dettagli estremamente piccoli e mai visti prima. Si vedevano cascate, laghi, canyon e gli abitanti della Luna: antropomorfi, nudi e alati, vista la bassa gravità del satellite.




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