giovedì 5 luglio 2012

Amore, Agape, Philia, Eros, Anteros, Himeros, Pothos, Storge, Thelema





Nel greco antico i termini utilizzati per definire i vari sensi con cui attualmente si usa la parola “amore” sono in maggior numero e perciò più precisi, rispetto alle molte lingue moderne.

Per i Greci l'amore poteva essere:
  • Agape (αγάπη) è amore di ragione, incondizionato, anche non ricambiato, spesso con riferimenti religiosi: è la parola usata nei vangeli.
  • Philia (φιλία) è l’amore di affetto e piacere, di cui ci si aspetta un ritorno, ad esempio tra amici.
  • Eros (έρως) definisce l’amore sessuale.
  • Anteros (αντέρως) è l’amore corrisposto.
  • Himeros è la passione del momento, il desiderio fisico presente e immediato che chiede di essere soddisfatto.
  • Pothos è il desiderio verso cui tendiamo, ciò che sogniamo.
  • Stοrge (στοργή) è l’amore d’appartenenza, ad esempio tra parenti e consanguinei.
  • Thelema (θέλημα) è il piacere di fare qualcosa, il desiderio voler fare.



Poi, da un’altra ricerca, è uscito fuori che l’amore annulla totalmente una parte del cervello, conferendo alla persona che subisce l’innamoramento una riduzione dell’attività dei sistemi cerebrali necessari per realizzare giudizi negativi.

Blog di Sara Taricani
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«E’ in pratica l’«agapè» (In greco l’amore universale) che promuove l’accettazione dell’Ombra, la liberazione dall’illusorio (Maya), il colloquio con le immagini interne, l’individuazione umana, l’innalzamento al Cielo.»
(Lettera di Jung a Pauli, Zurigo 4 Maggio 1953, dal “Carteggio Pauli-Jung”)










Robert Delsol a 

108. SENTIMENTO
Derivato da «sentire» che significa "percepire con i sensi"; indica uno stato d'animo e, più in generale, ogni forma di affetto che dura più a lungo delle emozioni e che presenta una minore incisività rispetto alle passioni.
Va distinto anche dal sentimentalismo, in quanto quest'ultimo è un patetico ripiegamento su se stesso da parte di chi si compiace della propria fragilità.

La classificazione dei sentimenti mostra una serie numerosa di elementi, i quali denotano che l'animo umano possiede una vivacissima vita interiore; eccone alcuni:

Frustrazione, Gratificazione, Amicizia, Affetto, Amore, Odio, Rabbia, Invidia, Gelosia, Compassione, Pietà, Indifferenza, Noia, Dignità, Orgoglio, Onore, Vergogna, Colpa, Meraviglia, Entusiasmo, Nostalgia, Malinconia, Tristezza, Angoscia, Disperazione, Abbandono, Solitudine, Lutto, Risentimento, Rimorso, Pentimento, Perdono, Fiducia, Sfiducia, Fede, Riconoscenza, Stima, Ammirazione, Dissenso, Indignazione, Rivalsa, Vendetta, Devozione, Solidarietà, Filantropia, Misantropia, Misoginia, Misandria, ecc.

Come è noto a tutti, la più grande espressione storica del sentimento è il Romanticismo.

Si tratta di una corrente artistica, letteraria, musicale e filosofica, che pone il sentimento al centro di tutto. Anche al centro del Sapere, il quale più che essere capito con la ragione, esso va "colto" col sentimento.
In filosofia, nell'età romantica il sentimento diventa la facoltà di "cogliere" l'infinito, sia in senso lirico, che religioso.

Friedrich Hölderlin dice:
"Chi sente soltanto il profumo di un fiore, non lo conosce, e nemmeno non lo conosce chi lo coglie solo per farne materia di studio".
Più che dire, che cos'è, del sentimento bisogna chiedersi: come si esprime?



Il sentimento è lo stato interiore e si genera nel silenzio del proprio essere, ma in relazione prevalentemente all'esterno. Si esprime sotto forma di vibrazione energetica sul piano sottile ed è in grado di produrre azione e di far vita alle parole. Purtroppo la verità del sentimento è spesso anche a noi stessa celata, filtrata dall'inconscio e dal carattere, "contaminati" dal vissuto, tanto da determinare azioni opposte così come parole non corrispondenti. Un'anima antica colma di conoscenza universale potrebbe in teoria rappresentare in se' sentimenti puri senza necessariamente passare attraverso l'esperienza contingente terrena. Eppure credo che il sentimento, in qualità dell'espressione del se', abbia come catalizzatore l'esperienza. Altrimenti si parlerebbe di espressione dello spirito in connessione plurima. In altre parole per provare il più alto sentimento di amore di Gilly per qualcuno devo passare attraverso la mia fisicità e l'unicità che connota anche la mia mente. Per provare il sentimento D'amore come stato dell'essere invece posso prescindere dal mio corpo e dalla mia mente e attingere direttamente alla mia conoscenza universale. Perciò credo vi sia una gerarchia dei sentimenti, o meglio uscendo dalla scala dei giudizi forniti dal punto di osservazione mondo/universo, che vi sia una gamma di sentimenti ai cui estremi vi sono i sentimenti più inerenti a una condizione più o meno sublimata o collassata del nostro essere.




l'importante è non confondere il sentimento con il sentimentlalismo.
Il sentimento vero non è mai disgiunto dalla ragione.




Come il romanticismo ha rovinato l’amore.
Dal 1750 circa viviamo in un'epoca molto peculiare della storia dell'amore, che possiamo chiamare romanticismo. Il romanticismo come ideologia è emerso in Europa a metà del diciottesimo secolo nella mente dei poeti, artisti e filosofi e oggi ha conquistato il mondo.
I singoli rapporti non seguono mai esattamente il modello romantico, ma le sue linee generali sono comunque sempre presenti e possono essere riassunte nel modo seguente.

Il romanticismo nutre una profonda fiducia nel matrimonio. Il romanticismo ha preso il matrimonio, considerato fino a quel momento un unione pratica ed emotivamente misurata, e l'ha fuso con la storia d'amore passionale per creare una proposta unica: l'appassionato matrimonio d'amore per tutta la vita.

Strada facendo, il romanticismo ha unito l'amore e il sesso.
Prima, la gente pensava di poter fare sesso con persone che non amava e di poter amare qualcuno senza farci del sesso eccezionale.

Il romanticismo ha elevato il sesso a espressione suprema dell'amore.
Il sesso frequente e di reciproca soddisfazione è diventato l'indicatore della salute di ogni relazione.
Forse senza volerlo, il romanticismo ha trasformato il sesso occasionale e l'adulterio in catastrofi.
Il romanticismo ha suggerito che il vero amore debba significare la fine assoluta della solitudine.
Ha promesso che il partner giusto ci comprender completamente, magari senza neppure bisogno di parlare con noi. Dovrebbe intuire la nostra anima.
Il romanticismo ha dato grande importanza all'idea che il no
stro partner potrebbe capirci senza aver bisogno dire nulla.
Il romanticismo ritiene che, nella scelta del partner, dovremmo lasciarci guidare dai sentimenti anziché da considerazioni pratiche.
Sapete di essere innamorati perché provate un sentimento speciale.
Il romanticismo ha manifestato un forte disprezzo verso gli aspetti pratici e il denaro.
Suona freddo o, come si dice, poco romantico dire che sai che è la persona giusta perché vi incastrate benissimo sul piano finanziario o perché vi prendete su cose come tenere in ordine il bagno.
Il romanticismo ritiene che il vero amore significa accettare tutto di una persona.
L'idea che il nostro partner (o noi stessi) dovrebbe cambiare è considerata un segno che la relazione è in crisi.
"Devi cambiare".
È l'ultima disperata minaccia.
Questo modello dell'amore è una costruzione storica.
È bellissimo e, spesso, piacevole.
Ma dobbiamo dirlo chiaramente:
il romanticismo è stato un disastro per le relazioni.
È un movimento intellettuale e spirituale che ha avuto un impatto devastante sulla capacità delle persone normali di condurre una vita emotiva gratificante.
La salvezza dell'amore sta nel superare una serie di errori all'interno del romanticismo.

Ecco alcuni miti del romanticismo.

  • Dovremmo incontrare una persona di straordinaria bellezza interiore ed esteriore e provare subito una speciale attrazione per lei e lei per noi.
  • Dovremmo fare del sesso molto soddisfacente, non solo all'inizio, ma per sempre.
  • Non dovremmo mai essere attratti da qualcun altro.
  • Dovremmo capirci a vicenda in modo intuitivo.
  • Non abbiamo bisogno di un'educazione sentimentale. Dovremmo formarci per diventare piloti o neurochirurghi, ma non per diventare amanti. Impareremo strada facendo seguendo i nostri sentimenti.
  • Non dovremmo avere segreti e dovremmo stare costantemente insieme e il lavoro dovrebbe starne fuori.
  • Dovremmo crescere una famiglia senza che diminuisca l'intensità sessuale o emotiva.
  • L'amante deve essere: anima gemella, migliore amico, co-genitore, co-autista, contabile, responsabile della casa e guida spirituale.

Se mettiamo in discussione i presupposti della visione romantica non è per distruggere l'amore, ma per salvarlo.

Abbiamo bisogno di creare una teoria post-romantica delle coppie perché, affinché un rapporto duri nel tempo dobbiamo tradire le emozioni romantiche che ci catturano all'inizio.

Dobbiamo sostituire il modello romantico con una visione psicologicamente matura dell'amore con una visione che potremmo definire "classica" e che incoraggi in noi alcuni atteggiamenti inconsueti, ma probabilmente efficaci.

Per esempio:

è normale che amore e sesso non sempre vadano insieme;
parlare di soldi all'inizio, con franchezza e serietà, non significa tradire l'amore;
renderci conto dei nostri difetti e di quelli dell'altro è un enorme beneficio per la coppia perché aumenta il grado di tolleranza e generosità in circolazione; non troveremo mai tutto in una singola persona, né lei in noi, non a causa di un particolare difetto, ma perché la natura umana è fatta così; dobbiamo fare sforzi enormi, che spesso suonano piuttosto artificiali, per capirci a vicenda; l'intuizione non può portarci dove dobbiamo andare; passare due ore a discutere se tenere gli asciugamani appesi o sul pavimento, non è banale né poco serio, esiste una speciale solennità in cose come il bucato e la puntualità.
Questi e altri atteggiamenti fanno parte di un nuovo e più promettente futuro post-romantico dell'amore.



“Se mettiamo in discussione il modello romantico non è per distruggere l’amore, ma per salvarlo”, spiega Alain de Botton. “Il romanticismo è stato un disastro per le relazioni. Ha avuto un impatto devastante sulla capacità di condurre una vita emotiva gratificante. È arrivato il momento di un nuovo e più promettente futuro postromantico dell’amore”.

Alain de Botton è uno scrittore, filosofo e conduttore televisivo. Ha fondato The school of life. Si occupa di cultura e storia del pensiero sottolineando il loro valore per la vita quotidiana. I suoi ultimi libri pubblicati in Italia sono Il corso dell’amore
(2016), News. Le notizie: istruzioni per l’uso (2014) e L’arte come terapia. The school of life (2013).




http://www.internazionale.it/video/2016/10/07/romanticismo-rovina-amore

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