Freud sostiene che: "nella vita psichica esiste davvero una coazione a ripetere la quale si afferma anche a prescindere dal principio di piacere."
Ossia anziché ricordare ciò che ci causò del male, nella nevrosi traumatica, tendiamo a ripetere in maniera assoluta e atemporale i sintomi della nevrosi per non ricordare. Questi sintomi tendono a sparire quando un fatto doloroso o traumatico viene riportato a conoscenza del paziente.
In sintesi occorre ricordare per non ripetere gli errori del passato.
Dove va un pensiero quando viene dimenticato?
Sigmund Freud
Le emozioni inespresse non moriranno mai.
Sono sepolte vive ed usciranno più avanti in un modo più brutto.
Sigmund Freud
Un uomo come me non può vivere senza una mania, una passione divorante o, per dirla con Schiller, senza un tiranno. Io ho trovato il mio tiranno e, per servirlo, non conosco limiti. È la psicologia.
Sigmund Freud
Una nevrosi che ha sfidato ogni sorta di sforzi terapeutici può magari scomparire quando il soggetto incappa nella situazione penosa di un matrimonio infelice, o quando perde le proprie sostanze, o contrae una pericolosa malattia organica. In questi casi una forma di sofferenza è stata sostituita da un’altra, e vediamo che al soggetto importava unicamente poter conservare un certo grado di sofferenza.
Sigmund Freud (1924), Il problema economico del masochismo, OSF, vol. 10, Bollati Boringhieri , Torino.
Anche se l'uomo ha rimosso nell'inconscio i suoi impulsi malvagi e vorrebbe dirsi che non è responsabile di essi, qualcosa lo costringe ad avvertire questa responsabilità come un senso di colpa il cui motivo gli è sconosciuto.
Sigmund Freud, Introduzione alla psicoanalisi, 1915/32
Originariamente le parole erano magie e, ancor oggi, la parola ha conservato molto del suo antico potere magico. "
Sigmund Freud, '' Introduzione alla Psicoanalisi'', 1915
Originariamente le parole erano magie e, ancor oggi, la parola ha conservato molto del suo antico potere magico. "
Sigmund Freud, '' Introduzione alla Psicoanalisi'', 1915
Freud dimostrò che i sintomi isterici potevano ESSERE LETTI come segni di un linguaggio criptico simile a quello dei sogni. Weizsacker e Groddeck compresero che OGNI malattia del corpo poteva essere considerata nella stessa identica maniera, ovvero che poteva essere interpretata come un simbolo linguistico.
Luis Chiozza, Per un incontro tra medicina e psicoanalisi, Quaderni di psicoterapia infantile, 1995 Borla, pag.26.
Da Nietzsche, Freud preleva, su suggerimento dell'amico Grotteck, il termine "es".
Per Freud non possiamo affermare "io" penso", bensì "esso pensa".
U. Galimberti - "Le cose dell'amore""Per più di dieci anni, a partire dalla mia separazione da Breuer, non ebbi neanche un seguace e fui del tutto isolato. A Vienna mi si evitava e all'estero non mi si prendeva affatto in considerazione. La "Interpretazione dei sogni", pubblicata nel 1999, fu appena citata nelle riviste tecniche." "Progressivamente finì anche il mio isolamento. In principio si riunì intorno a me, a Vienna, un piccolo circolo di discepoli e, dopo il 1906, si seppe che lo psichiatra di Zurigo E.Bleuler, il suo aiuto C.G.Jung e altri, mostravano vivo interesse per la psicoanalisi. Si strinsero relazioni personali (( ... ))" Sigmund Freud (1956-1939), La mia vita e la psicoanalisi, 1925, ed.it. Mursia 1963 pagg. 79 e 80.
7 Settembre 1913 - Durante il "Quarto congresso internazionale di psicoanalisi" a Monaco, si incontrano per l'ultima volta Freud e Jung.
Durante il congresso Jung parlerà dei "tipi psicologici" ed esporrà il suo nuovo concetto di psicologia analitica, segnando l'ufficiale rottura con l'ideologia di Freud.
"Quando ci sforziamo di scoprire senza pregiudizi teorici cosa realmente il paziente cerchi in suo padre o sua madre noi non troviamo di solito desideri incestuosi ma qualcosa di ben diverso ... qualcosa che Freud ha valutato solo negativamente, e cioè un sentimento di innocenza infantile, un senso di protezione e sicurezza, di amore reciproco, di fiducia e fede ... la tendenza regressiva denota soltanto che il paziente nei suoi ricordi di infanzia ricerca se stesso"
Carl Gustav Jung
"Quando ci sforziamo di scoprire senza pregiudizi teorici cosa realmente il paziente cerchi in suo padre o sua madre noi non troviamo di solito desideri incestuosi ma qualcosa di ben diverso ... qualcosa che Freud ha valutato solo negativamente, e cioè un sentimento di innocenza infantile, un senso di protezione e sicurezza, di amore reciproco, di fiducia e fede ... la tendenza regressiva denota soltanto che il paziente nei suoi ricordi di infanzia ricerca se stesso"
Carl Gustav Jung
[...] Per fortuna la Psicologia e la Psicoterapia sono andate molto avanti, screditando pesantemente l'approccio freudiano e quello junghiano... Semplici "filosofie personali" senza alcuna base scientifica, nè dimostrazione empirica. [...] Con le associazioni di cui faccio parte (Associazione Psicologia Deficit Parentale e Movimento per l'Infanzia") abbiamo organizzato dei convegni proprio su questo. Sto scrivendo anche un libro in proposito. Comunque, rapidamente, posso segnalare i seguenti autori che tanto hanno fatto per smontare letteralmente le "favole" della psicoanalisi classica: M. Onfray, M. Shatzman, J. Masson, A. Miller, L. Mecacci, J. Bowlby e molti altri... In realtà, già "fedeli" di Freud, come per esempio R. Spitz (e parliamo di decenni e decenni fa...) o S. Ferenczi, iniziarono gradualmente a mettere in forte discussione i principi del "padre", impegnandosi in studi e ricerche sul campo che dimostrarono i gravi errori della teoria freudiana. Il discorso, a mio avviso, è molto interessante, ma ci sarebbe da dire davvero troppo...
La nevrosi ossessiva è la caricatura della religione,
l'isteria è la caricatura dell'arte,
la paranoia la caricatura della filosofia.
Sigmund Freud
Ci si potrebbe arrischiare a considerare la nevrosi ossessiva come un equivalente patologico della formazione religiosa, e a descrivere la nevrosi come una religiosità individuale e la religione come una nevrosi ossessiva universale.
Sigmund Freud, Azioni ossessive e Pratiche religiose
L'accettazione della nevrosi universale risparmia il compito di formarsi una nevrosi personale
Sigmund Freud
Potremmo azzardarci ad affermare che l'isteria è la caricatura di una creazione artistica, che la nevrosi ossessiva è la caricatura di una religione, che il delirio paranoico è la caricatura di un sistema filosofico.
Sigmund Freud, Totem e tabù, 1913
La nevrosi ossessiva si può considerare un equivalente patologico del rituale religioso [...] perciò forse la nevrosi si può trattare come una religione privata, e la religione come una nevrosi ossessiva universale.
Sigmund Freud
Nell'attività della fantasia l'uomo continua a godere di quella libertà dalla costrizione esterna alla quale ha rinunciato da lungo tempo nella realtà [...] il regno psichico della fantasia è una riserva come quelle di protezione della natura, sottratta al principio di realtà
Sigmund Freud
Nel sogno c'è un contenuto manifesto (quello che si ricorda e si racconta quando ci si sveglia) e un contenuto latente (quel senso del sogno che l'individuo non sa riconoscere. Questo contenuto latente contiene il vero significato del sogno stesso, mentre il contenuto manifesto non è altro che una maschera, una facciata.
Sigmund Freud
Freud parla di unheimlich, che in tedesco significa perturbante, e letteralmente è l'opposto di heimlich = confortevole, tranquillo, da Heim = casa.
La formazione di idee deliranti, che noi consideriamo un prodotto patologico, in realtà è uno sforzo verso la guarigione, un processo di ricostruzione.
Sigmund Freud
Comincerete a prendere in seria considerazione la follia quando per la prima volta essa vi tornerà utile per risolvere i vostri problemi da persona normale..
Sigmund Freud
"Ma l'angoscia, come dice Freud, segnala il ritorno del rimosso, e OGGI il rimosso sa il cielo che non è certo la sessualità, né la criminalità o la brutalità...no (...) il rimosso è la MORTE."
James Hillman
Il sogno é il tentato appagamento di un desiderio
Sigmund Freud
Secondo me questo concetto di Freud mantiene un nucleo di verità, ma in buona parte è superato, come è superata la teoria freudiana del sogno come realizzazione di un desiderio. Tuttavia, anche se non esatte, queste intuizioni di Freud hanno contribuito fortemente alla nascita della psicoanalisi, dunque non vorrei che il mio commento fosse letto come una svalutazione. Freud ha gettato le basi, poi altri hanno continuato e la psicoanalisi ora è molto più ricca di prima.
"il perturbante è quella sorta di spaventoso che risale a quanto ci è noto da lungo tempo, a ciò che ci è familiare." (pag.84)
"il perturbante (( ... )) si verifica quando complessi infantili rimossi sono richiamati in vita da un'impressione, o quando convinzioni primitive superate sembrano aver trovato una nuova convalida." (pag.110)
SIgmund Freud (1856-1939), Il perturbante, 1919
in Opere, ed.or.1940-1950, ed.it. Bollati Boringhieri, vol.sesto, 1992.
Freud parla di unheimlich, che in tedesco significa perturbante, e letteralmente è l'opposto di heimlich = confortevole, tranquillo, da Heim = casa.
I paranoici attribuiscono un'importanza enorme ai particolari più insignificanti del comportamento altrui, quelli che generalmente sfuggono alle persone normali.
Sigmund Freud. Psicopatologia della vita quotidiana
Sigmund Freud
Un pazzo non sa di essere pazzo
perché la pazzia
è l'unica cura
che attua la mente
per curare se stessa.
Sigmund Freud
perché la pazzia
è l'unica cura
che attua la mente
per curare se stessa.
Sigmund Freud
Sigmund Freud
"così anche il delirio deve la propria forza di convinzione alla parte di verità storica che ha inserito al posto della realtà ripudiata. In tal guisa anche al delirio potrebbe essere applicata la tesi che tanto tempo fa espressi soltanto a proposito dell'isteria, e cioè che il malato soffre delle sue reminiscenze."
Sigmund Freud (1856-1939), Costruzioni nell'analisi, 1937, in: Opere, ed.or.1940-1950, ed.it. Bollati Boringhieri, vol.11 par.3 pag.552.
"Ma l'angoscia, come dice Freud, segnala il ritorno del rimosso, e OGGI il rimosso sa il cielo che non è certo la sessualità, né la criminalità o la brutalità...no (...) il rimosso è la MORTE."
James Hillman
L'umorismo è il più potente meccanismo di difesa. Permette un risparmio di energia psichica e con una battuta blocchiamo l'irrompere di emozioni spiacevoli.
Sigmund Freud
I meccanismi di difesa sono strategie psicologiche messe in atto dall'inconscio allo scopo di manipolare, negare o distorcere la realtà per difendersi contro sentimenti di ansia e impulsi inaccettabili, al fine di mantenere il proprio schema.
Come avviene la reazione difensiva?
La definizione di base di questo meccanismo di difesa è la seguente: l'ansia, dato che produce emozioni e pensieri, viene padroneggiata esagerando la tendenza opposta[...]
Ps: ed è proprio su questo argomento che vi fu la divisione tra Jung e Freud. Non sono d'accordo, perché spesso una nevrosi può celare qualcosa di più profondo fino ad elevare alcune coscienze che il dogma religioso ha "castrato"... Spesso le religioni creano la nevrosi quindi esse sono la causa e non l'equivalente
"Credo che nella "prima parte della vita" bisognerebbe operare in "maniera freudiana", lavorare cioè per costruire e rafforzare "l'io". Nella seconda parte, invece, bisognerebbe operare in "maniera Junghiana", recuperare cioè la follia che ci abita. L'io per alimentarsi deve avvicinarsi alla sua "parte irrazionale". La ragione non crea, non fa crescere in quanto è un "sistema di regole" da cui non può nascere nulla. Perché si crei bisogna andare "oltre le regole", toccare l'indifferenziato e la follia. Ciò è però possibile solo se si è costruito e rafforzato l'io altrimenti non ci si può avvicinare, senza rischi, all'indifferenziato, alla follia".
Giuseppe Ferrari
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