mercoledì 18 gennaio 2012

Albert Camus. Non rinunciare mai. Hai tante cose dentro di te e la più nobile di tutte, il senso della felicità. Ma non aspettarti la vita da un uomo. Per questo tante donne s’ingannano. Aspettala da te stessa.

Per la sua importante produzione letteraria,
che con serietà chiarificante illumina i problemi della coscienza umana nel nostro tempo.
Motivazione del Premio Nobel per la letteratura 1957








Camus più che letteratura è filosofia, l'idea di un'umanità intrappolata nell'assurdo (vedi Sisifo), ingranaggio di una macchina fino a quando non prendere coscienza di questo e si trova di fronte a un bivio: il suicidio o la lotta, vita o non vita. La terza via indicata dai vecchi filosofi e dallo Straniero, l'atarassia, non è una vera via ma solo un altro modo per tornare ingranaggio.



 Lo straniero per me è il suo capolavoro.
I suoi scritti si considerano come romanzi filosofici.


Alessandro Chiacchiararelli  

l'uomo in rivolta contro la coscienza del materialismo della realtà che ci circonda, la tragedia del vivere




Noi abbiamo esiliato la bellezza, 
i Greci per essa hanno preso le armi.
E’ la prima differenza ma risale a molto addietro.
Albert Camus, L’esilio di Elena,
ne: L’Estate e altri saggi solari, p.79


Ogni generazione, senza dubbio, si crede destinata a rifare il mondo.
La mia sa che non lo rifarà. Il suo compito è forse più grande:
consiste nell’impedire che il mondo si distrugga.
Erede di una storia corrotta
in cui si fondono le rivoluzioni fallite e le tecniche impazzite,
la morte degli dei e le ideologie portate al parossismo,
in cui mediocri poteri, privi ormai di ogni forza di convincimento,
sono in grado oggi di distruggere tutto,
in cui l’intelligenza si è prostituita fino a farsi serva dell’odio e dell’oppressione,
questa generazione ha dovuto restaurare,
per se stessa e per gli altri, fondandosi sulle sole negazioni,
un po’ di ciò che fa la dignità di vivere e di morire.
Albert Camus, Stoccolma, 10 dicembre 1957,
tratto dal discorso di accettazione del Nobel.



Così ho fatto tutto il necessario perché tu mi sfuggissi.
E quanto più il fascino di quel settembre antico era stato grande, tanto più ho voluto spezzare un certo incanto. Tu dunque mi sei sfuggita in una certa maniera. È la giustizia, a volte atroce, di questo mondo. Al tradimento risponde il tradimento, alla maschera d’amore, la fuga dell’amore. [...] Per aiutare me stesso, comunque, non mi varrò soltanto di questa fredda equità di cuore, ma della predilezione, dell’affetto che ho per te. Mi accuso a volte di essere incapace d’amare.
Forse è vero, ma sono stato capace di eleggere alcune persone e di serbar loro, fedelmente, il meglio di me, qualsiasi cosa facessero.
Albert Camus






Questo del dicembre 1959 è l’ultimo appunto scritto da Camus sui suoi taccuini
Il mese successivo un incidente automobilistico toglie la vita a lui ed all’amico Michel Gallimard (il famoso editore francese). Per un macabro scherzo del destino, nella tasca dello scrittore venne ritrovato un biglietto ferroviario: probabilmente aveva scelto solo all’ultimo secondo di viaggiare in automobile.



Ad ogni angolo di strada il sentimento dell'assurdità potrebbe colpire un uomo in faccia.
Albert Camus

E la cosa più assurda era, secondo lo scrittore francese Albert Camus, morire in un incidente automobilistico. Invece così gli accadde, a soli 47 anni, il 4 gennaio 1960 presso Villeblevin, in Borgogna. Tra i rottami venne trovato un manoscritto, da cui fu ricavato il romanzo "Il primo uomo".



“Credi a me, non ci sono grandi dolori,
grandi pentimenti, grandi ricordi.
Si dimentica tutto, anche i grandi amori. 
È questo il triste e l’esaltante della vita
C’è solo un certo modo di vedere le cose e di tanto in tanto viene fuori.
È per questo che è bello in ogni caso aver avuto un grande amore,
una passione sfortunata nella propria vita.
Sarà almeno un alibi per le disperazioni senza motivo che ci affliggono.”
Albert Camus, La morte felice


Non rinunciare mai, Catherine.
Hai tante cose dentro di te e la più nobile di tutte, il senso della felicità.
Ma non aspettarti la vita da un uomo.
Per questo tante donne s’ingannano.
Aspettala da te stessa.
Albert Camus, La morte felice


Non amo citarlo, se non per com'era: solare,
amante della vita fino alla sfida.
Convinto che, se anche l'infelicità sembra prendere tutto,
c'è sempre una piccola parte di te che non avrà mai.
E a quella che ti devi attaccare.
Catherine di suo padre Albert Camus


«Mia cara, nel bel mezzo dell’odio 
ho scoperto in me un invincibile amore.
Nel bel mezzo delle lacrime
ho scoperto in me un invincibile sorriso.
Nel bel mezzo del caos
ho scoperto in me un’ invincibile tranquillità.
Ho compreso, infine, che nel mezzo dell’inverno
vi era in me un’invincibile estate.
E ciò mi rende felice».
Albert Camus


CAMUS PARLAVA DI ANGOSCIA, DI TERRORE E DELL’INFELICITÀ DELLA CONDIZIONE UMANA, ma ne parlava in modo così sereno e fiorito… il suo linguaggio era tale da dare l’impressione che niente sarebbe mai riuscito a scalfire né lui né il suo stile. In altre parole, era lo stesso che se tutto fosse andato nel migliore dei modi. Il suo modo di scrivere era quello di un uomo che aveva appena finito di mangiare una grossa bistecca, con contorno di insalata e di patate fritte, accompagnandola con una bottiglia di buon vino francese. FORSE L’UMANITÀ SOFFRIVA, MA LUI NO DI SICURO. Molto saggio da parte sua, ma Henry preferiva qualcuno che urlasse quando il mondo andava a fuoco. 
Charles Bukowski, Grida quando stai bruciando




L'intellettuale non deve essere indifferente alla politica.
Deve però essere indipendente da essa. [...]
L'artista non deve servire alcun partito,
ma soltanto la gioia e il dolore degli uomini.
Albert Camus


La nostra sola giustificazione, se ne abbiamo una, 
è di parlare in nome di tutti coloro che non possono farlo.
Albert Camus
Mondovi, Algeria, 7 novembre 1913 – Villeblevin, 4 gennaio 1960


Sperare in un’altra vita significa bestemmiare contro questa:
perché, se esiste un peccato contro la vita,
non è forse tanto il disperarsene
quando lo sperare in un’altra vita,
e sottrarsi all’implacabile grandezza di questa.
Albert Camus


L'uomo è la sola creatura che si rifiuta di essere ciò che è.
Albert Camus

La grandezza dell'uomo è nella decisione
di essere più forte della sua condizione
Albert Camus


La vera generosità verso il futuro
consiste nel donare tutto al presente.
Albert Camus


Perché un pensiero cambi il mondo,
bisogna che cambi prima la vita
di colui che lo esprime.
Che si cambi in esempio.
Albert Camus - da “Taccuini”



Ogni volta che si cede (che io cedo) alle proprie vanità,
ogni volta che si pensa e si vive «per apparire», si tradisce.
E ogni volta è sempre la gran disgrazia di voler apparire
che mi ha rimpicciolito dinanzi al vero.
Non è necessario offrirsi agli altri: 
solo a coloro che si amano.
Perché in questo caso non ci si offre per apparire ma soltanto per dare.
Veramente forte è colui che appare esclusivamente quando è necessario.
Andare sino in fondo significa saper serbare il proprio segreto.
Albert Camus, Taccuini



Quando ero giovane,
mi aspettavo dalle persone 
più di quello che potevano darmi,
amicizia eterna, emozioni permanenti.
Adesso ho imparato ad aspettarmi 
meno di quello che possono darmi.
Le loro emozioni, la loro amicizia, i loro gesti nobili
continuano ad avere un valore miracoloso ai miei occhi,
sono il frutto della grazia.
Albert Camus


"Ho incontrato nella storia, da quando sono nell'età adulta, 
molti vincitori il cui volto mi appariva ripugnante. 
Perché vi leggevo l'odio e la solitudine
Perché non erano niente se non erano vincitori 
e per diventarlo dovevano ammazzare e sottomettere.
Ma esiste un'altra razza di uomini che ci aiuta a respirare,
che ha sempre posto la propria esistenza e libertà
solo nella libertà e felicità di tutti,
che trova quindi fin nelle sconfitte le ragioni per vivere e amare.
Questi, anche se vinti, non saranno mai soli."
Albert Camus, La Spagna nel cuore, 1954


La politica e il fato dell'umanità vengono forgiati da uomini privi di ideali e grandezza.
Gli uomini che hanno dentro di sé la grandezza non entrano in politica.
La simpatia... un sentimento da presidente del consiglio:
si ottiene a buon mercato dopo le catastrofi.
Lo schiavo inizia col chiedere giustizia
e finisce col volere portare una corona…
a sua volta, deve dominare.
Albert Camus



Una persona che conoscevo divideva gli esseri umani in tre categorie:
quelli che preferiscono non avere niente da nascondere
piuttosto che essere obbligati a mentire,
quelli che preferiscono mentire
che non aver niente da nascondere
e gli ultimi quelli che amano sia mentire sia nascondere.
Albert Camus




Ho orrore di tutte le verità assolute,
delle loro applicazioni totali,
dei loro presunti detentori d'ogni risma.
Prendete una verità, portatela con cautela ad altezza d'uomo,
guardate chi colpisce, chi uccide, cosa risparmia, cosa elimina,
annusatela a lungo, accertatevi che non puzzi di cadavere,
assaggiatela tenendola un po' sulla lingua,
ma siate sempre pronti a sputarla immediatamente.
L'uomo libero è questo: il diritto di sputare.
Albert Camus


Non ha notato il modo in cui la nostra società s’è organizzata per liquidare la gente?
Avrà certo sentito parlare di quei minuscoli pesci nei fiumi brasiliani
che attaccano a migliaia il nuotatore imprudente,
lo ripuliscono in pochi istanti a piccoli e rapidi bocconi,
e lasciano solo uno scheletro immacolato?
Ebbene, la loro organizzazione è così.
«Volete una bella vita ordinata e pulita? Come tutti?»
Uno dice sì, naturalmente. Vuoi dir di no? «D’accordo.
Vi ripuliremo. Ecco qua un mestiere, una famiglia, gli svaghi organizzati
E i dentini rodono la carne fino all’osso.
Ma sono ingiusto. Non bisogna dire: la loro organizzazione.
È la nostra, in fin dei conti: si gareggia a chi ripulirà l’altro
Albert Camus



Ah, se soltanto potessi godere la vera solitudine,
non questa mia solitudine infestata dai fantasmi,
ma quella vera, fatta di silenzio e tremore d'alberi –
sentire tutta l'ebbrezza del flusso del mio cuore.
ALBERT CAMUS, nasceva 7 NOVEMBRE 1913


La malattia è un convento con la sua regola,
la sua ascesi, i suoi silenzi e le sue ispirazioni.
Albert Camus, Taccuini (Quaderno n. 4)

Come rimedio alla vita di società suggerirei la grande città.
Ai giorni nostri è l'unico deserto alla portata dei nostri mezzi
Albert Camus

Viviamo così il tempo delle grandi città
Deliberatamente, il mondo è stato amputato 
di ciò che costituisce la sua permanenza: 
la natura, il mare, la collina, la meditazione delle sere.
Albert Camus


Non ci sono piú deserti,
non ci sono piú isole,
peró se ne sente il bisogno.
Per capire il mondo,
bisogna, a volte, distrarsi;
per servire meglio gli uomini,
tenerli un momento a distanza.
Albert Camus




Si annoiava, ecco tutto, si annoiava come la maggior parte della gente.
Perciò s’era fabbricato con le sue mani una vita di complicazioni e di drammi.
Albert Camus


Girando sempre su se stessi, vedendo e facendo sempre le stesse cose, 
si perde l’abitudine e la possibilità di esercitare la propria intelligenza. 
Lentamente tutto si chiude, si indurisce e si atrofizza come un muscolo.
Albert Camus


Che cosa medito di più grande di me, e che cosa sento senza poterlo definire?
Una specie di difficile marcia verso una santità della negazione, un eroismo senza Dio,
l'uomo puro insomma. Tutte le virtù umane, compresa la solitudine di fronte a Dio. [...]
La mia opera avrà tante forme quante sono le tappe sulla strada di una perfezione senza ricompensa.
Lo Straniero è il punto zero. Idem il Mito. La peste è un progresso, non dallo zero verso l'infinito, ma verso un complessità più profonda che deve ancora essere definita.
Il punto d'arrivo sarà il santo, ma avrà un valore aritmetico, misurabile come l'uomo.
Taccuini di Albert Camus




Grigoreiev: L’uomo ha paura della morte perché ama la vita,
perché la vita è buona, ecco tutto.
Kirillov: È viltà, viltà, nient’altro.
La vita non è buona. E l’altro mondo non esiste! 
Dio non è che un fantasma 
generato dalla paura della morte e dalla sofferenza. 
Per essere liberi, bisogna vincere la sofferenza e il terrore, 
bisogna uccidersi.
Allora, non ci sarà più alcun Dio
e l’uomo sarà finalmente libero.
Allora, si dividerà la storia in due parti:
dalla scimmia all’eliminazione di Dio
e dall’eliminazione di Dio…
Grigoreiev: Alla scimmia…
Kirillov: Alla divinazione dell’uomo.
Chi osa uccidersi, quello è Dio.
Albert Camus. I Demoni


- Kaliayev: Non bisogna dire così fratello. Dio non può nulla.
La giustizia è affar nostro! (Un silenzio)
Non capisci? Sai la leggenda di San Dimitri?
- Foka: No.
- Kaliayev: Aveva appuntamento nella steppa con Dio in persona,
ci stava correndo quando incontrò un paesano con un carro impantanato.
Allora San Dimitri lo aiutò.
Il fango era denso e il pantano profondo.
Bisognò darsi da fare per un'ora.
Appena finito, San Dimitri corse all'appuntamento.
Ma Dio non c'era più.
- Foka: E allora?
- Kaliayev: E allora ci sono quelli che arriveranno sempre in ritardo agli appuntamenti
perché ci sono troppi carri impantanati e troppi fratelli da soccorrere.
Albert Camus, I giusti


Da tanto tempo ho vergogna, vergogna da morirne,
di essere stato, sebbene da lontano,
sebbene in buona fede, anch’io un assassino.
Per questo ho deciso di rifiutare tutto quello che,
da vicino o da lontano, per buone e cattive ragioni,
faccia morire o giustifichi chi faccia morire."
Albert Camus


In verità, è un paradosso tipico dello spirito umano
cogliere gli elementi senza poterne abbracciare la sintesi:
paradosso epistemologico d'una scienza certa nei fatti,
ma comunque insufficiente.
Albert Camus



Creare è dare una forma al proprio destino
Albert Camus


Non si pensa nello stesso modo su una stessa cosa la mattina e la sera. 
Ma dov'è il vero, nel pensiero della notte o nello spirito del mezzogiorno?
Due risposte, due razze di uomini.
Albert Camus


Non saremo mai contenti finché continueremo a cercare in cosa consiste la felicità,
così come non potremo mai vivere la Vita cercandone il significato
Albert Camus

Osservando il cielo scuro cosparso di segni e di stelle,
per la prima volta ofrii il mio cuore alla benigna indifferenza dell'Universo
Albert Camus

In nome di che cosa giudichiamo,
noi che giudichiamo?
Albert Camus



Noi abbiamo esiliato la bellezza,
i Greci per essa han preso le armi.
È la prima differenza, ma risale molto addietro.
Il pensiero greco si è sempre trincerato nell'idea di limite.
Non ha spinto nulla all'estremo,
né il sacro, né la ragione,
perché non ha negato nulla,
né il sacro, né la ragione.
Ha tenuto conto di tutto,
equilibrando l'ombra con la luce.
Invece la nostra Europa,
lanciata alla conquista della totalità,
è figlia della dismisura.
Essa nega la bellezza
come nega tutto quello che non esalta.
E, per quanto in modo diverso, esalta una sola cosa:
l'impero futuro della ragione.
Nella sua follia,
essa allontana i limiti eterni e,
nello stesso istante,
oscure Erinni le si avventano sopra
e la straziano.
Vecchia Nemesi, dea della misura,
non della vendetta.
Chi supera il limite,
ne è castigato senza pietà.
Albert Camus, L'esilio di Elena, 1948




Un uomo labirintico non cerca mai la verità,
ma sempre e soltanto Arianna.
Albert Camus, 1951




Uno degli attacchi più belli della storia della letteratura. l'emblema dell'esistenzialismo
Era qualcosa tipo "Oggi è morta mia madre. o forse ieri, non ricordo"..








Albert Camus







Albert Camus
Mondovi 1913 - Villeblevin 1960
Scrittore e filosofo francese
Taccuini 1935-1942






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