«Ho paura talvolta anche del mio sangue che pulsa nelle arterie, come, nel silenzio della notte, un tonfo cupo di passi in stanze lontane».
Pirandello, Enrico IV
Sono guarito, signori: perché so perfettamente di fare il pazzo.
Il guaio è per voi che la vivete agitatamente, senza saperla né vederla, la vostra pazzia.
Pirandello, Enrico IV
Trovarsi davanti a un pazzo sapete che significa? Trovarsi davanti a uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito in voi, attorno a voi, la logica di tutte le vostre costruzioni.
Pirandello, Enrico IV
Il guaio è per voi che la vivete agitatamente, senza saperla né vederla, la vostra pazzia.
Pirandello, Enrico IV
Trovarsi davanti a un pazzo sapete che significa? Trovarsi davanti a uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito in voi, attorno a voi, la logica di tutte le vostre costruzioni.
Pirandello, Enrico IV
Conviene a tutti, capisci? CONVIENE A TUTTI FAR CREDERE PAZZI CERTUNI, PER AVERE LA SCUSA DI TENERLI CHIUSI. SAI PERCHÉ? PERCHÉ NON SI RESISTE A SENTIRLI PARLARE. […] Non si può mica credere a quello che dicono i pazzi! Eppure, si stanno ad ascoltare così, con gli occhi sbarrati dallo spavento. Perché? […] Perché TROVARSI DAVANTI A UN PAZZO SAPETE CHE SIGNIFICA? TROVARSI DAVANTI A UNO CHE VI SCROLLA DALLE FONDAMENTA TUTTO QUANTO AVETE COSTRUITO IN VOI, ATTORNO A VOI, LA LOGICA, LA LOGICA DI TUTTE LE VOSTRE COSTRUZIONI! Eh! Che volete? COSTRUISCONO SENZA LOGICA, BEATI LORO, I PAZZI! O con una loro logica che vola come una piuma! Volubili! Volubili! Oggi così e domani chi sa come! Voi vi tenete forte, ed essi non si tengono più. Voi dite "questo non può essere" e per loro può essere tutto. Ma voi dite che non è vero. E perché? Perché NON PAR VERO A TE, A TE, A TE, E CENTOMILA ALTRI. Eh cari miei! BISOGNEREBBE VEDERE POI CHE COSA INVECE PAR VERO A QUESTI CENTOMILA ALTRI CHE NON SONO DETTI PAZZI […]. PERCHÉ GUAI, GUAI SE NON VI TENETE FORTE A CIÒ CHE VI PAR VERO OGGI, A CIÒ CHE VI PARRÀ VERO DOMANI, ANCHE SE SIA L'OPPOSTO DI CIÒ CHE VI PAREVA VERO IERI!
Pirandello, "Enrico IV"
"Io so che a me, bambino, appariva vera la luna nel pozzo. E quante cose mi parevano vere! Ed ero beato! Perché guai, guai se non vi tenete più forte a ciò che vi par vero oggi, a ciò che vi parrà vero domani, anche se sia l’opposto di ciò che vi pareva vero ieri! Guai se vi affondaste come me a considerare questa cosa orribile, che fa veramente impazzire: che se siete accanto a un altro, e gli guardate gli occhi – come io guardavo un giorno certi occhi – potete figurarvi come un mendicante davanti a una porta in cui non potrà mai entrare: chi vi entra, non sarete mai voi, col vostro mondo dentro, come lo vedete e lo toccate; ma UNO IGNOTO A VOI, come quell’altro nel suo mondo impenetrabile vi vede e vi tocca…"
(Enrico IV, L. Pirandello)
"I know that when I was a child, I thought the moon in the pond was real. How many things I thought real! I believed everything I was told – and I was happy! Because it's a terrible thing if you don't hold on to that which seems true to you today – to that which will seem true to you tomorrow, even if it is the opposite of that which seemed true to you yesterday. I would never wish you to think, as I have done, on this horrible thing which really drives one mad: that if you were beside another and looking into his eyes – as I one day looked into somebody's eyes – you might as well be a beggar before a door never to be opened to you; for he who does enter there will never be you, but someone unknown to you with his own different and impenetrable world …"
Luigi Pirandello (HENRY IV)
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