martedì 28 agosto 2012

Johnny Welch. La Marioneta. Se per un istante Dio si dimenticherà che sono una marionetta di stoffa e mi regalerà un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto quello che penso, ma in definitiva penserei tutto quello che dico.


Se per un istante Dio si dimenticherà che sono una
marionetta di stoffa
 e mi regalerà un pezzo di vita,
probabilmente non direi tutto quello che penso, ma
in definitiva penserei tutto quello che dico
.
Darei valore alle cose, non per quello che valgono,

ma per quello che significano.
Dormirei poco, sognerei di più, andrei quando gli altri
si fermano, starei sveglio quando gli altri dormono,
ascolterei quando gli altri parlano e come gusterei
un buon gelato al cioccolato !!
Se Dio mi regalasse un pezzo di vita,
vestirei semplicemente, mi sdraierei al sole lasciando
scoperto non solamente il mio corpo
ma anche la mia anima
.
Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei il mio odio sul
ghiaccio e aspetterei che si sciogliesse al sole.
Dipingerei con un sogno di Van Gogh sopra le stelle
un poema di Benedetti e una canzone di Serrat sarebbe
la serenata che offrirei alla luna.
Irrigherei con le mie lacrime le rose, per sentire il dolore
delle loro spine e il carnoso bacio dei loro petali.
Dio mio, se io avessi un pezzo di vita non lascerei
passare un solo giorno senza dire alla gente che amo,
che la amo.
Convincerei tutti gli uomini e le donne che sono i miei
favoriti e vivrei innamorato dell'amore.
Agli uomini proverei quanto sbagliano al pensare che
smettono di innamorarsi quando invecchiano,
senza sapere che invecchiano quando smettono di
innamorarsi.
A un bambino gli darei le ali, ma lascerei che imparasse
a volare da solo
.
Agli anziani insegnerei che la morte non arriva con la
vecchiaia ma con la dimenticanza.
Tante cose ho imparato da voi, gli Uomini !
Ho imparato che tutto il mondo ama vivere sulla cima
della montagna, senza sapere che la vera felicità sta
nel risalire la scarpata.
Ho imparato che quando un neonato stringe con il suo
piccolo pugno, per la prima volta, il dito di suo padre,
lo tiene stretto per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardarne un
altro dall'alto al basso solamente quando deve aiutarlo
ad alzarsi.
Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi, ma
realmente, non mi serviranno a molto, perché quando
mi metteranno dentro quella valigia,
infelicemente starò morendo.
 "La Marioneta" di Johnny Welch

[n.d.r. zb: *Inizialmente attribuita a Gabriel García Márquez.
La paternità dello scritto è stata smentita dallo stesso Gabriel García Márquez in un'intervista del periodico  mattutino salvadoregno "El Diario de Hoy",  datata 2 giugno 2000.
In seguito, García Márquez e il vero autore dell'opera,  Johnny Welch, si sono incontrati, ponendo fine alla querelle. Vale comunque la pena di leggerla ... invita senz'altro a "riflettere".*]






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