giovedì 8 dicembre 2011

Karl Popper. Il desiderio di libertà è qualcosa di originario che troviamo già negli animali e nei bambini piccoli. In campo politico, però, la libertà diventa un problema perché la libertà illimitata di ogni singolo rende impossibile la convivenza umana. Quando sono libero di fare tutto ciò che voglio, allora sono anche libero di derubare gli altri della loro libertà.

"Abbiamo bisogno della libertà per impedire che lo Stato abusi del suo potere e abbiamo bisogno dello Stato per impedire l'abuso della libertà."
Karl Popper, filosofo austriaco morto il 17 settembre 1994


Tutti i nostri valori hanno dei limiti. Ed è difficile tracciare questi limiti.
Karl Popper

Dovremmo rivendicare, nel nome della tolleranza, il diritto a non tollerare gli intolleranti.
Karl Popper, La società aperta e i suoi nemici

Se estendiamo l'illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro l'attacco degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi.
Karl R. Popper

Coloro che credono nell’uomo quale è, e non hanno dunque abbandonato la speranza di vincere la violenza e l’irrazionalità, devono esigere che a ogni uomo sia dato il diritto di organizzare autonomamente la propria vita, nella misura in cui ciò è compatibile con gli eguali diritti degli altri
Karl Popper




della serie la mia libertà finisce dove comincia la tua



Se la democrazia è distrutta, tutti i diritti sono distrutti; anche se fossero mantenuti certi vantaggi economici goduti dai governati, essi lo sarebbero solo sulla base della rassegnazione
Karl Popper


Il desiderio di libertà è qualcosa di originario che troviamo già negli animali e nei bambini piccoli. In campo politico, però, la libertà diventa un problema perché la libertà illimitata di ogni singolo rende impossibile la convivenza umana. Quando sono libero di fare tutto ciò che voglio, allora sono anche libero di derubare gli altri della loro libertà.
Karl Popper


Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà stato pienamente scoperto.
Karl Popper






Forse il primo e più accanito nemico della tv fu Marcuse che la ritenne invincibile finché... ...si svuoterà da sola di contenuti e resterà una stupida scatola vuota... Ma si sono già armati.... 


E in che cosa consiste fondamentalmente un modo civilizzato di comportarsi? Consiste nel ridurre la violenza. È questa la funzione principale della civilizzazione ed è questo lo scopo dei nostri tentativi di migliorare il livello di civiltà delle nostre società.
Karl Popper


La Storia non ha nessun senso. 
Siamo noi che le diamo un senso
Karl Popper



I nostri sogni e i nostri desideri cambiano il mondo
Karl Popper



All'uomo irrazionale interessa solamente avere ragione.
All'uomo razionale interessa imparare
Karl Popper


Nessuno può evitare di fare errori; la cosa più grande è imparare da essi
Karl Popper



Occorrono di continuo delle soluzioni da provare e da scartare se non hanno riflessi positivi; come nella ricerca il dogmatico è l'illuso possessore di una verità definita, così in politica l'utopista è l'illuso possessore di una verità politica perfetta.
Karl Popper



Nella scienza, come nella vita, vige il metodo dell'apprendimento per prove ed errori, cioè di apprendimento dagli errori. L'ameba ed Einstein procedono allo stesso modo: per tentativi ed errori e la sola differenza rilevabile nella logica che guida le loro azioni è data dal fatto che i loro atteggiamenti nei confronti dell'errore sono profondamente diversi. Einstein, infatti, diversamente dall'ameba cerca consapevolmente di fare di tutto, ogni qualvolta gli capiti una nuova soluzione, per coglierla in fallo e di scoprire in essa un errore: egli tratta o si avvicina alle proprie soluzioni criticamente. Egli cioè assume un atteggiamento consapevolmente critico nei confronti delle proprie idee, cosicché mentre l'ameba morirà a causa dei suoi errori, Einstein sopravviverà proprio grazie ai suoi errori.
Karl Popper




La priorità per riformare la Scuola secondo Karl R. Popper
«Fui tra i primi studenti dell'Istituto di Pedagogia di Vienna, ed era il primo anno accademico, 1925-1926. [...] Ero anch'io un entusiasta riformatore della scuola. Contrariamente alla prassi dei riformatori scolastici ho sempre diffidato delle teorie sulla riforma scolastica, e sono sempre stato critico nei loro confronti. Ho riflettuto, a quel tempo, su cosa sia più importante in una riforma scolastica. Come si può riformare davvero la scuola? Poiché riflettevo sulle mie esperienze come giovane insegnante in cattive scuole, sono arrivato alla conclusione che la cosa più importante sia di dare ai cattivi insegnanti la possibilità di lasciare la scuola. Ho visto che solo persone che hanno una certa dote - non si tratta di una dote propriamente intellettuale, si tratta di un rapporto interiore con i bambini - possono essere buoni insegnanti. Molti insegnanti vengono, per così dire, fatti prigionieri dalla scuola, vi stanno dentro da infelici e non possono più uscirne. Ho fatto una proposta molto semplice: a queste persone, che non sono affatto peggiori delle altre, bisogna costruire ponti d'oro perché se ne possano andare dalla scuola; al loro posto verranno dei giovani che in parte sono insegnanti nati. Fino a quando molti insegnanti sono insegnanti amareggiati, amareggeranno i bambini e li renderanno infelici. Rimangono nella scuola fino al pensionamento, e tirano un sospiro di sollievo quando la pensione arriva. Fintantoché nella scuola restano insegnanti amareggiati, e molti insegnanti amareggiati, che per comprensibili motivi terrorizzano i bambini - anche perché essi stessi vengono intimoriti dai loro superiori, ad esempio dagli ispettori -, la scuola non potrà diventare migliore.»
[Parole pronunciate a un simposio organizzato a Vienna nel maggio del 1983 per celebrare i suoi 80 anni.]
Karl R. Popper e Konrad Lorenz, "Il futuro è aperto" (1985), tr. it. Rusconi 1989, pp. 153-154.


Nato a Vienna nel 1902 da una famiglia della media borghesia di origini ebraiche, KARL POPPER studia presso l'Università di Vienna. Nel 1919 rimane attratto dal marxismo e di conseguenza entra a far parte dell’Associazione degli Studenti Socialisti e diventa anche membro del Partito Socialdemocratico Austriaco, partito che a quel tempo aveva adottato pienamente l’ideologia marxista. DELUSO DALLE RESTRIZIONI FILOSOFICHE IMPOSTE DAL MATERIALISMO STORICO DI MARX, ABBANDONA L’IDEOLOGIA MARXISTA RIMANENDO UN SOSTENITORE DEL LIBERALISMO SOCIALE PER TUTTA LA SUA VITA. (........)"
Democrazia e sistemi totalitari.
In LA SOCIETÀ APERTA E I SUOI NEMICI e in MISERIA DELLO STORICISMO, POPPER CRITICA LO STORICISMO E DIFENDE LO STATO DEMOCRATICO E LIBERALE. PER LO STORICISMO LA STORIA SI SVILUPPA INESORABILMENTE E NECESSARIAMENTE SECONDO LEGGI RAZIONALI. SECONDO POPPER LO STORICISMO È IL PRINCIPALE PRESUPPOSTO TEORICO DI MOLTE FORME DI AUTORITARISMO E TOTALITARISMO.
Di conseguenza EGLI ATTACCA LO STORICISMO, OSSERVANDO CHE ESSO SI FONDA SU UNA CONCEZIONE ERRONEA DELLA NATURA DELLE LEGGI E DELLE PREVISIONI SCIENTIFICHE. Dal momento che la crescita della conoscenza umana è un fattore causale nella evoluzione della storia umana e che "NESSUNA SOCIETÀ PUÒ PREDIRE SCIENTIFICAMENTE IL PROPRIO FUTURO LIVELLO DI CONOSCENZA", NON PUÒ ESISTERE UNA TEORIA PREDITTIVA DELLA STORIA UMANA. POPPER SI SCHIERA DALLA PARTE DELL'INDETERMINISMO METAFISICO E STORICO.
frammenti di testo dal web : http://it.wikipedia.org/wiki/Karl_Popper


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