Le parole sono essere viventi.
Vi sono parole che sanno chiamare
l'anima in superficie e invitarla a raccontarsi.
Vi sono parole che la respingono,
la costringono a nascondersi, a difendersi,
a rintanarsi in qualche nascondiglio inaccessibile.
Victor Hugo
Gli pareva che avessero mescolato le loro anime a tal punto che, se avessero voluto riprenderle, sarebbe stato impossibile riconoscerle.
Victor Hugo
La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è o, meglio, di essere amati a dispetto di quello che si è.
Victor Hugo
Faccio tutto ciò che posso perchè il mio amore non ti disturbi,
ti guardo di nascosto, ti sorrido quando non mi vedi.
Poso il mio sguardo e la mia anima ovunque vorrei posare i miei baci: sui tuoi capelli, sulla tua fronte, sui tuoi occhi, sulle tue labbra, ovunque le carezze abbiano libero accesso.
Lettera di Juliette Drouet a Victor Hug
La materia è ricca, certo; e per quanto breve sia la vita che mi resta, nelle angosce, nei terrori e nelle torture che la riempiranno, da questa all'ultima ora, ci sarà pur sempre di che consumare la penna e prosciugare il calamaio.
- Del resto, il solo modo di soffrire meno le angosce è osservarle.
Victor Hugo, L’ultimo giorno di un condannato.
Un tempo, poichè mi sembra siano passati anni e non settimane, io ero un uomo come tutti gli altri: ogni giorno, ogni ora, ogni minuto aveva le sue fantasie: e il mio spirito, giovane e ricco, si divertiva a snodarmele davanti l'una dopo l'altra senza alcun ordine o regola ricamando di arabeschi infiniti il tessuto di questa misera vita. […]
…Era sempre festa nella mia immaginazione:
potevo sempre pensare a quel che volevo, ero libero!
Ora, invece, sono carcerato.
Il mio corpo è in catene in una cella e l'anima è prigioniera d'una idea.
Victor Hugo, L’ultimo giorno di un condannato a morte
Lascio dunque una madre, una moglie e una figlia.
Del resto non è per la mia povera vecchia mamma che mi preoccupo […]
Né più mi preoccupa mia moglie che, malaticcia e debole com'è sempre stata, sicuramente anche lei morrà.
A meno che non impazzisca.
Si dice che questo faccia vivere; ma l'intelligenza, almeno, non soffre: dorme; e in fin dei conti è come se fosse morta.
Ma mia figlia, la mia bimba, la mia povera piccola Maria, che a quest'ora ride e gioca e canta e non pensa a niente, è lei, è lei che mi fa male.
Victor Hugo, L’ultimo giorno di un condannato a morte
È ormai un anno che non mi vede e mi ha dimenticato, viso, voce e accento.
E che? sarei già dunque scomparso da questa memoria, la sola in cui avrei voluto vivere ancora?!
[…]
Ah! non amare ardentemente che un unico essere al mondo, amarlo con tutto il proprio amore, e averlo davanti a sé, che vi vede e vi guarda, vi parla e risponde, e non vi riconosce! Non desiderate di esser consolato che da lui, mentre lui solo, non sappia che ne avete bisogno perché andate a morire!
Victor Hugo, L’ultimo giorno di un condannato a morte
Era malinconica, di una malinconia tetra della quale neppure lei conosceva la ragione.
C'era in lei come lo stupore della vita finita senza essere mai cominciata.
Victor Hugo
Sì, sono braccato! Da chi? Da me stesso.
Sono io che mi sbarro il passaggio, io mi trascino, mi spingo, mi arresto, mi condanno
e quando ci si lega da sé, si è ben legati.
Victor Hugo, I miserabili, parte V Jean Valjean; Libro settimo - L'ultima sorsata del calice, cap. II, “Il settimo cerchio e l'ottavo cielo”
Tutte le situazioni disperate hanno i loro lampi che a volte ci accecano, a volte ci illuminano.
Victor Hugo, I Miserabili [Cap V]
Il pensiero è il lavoro dell'intelligenza, il sogno ne è la voluttà:
sostituire al primo il secondo è confondere un veleno con un nutrimento.
Victor Hugo, I Miserabili
«Ebbene, dottore?»
«Il vostro malato è grave»
«Cos'ha?»
«Tutto e nulla. Secondo tutte le apparenze, è un uomo che ha perduto una persona cara; e di queste cose si muore.»
«Cosa v'ha detto?»
«M'ha detto che stava bene.»
«Ritornerete, dottore?»
«Sì,» rispose il medico; «ma bisognerebbe che qualcun altro tornasse.»
Victor Hugo, I Miserabili
Con rantolo lamentoso riprese: […] Non tornerà più.
Si afflosciò su di una poltrona, senza polso, senza voce, senza lacrime, scuotendo la testa e agitando le labbra, non avendo più nulla negli occhi e nel cuore tranne qualcosa di tetro e di profondo molto simile alla notte.
Victor Hugo, I Miserabili
Ma perché il popolo è ignorante?
Perché deve esserlo.
L’ignoranza è custode delle virtù.
Dove non ci sono prospettive, non ci sono ambizioni;
l’ignorante è in una botte benefica che,
sopprimendo lo sguardo, sopprime le brame.
Di qui l’innocenza. Chi legge pensa, chi pensa ragiona.
Non ragionare è un dovere; è anche una fortuna.
Queste sono verità incontestabili. Su cui si regge la società.
Victor Hugo, L’uomo che ride, Mondadori 2009, pagine 210-211
«Ascoltatemi, vi voglio dare un consiglio: adoratevi.
I filosofi dicono: moderate le vostre gioie.
Io dico: allentate le briglie alle vostre gioie.
Siate innamorati come diavoli.
Siate arrabbiati.
Perché i filosofi vaneggiano».
Victor Hugo
Niente al mondo è così potente quanto un’idea della quale sia giunto il tempo.
Victor Hugo
C'è una cosa più forte di tutti gli eserciti del mondo, e questa è un'idea il cui momento è ormai giunto.
Victor Hugo
L'oppresso che accetta l'oppressione finisce per farsene complice
Vi sono parole che sanno chiamare
l'anima in superficie e invitarla a raccontarsi.
Vi sono parole che la respingono,
la costringono a nascondersi, a difendersi,
a rintanarsi in qualche nascondiglio inaccessibile.
Victor Hugo
Gli pareva che avessero mescolato le loro anime a tal punto che, se avessero voluto riprenderle, sarebbe stato impossibile riconoscerle.
Victor Hugo
La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è o, meglio, di essere amati a dispetto di quello che si è.
Victor Hugo
Faccio tutto ciò che posso perchè il mio amore non ti disturbi,
ti guardo di nascosto, ti sorrido quando non mi vedi.
Poso il mio sguardo e la mia anima ovunque vorrei posare i miei baci: sui tuoi capelli, sulla tua fronte, sui tuoi occhi, sulle tue labbra, ovunque le carezze abbiano libero accesso.
Lettera di Juliette Drouet a Victor Hug
La materia è ricca, certo; e per quanto breve sia la vita che mi resta, nelle angosce, nei terrori e nelle torture che la riempiranno, da questa all'ultima ora, ci sarà pur sempre di che consumare la penna e prosciugare il calamaio.
- Del resto, il solo modo di soffrire meno le angosce è osservarle.
Victor Hugo, L’ultimo giorno di un condannato.
Un tempo, poichè mi sembra siano passati anni e non settimane, io ero un uomo come tutti gli altri: ogni giorno, ogni ora, ogni minuto aveva le sue fantasie: e il mio spirito, giovane e ricco, si divertiva a snodarmele davanti l'una dopo l'altra senza alcun ordine o regola ricamando di arabeschi infiniti il tessuto di questa misera vita. […]
…Era sempre festa nella mia immaginazione:
potevo sempre pensare a quel che volevo, ero libero!
Ora, invece, sono carcerato.
Il mio corpo è in catene in una cella e l'anima è prigioniera d'una idea.
Victor Hugo, L’ultimo giorno di un condannato a morte
Lascio dunque una madre, una moglie e una figlia.
Del resto non è per la mia povera vecchia mamma che mi preoccupo […]
Né più mi preoccupa mia moglie che, malaticcia e debole com'è sempre stata, sicuramente anche lei morrà.
A meno che non impazzisca.
Si dice che questo faccia vivere; ma l'intelligenza, almeno, non soffre: dorme; e in fin dei conti è come se fosse morta.
Ma mia figlia, la mia bimba, la mia povera piccola Maria, che a quest'ora ride e gioca e canta e non pensa a niente, è lei, è lei che mi fa male.
Victor Hugo, L’ultimo giorno di un condannato a morte
È ormai un anno che non mi vede e mi ha dimenticato, viso, voce e accento.
E che? sarei già dunque scomparso da questa memoria, la sola in cui avrei voluto vivere ancora?!
[…]
Ah! non amare ardentemente che un unico essere al mondo, amarlo con tutto il proprio amore, e averlo davanti a sé, che vi vede e vi guarda, vi parla e risponde, e non vi riconosce! Non desiderate di esser consolato che da lui, mentre lui solo, non sappia che ne avete bisogno perché andate a morire!
Victor Hugo, L’ultimo giorno di un condannato a morte
Era malinconica, di una malinconia tetra della quale neppure lei conosceva la ragione.
C'era in lei come lo stupore della vita finita senza essere mai cominciata.
Victor Hugo
Sì, sono braccato! Da chi? Da me stesso.
Sono io che mi sbarro il passaggio, io mi trascino, mi spingo, mi arresto, mi condanno
e quando ci si lega da sé, si è ben legati.
Victor Hugo, I miserabili, parte V Jean Valjean; Libro settimo - L'ultima sorsata del calice, cap. II, “Il settimo cerchio e l'ottavo cielo”
Tutte le situazioni disperate hanno i loro lampi che a volte ci accecano, a volte ci illuminano.
Victor Hugo, I Miserabili [Cap V]
Il pensiero è il lavoro dell'intelligenza, il sogno ne è la voluttà:
sostituire al primo il secondo è confondere un veleno con un nutrimento.
Victor Hugo, I Miserabili
«Ebbene, dottore?»
«Il vostro malato è grave»
«Cos'ha?»
«Tutto e nulla. Secondo tutte le apparenze, è un uomo che ha perduto una persona cara; e di queste cose si muore.»
«Cosa v'ha detto?»
«M'ha detto che stava bene.»
«Ritornerete, dottore?»
«Sì,» rispose il medico; «ma bisognerebbe che qualcun altro tornasse.»
Victor Hugo, I Miserabili
Con rantolo lamentoso riprese: […] Non tornerà più.
Si afflosciò su di una poltrona, senza polso, senza voce, senza lacrime, scuotendo la testa e agitando le labbra, non avendo più nulla negli occhi e nel cuore tranne qualcosa di tetro e di profondo molto simile alla notte.
Victor Hugo, I Miserabili
Ma perché il popolo è ignorante?
Perché deve esserlo.
L’ignoranza è custode delle virtù.
Dove non ci sono prospettive, non ci sono ambizioni;
l’ignorante è in una botte benefica che,
sopprimendo lo sguardo, sopprime le brame.
Di qui l’innocenza. Chi legge pensa, chi pensa ragiona.
Non ragionare è un dovere; è anche una fortuna.
Queste sono verità incontestabili. Su cui si regge la società.
Victor Hugo, L’uomo che ride, Mondadori 2009, pagine 210-211
«Ascoltatemi, vi voglio dare un consiglio: adoratevi.
I filosofi dicono: moderate le vostre gioie.
Io dico: allentate le briglie alle vostre gioie.
Siate innamorati come diavoli.
Siate arrabbiati.
Perché i filosofi vaneggiano».
Victor Hugo
Niente al mondo è così potente quanto un’idea della quale sia giunto il tempo.
Victor Hugo
C'è una cosa più forte di tutti gli eserciti del mondo, e questa è un'idea il cui momento è ormai giunto.
Victor Hugo
L'oppresso che accetta l'oppressione finisce per farsene complice
Victor Hugo
C'è una certa solidarietà e un'infamia condivisa tra il governo che fa male ed il popolo che lo lascia fare. Soffrire è una cosa venerabile, subire è una cosa disprezzabile.
Victor Hugo
Non ci sono nè cattive erbe nè cattivi uomini.
Ci sono solo cattivi coltivatori.
Victor Hugo
Fate come gli alberi: cambiate le foglie e conservate le radici.
Quindi cambiate le vostre idee ma conservate i vostri principi.
Victor Hugo
Uomini, fate tutte le leggi che volete, ma tenetele per voi.
Ciò che si deve a Cesare è sempre il resto di ciò che si deve a Dio.
Un principe non è nulla paragonato a un principio.
Victor Hugo, I miserabili
Aveva il cuore gonfio di tutte le lacrime che inghiottiva.
Victor Hugo, Notre-Dame De Paris
- Vattene! - disse lei
Se ne andò. Ella era scontenta di lui.
Ma Quasimodo preferiva essere maltrattato piuttosto che rattristarla.
Aveva serbato per sé tutto il dolore.
Victor Hugo, Notre-Dame De Paris
[…] Non poteva sapere con quale furia il mare delle passioni umane fermenti e ribolla quando gli è negato ogni sfogo, come si ammassi e si gonfi e straripi, come scavi il cuore, come scoppi in singhiozzi soffocati e in sorde convulsioni, fino a che non travolga ogni diga prorompendo dall'alveo.
Victor Hugo, Notre-Dame De Paris
Il cuore umano non può contenere più di una certa dose di disperazione.
Quando la spugna è imbevuta, può passarvi sopra il mare senza farle assorbire una lacrima in più.
Victor Hugo
Nel quindicesimo secolo cambia tutto. Il pensiero umano scopre un mezzo per perpetuarsi non solo più durevole e resistente dell’architettura, ma anche più semplice e più facile. L’architettura è spodestata. Alle lettere di pietra di Orfeo subentreranno le lettere di piombo di Gutenberg. Il libro sta per uccidere l’edificio. L’invenzione della stampa è il più grande avvenimento della storia. È la rivoluzione madre. È il modo di espressione dell’umanità che si rinnova totalmente, è il pensiero umano che si spoglia di una forma e ne riveste un’altra, è la muta completa e definitiva di quel serpente simbolico che, fin dai tempi di Adamo, rappresenta l’intelligenza.Sotto forma di stampa, il pensiero è più che mai immortale; è volatile, inafferrabile, indistruttibile. Si mescola all’aria.
Victor Hugo, Notre Dame de Paris.
La parola
Giovanotti, attenti alle cose che dite!
Da una parola persa per la via, tutto
ne può uscire, lutto e odio, e non mi ribattete
ch'avete sicuri amici, e voi parlate basso.
Sentite questa: testa testa, in ciabatte,
a casa vostra chiusi, senza uno che spifferi,
voi dite all'orecchio d'uno dei vostri amici,
quello più misterioso, oppur, se preferite,
da solo bisbigliate, credendovi tacere,
in fondo a una cantina, a trenta metri sotto,
una parola amara verso qualche soggetto.
Questa parola - pensate - che non è stata udita,
che dicevate piano, in luoghi sordi e scuri,
appena mollata corre, scatta, esce dall'ombra;
ecco, è già fuori! conosce il suo cammino;
marcia, ha due piedi, perfino un bastone in mano,
buone suole ferrate, il passaporto a posto;
se servirà, d'un'aquila lei prenderà le ali!
Vi scappa, fugge, niente l'arresterà;
percorre piazze, segue marciapiedi,
supera senza una barca l'acqua d'un fiume in piena,
e va, va, attraverso un dedalo di strade,
dritto a casa di quello che avete menzionato.
Sa il numero, a che piano, ed ha la chiave,
monta le scale, apre la porta, passa,
entra, arriva e beffarda, guardando l'uomo in faccia,
gli dice: "Eccomi! Esco dalla bocca d'un tale."
Ed è fatta. Avete appena trovato un nemico mortale!
Victor Hugo
Un uomo non è un pigro, se è assorto nei propri pensieri;
esistono un lavoro visibile ed uno invisibile.
Victor Hugo, "I miserabili", 1862
Ogni pensatore che vorrà diventare oratore, ogni uomo di spirito e di cuore che vorrà diventare ed essere eloquente, muovere le masse, dominare le assemblee, agitare gli imperi con la sua parola, non avrà da far altro che passare dalla ragione delle idee al dominio dei luoghi comuni.
Victor Hugo, Oceano
Si è in pochi e si ha contro un intero esercito; ma si difende il diritto, la legge naturale, la sovranità di ciascuno su se stesso, che non ammette possibili abdicazioni, la giustizia, la verità, e se occorre, si morirà come i trecento spartani. Non si pensa a Don Chisciotte, ma a Leonida. E si va sempre avanti e, una volta impegnati, non si indietreggia più e ci si precipita a testa china, con la speranza di una vittoria impossibile, la rivoluzione completata, il progresso rimesso in libertà, l’accrescimento del genere umano, la liberazione universale; e, alla peggio, le Termopili.
I Miserabili, Victor Hugo
Si è in pochi e si ha contro un intero esercito; ma si difende il diritto, la legge naturale, la sovranità di ciascuno su se stesso, che non ammette possibili abdicazioni, la giustizia, la verità, e se occorre, si morirà come i trecento spartani. Non si pensa a Don Chisciotte, ma a Leonida. E si va sempre avanti e, una volta impegnati, non si indietreggia più e ci si precipita a testa china, con la speranza di una vittoria impossibile, la rivoluzione completata, il progresso rimesso in libertà, l’accrescimento del genere umano, la liberazione universale; e, alla peggio, le Termopili.
I Miserabili, Victor Hugo
Il mio cappotto ed io viviamo comodamente insieme. Ha assunto tutte le mie pieghe, si è adattato alle mie deformità... gli stanno bene tutti i miei movimenti e io avverto la sua presenza perché mi tiene caldo. I vecchi cappotti e i vecchi amici sono la stessa cosa.
Victor Hugo
Cosa volete che vi dica? L’uomo è malvagio e deforme; la farfalla è riuscita, ma l’uomo è mancato. Dio ha sbagliato quell'animale: una folla è una scelta di orrori; il primo venuto è un miserabile. Femme fa rima con infame. Sì, ho lo spleen, unito alla malinconia, con la nostalgia, più l’ipocondria, e mi stizzisco e m’infurio e sbadiglio e mi annoio e sono stufo e vado in bestia! Che Dio vada al diavolo!
Victor Hugo, I Miserabili
“Esistevo prima della mia nascita? No. Esisterò dopo la mia morte? No. Che cosa sono allora? Un pugno di polvere aggregata da un organismo. Che cosa faccio sul mondo? Ho la scelta: soffrire o godere. Dove mi porterà la sofferenza? al nulla. Ma io avrò sofferto. Dove mi porterà la gioia o il piacere? al nulla. Ma io avrò goduto. La mia scelta è fatta.”
Victor Hugo, I Miserabili
Inferno cristiano: fuoco. Inferno pagano: fuoco. Inferno maomettano: fuoco. Inferno indù: fiamme.
A credere alle religioni, dio è un rosticciere
Victor Hugo
E dell'inferno dei poveri che è fatto il paradiso dei ricchi.
Victor Hugo
Cosa volete che vi dica? L’uomo è malvagio e deforme; la farfalla è riuscita, ma l’uomo è mancato. Dio ha sbagliato quell'animale: una folla è una scelta di orrori; il primo venuto è un miserabile. Femme fa rima con infame. Sì, ho lo spleen, unito alla malinconia, con la nostalgia, più l’ipocondria, e mi stizzisco e m’infurio e sbadiglio e mi annoio e sono stufo e vado in bestia! Che Dio vada al diavolo!
Victor Hugo, I Miserabili
“Esistevo prima della mia nascita? No. Esisterò dopo la mia morte? No. Che cosa sono allora? Un pugno di polvere aggregata da un organismo. Che cosa faccio sul mondo? Ho la scelta: soffrire o godere. Dove mi porterà la sofferenza? al nulla. Ma io avrò sofferto. Dove mi porterà la gioia o il piacere? al nulla. Ma io avrò goduto. La mia scelta è fatta.”
Victor Hugo, I Miserabili
Inferno cristiano: fuoco. Inferno pagano: fuoco. Inferno maomettano: fuoco. Inferno indù: fiamme.
A credere alle religioni, dio è un rosticciere
Victor Hugo
E dell'inferno dei poveri che è fatto il paradiso dei ricchi.
Victor Hugo
Ci sono momenti in cui, qualunque sia l'atteggiamento del corpo, l'anima è in ginocchio.
Victor Hugo
Il cuore vive finchè ha qualcosa da amare, così come il fuoco finché ha qualcosa da bruciare.
Victor Hugo
L’anima aiuta il corpo e in certi momenti lo solleva.
È l’unico uccello che sostenga la sua gabbia.
Victor Hugo
Una donna nuda è una donna armata
Victor Hugo
C’è chi si fissa a vedere solo il buio. Io preferisco contemplare le stelle.
Ciascuno ha il suo modo di guardare la notte.
Victor Hugo
È triste pensare che la natura parli e che il genere umano non la ascolti
Victor Hugo
C'è uno spettacolo più grandioso del mare, ed è il cielo, c'è uno spettacolo più grandioso del cielo, ed è l'interno dell'anima
Victor Hugo
Cos'è un bacio? Un lambire di fiamma.
Victor Hugo, Notre-Dame de Paris, 1831.
Hauteville Casa, 18 ottobre 1862.
Avete ragione, signore, quando mi avete detto che il libro Les Miserables è scritto per tutti gli uomini.
Non so se sarà letto da tutti, ma l'ho scritto per tutti. E'per l'Inghilterra quanto la Spagna, Italia e Francia, la Germania così come in Irlanda, Repubbliche che hanno schiavi, nonché imperi che hanno servi della gleba.
I problemi sociali trascendono i confini. Le ferite degli uomini, queste grandi ferite che coprono il globo, non si fermano con le linee blu o rosso disegnate sulla mappa. Laddove l'uomo è ignorante e disperazione ovunque la donna vende il pane, ovunque il bambino soffre per mancanza di un libro che insegna e camino che riscalda, il libro Les Miserables bussa alla porta e disse: Fammi entrare, io vengo a te.
Victor Hugo. Lettera al sig Daeli editore
“C’ero prima di nascere? No.
Ci sarò dopo la morte? No.
Che sono? Un po’ di polvere tenuta insieme da un organismo.
Che cosa debbo fare su questa terra?
Ho la scelta: o soffrire, o godere.
Dove mi condurrà la sofferenza?
Al nulla; ma avrò sofferto.
Dove mi condurrà il godimento?
Al nulla; ma avrò goduto.
La mia scelta è fatta.”
Victor Hugo, I miserabili
“La riduzione dell’universo a un solo essere…ecco l’amore (…) Che vuoto, l’assenza dell’essere che da solo riempie il mondo! Com’è triste l’anima, quando è triste per amore! (…) Dio è dietro ogni cosa, ma ogni cosa nasconde Dio. Le cose sono oscure, le creature sono opache. Amare una persona è renderla trasparente. Certi pensieri sono preghiere. Vi sono momenti in cui, qualunque sia l’atteggiamento del corpo, l’anima è in ginocchio (…). L’amore partecipa dell’anima stessa, è della sua stessa natura; al pari di essa, è una scintilla divina; al pari di essa è incorruttibile, indivisibile, imperituro. E’ un punto di fuoco, che sta in noi, che è immortale e infinito, che nulla può limitare e nulla può spegnere (…) Talvolta ho pensato che di tanto in tanto certe ore si staccano dalla vita degli angeli e vengono quaggiù ad attraversare il destino degli uomini. Alla felicità di quelli che si amano, Dio nulla può aggiungere, fuorché dar loro la durata senza fine.(…) Dio è la pienezza del cielo; l’amore è la pienezza dell’uomo. (…) L’amore ha delle fanciullaggini, le altre passioni hanno delle piccolezze. Vergogna alle passioni che rendono l’uomo meschino! Onore a quella che lo rende fanciullo! E’ una cosa strana questa, sapete? Io vivo nelle tenebre. C’è una persona che andandosene s’è portata via il cielo (…)”
Victor Hugo, I Miserabili
il peccato non esiste è solo la proiezione astrale del senso di colpa dovuto al più grande ricattatore morale esistente ed inesistente DIO creato dagli uomini contro sé stessi per auto punirsi e per sorvegliare e punire il potenziale superuomo collettivo da parte dei sacerdoti e dei decadenti borghesi loro ultimi alleati per il potere ...
L’uomo è la più elevata delle creature.
La donna è il più sublime degli ideali.
Dio fece per l’uomo un trono, per la donna un altare.
Il trono esalta, l’altare santifica.
L’uomo è il cervello. La donna il cuore.
Il cervello fabbrica luce, il cuore produce Amore.
La luce feconda, l’Amore resuscita.
L’uomo è forte per la ragione.
La donna è invincibile per le lacrime.
La ragione convince, le lacrime commuovono.
L’uomo è capace di tutti gli eroismi.
La donna di tutti i martìri.
L’eroismo nobilita, il martirio sublima.
L’uomo ha la supremazia. La donna la preferenza.
La supremazia significa forza;
la preferenza rappresenta il diritto.
L’uomo è un genio. La donna un angelo.
Il genio è incommensurabile; l’angelo indefinibile.
L’aspirazione dell’uomo è la gloria suprema.
L’aspirazione della donna è la virtù estrema.
La gloria rende tutto grande;
la virtù rende tutto divino.
L’uomo è un Codice. La donna un Vangelo.
Il Codice corregge, il Vangelo perfeziona.
L’uomo pensa. La donna sogna.
Pensare è avere il cranio di una larva;
sognare è avere sulla fronte un’aureola.
L’uomo è un oceano. La donna un lago.
L’oceano ha la perla che adorna;
il lago la poesia che abbaglia.
L’uomo è l’aquila che vola. La donna è l’usignolo che canta.
Volare è dominare lo spazio;
cantare è conquistare l’Anima.
L’uomo è un Tempio. La donna il Santuario
Dinanzi al Tempio ci scopriamo;
davanti al Santuario ci inginocchiamo.
Infine:
l’uomo si trova dove termina la terra,
la donna dove comincia il cielo.
Victor Hugo
L’uomo è un Codice. La donna un Vangelo.
Il Codice corregge, il Vangelo perfeziona.
L’uomo pensa. La donna sogna.
Pensare è avere il cranio di una larva;
sognare è avere sulla fronte un’aureola.
L’uomo è un oceano. La donna un lago.
L’oceano ha la perla che adorna;
il lago la poesia che abbaglia.
L’uomo è l’aquila che vola. La donna è l’usignolo che canta.
Volare è dominare lo spazio;
cantare è conquistare l’Anima.
L’uomo è un Tempio. La donna il Santuario
Dinanzi al Tempio ci scopriamo;
davanti al Santuario ci inginocchiamo "
Victor Hugo
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