La Camera d'Ambra rubata dai nazisti è nascosta in Germania":
l'annuncio di tre cercatori di tesori. Il tesoro della Russia imperiale, disperso alla fine della seconda guerra mondiale, si troverebbe in un sistema di cunicoli sotterranei nei pressi di Dresda.
Dove sia finito quel tesoro dal valore odierno tra i 170 e i 300 milioni di euro è uno dei misteri più intriganti della fine della seconda guerra mondiale.
Le pareti della Camera d’Ambra, grande oltre cento metri, erano state rivestite da circa 100mila pezzi di resina del Mare del Nord che insieme pesavano più di sei tonnellate. Un regalo del re di Prussia Federico Guglielmo I allo zar Pietro il Grande nel 1716. Per cesellarli c’erano voluti sette anni di lavoro. Un capolavoro dell’arte barocca che Pietro il Grande fece montare a Tzarskoe Zelo.
Per duecento anni fu il tesoro più grande dei Romanov.
Quando la Camera veniva illuminata da 565 candele accese, sembrava di essere immersi nell’oro. Qualcuno disse che aveva imprigionato lo splendore del sole e altri la soprannominarono “l’ottava meraviglia” del mondo. Dalla fine della guerra mondiale, è diventata l’El Dorado dell’Europa centrale. Anche lo scrittore Georges Simenon, il padre del Commissario Maigret, si unì alla caccia fondando un Club per rintracciare la Camera una volta per tutte.
Finora ogni ricerca è stata vana.
C’è chi pensa che i pannelli d’ambra si celino nei vagoni dell’altrettanto mitico “treno d’oro” nascosto in un tunnel polacco e chi sostiene addirittura che siano finiti negli Stati Uniti. Ma secondo la teoria più accreditata è che la Camera sia stata accidentalmente distrutta dalla stessa artiglieria russa quando l’Armata Russa bombardò Königsberg nel 1945.
La Camera d'Ambra in una foto del 1931
http://www.repubblica.it/esteri/2017/10/17/news/russia_tesoro_camera_d_ambra_ultrasessantenni-178534211/
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