martedì 3 marzo 2015

La parola “noetico” deriva dal greco nous che significa “intelletto superiore” in contrasto con dianoia, che significa “ragione”; gli equivalenti latini sono intellectus e ratio. La conoscenza e la percezione noetica sono unitive e conducono a noesis o gnosis, mentre la conoscenza razionale è dualistica e discorsiva e separa l’osservatore dall’osservato, colui che percepisce da che è percepito; in senso proprio, solo la percezione noetica conduce ad episteme, conoscenza, mentre la percezione razionale ci dà opinione.


La parola “noetico” deriva dal greco nous che significa “intelletto superiore” in contrasto con dianoia, che significa “ragione”; gli equivalenti latini sono intellectus e ratio.
La conoscenza e la percezione noetica sono unitive e conducono a noesis o gnosis, mentre la conoscenza razionale è dualistica e discorsiva e separa l’osservatore dall’osservato, colui che percepisce da che è percepito; in senso proprio, solo la percezione noetica conduce ad episteme, conoscenza, mentre la percezione razionale ci dà opinione.



E' proprio perché osservatore e osservato si percepiscono separati, che possiamo emettere parole/cause senza tener conto degli effetti..
Ciò ha prodotto un vuoto interiore vastissimo, di cui curiamo solo i sintomi, ma osservando, percepisco che in molti, non tutti, abbiamo compreso... siamo un insieme di un un insieme infinito, se offendiamo l'altro, offendiamo noi, creando appunto quell'interiore vuoto devastante.

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