giovedì 28 giugno 2012

IL CONCETTO DI COSCIENZA MORALE NEL LAVORO


Birdlip, 16 luglio, 1941
IL CONCETTO DI COSCIENZA MORALE NEL LAVORO
Coscienza intellettuale e Coscienza morale sono similari nelle loro rispettive sfere, stando una nel Centro Intellettuale, l’altra nel Centro Emozionale.
Coscienza intellettuale è conoscere tutto simultaneamente.
Coscienza morale è sentire tutto simultaneamente.

COSCIENZA MORALE
Come si sa, nell’esperienza religiosa come mezzo di trasmettere l’insegnamento dell’umanità cosciente all’umanità addormentata, una delle cause del fallimento proviene dal fatto che ogni persona si stabilisce un proprio dogma come fosse una verità assoluta, e in questo modo gli uomini si perseguitano, si disprezzano, si uccidono in nome di Dio. Lo fanno con tutto il fervore e adducono nel fare così che è in accordo con la loro coscienza. Ma questa coscienza è Falsa o Meccanica ed ha la sua origine nella Personalità. Questa Coscienza Falsa o Acquisita non si basa nella comprensione interiore. È vincolata alla Falsa Personalità e in questo modo con il sentimento d’essere meritorio e pertanto con il sentimento di avere ragione e d’essere migliore degli altri, e considera coloro che hanno credenze religiose differenti come inferiori, disprezzabili o meritevoli di morte.
La differenza tra Coscienza Vera e la Coscienza Meccanica o Falsa si fonda sul fatto che la Coscienza Vera è la stessa per tutti gli uomini e parla la stessa lingua. La Coscienza Meccanica o Falsa è diversa per ogni persona, secondo la nazione, l’educazione, i costumi, forme di credenze, ecc.
Se tutti gli uomini potessero svegliarsi, la Coscienza Vera parlerebbe a tutti loro e starebbero in accordo gli uni con gli altri, perché parlerebbe ad ognuno nella stessa maniera.
La Coscienza Vera esiste in tutti gli uomini però è sotterrata e fuori della loro portata. La Personalità è cresciuta sopra di essa ed il risultato è che i nostri sentimenti, il nostro senso di noi stessi, si è trasferito nella Personalità. Per questo sentire tutto simultaneamente” è impossibile e sicuramente sarebbe insopportabile così come siamo. “Sentire tutto simultaneamente” equivale a dire che siamo uno. Ma la Personalità è divisa in pezzetti. L’idea fondamentale che è necessario capire sulla Personalità è che essa è multipla. Per questo motivo ora ci si sente in un modo e poi in un altro, ma separatamente e non allo stesso tempo e senza nemmeno ricordarlo, ci si comporta ora in una forma e dopo in un’altra. E a tutto questo cangiante caleidoscopio che è dentro di noi lo si chiama “Io”. Cioè, uno s’immagina di essere una persona. Fintanto che un uomo prende se stesso come una persona mai si muoverà da dov’é. Per svegliare la Coscienza è necessario che cominci a vedere le contraddizioni che stanno in se stesso. Ma se cerca di vedere le contraddizioni in se stesso considerandosi sempre come fosse una persona non otterrà alcun risultato. Sarà come se credesse che tutto quanto ciò che vede davanti a lui sia una parte del suo corpo.
Quello che soprattutto impedisce che un uomo possa vedere le contraddizioni in lui sono i respingenti. Al posto di avere una Vera Coscienza l’uomo ha una Coscienza Artificiale e respingenti. Dietro ogni persona ci sono anni e anni di vita sbagliata e stupida, compiacente ad ogni classe di vizi (debolezze), di sonno, di ignoranza, di affettazione, di mancanza di sforzo, di lasciarsi portare dagli avvenimenti, di chiudere gli occhi, di lottare per evitare i fatti sgradevoli, di mentire costantemente a se stesso, di abusare degli altri e attribuire la colpa agli altri, di trovare difetti in tutti, di giustificare se stesso, di essere vuoto, di parlare male, e così via. Il risultato di ciò è che la macchina umana è sudicia e lavora male. E questo non è tutto, perché si creano in essa strumenti artificiali dovuti al suo cattivo funzionamento. E per una persona che desideri svegliarsi e convertirsi in un’altra persona e fare un'altra vita, questi strumenti artificiali ostacolano le sue buone intenzioni. Sono chiamati respingenti. Come i dispositivi dei vagoni della ferrovia, la loro azione è di smorzare gli shock nelle collisioni. Ma nel caso dei respingenti in un uomo la loro azione proviene dal motivo di prevenire che i due lati contradditori di se stessi arrivino ad essere simultaneamente Coscienza Intellettuale.
I respingenti sono creati gradualmente ed involontariamente intorno a noi dalla vita, attraverso la nostra educazione. La sua azione tende ad impedire che un uomo esperimenti la Coscienza Morale, cioè, che senta “tutto simultaneamente”. Per esempio, esistono dei respingenti molto forti in ciò che ci piace e ciò che ci disgusta, nei nostri sentimenti gradevoli verso qualcuno e i nostri sentimenti sgradevoli. Per rompere un respingente è necessario osservare se stessi per un lungo periodo e ricordare in che modo si sentiva e in che modo si sente ora. Cioè, è necessario vedere nello stesso momento i due lati di un respingente, vedere i lati contraddittori di se stesso che sono separati dal respingente. Una volta che un respingente è rotto non si può più riformare.
I respingenti fanno sì che la vita dell’uomo sia più facile. Gl’impediscono di sentire la Vera Coscienza. Ma gl’impediscono anche che si sviluppi. Lo sviluppo interiore dipende dagli shocks. Solo gli shocks possono tirar fuori un uomo da dov’é. Quando un uomo comprende qualcosa su di se, ha uno shock, ma la presenza dei respingenti che sono in lui gl’impediscono di comprendere alcunché, perché i respingenti sono fatti per attutire gli shock. Quanto più un uomo osserva se stesso, più probabilità avrà di cominciare a veder i respingenti in lui. Quanto più ci si osserva, tanto più facile vi sarà avere indizi di voi come un tutto. Se si osservano differenti momenti della propria vita, dopo qualche tempo si ottiene un indizio di se che copre simultaneamente un periodo, cioè, ci amplia il nostro grado di coscienza. Ma per prima cosa si deve cercare di osservare tutto di voi in un preciso momento, lo stato emozionale, i pensieri, le sensazioni, le intenzioni, la postura, i movimenti, il tono della voce, le espressioni facciali e così via. Tutto questo deve essere fotografato insieme. Questa è un’osservazione completa e da essa si originano tre cose:
1) una nuova memoria di se, 2) un cambio completo del concetto che si ha su di se, 3) lo sviluppo del sapore interiore in relazione alla qualità di ciò che si osserva internamente. Per esempio, per il sapore interiore si può riconoscere senza nessuna difficoltà che si sta mentendo o che si è in uno stato negativo, quantunque ci si giustifichi e si protesti che non è così. Qui tutto si fonda nel porsi o no la sincerità interiore. Se non si pone, è meglio abbandonare il lavoro. Tocca dire del sapore interiore che è il debole inizio della Vera Coscienza, perché è qualcosa che riconosce la qualità dello stato interiore in cui si sta. L’osservazione di se e il sapore interiore non sono la stessa cosa però possono coincidere. Quanto più si comprende il lavoro, più corretta sarà la disposizione nella vostra mente rispetto al lavoro e più capirà il suo significato, più facilmente passerà alla Vera Coscienza. Si è detto alcune volte che se si possedesse la Vera Coscienza il lavoro non sarebbe più necessario perché lo si conoscerebbe di già.
 
 

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