"Sic" è un termine latino utilizzato correntemente nell'italiano scritto.
Si pronuncia "sik", cioè con la ci dura di "casa" e non con la ci dolce di "cielo".
La sua traduzione letterale in italiano è "così".
Viene utilizzato correntemente per indicare che "è proprio così".
Solitamente, "sic" è usato dagli editori e in genere nella citazione di un brano, nella forma (sic) o, con maggiore evidenza, (sic!), per sottolineare che l'errore è riportato così come lo si trova nel testo originale citato, in modo che non venga scambiato per un refuso prodotto da chi riporta il testo.
In questo senso, è l'abbreviazione di "sic erat scriptum", "così era scritto".
Es.:
- Il nostro amministratore delegato, che è francese, concluse la sua lettera di fine anno a tutti i dipendenti con un "Sono orgoglione di voi" (sic) che suscitò l'ilarità generale.
- Molti siti di Internet riportano il celebre verso della Divina Commedia "fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza" (sic), ma nella Divina Commedia l'ultima parola del verso è "canoscenza", con la "a", e così il verso dovrebbe esser citato sempre.
- A pag. 32 del libro di storia è scritto: "Il 18 giugno 1815 Napoleone vinse la battaglia di Waterloo" (sic), e questo creò della confusione fra gli studenti.
E da sic deriva il sì italiano
Sic et simpliciter
"Sic transit gloria mundi"
si trova sul telaio della mia bicicletta da corsa Pinarello Opera
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