Grazia Honegger Fresco - insegnante e grande esperta di scuola per l'infanzia.
Sono cresciuta con il rifiuto sistematico del pensiero convergente secondo cui bisognava pensare tutti allo stesso modo, vi ricordo che eravamo in epoca fascista ed era pericoloso pensarla in maniera diversa, però all'interno della famiglia si poteva fare no?!? Nelle mie amiche invece osservavo un appiattimento di idee: questo non si può dire, questo non si può fare… E' da allora che io ho scoperto che la diversità è un pregio, qualcosa di estremamente importante, un valore grande, e quando ho incontrato Maria Montessori, questo l'ho ritrovato nella prassi quotidiana del suo lavoro. (...) noi facciamo da sempre mettiamo insieme i bambini grandi con quelli piccoli, bambini che sono geniali e bambini che vanno molto adagio e che hanno bisogno di grande sostegno; secondo noi se stanno insieme la diversità li aiuta perché i bambini si aiutano tanto fra di loro se non c'è un adulto che grida e ordina. La nostra scuola e il nostro modello di scuola è quello in cui i bambini scelgono, sanno scegliere e possono fare tante cose differenti e in questo essere differenti cresce una comunità straordinaria senza una socializzazione forzata.
Il nostro paese è ancora soffocato da un'insopportabile retorica, non ha saputo minimamente costruire dei valori condivisi, siamo ancora alla logica del mio giocattolo è più bello del tuo, le mie idee sono più belle delle tue, e stiamo lì a litigare e al gioco delle ripicche.
Grazia Honegger Fresco - insegnante e grande esperta di scuola per l'infanzia
Sta a noi creare nelle nostre classi, far sperimentare ai nostri bambini, ai nostri ragazzi cosa vuol dire "fare comunità", essere solidali: un lavoro lungo e che non ha mai fine, ma da cui non dobbiamo mai retrocedere.
Vilma Paulini Mio figlio ha frequentato un asilo e 2 anni di elementari in una scuola che non era Montessori ma coltivava molti dei principi montessoriani. Bambini indipendenti, non obbligati ad essere al passo con la prima, seconda ecc.. di prassi, bambini che quando esplodevano, al ritmo dei loro tempi, erano "genietti". E c'era il bellissimo rapporto con la natura, curavano, piccoli com'erano, le piante, le interravano ecc.. Era una scuola privata, si chiamava scuola viva ed era viva davvero!
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