domenica 14 ottobre 2012

Gianfranco Ravasi. Ci sono persone il cui apparire è strepitoso, ma la cui sostanza umana e spirituale è pressoché nulla. Impeccabili nel vestire, seducenti nel parlare, talora "scolpiti" da qualche chirurgo plastico per togliersi di dosso la patina del tempo, si sono trasformati quasi esclusivamente in cornice, in addobbo, in apparenza. Gusci dorati, vuoti all'interno; abiti eleganti, sorretti solo da manichini.




Ci sono persone il cui apparire è strepitoso, ma la cui sostanza umana e spirituale è pressoché nulla. Impeccabili nel vestire, seducenti nel parlare, talora "scolpiti" da qualche chirurgo plastico per togliersi di dosso la patina del tempo, si sono trasformati quasi esclusivamente in cornice, in addobbo, in apparenza. Gusci dorati, vuoti all'interno; abiti eleganti, sorretti solo da manichini. 
Gianfranco Ravasi


Dietro ogni persona c'è una storia,dietro ogni azione c'è un motivo:prendersi cura di se stessi è un dovere che abbiamo verso noi stessi; se si scava nel profondo di chi vuol apparire c'è un motivo,che può essere una sciocchezza per tanti ma,fonte di disagio del vivere per chi appare.


A cominciare dagli anni '80 la televisione, soprattutto quella commerciale, ha contribuito in modo determinante a creare la società basata solo sulle apparenze. Cioè sul nulla. Ma la vita non è un set cinematografico o un palcoscenico televisivo. I nodi vengono sempre al pettine... E questo mi pare il momento in cui il pettine la fa da protagonista...[...]  i "nodi vengono al pettine" significa semplicemente che con l'apparire senza "essere" non si va da nessuna parte. Come non si va da nessuna parte con il consumismo senza quattrini...Lo stesso consumismo alimentato dalla necessità spasmodica di apparire, al solo fine di dimostrare qualcosa agli altri.. [...] Una persona matura e consapevole prima di tutto "è". Poi cerca di dare agli altri l'idea di ciò che "è", curando il proprio corpo, il proprio abbigliamento e le proprie scelte di vita.


Maria Letizia Miranda Ma anche quel curare, giusto e necessario, deve rispecchiare solo ed esclusivamente sè stessi. Non ci si deve assoggettare a mode del momento, se riteniamo che non ci appartengano e che non ci identifichino per ciò che veramente siamo. Questa io la chiamo consapevolezza di chi si è. Interiormente, intendo. Altri chi si è, poco mi interessano, se non nulla.


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