«Com’è che diceva un tale che ho conosciuto? – disse Wilhelm.
– «Un uomo vale quanto le cose che ama».
Saul Bellow, “La resa dei conti”
«La paura governa il genere umano. Il suo è il più vasto dei domini.
Ti fa sbiancare come una candela. Ti spacca gli occhi in due.
Non c'è nulla nel creato più abbondante della paura.
Come forza modellatrice è seconda solo alla natura stessa.»
Saul Bellow, Il re della pioggia (Henderson the Rain King), 1959.
I mondi che abbiamo cercato non sono mai stati quelli che volevamo;
i mondi per cui abbiamo mercanteggiato non furono mai quelli che avemmo.
Saul Bellow, L’uomo in bilico, Mondadori 1966, pagina 33
Uno studioso dell'anima umana, mi spiegò un giorno che scatenando la propria ira sulle cose inanimate, non solo si risparmiano quelle vive - e questo è il dovere di una persona civile - ma anche ci si libera della robaccia che è in noi.
Saul Bellow
Ci sono assassini che non riescono a rammentarsi dei loro delitti poiché non nutrono alcun ineresse per l'esistenza o la non-esistenza delle loro vittime. Quindi, cari allievi, solo temi pertinenti assicurano il completo ricordo.
Saul Bellow
La banalità è il travestimento di una potentissima volontà tesa ad abolire la coscienza.
Saul Bellow, p. 18
L'idea di far sembrare il grande crimine del secolo come qualche cosa di poco interessante è banale. Politicamente, psicologicamente, i tedeschi avevano un'idea che consideravano scaturita dal genio. La banalità non era che cammuffamento.
Saul Bellow
Ma qual è la filosofia di questa generazione?
Eppure, è vero che un uomo non può continuare a travasare un incubo in un altro;
Nietzche aveva certamente ragione, a questo proposito.
I teneri di spirito bisogna che si induriscano.
L'odio è rispetto di sé. Se tu vuoi andare a testa alta fra la gente...
Eppure, è vero che un uomo non può continuare a travasare un incubo in un altro;
Nietzche aveva certamente ragione, a questo proposito.
I teneri di spirito bisogna che si induriscano.
L'odio è rispetto di sé. Se tu vuoi andare a testa alta fra la gente...
Non è che Dio è morto, questo punto è già stato sorpassato molto tempo fa.
Forse bisognerebbe formularlo così:
la Morte è Dio.
Questa generazione pensa ‐ ed è il non plus ultra dei suoi pensieri ‐
che nulla che sia fedele, vulnerabile, delicato può durare o avere un vero potere.
Saul Bellow
...Perchè Herzog si comportava come un filosofo a cui importavano solamente le cose più eccelse - la ragione creativa, come trasformare il male in bene, e tutta la saggezza dei libri antichi. Perchè lui pensava e si preoccupava del "credere". (Senza il quale la vita umana è semplicemente la materia prima della trasformazione tecnologica, della moda, dell' abilità commerciale, dell'industria, della politica, della finanza, dell'esperimento, dell'automatismo, eccettera, eccettera. Tutto un inventario di sventure a cui uno è ben lieto di porre fine con la morte.)
Saul Bellow, Herzog. Pag. 281
...Perchè Herzog si comportava come un filosofo a cui importavano solamente le cose più eccelse - la ragione creativa, come trasformare il male in bene, e tutta la saggezza dei libri antichi. Perchè lui pensava e si preoccupava del "credere". (Senza il quale la vita umana è semplicemente la materia prima della trasformazione tecnologica, della moda, dell' abilità commerciale, dell'industria, della politica, della finanza, dell'esperimento, dell'automatismo, eccettera, eccettera. Tutto un inventario di sventure a cui uno è ben lieto di porre fine con la morte.)
Saul Bellow, Herzog. Pag. 281
Lo spirito della persona è in un certo senso autore del corpo.
Saul Bellow
E questa era la casa dove papà Herzog era morto qualche anno prima, in una notte d' estate, sedendosi all'improvviso sul letto, e dicendo: "Ich shtarb!". E poi era morto, e quel suo vivo sangue s'era mutato in fango, in tutti i rattrappiti passaggi del corpo. E poi, anche il corpo - ah, Dio! - si deteriora; e rimangono le ossa, e infine persino le ossa si consumano e si sgretolano, si sfanno in polvere in quell'angusto luogo di deposito. E in tal modo umanizzato, questo pianeta nella sua galassia di stelle e mondi si muove da vuoto a vuoto, infinitesimale, dolorante per il suo significato senza relazione con niente. Nascondi
Saul Bellow, Herzog. Pag. 367
E questa era la casa dove papà Herzog era morto qualche anno prima, in una notte d' estate, sedendosi all'improvviso sul letto, e dicendo: "Ich shtarb!". E poi era morto, e quel suo vivo sangue s'era mutato in fango, in tutti i rattrappiti passaggi del corpo. E poi, anche il corpo - ah, Dio! - si deteriora; e rimangono le ossa, e infine persino le ossa si consumano e si sgretolano, si sfanno in polvere in quell'angusto luogo di deposito. E in tal modo umanizzato, questo pianeta nella sua galassia di stelle e mondi si muove da vuoto a vuoto, infinitesimale, dolorante per il suo significato senza relazione con niente. Nascondi
Saul Bellow, Herzog. Pag. 367
Poiché esser appieno consci di sé come individui significa anche esser separati da tutto il resto. Questo è il regno amletico dello spazio infinito in un guscio di noce, di qui discende che tutto è "parole, parole, parole", e che "la Danimarca è una prigione".
Saul Bellow
I sintomi di memoria tenace, nel prossimo, raramente mi sfuggono. Chiedo sempre, però, che uso fa la gente delle proprie rimembranze. La capacità di mandare a mente le cose, di immagazzinarle, di ricordare i dati meccanicamente, anche se insolitamente sviluppata, poco mi interessa.
Saul Bellow
La ripetizione interminabile minaccia l’equilibrio mentale
Saul Bellow, Pag. 204
La ripetizione interminabile minaccia l’equilibrio mentale
Saul Bellow, Pag. 204
Ricordando la propria esistenza, s'accorse di avere sbagliato tutto ‐ tutto. La sua era una vita ‐ come si suol dire, rovinata. Ma siccome neppure agli inizi era stata un gran che, perché prendersela?
Saul Bellow
La libertà è qualcosa che incute, veramente, terrore. E così pure la modernità. Questo è ciò che ha reso sconcertante e mostruosa, agli occhi del mondo, l'America. Ed è anche ciò che ha reso certi paesi, agli occhi degli americani, disperatamente noiosi, monumentalmente plumbei.
Saul Bellow
Sì, sono stato uno stupido - uno scervellato. Ma vedi, era proprio quello uno dei problemi su cui stavo lavorando: che adesso la gente ha la possibilità di essere libera, ma la libertà non ha contenuto.
E' come un vuoto fatto di urla.
Saul Bellow, Pag. 59
Sì, sono stato uno stupido - uno scervellato. Ma vedi, era proprio quello uno dei problemi su cui stavo lavorando: che adesso la gente ha la possibilità di essere libera, ma la libertà non ha contenuto.
E' come un vuoto fatto di urla.
Saul Bellow, Pag. 59
Come il malvagio scappa anche quando nessuno l'insegue, così il borghese si difende anche quando nessuno l'accusa. Hanno invocato a gran voce la libertà, ne sono stati inondati e sommersi. Non resta più nulla, tranne qualche tronco d'albero alla deriva, relitti psicoterapeutici cui aggrapparsi.
Saul Bellow
Se tu ci hai un buon posto, diciamo quindicimila bigliettoni all'anno, e l'assicurazione contro le malattie, e il fondo pensione, e forse anche qualche titoluccio in banca, perché non dovresti essere pure radicale? La gente che sa leggere si appropria del meglio che trova nei libri e poi se ne adorna come pare facciano certi granchi quando s'agghindano di alghe per imbellirsi.
Saul Bellow
Per me, i soldi non sono un mezzo. Sono io il mezzo dei soldi. Passano attraverso di me ‐ tasse, assicurazioni, ipoteche, mantenimenti dei figli, affitti, parcelle legali. Tutto questo dignitoso sbagliare costa un occhio.
Saul Bellow
A me stanno a cuore sentimenti e desideri e nostalgie; e la memoria emotiva non è qualcosa di comparabile alla balistica o, che so, a un prodotto nazionale lordo.
Saul Bellow
Il libro di ballate pubblicato da Von Humbolt Fleishner negli anni Trenta riscosse un immediato successo. Humbolt era, appunto, colui che tutti quanti attendevamo. Io per me l'aspettavo ardentemente, dal mio fondo di provincia del Midwest, ve l'assicuro.
Saul Bellow
[H. G. Wells] La compagnia di quell'uomo era molto gradevole. Inoltre sembrava che conversare con me gli piacesse. Quanto alle sue opinioni, era semplicemente una massa di opinioni intelligenti. Ne esprimeva il maggior numero possibile, e in qualsiasi momento, sempre. Tutto quel che diceva, prima o poi, lo trovavo in forma scritta. Era come Voltaire, un grafomane. Il suo cervello era eccezionalmente attivo, pensava delle cose molto bene. Come "La scienza è il cervello della razza".
Saul Bellow
Oggi Sammler se lo ricordava come un piccolo Limey di basso ceto, e come un uomo che stava invecchiando e la cui abilità e forza di attrazione erano in declino. E nell'agonia di separarsi per sempre dai seni, dalle bocche e dai preziosi fluidi sessuali delle donne, il povero Wells, il maestro naturale, l'emancipatore del sesso, l'individuo spiegante, il benedicente compassionevole dell'umanità, alla fine non poteva che inveire e mandare tutti al diavolo. S'intende, quelle cose le scrisse durante la malattia dei suoi ultimi giorni, orribilmente depresso dalla Seconda Guerra Mondiale.
Poco dopo l'alba, o quella che sarebbe stata l'alba in un cielo normale, Mr. Artur Sammler col suo occhio cespuglioso percepì la presenza dei libri e delle carte nella sua camera da letto di West Side e sospettò fortemente che si trattasse di libri sbagliati, di carte sbagliate. In un certo senso non aveva troppo importanza per un uomo di oltre settant'anni e per di più senza impegni di sorta. Bisognava proprio essere dei pazzoidi ad insistere di aver ragione. Aver ragione era in larga misura una questione di spiegazioni. L'uomo intellettuale era diventato un essere spiegante. I padri ai figli, le mogli ai mariti, i conferenzieri agli ascoltatori, gli esperti ai profani, i colleghi ai colleghi, i medici ai pazienti, l'uomo alla propria anima, tutti spiegavano. Le radici di questo, le cause di quest'altro, l'origine di determinati eventi, la struttura, i motivi per cui.
Saul Bellow
L'Africa mi toccò l'animo già durante il volo: di lassù pareva un antico letto d'umanità.
E a 4000 metri di altezza, seduto sulle nubi, mi pareva d'essere un seme portato dal vento. [...]
Perché ho fatto questo viaggio in Africa? La spiegazione non è semplice.
Le mie cose andavano sempre peggio, e a un certo punto erano diventate un viluppo inestricabile.
Se ripenso alla mia situazione all'età di cinquantacinque anni, quando comprai il biglietto, vedo solo dolore. I fatti mi si affollono addosso, sì che ne avverto l'oppressione sul petto.
Saul Bellow
- "Una volta dicesti che sarebbe interessante andare in giro pel mondo a intervistare tutti questi dittatori di seconda, terza o quarta classe: i vari generali Amin, i Gheddafi, e compagnia bella."
- "Ti farebbero annegare in una vasca di pesci rossi, se solo sospettassero che li definisci di terza classe."
- "Non essere sciocco, non lo direi mai apertamente. Sono leaders del mondo in sviluppo."
Saul Bellow
Le nevrosi si possono valutare a seconda dell'incapacità di tollerare una situazione ambigua.
Saul Bellow
Le nevrosi si possono valutare a seconda dell'incapacità di tollerare una situazione ambigua.
Saul Bellow
«Tu sei abituato a donne difficili. A lottare. Forse ti piace pure quando ti rendono le cose faticose.»
«Tutti i tesori sono difesi da draghi. È così che uno s’accorge che hanno valore...»
Saul Bellow, Pag. 225
«Tutti i tesori sono difesi da draghi. È così che uno s’accorge che hanno valore...»
Saul Bellow, Pag. 225
L'uomo vuole ingannare e poi potersi liberare;
la strategia della donna consiste nel disarmarlo e trattenerlo.
Saul Bellow
Herzog scrisse: Non capirò mai che cosa vogliono le donne. Che cosa diavolo vogliono.
Mangiano verdura cruda, e bevono sangue umano.
Saul Bellow, Herzog
Herzog. Incipit.
Se sono matto, per me va benissimo, pensò Moses Herzog. C'era della gente che pensava che fosse toccato, e per qualche tempo persino lui l'aveva dubitato. Ma adesso, benché continuasse a comportarsi in maniera un po' stramba, si sentiva pieno di fiducia, allegro, lucido e forte. Gli pareva d'essere stregato, e scriveva lettere alla gente più impensata. Era talmente infatuato da quella corrispondenza, che dalla fine di giugno, dovunque andasse, si trascinava dietro una valigia piena di carte. Se l'era portata, quella valigia, da New York a Martha's Vineyard. Ma da Martha's Vineyard era riscappato indietro subito; due giorni dopo aveva preso l'aereo per Chicago, e da Chicago era filato in un paesino del Massachusetts occidentale. Lì, nascosto in mezzo alla campagna, scriveva a più non posso, freneticamente, ai giornali, agli uomini pubblici, ad amici e parenti e finì per scrivere pure ai morti, prima ai suoi morti e poi anche ai morti famosi.
Saul Bellow, Herzog
Herzog passa molto del suo tempo a scrivere lettere che non invierà mai.
Queste lettere in genere sono destinate ad amici, familiari, e personaggi famosi. Però alcuni destinatari possono essere morti, oppure sconosciuti che Herzog non ha mai incontrato.
"Caro Doktor Professor Heidegger, vorrei sapere che cosa intende con l'espressione
"caduta nel quotidiano".
Quando ha avuto luogo questa caduta? Dove stavamo noi quand'è avvenuta? " scrive Herzog.
Come in altre lettere Moses scrive a Nietzsche, Spinoza, il presidente Eisenhower, Freud, Dio, ponendo a tutti quesiti sull'esistenza. Naturalmente egli non avrà una risposta al mistero della vita. Sconfortato dalla sua vita disastrata riesce però ad essere fiero della propria condizione continuando ad avere fiducia in se stesso. I rapporti di Herzog sono il tema centrale del romanzo, non solo con le donne e gli amici, ma anche con la società e se stesso. Mentre il romanzo progredisce, le lettere diminuiscono. Ciò sembra riflettere la "guarigione" della mente del narratore, dalle sue lotte interiori e le idee intellettuali che lo affascinano verso il mondo reale, dove le opportunità offerte dalla sua situazione attuale - non dover essere uno studioso, e la possibilità di ripartire con Ramona gli danno una debole speranza.
http://duecentopagine.blogspot.it/2015/05/4-romanzi-essenziali-di-saul-bellow.html
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