O Tite tute Tati tibi tanta tyranne tulisti
O Tito Tazio, tiranno, tu stesso ti attirasti atrocità tanto tremende!
è una frase latina appartenente agli Annales del poeta Ennio (Ann. 104 Skutsch), giunti ad oggi in modo frammentario.
Si tratta dell'apostrofe rivolta a Tito Tazio, forse da Romolo quando ne apprese la morte. Il verso viene citato dalla Rhetorica ad Herennium (4, 18) come esempio di frase da condannare, a causa dell'abbondanza eccessiva di consonanti e la conseguente esasperazione di allitterazioni che ne pregiudicano la raffinatezza.
In virtù dell'insistita allitterazione, perciò, la frase può essere annoverata come un antico esempio di scioglilingua, pur non essendo, ovviamente, quello lo scopo della composizione.
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