mercoledì 30 maggio 2012

Senza Lavoro, Senza Ascolto, Senza Coscienza: Empatia o Indifferenza.


Egoismo e Indifferenza.
Noah: "Al supermercato mentre aspetto di essere servito al banco del pesce il rivenditore (un uomo sulla sessantina e con la faccia da buonone ^_^) sta raccontando ad una signora che dal primo giugno il suo banco chiuderà perchè l'azianda non ha rinnovato il contratto con il marchio che ospitava la sua attività... Praticamente sarebbe rimasto senza lavoro... La signora, dopo aver, "distrattamente" ascoltato, con un sorriso stampato sulle labbra, esordisce con: "ora vado, in TV mi aspettano Le 3 Rose di Eva"... non è mia intenzione giudicare... ma sono rimasto un po' perplesso [... il signore era veramente avvilito... e quando la signora lo ha liquidato un po' bruscamente perchè doveva andare a guardare la TV era con le lacrime agli occhi......." ^_^ 



Il fatto che tu sia rimasto perplesso va incontro alla tua sensibilità... quante volte capita, se siamo presenti veramente, di trovarsi in situazioni di non-ascolto, anche davanti a condivisioni "tragiche" o intime? La persona media è troppo presa dal proprio egocentrismo, è la malattia del millennio e non vedo grandi spiragli.
 
 
 


Diana Acri:
aveva ragione Pirandello quando pensava che ciascuno è chiuso nel proprio mondo e nn c'è contatto !!!



Lucia Lo Bello:
della serie "ognuno pensa a se stesso" che tristezza.....[...]



con tristezza dico che questi attegiamenti manifestano quell'indifferenza ormai così diffusa....un male che ormai ha inquinato lo spirito delle persone....che fa più male del dolore...
 
 
 


Errichelli Daniela:
[...] ....ci sono tanti cuori aridi, tanta indifferenza, molto menefreghismo .......e per fortuna ci sono tanti cuori pieni di amore e di compassione , che sentono il disagio delle altre persone. le tristezze ....a volte servono parole di conforto, ...a volte serve essere ascoltati ...




Mirella Tonati:
E' triste ciò che dico di seguito, ma penso che il nostro paese è nella situazione in cui si trova perchè purtroppo un'alta percentuale di Italiani pensa alla fiction e crede alla favola di Bin Laden .


al giorno d'oggi stiamo diventando tutti superficiali, io dico che è la vita che porta a questo si sente nell'aria questa strafottenza, però per fortuna si dice nn facciamo di tutta l'erba un fascio chi è buono si salva da solo...poveri noi!


Monica Quadraroli Repetto:
...ogni tanto, fra esseri umani, ci trattiamo cosi`....il dolore le difficolta`altrui ci fanno paura e spesso non sappiamo nemmeno essere degni di rivelazioni cosi`toccanti....e cosi`nemmeno il conforto arriva a una persona in difficolta`grave. Che triste realta`vero?

Rossella Kundalini:
cioe son formalità che non concepisco... meglio una che se ne frega piuttosto di un finto e squallido :"mi dispiace" come quando incontri qualcuno e la domanda è come stai?? e tutti rispondono: "bene grazie!" anche se magari hanno avuto disgrazie fino a poco prima...


Paola Doria:
...e soprattutto, smettiamola di chiedere alle persone "come sta?"...è assurdo...se non si ha confidenza, non risponderebbe in modo sincero comunque...quindi, piantiamola con i vari "piacere" e i vari "come sta?"....


Cristian Pavone:
[...] Cmq sia è anche vero che ormai la maggior parte delle persone non è più abituata ad ascoltare ma al contrario purtroppo è abituata a raccontare i propri problemi dalla mattina alla sera in maniera anche fastidiosa. Ultimamente si parla di mancanza di posti di lavoro e di crisi, tutti si lamentano ma nessuno fa qualcosa. La Tv trasmette anche dalla mattina alla sera notizie negative, per renderci super negativi, abituandoci in questo modo a lamentarci. E' semplicemente un disequilibrio tra ascoltare e raccontare problemi. Fin chè non si troverà un equilibrio a ciò, chi proverà ad ascoltare i problemi di tutti si riempirà di spazzatura e negatività. Quindi dovremmo tutti ascoltare un po di più e lamentarci di meno.


Extension NO Cheratina Cagliari:
la TV annienta la prospettiva della realtà, non c'è dubbio, e la signora ci vivrà dentro chissà da quanto! L'attitudine acquisita è quella di cambiare canale, se non ci piace sentire del terremoto ..CLIC ... ci si distrae con un intrattenimento...il ritorno all'UNO urge più che mai!




Antonella Florio:
Io ascolto troppo e mi sono rotta di ascoltare i problemi di tutti. Preferìsco guardare le tre rose di eva e non pensare ai problemi degli altri. Ne ho già troppi di miei e non li dico a nessuno ma sto sempre con il sorriso e sembrò agli occhi di tutti fortunata. Inoltre sto in piedi 11 ore al giorno e si lamentano tutti
‎..io posso capire che ognuno senta il suo, ma é soltanto una questione di sensibilità e anche intelligenza...una persona che dice a un malato terminale che non sa più come combattere un'unghia incarnita...non é nient'altro che stupida..
Empatica la signora...comunque certe persone non sono in grado di farsi carico emotivamente delle sofferenze degli altri...
Francesca Furlan:

Io penso che sia solo un limite di tante persone. Io vedo un limite sia nella persona che racconta che in quella che ascolta. L'intelligenza e la sensibilità sta anche nel raccontare le cose giuste alla persone giuste. La risposta 'politica' 'sto bene grazie' la dico quasi sempre ma perché so che ci sono persone che non sanno ascoltare. E che non sanno sostenere un 'no non sto bene'.
Che menefreghismo, lo stesso che hanno i nostri politici che avendo la pancia piena non pensano mai a chi ce la vuota.
Purtroppo la tv ha monopolizzato anche i nostri cervelli..."l'importante è che sto bene io", questo è l'italiano medio...!
La Signora non ha il dono dell'empatia, che avrebbe potuto dimostrare semplicemente stando zitta in attento ascolto. Oltre a ciò credo che non si renda neppure conto, poverina lei, di quanto sia assurdo il suo desiderio di seguire tali programmi con un simile coinvolgimento.
forse si è troppo abituati a tener alzato lo scudo che ci protegge dal dolore e dalla disperazione altrui...non credo si faccia a posta...sicuramente quel negoziante aveva proprio bisogno di sfogarsi e esternare la sua preoccupazione e il suo dolore...



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