Consapevolezza è distacco da situazioni e persone che ci rubano troppa energia
Anthony De Mello
"Un saggio aveva inventato l'arte di accendere il fuoco. Prese i suoi attrezzi e si recò presso una tribù del nord, dove faceva molto freddo, davvero molto freddo. Insegnò a quella gente ad accendere il fuoco. La tribù era molto interessata. Il saggio mostrò loro gli usi per i quali potevano sfruttare il fuoco – cuocere il cibo, tenersi caldi, ecc. Quelle persone erano molto grate all'uomo per quanto era stato loro insegnato sull'arte del fuoco, ma prima che potessero esprimergli la propria gratitudine, egli era scomparso. Non gli importava ricevere il loro riconoscimento o la loro gratitudine: gli importava il loro benessere. Si recò in un'altra tribù, dove nuovamente iniziò a dimostrare il valore della sua invenzione. Anche quelle persone erano interessate, un po' troppo, però, per i gusti dei loro sacerdoti, che iniziarono a notare che quell'uomo attirava la gente, mentre essi stavano perdendo popolarità. Così decisero di liberarsene. Lo avvelenarono, lo crocifissero o quello che volete. Ora, però, temevano che la gente si rivoltasse contro di loro, e così fecero una cosa molto saggia, persino astuta. Sapete cosa? Fecero eseguire un ritratto dell'uomo e lo montarono sull'altare principale del tempio. Gli strumenti per accendere il fuoco furono sistemati davanti al ritratto, e la gente fu invitata a venerare il ritratto e gli strumenti del fuoco, cosa che fece ubbidientemente per secoli. L'adorazione e il culto continuarono, ma non fu mai usato il fuoco."
Anthony de Mello
L'aquila che visse e morì come un pollo.
“Un uomo trovò un uovo d’aquila e lo mise nel nido di una chioccia.
L’uovo si schiuse contemporaneamente a quelle della covata, l’aquilotto crebbe insieme ai pulcini. Per tutta la vita l’aquila fece quello che facevano i polli del cortile, pensando di essere una di loro. Frugava il terreno in cerca di vermi e insetti, chiocciava e schiamazzava, scuoteva le ali alzandosi da terra di qualche decimetro. Trascorsero gli anni e l’aquila divenne molto vecchia. Un giorno vide sopra di sé, nel cielo sgombro di nubi, uno splendido uccello che planava, maestoso ed elegante, in mezzo alle forti correnti d’aria, muovendo appena le robuste ali dorate. La vecchia aquila alzò lo sguardo, stupita: “Chi è quello?” chiese. “E’ l’aquila, re degli uccelli, rispose il suo vicino. “Appartiene al cielo. Noi invece apparteniamo alla terra, perché siamo polli. E così l’aquila visse e morì come un pollo, perché pensava di essere tale”
Anthony De Mello
Ma cosa comporta il cambiamento di sè?
Prima di tutto l'intuizione. Non lo sforzo, non il tentativo di coltivare delle abitudini, non avere un ideale. Gli ideali fanno un sacco di danni. Ci si concentra tutto il tempo su come dovrebbero essere le cose invece di come sono. Così si impone ciò che dovrebbe essere, sulla realtà attuale, senza aver mai capito prima cosa è la realtà attuale.
Antony de Mello, Messaggio per un' aquila che si crede un pollo
Agli uomini non piace ascoltare cose buone. Vogliono soffrire, vogliono sentirsi miserabili. Inconsapevolmente gli uomini vogliono produrre sofferenza.
Antony de Mello, Messaggio per un' aquila che si crede un pollo
Anthony De Mello
"Un saggio aveva inventato l'arte di accendere il fuoco. Prese i suoi attrezzi e si recò presso una tribù del nord, dove faceva molto freddo, davvero molto freddo. Insegnò a quella gente ad accendere il fuoco. La tribù era molto interessata. Il saggio mostrò loro gli usi per i quali potevano sfruttare il fuoco – cuocere il cibo, tenersi caldi, ecc. Quelle persone erano molto grate all'uomo per quanto era stato loro insegnato sull'arte del fuoco, ma prima che potessero esprimergli la propria gratitudine, egli era scomparso. Non gli importava ricevere il loro riconoscimento o la loro gratitudine: gli importava il loro benessere. Si recò in un'altra tribù, dove nuovamente iniziò a dimostrare il valore della sua invenzione. Anche quelle persone erano interessate, un po' troppo, però, per i gusti dei loro sacerdoti, che iniziarono a notare che quell'uomo attirava la gente, mentre essi stavano perdendo popolarità. Così decisero di liberarsene. Lo avvelenarono, lo crocifissero o quello che volete. Ora, però, temevano che la gente si rivoltasse contro di loro, e così fecero una cosa molto saggia, persino astuta. Sapete cosa? Fecero eseguire un ritratto dell'uomo e lo montarono sull'altare principale del tempio. Gli strumenti per accendere il fuoco furono sistemati davanti al ritratto, e la gente fu invitata a venerare il ritratto e gli strumenti del fuoco, cosa che fece ubbidientemente per secoli. L'adorazione e il culto continuarono, ma non fu mai usato il fuoco."
Anthony de Mello
L'aquila che visse e morì come un pollo.
“Un uomo trovò un uovo d’aquila e lo mise nel nido di una chioccia.
L’uovo si schiuse contemporaneamente a quelle della covata, l’aquilotto crebbe insieme ai pulcini. Per tutta la vita l’aquila fece quello che facevano i polli del cortile, pensando di essere una di loro. Frugava il terreno in cerca di vermi e insetti, chiocciava e schiamazzava, scuoteva le ali alzandosi da terra di qualche decimetro. Trascorsero gli anni e l’aquila divenne molto vecchia. Un giorno vide sopra di sé, nel cielo sgombro di nubi, uno splendido uccello che planava, maestoso ed elegante, in mezzo alle forti correnti d’aria, muovendo appena le robuste ali dorate. La vecchia aquila alzò lo sguardo, stupita: “Chi è quello?” chiese. “E’ l’aquila, re degli uccelli, rispose il suo vicino. “Appartiene al cielo. Noi invece apparteniamo alla terra, perché siamo polli. E così l’aquila visse e morì come un pollo, perché pensava di essere tale”
Anthony De Mello
Ma cosa comporta il cambiamento di sè?
Prima di tutto l'intuizione. Non lo sforzo, non il tentativo di coltivare delle abitudini, non avere un ideale. Gli ideali fanno un sacco di danni. Ci si concentra tutto il tempo su come dovrebbero essere le cose invece di come sono. Così si impone ciò che dovrebbe essere, sulla realtà attuale, senza aver mai capito prima cosa è la realtà attuale.
Antony de Mello, Messaggio per un' aquila che si crede un pollo
Agli uomini non piace ascoltare cose buone. Vogliono soffrire, vogliono sentirsi miserabili. Inconsapevolmente gli uomini vogliono produrre sofferenza.
Antony de Mello, Messaggio per un' aquila che si crede un pollo
Il dolore è reale, ma la sofferenza emerge solo quando ti opponi al dolore ed è il risultato della tua opposizione al dolore, alla realtà che ostacola i tuoi desideri. Se accetti il dolore, la sofferenza non esiste. Il dolore, per l’essere reale, non e’ intollerabile, perchè ha un senso comprensibile che lo placa. Ciò che risulta insopportabile è avere il corpo qui e la mente nel passato o nel futuro, e’ il desiderio di distorcere la realtà che è inamovibile. Questo si’ che e’ intollerabile, perchè è una lotta inutile, come e’ inutile il suo risultato: la sofferenza. Non e’ possibile lottare per ciò che non esiste, non si deve cercare la felicità dove non c’è, nè prendere per vita ciò che vita non è. Bisogna svegliarsi! Non appena ci svegliamo…..paf! finisce la sofferenza.
Anthony De Mello da Ti voglio libero come il vento, pag. 17
Quel che si giudica non si può comprendere...
Quando appiccicate un'etichetta addosso a una persona la comprensione si ferma.
Nessun giudizio, nessun commento, nessun atteggiamento: semplicemente, si osserva, si studia, si guarda, senza il desiderio di cambiare ciò che è. Perché se si desidera cambiare ciò che è in ciò che dovrebbe essere, si cessa di comprendere.
Anthony De Mello
Un'altra illusione è che gli eventi esterni abbiano il potere di farvi del male, che le persone abbiano il potere di farvi del male. Non è così. Siete voi che date loro il potere di farlo
Anthony De Mello
"Qual è la cosa più importante in assoluto? Si chiama autosservazione. [...]
Non significa essere assorti nei propri problemi, essere preoccupati di sé. Non è di questo che sto parlando: parlo dell'autosservazione. E cosa sarebbe?
Significa osservare tutto ciò che è all'interno di noi stessi e intorno a noi, fino al punto più estremo, e osservarlo come se accadesse a qualcun altro.
Cosa significa quest'ultima frase? Significa che non si personalizza quel che ci accade. Significa guardare alle cose come se non si avesse alcun legame con esse.
Il motivo per cui soffrite a causa della vostra depressione e delle vostre ansie è che vi identificate con esse. Dite: «Sono depresso». Ma ciò è falso. Voi non siete depressi.
Se voleste essere precisi, potreste dire: «In questo momento sto attraversando una fase di depressione». Non è invece corretto dire: «Sono depresso». Voi non siete la vostra depressione.
Non si tratta che di una sorta di inganno della mente, uno strano tipo di illusione. Siete stati indotti a pensare - pur non essendone consci - che siete voi la vostra depressione, che siete voi le vostre ansie, che siete voi la vostra gioia e le emozioni che provate.
«Sono contento!». Di certo non siete contenti. Può darsi che la contentezza sia dentro di voi in questo momento, ma aspettate un po', e le cose cambieranno; non durerà: non dura mai; le cose cambiano di continuo, cambiano sempre. Le nubi vanno e vengono: alcune sono nere e altre bianche, alcune grandi, altre piccole.
Se vogliamo seguire l'analogia, voi sareste il cielo, intento a osservare le nubi. Sareste osservatori passivi, distaccati. So che questo atteggiamento può essere per voi assurdo, soprattutto nella cultura occidentale. Non interferite. Non dovete farlo. Non «fissate» nulla. Guardate! Osservate!
Il problema della gente è che si affanna a fissare cose che non riesce nemmeno a capire. Siamo sempre lì a fissare delle cose, non è vero? Non ci viene mai in mente che le cose non hanno bisogno di essere fissate, assolutamente. Questa è una grande illuminazione. Le cose devono essere capite: se le si capissero, cambierebbero"
Anthony de Mello
Ma purtroppo gli altri non accettano il tuo distacco e ti mettono in cattiva luce col mondo quindi non si sa cosa è di peggio nella vita
Le persone: più cerchiamo di stare con loro e più si allontanano e vice versa le contraddizioni della vita
Anthony De Mello
"Qual è la cosa più importante in assoluto? Si chiama autosservazione. [...]
Non significa essere assorti nei propri problemi, essere preoccupati di sé. Non è di questo che sto parlando: parlo dell'autosservazione. E cosa sarebbe?
Significa osservare tutto ciò che è all'interno di noi stessi e intorno a noi, fino al punto più estremo, e osservarlo come se accadesse a qualcun altro.
Cosa significa quest'ultima frase? Significa che non si personalizza quel che ci accade. Significa guardare alle cose come se non si avesse alcun legame con esse.
Il motivo per cui soffrite a causa della vostra depressione e delle vostre ansie è che vi identificate con esse. Dite: «Sono depresso». Ma ciò è falso. Voi non siete depressi.
Se voleste essere precisi, potreste dire: «In questo momento sto attraversando una fase di depressione». Non è invece corretto dire: «Sono depresso». Voi non siete la vostra depressione.
Non si tratta che di una sorta di inganno della mente, uno strano tipo di illusione. Siete stati indotti a pensare - pur non essendone consci - che siete voi la vostra depressione, che siete voi le vostre ansie, che siete voi la vostra gioia e le emozioni che provate.
«Sono contento!». Di certo non siete contenti. Può darsi che la contentezza sia dentro di voi in questo momento, ma aspettate un po', e le cose cambieranno; non durerà: non dura mai; le cose cambiano di continuo, cambiano sempre. Le nubi vanno e vengono: alcune sono nere e altre bianche, alcune grandi, altre piccole.
Se vogliamo seguire l'analogia, voi sareste il cielo, intento a osservare le nubi. Sareste osservatori passivi, distaccati. So che questo atteggiamento può essere per voi assurdo, soprattutto nella cultura occidentale. Non interferite. Non dovete farlo. Non «fissate» nulla. Guardate! Osservate!
Il problema della gente è che si affanna a fissare cose che non riesce nemmeno a capire. Siamo sempre lì a fissare delle cose, non è vero? Non ci viene mai in mente che le cose non hanno bisogno di essere fissate, assolutamente. Questa è una grande illuminazione. Le cose devono essere capite: se le si capissero, cambierebbero"
Anthony de Mello
Ma purtroppo gli altri non accettano il tuo distacco e ti mettono in cattiva luce col mondo quindi non si sa cosa è di peggio nella vita
Le persone: più cerchiamo di stare con loro e più si allontanano e vice versa le contraddizioni della vita
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