Recenti ricerche mostrano che, lungi dall'essere una fuga dalla vita sociale, leggere storie può affinare la capacità di interagire con gli altri, aiutando il lettore a capire di più gli esseri umani. Il processo per cui si entra nel mondo immaginario della finzione narrativa aumenta l'empatia e sviluppa la capacità di assumere il punto di vista degli altri. Può persino modificare la personalità di chi legge. Quindi l'atto apparentemente solitario di starsene per conto proprio a leggere un libro è in realtà un esercizio di interazione umana; che può affinare il cervello sociale; così quando mette giù il libro il lettore sarà forse meglio preparato per vivere rapporti di cameratismo, di collaborazione e persino d'amore.
Keith Oatley
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