domenica 11 dicembre 2011

L'importanza dell'Attenzione ai gesti quotidiani


C'era una volta una bambina che si chiamava Cecilia.
Il papà e la mamma della bambina lavoravano tanto.
La loro era una bella famiglia e vivevano felici. Mancava solo una cosa, ma Cecilia non se ne era mai accorta.
Un giorno, quando aveva nove anni, andò per la prima volta a dormire a casa della sua amica Adele. Quando fu ora di dormire, la mamma di Adele rimboccò loro le coperte e diede a ognuna il bacio della buonanotte.
"Ti voglio bene" disse la mamma ad Adele.
"Anch'io" sussurrò la bambina.
Cecilia era così sconvolta che non riuscì a chiudere occhio. Nessuno le aveva mai dato il bacio della buonanotte o le aveva detto di volerle bene. Rimase sveglia tutta la notte, pensando e ripensando: "È così che dovrebbe essere".
Quando tornò a casa, non salutò i genitori e corse in camera sua. Li odiava. Perché non l'avevano mai baciata? Perché non l'abbracciavano e non le dicevano che le volevano bene? Forse non gliene volevano? Cecilia pianse fino ad addormentarsi e rimase arrabbiata per diversi giorni.
Alla fine decise di scappare di casa. Preparò il suo zainetto, ma non sapeva dove andare. Era bloccata per sempre con i genitori più freddi e peggiori del mondo. All'improvviso, trovò una soluzione. Andò dritta da sua madre e le stampò un bacio sulla guancia: "Ti voglio bene".
Poi corse dal papà e lo abbracciò: "Buonanotte papà", disse, "ti voglio bene". Quindi andò a letto, lasciando i genitori ammutoliti in cucina.
Il mattino seguente, quando scese per colazione, diede un bacio alla mamma e uno al papà. Alla fermata dell'autobus si sollevò in punta di piedi e diede ancora un bacio alla mamma: "Ciao, mamma. Ti voglio bene".
Cecilia andò avanti così giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese. A volte, i suoi genitori si scostavano, rigidi e impacciati. A volte ne ridevano. Ma Cecilia non smise. Aveva il suo piano e lo seguiva alla lettera. Poi, una sera, dimenticò di dare il bacio alla mamma prima di andare a letto. Poco dopo, la porta della sua camera si aprì e sua madre entrò. "Allora, dov'è il mio bacio?" chiese, fingendo di essere contrariata.
Cecilia si sollevò a sedere: "Oh, l'avevo scordato". La baciò e poi: "Ti voglio bene, mamma". Quindi tornò a coricarsi e chiuse gli occhi.
Ma la mamma rimase lì e alla fine disse: "Anch'io ti voglio bene". Poi si chinò e baciò Cecilia proprio sulla guancia.
Poi aggiunse con finta severità: "E non ti dimenticare più di darmi il bacio della buonanotte".
Cecilia rise e promise: "Non succederà più".
Oggi, qualcuno sta aspettando il "suo" bacio. Da te.

Da: AFORISMI-NON-SOLO

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    • Cinzia Raccagni Un bacio...ti voglio bene!!! Gesti importanti!!!
      3 dicembre alle ore 9.02 ·  ·  1

    • Ivano Paolo Todde così importanti e così ... sottovalutati, a volte, quando si è distratti dalle impellenze quotidiane!
      3 dicembre alle ore 9.06 ·  ·  1

    • Giuliana Presicce questo dovrebbe essere d'insegnamento a molti che a volte dimenticano che comunicare coi propri figli non è soltanto dirgli cosa fare o non fare...picchiarli per qualsiasi marachella..e prenderli a parole che insegnano poco...ascoltare...parlare a bassavoce...dialogare...insegnare...lottare....amare...e soprattutto baci e abbracci...anche se avolte si è stanchi dagli affanni dell'incombenza lavorativa.....vi voglio bene amori miei...loro lo sanno
      3 dicembre alle ore 9.34 ·  ·  1

    • Ivano Paolo Todde Eh, si... il quotidiano ci assale, le preoccupazioni, il lavoro, il tempo che corre, ci scappa via, che più non ci appartiene, che è denaro, che è dovere.... e perdiamo la bellezza del quotidiano sorriso, del senso intimo della vita che può essere la calma e la quiete degli affetti cari divenendo possesso di illusioni.
      3 dicembre alle ore 9.39 · 

    • Giuliana Presicce non si possono perdere i valori soltanto perchè si lavora..anche se si è stanchi ci si trova sempre il tempo per i propri figli..magari quando si è tutti insieme a tavola senza quella .......di televisione.....ci si confronta...ci si organizza...ci si aiuta...a volte è difficile...ma si può fare ....per dirti ..mio figlio stamattina mi ha preparato la colazione perchè sa che non gliela posso preparare io che non sto bene...questo bisogna insegnare a propri figli...aiutare il prossimo nel bene e nel male...prodigarsi sempre senza lamentarsi...dare amore all'infinito senza nulla chiedere...e a saper confrontarsi sempre senza timori...ecco questo potrebbe essere un ottimo insegnamento....non aver paura....ad inseguire i propri sogni...
      3 dicembre alle ore 9.50 ·  ·  1

    • Ivano Paolo Todde Eh, si.... la bellezza dei piccoli grandi gesti ed esempi, che maestra torni la vita e non la televisione! :)
      3 dicembre alle ore 9.53 · 

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