mercoledì 23 novembre 2011

Denis Diderot. Si dice che il desiderio è il prodotto della volontà, ma in realtà è vero il contrario: la volontà è il prodotto del desiderio

Si dice che il desiderio è il prodotto della volontà, ma in realtà è vero il contrario: 
la volontà è il prodotto del desiderio
Denis Diderot

I piaceri violenti sono come le sofferenze profonde: sono muti.
Denis Diderot

Giovane ancora una parola e ti lascio. Abbi sempre presente alla mente che la natura non è Dio; che un uomo non è una macchina; che un'ipotesi non è un fatto: e sta sicuro che non avrai ben compreso, là dove crederai di scorgere qualche cosa di contrario a questi principi
Denis Diderot 


Finché le cose rimangono esclusivamente nel nostro intelletto, sono nostre opinioni, sono nozioni che possono esser vere o false, accettate o contraddette. Esse acquisiscono consistenza soltanto legandosi agli enti esterni.
Denis Diderot


Nessun uomo ha avuto dalla natura il diritto di comandare sugli altri. 
La libertà è un dono del cielo e ogni individuo della stessa specie ha il diritto di fruirne non appena è dotato di ragione. [...] Il potere acquistato con la violenza è mera usurpazione e dura solo finché la forza di chi comanda prevale su quella di coloro che obbediscono; sicché, se questi ultimi diventano a loro volta i più forti e si scrollano di dosso il giogo, lo fanno con altrettanto diritto e giustizia di chi l'aveva loro imposto. La stessa legge che ha fondato l'autorità la distrugge; è la legge del più forte. 
Denis Diderot 




Denis Diderot (Langres, 5 ottobre 1713 – Parigi, 31 luglio 1784) è stato un filosofo, enciclopedista, scrittore e critico d'arte francese.
Fu uno dei massimi rappresentanti dell'Illuminismo e uno degli intellettuali più rappresentativi del XVIII secolo, amico e collaboratore di Voltaire e del barone d'Holbach, col quale scrisse numerose opere anonime di intonazione antireligiosa e anticlericale.
Fu promotore, direttore editoriale ed editore dell'Encyclopédie, avvalendosi inizialmente dell'importante collaborazione di d'Alembert, che però alle prime difficoltà con la censura (dopo la condanna de L'esprit di Helvétius, anch'egli collaboratore) si ritirerà.
Sarà Diderot, dirigendo l'opera, raccogliendo finanziamenti e scrivendo circa 1500 voci, spesso anonime, che porterà avanti quasi da solo l'impresa, sino all'uscita degli ultimi volumi nel 1772.
Oltre al colossale lavoro enciclopedico e alle pubblicazioni anonime per aggirare la censura, Diderot scrisse numerose opere filosofiche e teatrali, romanzi, articoli e saggi su disparati argomenti, occupandosi di arte, storia, politica e società. (Da Wikipedia)
---Isabella






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