martedì 22 maggio 2018

Christos Yannaras.Se ti sei innamorato una volta, sai ormai distinguere la vita da ciò che è supporto biologico e sentimentalismo, sai ormai distinguere la vita dalla sopravvivenza. Sai che la sopravvivenza significa vita senza senso e sensibilità, una morte strisciante

"Se ti sei innamorato una volta, 
sai ormai distinguere la vita da ciò che è supporto biologico e sentimentalismo, 
sai ormai distinguere la vita dalla sopravvivenza. 
Sai che la sopravvivenza significa vita senza senso e sensibilità, 
una morte strisciante
mangi il pane e non ti tieni in piedi, 
bevi acqua e non ti disseti, 
tocchi le cose e non le senti al tatto, 
annusi il fiore e il suo profumo non arriva alla tua anima. 
Se però l’amato è accanto a te, 
tutto, improvvisamente, risorge, 
e la vita ti inonda con tale forza 
che ritieni il vaso di argilla della tua esistenza incapace a sostenerla. 
Tale piena della vita è l’Eros. 
Non parlo di sentimentalismi e di slanci mistici, ma della vita, 
che solo allora diventa reale e tangibile, 
come se fossero cadute squame dai tuoi occhi 
e tutto, attorno a te, si manifestasse per la prima volta
ogni suono venisse udito per la prima volta, 
e il tatto fremesse di gioia alla prima percezione delle cose
Tale eros non è privilegio né dei virtuosi né dei saggi, 
è offerto a tutti, con pari possibilità. 
Ed è la sola pregustazione del Regno, 
il solo reale superamento della morte. 
Perché solo se esci dal tuo Io, 
sia pure per gli occhi belli di una zingara, 
sai cosa domandi a Dio e perché corri dietro di Lui."
Christos Yannaras, teologo greco-ortodosso

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