giovedì 25 dicembre 2014

Falange. Il muro di scudi Nel mondo classico, la falange spartana operava in modo serrato costituendo un muro impenetrabile per qualsiasi avversario. Non era una semplice architettura militare, ma una vera e propria filosofia basata sul mutuo soccorso e sull’aiuto reciproco, perché ogni oplite, coprendo con la metà del proprio scudo il guerriero al suo fianco, era responsabile della sua incolumità e della perfetta integrità di quel muro che per nulla al mondo doveva essere violata. Era dunque la perfetta trasposizione militare di un concetto sociale molto più ampio: il senso comunitario, dove all’io si sostituisce il noi, e dove il noi diventa un’unica entità. Con il tempo, però, alcuni hanno preferito e preferiscono prendere le distanze da questa virtù che presuppone lealtà, onestà e spirito di sacrificio per concedersi alla molto meno virtuosa e “volgare” locuzione latina “mors tua vita mea”, trasposizione puntuale del più barbaro e misero opportunismo, origine di ogni male. No, non ci sto. Qualcuno disse: “Onorate gli scudi”. E così sia! Ma mentre lo faccio, guardo negli occhi i “guerrieri” che ho al mio fianco perché ognuno di noi è responsabile dell’integrità di quel muro. Ognuno di noi…



Il muro di scudi
Nel mondo classico, la falange spartana operava in modo serrato costituendo un muro impenetrabile per qualsiasi avversario. Non era una semplice architettura militare, ma una vera e propria filosofia basata sul mutuo soccorso e sull’aiuto reciproco, perché ogni oplite, coprendo con la metà del proprio scudo il guerriero al suo fianco, era responsabile della sua incolumità e della perfetta integrità di quel muro che per nulla al mondo doveva essere violata. Era dunque la perfetta trasposizione militare di un concetto sociale molto più ampio: il senso comunitario, dove all’io si sostituisce il noi, e dove il noi diventa un’unica entità.
Con il tempo, però, alcuni hanno preferito e preferiscono prendere le distanze da questa virtù che presuppone lealtà, onestà e spirito di sacrificio per concedersi alla molto meno virtuosa e “volgare” locuzione latina “mors tua vita mea”, trasposizione puntuale del più barbaro e misero opportunismo, origine di ogni male.
No, non ci sto.
Qualcuno disse: “Onorate gli scudi”. E così sia! Ma mentre lo faccio, guardo negli occhi i “guerrieri” che ho al mio fianco perché ognuno di noi è responsabile dell’integrità di quel muro. Ognuno di noi…
Barbara Lezzi




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