martedì 25 dicembre 2018

Ito Ogawam. Il ristorante dell'amore ritrovato.Ci sono cose che non possono assolutamente tornare. Ma che al tempo stesso, pur non potendo tornare, restano eternamente presenti. E ci sono moltissime cose, dormienti da qualche parte in questo mondo, che basta cercarle pazientemente per trovarle.

Ci sono cose che non possono assolutamente tornare. Ma che al tempo stesso, pur non potendo tornare, restano eternamente presenti. E ci sono moltissime cose, dormienti da qualche parte in questo mondo, che basta cercarle pazientemente per trovarle. 
 Ito Ogawam, Il ristorante dell'amore ritrovato




«E venne finalmente il giorno dell’inaugurazione….
alzai il viso e mi lasciai investire dalla pioggia, felice come una vera lumaca».
Ito Ogawam, Il ristorante dell'amore ritrovato


“L’autobus notturno partì poco dopo, con a bordo me,
il nukadoko della nonna e la mia borsa di paglia.
Ito Ogawam, Il ristorante dell'amore ritrovato


Le luci della città scorrevano veloci oltre il finestrino.
Addio.
Ito Ogawam, Il ristorante dell'amore ritrovato


Immaginavo di salutare in silenzio, agitando piano piano la mano. Poi chiusi gli occhi, e gli eventi della mia vita passata presero a danzarmi nella mente come foglie secche al vento.
Ito Ogawam, Il ristorante dell'amore ritrovato


Numerose immagini si sovrapponevano nella pentola in cui cuoceva la zuppa, divenendo a poco a poco una sola. Mi sentivo un po’ come un pittore che aveva scelto i suoi colori rimettendosi all’istinto. Quella pietanza era il risultato della pura improvvisazione, il frutto dell’intuito e non della ragione.
Ito Ogawam, Il ristorante dell'amore ritrovato


Mentre riflettevo intensamente sulla parola “responsabilità”, mi strinsi il coniglio al petto e m’infilai sotto le coperte. Il passo gelido dell’inverno era ormai molto vicino e, una volta spenta la stufa, l’aria all’interno del ristorante si fece di colpo fredda. Non ero certo tanto ingenua da credere di conquistarmi la fiducia del coniglio così, in quattro e quattr’otto, ma pensavo fosse  molto importante offrirgli l’affetto e il calore che con ogni probabilità gli erano stati offerti dai membri della famiglia che lo aveva allevato. Se fossi stata al suo posto, avrei desiderato prima di tutto l’abbraccio dolce e silenzioso di qualcuno.
Ito Ogawam, Il ristorante dell'amore ritrovato












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