sabato 22 dicembre 2018

Aleksandr Solženicyn. Lo scopo della vita è la maturazione dell'anima. Non rincorrere quello che è illusorio, come la proprietà o la posizione. Tutte cose che vengono ottenute a spese dei nervi, decennio dopo decennio, e sono confiscate nella notte della caduta.

Lo scopo della vita è la maturazione dell'anima. Non rincorrere quello che è illusorio, come la proprietà o la posizione. Tutte cose che vengono ottenute a spese dei nervi, decennio dopo decennio, e sono confiscate nella notte della caduta. 
A. I. Solzhenitsyn


«“Tutto non morirò, non morirò tutto”
“Certe volte sento con assoluta chiarezza che
io non sono tutto dentro me stesso.
C’è qualcosa d’altro di indistruttibile, di altissimo!
Una specie di scheggia dello Spirito Universale.
Lei non lo sente?"»
Aleksandr Solženicyn, Reparto C


“Si può avere potere sulle persone finché non gli si porta via qualcosa. Ma quando si è rubato tutto ad uomo, questi non sarà più soggetto ad alcun potere: sarà libero di nuovo”
Aleksandr Solzhenitsyn


Se solo fosse così semplice! Se solo da qualche parte ci fossero dei malvagi che stessero compiendo azioni cattive, e bastasse isolarli dal resto di noi e distruggerli!
Ma la linea di confine tra il male e il bene passa attraverso il cuore di ogni essere umano. 
E chi desidera distruggere un pezzo del proprio cuore?
Aleksandr Solzenicyn da “Arcipelago Gulag”


Quando ancora
ero un bambino,
gli anziani spiegavano
i disastri che avevano
devastato la Russia
dicendo:
"gli uomini
hanno dimenticato Dio,
perciò tutto questo è accaduto"
Da quel giorno ho passato cinquanta anni a studiare
la storia della rivoluzione
che ha inghiottito
sessanta milioni di russi.
Ma non saprei spiegarla
in maniera migliore
che ripetendo:
"gli uomini
hanno dimenticato Dio,
perciò tutto questo è accaduto"
Aleksandr Solženicyn





DISUMANIZZAZIONE
Di Aleksandr Solzenicyn
"Stiamo ormai per toccare il fondo, su tutti noi incombe la più completa rovina fisica e spirituale, e noi continuiamo a farfugliare con un pavido sorriso: "Come potremmo impedirlo? Non ne abbiamo la forza". Siamo a tal punto disumanizzati, che per la modesta zuppa di oggi siamo disposti a sacrificare qualunque principio, la nostra anima, tutti gli sforzi di chi ci ha preceduto, ogni possibilità per i posteri, pur di non disturbare la nostra grama esistenza. Non abbiamo più nessun orgoglio, nessuna fermezza, nessun ardore nel cuore. Davvero non c'è alcuna via d'uscita? E non ci resta se non attendere inerti che qualcosa accada da sé? Ciò che ci sta addosso non si staccherà mai da sé se continueremo tutti ogni giorno ad accettarlo, ossequiarlo, consolidarlo, se non respingeremo almeno la cosa a cui più è sensibile. Se non respingeremo la menzogna. Ed è proprio qui che si trova la chiave della nostra liberazione, una chiave che abbiamo trascurato e che pure è tanto semplice e accessibile: il rifiuto di partecipare personalmente alla menzogna. Anche se la menzogna ricopre ogni cosa, anche se domina dappertutto, su un punto siamo inflessibili: che non domini per opera mia! Ognuno di noi dunque, superando la pusillanimità, faccia la propria scelta: o rimanere servo cosciente della menzogna (certo non per inclinazione, ma per sfamare la famiglia, per educare i figli nello spirito della menzogna!), o convincersi che è venuto il momento di scuotersi, di diventare una persona onesta, degna del rispetto tanto dei figli quanto dei contemporanei."



«E [Stalin] si era fidato d'un uomo solo, di un unico uomo in tutta la sua esistenza piena di sfiducia [...] ... aveva avuto fiducia in lui!
Quest'uomo era Adolf Hitler»
Aleksandr Isaevič Solženicyn, Il primo cerchio, Mondadori 1968, p.141


«Per fare le camere a gas, ci mancava il gas.»
Aleksandr Solženicyn


Per noi in Russia, il comunismo è un cane morto, mentre, per molte persone in occidente è ancora un leone vivente.
Aleksandr Solženicyn



«Finché non sono venuto io stesso in occidente e ho passato due anni guardandomi intorno, non avevo mai immaginato come un estremo degrado in occidente abbia fatto un mondo senza volontà, un mondo gradualmente pietrificato di fronte al pericolo che deve affrontare... Tutti noi stiamo sull'orlo di un grande cataclisma storico, un'inondazione che ingoierà le civiltà e cambierà le epoche.»
Aleksandr Solženicyn, Discorso alla BBC del 26 marzo 1979


La fretta e la superficialità sono le malattie psichiche del ventesimo secolo, e più di ogni altro posto si riflettono nella stampa.
Aleksandr Solženicyn


Per un paese, avere grandi scrittori è come avere un altro governo. Questo è il motivo per il quale nessun governo ha mai amato i grandi scrittori, ma solo quelli minori.
Aleksandr Solženicyn


Un uomo d'ingegno sa di possedere sempre molto, e non si rammarica di doverlo dividere con altri.
Aleksandr Solženicyn


Gli uomini hanno finito per convincersi, partendo dalle loro stesse disgrazie, del fatto che le rivoluzioni distruggono il carattere organico della società; che danneggiano il corso naturale della vita; che annientano i migliori elementi della popolazione dando campo libero ai peggiori; che nessuna rivoluzione può arricchire un Paese.
Aleksandr Solženicyn


L'anno millenovecentoquarantanove ci capitò sotto gli occhi, a me e alcuni amici, una curiosa nota nella rivista «Natura» dell'Accademia delle Scienze. Vi si diceva, in minuti caratteri, che in riva al fiume Kolyma, durante gli scavi, era stato trovato uno strato sotterraneo di ghiaccio, antico torrente gelato, e racchiusi in esso esemplari pure congelati di fauna fossile (di qualche decina di millenni fa). Fossero pesci o tritoni si erano conservati tanto freschi, comunicava il dotto corrispondente, che i presenti, spaccato il ghiaccio, li mangiarono sul posto, VOLENTIERI.
Aleksandr Solženicyn









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