lunedì 10 giugno 2019

Edgar Dale. Cono dell’apprendimento. Il nostro cervello è bombardato continuamente da innumerevoli informazioni, la maggior parte delle quali, però, viene dimenticata in brevissimo tempo.

Dobbiamo capire che per certe domande non c'è risposta, perché non è ora di comprendere, il nostro io attuale non capirebbe il valore della risposta, dobbiamo solo aspettare, e portare pazienza per essere pronti all'apprendimento.



 Il pedagogista Edgar Dale ha scoperto che la memoria è profondamente influenzata dalle esperienze e, con il suo famoso Cono dell’apprendimento, ha evidenziato come esse siano uno strumento fondamentale per imparare. 

 Migliaia di anni fa, Confucio, il noto filosofo cinese, proponeva un metodo per imparare: 

 Vedo e dimentico. Sento e ricordo. Faccio e comprendo
Confucio

Il nostro cervello è bombardato continuamente da innumerevoli informazioni, la maggior parte delle quali, però, viene dimenticata in brevissimo tempo. 

Studiare senza un metodo rappresenta una fatica, uno sforzo, un impegno; sarà sempre qualcosa che si vorrà evitare e non darà mai i frutti sperati. Per fare in modo che diventi anche un’attività interessante, divertente e stimolante, può essere utile convertire i concetti in immagini, in questo modo i ricordi si imprimeranno meglio e più a lungo nella nostra memoria. 

 Il pedagogista americano Edgar Dale, nel corso dei suoi studi sull’apprendimento, ha scoperto infatti che la memoria è profondamente influenzata dalle esperienze

Il suo famoso Cono dell’apprendimento evidenzia come l’esperienza sia uno strumento fondamentale per imparare. 

L’apprendimento può essere infatti passivo (lettura e ascolto) ed attivo (esperienza)

L’apprendimento passivo determina ovviamente le più basse percentuali di memorizzazione. 

Se quindi il vostro metodo di studio si basa esclusivamente su lettura di testi e ascolto di lezioni, è poco probabile che riuscirete a ricordare tutto e ad imparare in fretta. 

L’apprendimento diventa attivo quando si trasforma in azione: ripetendo, parlando in pubblico e mettendo in pratica ciò che si è studiato

Il segreto, quindi, per rendere attiva e coinvolgente ogni attività di studio è coinvolgere tutti i nostri sensi nel processo di apprendimento

 L’utilizzo dei sensi per memorizzare ed apprendere è anche il metodo più innovativo ed intuitivo per imparare una lingua straniera. 

 Le esperienze sensoriali svolgono un ruolo fondamentale nell’apprendimento perché permettono di diversificare la memorizzazione, utilizzando i diversi sensi, e perché rendono personale l’esperienza, suscitando emozioni e ricordi che si sedimenteranno a lungo nella memoria. 

Imparare facendo anziché solo guardando aiuta inoltre a comprendere che la lingua è un incredibile strumento di socializzazione e non solo un’astratta entità regolata da noiose regole grammaticali. 

Viene così favorita la motivazione allo studio, cresce la consapevolezza dell’utilità di saper padroneggiare una lingua straniera ed aumenta la fiducia nelle proprie capacità. 

 http://www.inventawide.com/per-imparare-usa-il-cono-apprendimento/

aaa

aaa
aaa
aaa
aaa


La mente che elabora
Da leggere e riflettere.

“Seocndo uon stiduo di uan univretisà inlegse l‘oridne dlele letetre all‘intreno di uan praola nno è improtatne, ciò ceh improta è al pirma e l‘utliam letetra. Il retso nno improta motlo in qulael oridne si trvoa, lo leeggrai comnuque sezna prbloema.”

Curioso, vero?
Non è solo un fatto curioso, ma anche significativo.
Dimostra come la nostra mente tende a percepire ed elaborare quello che cade sotto la sua attenzione, non per il particolare, ma per il suo intero, cogliendone solo alcuni aspetti che ritiene essenziali e che fanno già parte dei suoi schemi preordinati.
E’ così anche per le parole scritte, le quali sono percepite come simboli indistinguibili dalle lettere che le formano.
Quindi, una volta che la mente decodifica un particolare che soddisfa la sua necessità di “riconoscimento”, lo elabora assumendo l’insieme senza ulteriori analisi.
Questo avviene per tutte le situazioni della vita, per cui ci è molto facilitata la percezione e accelerata la conoscenza.

C’è un problema.
Quante cose o avvenimenti vengono forzati dalla mente in un “riconoscimento” piuttosto che in una nuova conoscenza?
https://cartofolo.tumblr.com/post/152104485890/la-mente-che-elabora




Nessun commento:

Posta un commento

Elenco blog personale