Mi alzo. Sono tranquillissimo. Vengano i mesi e gli anni, non mi prenderanno più nulla, non possono prendermi più nulla. Sono tanto solo, tanto privo di attese che posso guardare dinanzi a me senza timore. La vita, che mi ha sorretto attraverso questi anni, è ancora nelle mie mani e nei miei occhi. Se io abbia saputo superare le sue prove, non so. Ma finché dura, essa si cercherà la sua strada, vi consenta o non vi consenta ciò che dentro di me dice "io"
Erich Maria Remarque , "Niente di nuovo sul fronte occidentale"
Abbiamo perso ogni compassione, siamo l’uno per l’altro degli sconosciuti, anche quando l’immagine dell’altro cade nel nostro sguardo di animali braccati. La nostra anima è morta e noi, per qualche incantesimo pericolosamente malvagio, sappiamo ancora correre e uccidere.
Erich Maria Remarque , "Niente di nuovo sul fronte occidentale"
Compagno, io non ti volevo uccidere. Se tu saltassi un'altra volta qua dentro, io non ti ucciderei, purché anche tu fossi ragionevole. Ma prima tu eri per me solo un'idea, una formula di concetti nel mio cervello, che determinava quella risoluzione. Io ho pugnalato codesta formula. Soltanto ora vedo che sei un uomo come me. Allora pensai alle tue bombe a mano, alla tua baionetta, alle tue armi; ora vedo la tua donna, il tuo volto, e quanto ci somigliamo. Perdonami, compagno! Noi vediamo queste cose sempre troppo tardi. Perché non ci hanno mai detto che voi siete poveri cani al par di noi, che le vostre mamme sono in angoscia per voi, come per noi le nostre, e che abbiamo lo stesso terrore, e la stessa morte e lo stesso patire... Perdonami, compagno, come potevi tu essere mio nemico? Se gettiamo via queste armi e queste uniformi, potresti essere mio fratello."
Erich Maria Remarque, pseudonimo di Erich Paul Remark ( 22 giugno 1898 – 25 settembre 1970) scrittore tedesco.
Abbiamo perso ogni compassione, siamo l’uno per l’altro degli sconosciuti, anche quando l’immagine dell’altro cade nel nostro sguardo di animali braccati. La nostra anima è morta e noi, per qualche incantesimo pericolosamente malvagio, sappiamo ancora correre e uccidere.
Erich Maria Remarque , "Niente di nuovo sul fronte occidentale"
Compagno, io non ti volevo uccidere. Se tu saltassi un'altra volta qua dentro, io non ti ucciderei, purché anche tu fossi ragionevole. Ma prima tu eri per me solo un'idea, una formula di concetti nel mio cervello, che determinava quella risoluzione. Io ho pugnalato codesta formula. Soltanto ora vedo che sei un uomo come me. Allora pensai alle tue bombe a mano, alla tua baionetta, alle tue armi; ora vedo la tua donna, il tuo volto, e quanto ci somigliamo. Perdonami, compagno! Noi vediamo queste cose sempre troppo tardi. Perché non ci hanno mai detto che voi siete poveri cani al par di noi, che le vostre mamme sono in angoscia per voi, come per noi le nostre, e che abbiamo lo stesso terrore, e la stessa morte e lo stesso patire... Perdonami, compagno, come potevi tu essere mio nemico? Se gettiamo via queste armi e queste uniformi, potresti essere mio fratello."
Erich Maria Remarque, pseudonimo di Erich Paul Remark ( 22 giugno 1898 – 25 settembre 1970) scrittore tedesco.
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