CONTROEDUCAZIONE
"NEL TEMPO DOMINATO DAL GRANDE FALLO DELL'ECONOMIA, OCCORRE DIFFONDERE UNA CONTROCULTURA DELL'EDUCAZIONE, che aiuti a percepire la mortificazione e la deprivazione sistematica dei nostri luoghi, dei nostri tempi, della nostra vita ad opera di un sistema lanciato a folle corsa verso la propria autodistruzione. La "controeducazione" è un richiamo vitale, una pioggia di idee, di proposte, di provocazioni per riempire ancora di piacere e di senso le strade, le case, le città, le scuole e le università."
Ne parla Paolo Mottana, autore del libro "Piccolo manuale di controeducazione"
Mimesis, 2012
Laura Farinella:
L'anima dell'insegnare e dell'apprendere sta nel desiderio alla vita, per me questa lettura è stata illuminante.....http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/milano/2012/09/controeducazione.html
http://youtu.be/04B70OqCf0o
Pina Genitti:
Favoloso! E' UN MODUS OPERANDI BASATO SUL " SE...ALLORA" CHE STA ALLA BASE DEL RAGIONAMENTO LOGICO- SCIENTIFICO, MA VALIDO ANCHE NEL VIVERE QUOTIDIANO! Interessanti i sussidi e il loro uso...
Anna Guarracino:
[…] questa è la moda imperante! TRASFORMARE LA SCUOLA IN UNA LUDOTECA giustificandola con ridicoli principi psicopedagogici. Il successo è garantito perché tutti in questa scuola innovata si mostreranno più entusiasti e più motivati: sfido io!!! La verità è ben altra: IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO È CRESCITA INTELLETTUALE E RICHIEDE IMPEGNO, RESPONSABILITÀ ED ESERCITAZIONE OLTRE CHE CONOSCENZE BEN STRUTTURATE. BEN VENGA LA DIDATTICA COINVOLGENTE E AVVOLGENTE, FACILITATA, COMPENSATIVA, METACOGNITIVA E CHI PIÙ NE HA PIÙ NE METTA, MA SALDA DEVE ESSERE L'ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE STRUMENTALI DI BASE, SENZA DELLE QUALI NON SI VA DA NESSUNA PARTE E PER LE QUALI BISOGNA IMPADRONIRSI DI CAPACITÀ A ABILITÀ CHE SONO PRETTAMENTE DIDATTICHE E RICHIEDONO QUEL SACRIFICIO IN TERMINE E DI IMPEGNO E DI STUDIO CHE ATTUALMENTE IN MILLE MODI SI CERCA DI AGGIRARE... sempre che si voglia formare futuri 'individui preparati e intelligenti ed è su questo che mi sorge qualche dubbio che giustifica le tendenze oggi in moda.
Mind Lab Italia:
Buongiorno Anna, sfonda una porta aperta. Senza Fatica Non Si Approda A Nulla. I Giochi In Questo Caso Non Sono Una Ludoteca Ma Un Simulatore Di Vita, Di Situazioni Complesse Che Consentono Di Imparare Competenze Che Con Le Lezioni Frontali Non Si Riescono A Far Passare. Le ricerche di valutazione fatte su questa esperienza sono chiare e i ragazzi ne beneficiano anche sul piano cognitivo oltre che emotivo e sociale. CREDO CHE LA REALTÀ IMPERANTE SIA ANCORA LA MODALITÀ FRONTALE DI FAR LEZIONE CON BUONA PACE DEL COINVOLGIMENTO DEI RAGAZZI.
Anna Guarracino:
Si questa è LA MODA DEL MOMENTO A CUI FACEVO RIFERIMENTO CHE SI TRADUCE NELL'ESALTAZIONE DEL GIOCO COME METODO MIGLIORE PER ASSICURARSI IL COINVOLGIMENTO DEGLI ALUNNI. PUR CONDIVIDENDO UNA DIDATTICA ALLEGRA E DIVERTENTE, STRUTTURATA ANCHE SUI GIOCHI DIDATTICI IO STAREI ATTENTA A DEMONIZZARE LA LEZIONE FRONTALE perché IN NOME DI UNA FALSA IDEA DELL'INNOVAZIONE DELLA DIDATTICA e seguendo la scia della CRITICA GRATUITA DELLA SCUOLA TRADIZIONALE STIAMO MANDANDO TRANQUILLAMENTE LA SCUOLA ATTUALE ALLA DERIVA, SFORNANDO ALLIEVI CHE ARRIVANO ALL'UNIVERSITÀ GIOIOSAMENTE, MA SENZA BASI. Molti di loro riescono pur a laurearsi ma pochi brillano per genialità e TUTTAVIA ancora si inisiste!!! NON SEMPRE BISOGNI ED ESIGENZE ECONOMICHE COLLIMANO CON GLI OBIETTIVI FORMATIVI. BELLO SAREBBE SE LA VITA FOSSE UN GIOCO, MA LE RESPONSABILITÀ E L'IMPEGNO SONO ALTRA COSA E FORSE PER QUESTO I NOSTRI GIOVANI NON SONO ABITUATI ALL'IMPEGNO, ALLA LOTTA, ALLA CONQUISTA SUL CAMPO VERO DEL LAVORO... che poi è anche quello della vita vera.
Francesca Cosenza:
Sono 15 anni che sostengo la validità del gioco come strategia d'apprendimento trasversale, ma ho trovato grandi resistenze nelle docenti e poca disponibilità ad uscire dai limiti dell'insegnamento frontale e della formazione frontale.
Francesca Esposito la scoperta dell'acqua calda. La storia e i metodi della cooperazione educativa standardizzati, anestetizzati e, fondamentalmente, resi innocui. Con buona pace dei poveri Bernardini, Ciari, Lodi... http://youtu.be/cThOEzJiqTU
Sceneggiato Rai (1973) - Diario di un maestro - Versione completa (seconda parte) by Nino
Diario di un maestro è il titolo di uno sceneggiato televisivo del 1972 diretto da Vittorio De Seta e trasmesso la domenica sera su Rai Uno in quattro puntat...
Massimo Mascitti:
Fiorella Palomba:
Vi regalo uno dei PRODOTTI del Laboratorio di Scrittura da me condotto.http://issuu.com/altramente/docs/io_femmina_tu_maschio_io_maschio_tu_femmina__1_
Io femmina tu maschio, io maschio tu femmina. Le differenze tra i maschi e le femmine alla nostra età? Per essere sinceri non ci avevamo mai pensato. Così come immaginarci a trent’anni: non è stato facile, a volte anche faticoso e sfidiamo chi...
Valentina Valentini:
SONO UN'INSEGNANTE E UTILIZZO MOLTO IL COOPERATIVE LEARNING.. avete altri suggerimenti o materiali da condividere? credo molto nell'aspetto affettivo ed emotivo che rendono l'educazione efficace e cerco di valorizzarli al massimo. Quindi ogni suggerimento è benvenuto!grazie!!
Laura Vestrini:
Parlare di gioco già mi sembra una carta vincente ma QUELLO CHE MAGGIORMENTE MI COLPISCE È SENTIRE PARLARE DI ETICA, MORALITÀ, SVILUPPO DI COMPETENZE SOCIALI forse troppe volte messe in secondo piano in una società che troppo spesso emargina, discrimina o soltanto resta indifferente ! Complimenti al progetto e alle colleghe che con grande impegno, credo peraltro ripagato solo da grande soddisfazione, portano avanti questo lavoro uscendo dal coro !!!!!
Marianna Macarlino:
questa è la dimostrazione che la scuola non è solo grammatica storia geografia o meglio non si impara solo sui libri!!!!!!
Comunitá Internazionale di Cooperazione in Educazione:
EDUCARE ALLE COMPETENZE TRASVERSALI NON LO CHIAMEREI PROPRIO CONFORMISMO CULTURALE. Anzi. Non so il motivo per il quale la docente ha fatto riferimento alle prove invalsi. Forse perché é una prova nota e che crea una certa ansia e quindi é un esempio per dire che i ragazzi anche di fronte a prove complesse riescono ad essere riflessivi. Il riferimento inoltre non é sui risultati dei ragazzi alle prove invalsi, ma l'atteggiamento con cui affrontano le prove che incontrano.
Iolanda Votano:
CON IL GIOCO E LA COOPERAZIONE TRA GLI ALLIEVI IL DOCENTE OSSERVA L'AUTONOMIA, L'AUTOSTIMA DI ESSI, ma può insegnar a raggiunger le cono scienze alle discipline d'insegnamento si potenziano gli obbiettivi che i docenti devo raggiunger per il miglioramento dell'insegnamento, stupenda l'attuazione del progetto mad lab.
Filomena Agnello:
[…] Se non cambiamo nulla di ciò che è stato, le prossime generazioni, con la cultura che la scuola attuale offre, saranno altro che ignoranti, I TALENTI SARANNO SCHIACCIATI .
Pasquale Carbone:
Bisognerebbe prima educare gli insegnanti
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