«Io cerco il piacere,» continuò «perché non credo nella felicità.
Tutto ciò a cui gli uomini danno questo nome esiste nella loro immaginazione,
si fonda su un autoinganno. Io sono troppo razionale per abbandonarmi a illusioni.»
Leopold Von Sacher-Masoch, Venere in pelliccia, ES 2010, pagina 89.
«Dunque… è veramente innamorato… di me?».
«Sì, e ne soffro più di quanto lei non creda».
«Lei soffre?», e rise di nuovo. «Mi fa piacere».”
Leopold Von Sacher-Masoch, Venere in pelliccia, ES 2010, pagina 36.
Ecco dunque la morale della storia: chi si lascia frustare merita di essere frustato.
Leopold Von Sacher-Masoch, Venere in pelliccia, ES 2010, pagina 144.
Il bambino sopraffatto e il masochismo. di Stephen M. Jhnson
Tutto ciò a cui gli uomini danno questo nome esiste nella loro immaginazione,
si fonda su un autoinganno. Io sono troppo razionale per abbandonarmi a illusioni.»
Leopold Von Sacher-Masoch, Venere in pelliccia, ES 2010, pagina 89.
«Dunque… è veramente innamorato… di me?».
«Sì, e ne soffro più di quanto lei non creda».
«Lei soffre?», e rise di nuovo. «Mi fa piacere».”
Leopold Von Sacher-Masoch, Venere in pelliccia, ES 2010, pagina 36.
Ecco dunque la morale della storia: chi si lascia frustare merita di essere frustato.
Leopold Von Sacher-Masoch, Venere in pelliccia, ES 2010, pagina 144.
Il bambino sopraffatto e il masochismo. di Stephen M. Jhnson
Se riesci a mostrare ciò che è
dentro di te, ciò che è dentro di te ti salverà. Se non riesci a mostrare ciò
che è dentro di te, ciò che è dentro di te ti distruggerà.
Gesu’
Non ci si illumina immaginando
figure luminose ma rendendo conscia l’oscurità.
Carl Gustav
Le grandi epopee della nostra
vita sono i momenti in cui abbiamo il coraggio di ribattezzare la nostra
cattiveria come la nostra cosa migliore.
Friedrich Nietzsche
Il masochismo è una pervasiva tendenza ad
esprimere un’ampia gamma di comportamenti AUTOFRUSTRANTI nella vita sociale,
emotiva e lavorativa. Uno stile di vita. Un problema esistenziale di base in
rapporto all’autodeterminazione e all’autocontrollo. Può coesistere o meno con
il masochismo sessuale.
EZIOLOGIA
Per comprendere il masochismo È UTILE RICORDARE TUTTE LE VOLTE IN CUI IL BAMBINO VIENE
PICCHIATO INGIUSTAMENTE SENZA LA MINIMA POSSIBILITÀ DI RIVALSA. LA
RABBIA DUREVOLE IMPOTENTE CHE SPERIMENTA IL BAMBINO IN QUEI MOMENTI CORRISPONDE
A QUELLA CHE IL MASOCHISTA COVA: “NON MI ARRABBIO,
MI VENDICO” È L’AFFERMAZIONE CHE DESCRIVE IL VISSUTO
NASCOSTO DEL MASOCHISTA. LA DISPARITÀ DI POTERE ERA COSÌ GRANDE CHE L’UNICO
MODO DI REAGIRE ERA L’AUTOFRUSTRAZIONE, che nella sua espressione
difende perversamente l’ORGOGLIO. L’UNICO MODO PER
FRUSTRARE IL FRUSTRANTE È STATO IMPARARE A GODERE DELLA PROPRIA FRUSTRAZIONE, MANIFESTANDOLA
AL MONDO E SFIDANDO QUALSIASI TENTATIVO DI MODIFICARLA. E’ come
resistere ad un inappropriato autoritarismo e al sadismo invadente dell’altro
significativo. L’autosabotaggio, inconsciamente agito, diventa l’atto di
aggressione più facilmente NEGABILE. Il piacere contenuto in questa
degradazione del sé viene tenuto nascosto con accuratezza. L’autofrustrazione
riproduce e mantiene i legami con l’oggetto frustrante, cattivo, esprimendo
nello stesso tempo resistenza, ribellione e RIVALSA. Nei casi più gravi le figure accuditrici, genitoriali,
sono sadiche ed intrusive, esercitano in grado estremo, l’umiliazione e
l’autoritarismo. Sono affetti da gravi disturbi della personalità. I
bambini sono spesso sottoposti ad ABUSI FISICI, SESSUALI E PSICOLOGICI, CON SEVIZIE
RITUALI, FREQUENTI CLISTERI, ALIMENTAZIONE FORZATA E CON ESPERIENZE DI
UMILIAZIONI E SVALUTAZIONI che additano sadicamente debolezza e
vulnerabilità. All’altro estremo del continuum vi sono persone che provengono
da un ambiente familiare che non ha tenuto, in minimo conto, l’opposizione del
bambino. Dal primo NO nel secondo anno di vita fino all’adolescenza inoltrata,
alla più insignificante violazione, la punizione è stata certa, immediata ed
inflessibile. Questo tipo di controllo è ritenuto giusto e visto nell’interesse
del bambino che ne è oggetto. In queste famiglie possono esservi amore,
rispecchiamento e apprezzamento adeguato, tolleranza e accettazione
dell’espressione di sé, ma NON C’È NESSUNO SPAZIO PER L’OPPOSIZIONE O PER QUALUNQUE
SEGNO DI IRRIVERENZA. Queste persone rivelano una tipica carenza di
spontaneità, creatività, originalità e brillantezza. IL LORO FALSO SE’ È UN SÉ DI CONDISCENDENZA,
SERVIZIO E SOPPORTAZIONE, CON UN’AMPIA CAPACITÀ DI TOLLERARE FRUSTRAZIONI E
AUTOSACRIFICIO. Sono spesso PERSONE CHE FANNO LAVORI NOIOSI O
SPORCHI PERCHÉ “ QUALCUNO DEVE PURE
FARLI “. IN QUESTI COMPITI SONO I MIGLIORI: SONO SERVITORI PERFETTI. Di
fronte ad un masochista SI VIENE COLPITI DA QUANTO APPARE “DIPENDENTE”
DALL’UMILIAZIONE, DALLA DEGRADAZIONE, DALLA FRUSTRAZIONE E DAL DOLORE.
Ma ciò diventa meno misterioso quando scopriamo una vicenda di abusi e una
storia in cui l’unico modo di conservare la propria dignità era la SODDISFAZIONE DI
ESSERE IN GRADO DI SOPPORTARE. RESISTERE, RIFIUTARSI DI PIANGERE, SOPPORTARE IL
DOLORE ERA L’UNICO MODO PER DIMOSTRARE DI POSSEDERE UN SÉ INDIPENDENTE.
Quindi, in molti casi di autofrustrazione masochistica, ciò che si manifesta
come sintomatico, è in realtà la strategia fissa della persona per fare fronte
all’oggetto cattivo, frustrante interiorizzato e per conservare il diritto ad
una volontà propria. In alcuni casi IL RICONOSCIMENTO DI QUESTA CAPACITÀ DI SOPPORTARE È PER
LA VITTIMA IL RICONOSCIMENTO DI UN SÉ INTEGRO E INDIPENDENTE. Nel
masochista l’autofrustrazione mantiene paradossalmente questo diritto in vita. Nel
masochista l’autotortura, la frustrazione e l’abuso mantengono il contatto con
la persona abusante, frustrante ed esprimono nello stesso tempo resistenza e
ribellione contro di essa, una volta che tutti gli altri canali sono stati
rifiutati o repressi con minacce o punizioni. Questa triste situazione è
responsabile dell’ESTREMA RESISTENZA
A CAMBIAMENTO sovente
osservata nel masochista. L’insidioso RANCORE
del masochista è spesso tutto ciò che rimane di una forza vitale
REPRESSA. PARADOSSALMENTE, ABBANDONARE
L’AUTOFRUSTRAZIONE, L’AUTOSACRIFICIO SIGNIFICA ARRENDERSI ALLA FRUSTRAZIONE. L’AUTOFRUSTRAZIONE
È L’UNICA MODALITÀ RELAZIONALE PER FRUSTRARE L’OGGETTO CATTIVO: UNA TRAPPOLA
INSIDIOSA CHE SI AUTOALIMENTA, MA L’ALTERNATIVA INCONSCIA È LA MORTE.
La soggezione, la passività e l’intrattabilità del masochista hanno spesso una caratteristica di
MARTIRIO e induzione della colpa
che porta gli altri a sentirsi responsabili, incompetenti, inefficaci e
frustrati. La qualità malignamente
indiretta dell’OSTILITA’ del masochista è spesso difficile da identificare,
poco palpabile e ancora più difficile da trattare a causa della sua estrema
NEGABILITA’. IL MASOCHISTA È INTRAPPOLATO IN UN CIRCOLO VIZIOSO DI SFORZI CHE
TERMINANO SEMPRE NELLA FRUSTRAZIONE. Questo blocco cronico e
stressante genera impotenza, pessimismo, disperazione, profonda sfiducia nel
futuro. IL
PIACERE È UNA MINACCIA, e FARNE ESPERIENZA CONDUCE ALL’ANGOSCIA E AL SENSO DI COLPA.
Perciò VIENE
AUTOMATICAMENTE EVITATO. IL MASOCHISTA
TROVA DIFFICILE SPERIMENTARE QUALUNQUE PIACERE REALE E PROFONDO PERCHÉ QUESTO
RICHIAMA IL CONTROLLO O LA PUNIZIONE DA PARTE DELL’OGGETTO CATTIVO
INTERIORIZZATO. Il piacere accende la speranza di un amore donato
liberamente, cui il masochista ha rinunciato da molto tempo. L’odio e il
risentimento astiosi sono la sua caratteristica primaria. Ma la consapevolezza
di questa negatività varia a secondo del livello di funzionalità del
masochista. Ad un estremo troviamo persone condiscendenti, ansiose e mosse dal
senso di colpa con scarsa consapevolezza dei modi in cui la loro
autofrustrazione serve a frustrare. La rabbia profonda e la ribellione sono
inconsce. Altre persone, invece, sono più consapevoli delle conseguenze
negative del loro comportamento aggressivo. PER IL MASOCHISTA IL RAGGIUNGIMENTO DI
UN QUALSIASI PIACERE PROVOCA ANGOSCIA A CAUSA DELLA PUNIZIONE CHE PREANNUNCIA.
PER
CONTROLLARE L’ANGOSCIA IL MASOCHISTA SI PRODUCE IN UNA FUGA IN AVANTI VERSO LA
PUNIZIONE IN MODO DA SPERIMENTARLA PRIMA RIDUCENDO COSÌ L’ANGOSCIA E
GIUSTIFICANDO O AUTORIZZANDO IL PIACERE O LO SFOGO.
Il masochista fa leva sulla
nascosta e spesso inconscia speranza di RIVALSA o di soddisfazione in un futuro
lontano. OTTENERE LA RICOMPENSA IN CIELO O NEL
FUTURO ESEMPLIFICA MOLTO BENE QUESTO SENTIMENTO. Qui si collocano anche
l’egoismo, la superiorità e la rivalsa finale del masochista. Nella sfera
sociale il masochista approfitterà della rabbia
prodotta negli altri dalle sue provocazioni, per abbandonarsi ad
occasionali scatti di rabbia. Ma CIÒ ATTIVERÀ A SUA VOLTA L’OGGETTO CATTIVO INTERIORIZZATO
CHE INNESCHERÀ IL SENSO DI COLPA E L’ANGOSCIA, indipendentemente da
quanto quegli scatti fossero giustificati. Quando l’aggressività e soprattutto
la resistenza alla volontà degli altri è stata schiacciata, la speranza e la fiducia
vengono risospinte nella segretezza e nell’inconscio. UNA PERSONA DI CONTINUO FRUSTRATA
FINISCE PER AVERE SFIDUCIA VERSO CHIUNQUE SIA COSÌ INGENUO O FOLLE DA OFFRIRE
AIUTO: L’astioso desiderio di fare affogare con sé chiunque ci provi è
endemico. “ Muore Sansone con tutti i filistei “. Il comportamento
autofrustrante è permeato da un’ampia percentuale di negatività non solo verso
se stessi, ma anche verso gli altri. Anche se i comportamenti sono
autoannullanti e passivi, tendono a provocare negli altri disturbo, irritazione
e sensazione di abuso, alimentando così ulteriormente l’autofrustrazione. Qualsiasi
comportamento disfunzionale o patologico è in qualche modo autofrustrante. CIÒ CHE DISTINGUE
IL MASOCHISTA DAGLI ALTRI È LA PRESENZA, AD UN CERTO LIVELLO DI COSCIENZA, DI
UNA SODDISFAZIONE O PIACERE PERVERSI NELLA PUNIZIONE AUTOINFLITTA. Nel
masochista i comportamenti visibili sono tutte forme di autofrustrazione,
mentre A
RIMANERE INVISIBILI SONO LA SFIDUCIA, LA RESISTENZA, LA RIBELLIONE E LE
ESPRESSIONI INTEGRE ED AUTONOME DELLA VOLONTÀ. A volte il masochista
libera il suo RANCORE in modo tale da provocare la RAPPRESAGLIA che non fa
altro che alimentare il PROCESSO MASOCHISTICO e
rafforzare le convinzioni patogene e le decisioni da copione. (UNA PSICOTERAPIA EFFICACE DEVE LIBERARE IL RANCORE
DALL’INCONSCIO, INCORAGGIARNE L’ESPRESSIONE E AIUTARE LA PERSONA AD INCANALARLO E MODULARLO).
Comportamenti visibili
[…] Le fantasie dei masochisti dimostrano
la ricompensa del conquistare la loro SUPERIORITA’ che include anche il
torturare le persone che li hanno torturati e l’espressione dell’aggressività.
PROCASTINAZIONE - È UNA STRATEGIA PER ESSERE SEMPRE INFELICI
ED ESASPERARE GLI ALTRI: ESSERE CRONICAMENTE INSODDISFATTI PER QUALSIASI COSA,
LAMENTARSI DI CONTINUO MA NON FARE NIENTE PER CAMBIARE LA SITUAZIONE. SE È IN UNA
PESSIMA SITUAZIONE MATRIMONIALE O LAVORATIVA,
FARÀ DI TUTTO PER RIMANERVI PERCHÉ CIÒ GLI DA LA POSSIBILITÀ DI
CONTINUARE A LAMENTARSI E GIUSTIFICARE LA PROPRIA SOFFERENZA. SE QUALCUNO GLI OFFRE UN’ALTERNATIVA, IN GENERE RISPONDE:
“ SI, MA “. OPPURE PROVA A METTERLA IN
PRATICA MA ASSICURANDOSI CHE NON POSSA FUNZIONARE. Se qualcuno
critica i suoi atteggiamenti, si dichiarerà d’accordo con le critiche, anzi le
gonfierà ancora di più, oppure esprimerà la sua frustrazione e tormenterà gli
altri per la loro insensibilità e la loro incapacità ad aiutarlo o la loro
incomprensione della sua situazione. In
tutto questo si ricorderà di mantenere sempre la sua posizione di superiorità morale.
Adottando questa strategia IL MASOCHISTA CONTINUERÀ A SENTIRSI FRUSTRATO MA NON SARÀ
SOLO, TRASCINERÀ GLI ALTRI A FONDO CON LUI e
così potrà giustificare, una volta in più, la sua situazione e godrà di una
certa quantità di trionfo.
VITTIMIZZAZIONE DEL
SE’ - IL MASOCHISTA HA UNA FORTE PROPENSIONE A GETTARSI IN
BRUTTE SITUAZIONI E UNA GRANDE DIFFICOLTÀ AD USCIRNE. COMUNE È FARSI
INCASTRARE IN UN LAVORO PRIVO DI PROSPETTIVE O INADEGUATO, LAVORARE PER UN
DATORE DI LAVORO O UNA SOCIETÀ ABUSANTE O SFRUTTATRICE, SVOLGERE UNA
PROFESSIONE PER LA QUALE NON SI POSSIEDONO I REQUISITI. Queste scelte
presentano il vantaggio psicologico interno ed esterno di non sembrare
autoinflitte. In questo modo il masochista può evitare di assumersi la
responsabilità di quello che in realtà è un modello di autofrustrazione.
REAZIONI NEGATIVE
AL SUCCESSO - IL MASOCHISTA AMA SOFFRIRE e non si farebbe mai
cogliere nell’atto di provare qualunque piacere. E’ COME SE NON VOLESSE CONCEDERE NÉ A
SE STESSO NÉ AGLI ALTRI LA SODDISFAZIONE DI PROVARE SODDISFAZIONE.
Questa reazione è affascinante e diabolica quando include una evidente
inconscia provocazione degli altri in modo che questi, e non il sé, diventino i
responsabili della negatività che ne risulta.
FARSI SCHIACCIARE DAI PROBLEMI –
Un modo per rimanere sempre gli stessi o posporre ogni reale soluzione ai
problemi, consiste nell’INTERPRETAZIONE PIÙ NEGATIVA POSSIBILE DELLE SITUAZIONI
CHE SI DEVONO AFFRONTARE, prendendole tutte insieme. Non fermandosi mai
abbastanza su un problema per pianificare e implementare una soluzione, il peso
dei problemi si fa sempre più grande. Con
l’esperienza diventa facile coinvolgere
gli altri in questo processo e indurre in essi lo stesso tipo di trance da
impotenza e da confusione.
PROVOCAZIONE - Il masochista è provocatorio fino alla
esasperazione. La provocazione poi è accentuata dalla negazione della
provocazione stessa. Dopotutto QUESTA PERSONA COSÌ CALPESTATA CI STA SOLO COMUNICANDO
QUANTO SI SENTE MALE, QUANTO SONO INSOLUBILI I SUOI PROBLEMI, E QUANTO SIA
IMPOSSIBILE AIUTARLA. I masochisti sono
noti per l’aggressività passiva, per la loro INNOCENZA: “ CHI, IO?“ in forma di dimenticanza o
di incidenti che danneggiano gli altri ma sono NEGABILI e adatti ad umiliare
che vi è incorso. Tali incidenti sono ottimi esempi di comportamento
masochistico, ad un tempo punitivi e inconsciamente gratificanti del RANCORE e
dell’OSTILITA’ masochistica.
Il masochista è molto abile nella “
tortura della goccia d’acqua “. Ogni
azione da sola può essere irrilevante, ma quando l’ultimo gesto riesce
facilmente a provocare una risposta di rabbia,
non è giustificata dal fatto scatenante. Ciò consente al masochista di
venire punito e di conservare al contempo la sua superiorità morale.
ANEDONISMO GENERALIZZATO
- Il
masochista si distingue facilmente dagli altri
per l’assenza di qualunque piacere nella sua vita. Egli si
presenta spesso come cronicamente gravato da fardelli gravissimi, impegni
estenuanti, sforzi immani e lotte continue senza ottenere alcun risultato.
Ascoltarli richiama alla mente il mito di SISIFO: i risultati sono sempre gli
stessi e la salvezza è irraggiungibile. Una depressione cronica. Non c’è via di
uscita. Eppure i masochisti hanno notevoli capacità di andare avanti con
carichi pesantissimi e in condizioni disperate. Sono sempre scoraggiati, ma
vanno avanti. Hanno trovato un modo perverso di VINCERE PERDENDO.
Sono caratterizzati soprattutto
dalla STASI, non cambia nulla. Manifestano di rado risentimento o aggressività
diretta nella vita quotidiana. Spesso sono condiscendenti verso tutte le regole
e le procedure.
Si descrivono insoddisfatti o
bloccati in una o più aree della vita. Il lavoro o il matrimonio
insoddisfacenti, la depressione cronica, la procrastinazione o altri comportamenti
autofrustranti sono caratterizzati dall’immobilità quasi totale.
PSICOTERAPIA - La scelta terapeutica migliore sta nel
favorire l’emergere del lato aggressivo, astioso ed in ombra del masochista,
che è l’unica cosa che gli rimane dell’energia vitale, della volontà e di altri
sentimenti autentici repressi.
Il masochista ha una lunga storia
di sconfitta passiva-aggressiva dagli altri e a volte bisogna cogliere
l’attuale sconfitta sé-altro mentre è in atto e utilizzarla per accompagnarlo a
ritroso nella sua storia.. Le braci del vero sé represso possono venire
riaccese.
NEL
MASOCHISTA, TUTTO CIÒ CHE RIMANE DEL SÉ REALE È LA RESISTENZA. QUINDI QUESTA VA
ACCOLTA E RICONOSCIUTA PER IL SUO VALORE AI FINI DELLA SOPRAVVIVENZA. TENTARE
DI ANNULLARLA È L’ERRORE PIÙ GRAVE CHE SI POSSA COMMETTERE. IL MASOCHISTA È
MOLTO PIÙ BRAVO A CONSERVARLA DI QUANTO CHIUNQUE TERAPEUTA SIA IN GRADO DI
COMBATTERLA. E’ QUESTA L’UNICA VENDETTA CHE HA POTUTO OTTENERE IN CAMBIO DELLA
PROPRIA REPRESSIONE E HA PASSATO LA MAGGIOR PARTE DELLA SUA VITA A
PERFEZIONARLA. IN UNA BATTAGLIA DI QUESTO TIPO IL TERAPEUTA NON HA LA MINIMA
POSSIBILITÀ DI VINCERE.
I
GENITORI - La disciplina che
impartiscono e l’annullamento dell’esuberanza che mettono in atto possono
averli feriti come ora feriscono i figli. Ciononostante sono persone
condiscendenti che producono condiscendenza nei figli. Questi bambini credono, come i
genitori, di avere in sé potenti forze negative che vanno DOMATE. Dove
la psicopatologia parentale e le sanzioni sociali si uniscono per sottolineare
il problema del CONTROLLO, si ha la personalità masochista. Il masochista ha un
singolare atteggiamento da oppresso. Manca di entusiasmo ed ottimismo reali. E’
una persona gravata da pesi, inibita e sempre un po’ stanca del mondo. Non è in
contatto profondo con se stesso, si innamora disperatamente, ha scoppi
incontrollati di rabbia o di eccitazione immediata. Ci si chiede come fa a sopportare una
sofferenza così cronica senza essere devastato. Può essere bastonato e
continuare a funzionare. E’ in grado di resistere bene a periodi molto lunghi
di tempo senza cadere o crollare. Non gli piace, ma ha accettato che la vita
sia così. Ha perso ogni speranza di cambiamento. Le cose vanno male, ma
potrebbero andare peggio. Qualunque ipotesi di cambiamento è sbagliata o ha già
provato, è pericolosa. Una volta abbandonata la lotta per l’indipendenza
resta il tentativo di fare bene. Resta ovviamente la paura di sbagliare e di
venire puniti come un tempo. Questi atteggiamenti nascondono la tendenza all’arrendevolezza,
l’autoannullamento, la sottomissione e la resa.
Il masochista si percepisce
consciamente innocente, bene intenzionato, ma MALTRATTATO, non apprezzato,
SFORTUNATO o vittimizzato. L’innocenza del “CHI, IO ?“ e il vittimismo del “ PERCHE’ PROPRIO IO ? “ , pervadono la sua
coscienza e la sua rappresentazione conscia.
Il masochista non crede
nell’aiuto degli altri e che questo arriverà davvero o che qualcosa potrà
andare meglio.
Per il masochista il piacere è
sbagliato, peccaminoso e che se ne debba diffidare. Ciò può venire espresso
consciamente nella moralità o nella religiosità o può essere presente nel corpo
come restrizione o inibizione di qualsiasi esperienza piacevole.
La fondamentale cognizione
rimossa dal masochista e il suo effetto si possono sintetizzare in una parola “
FOTTITI “. NON MI AVRAI MAI. IO SONO
INVINCIBILE. TI FREGHERO’ SEMPRE. PENSI DI AVERMI MESSO SOTTO, MA ASPETTA !
PENSI DI AVERMI SCONFITTO, MA ASPETTA ! TI RENDERO’ L’OFFESA. E NON LA VEDRAI
ARRIVARE. MI VENDICHERO’. PAGHERAI PER QUESTO. IL MIO SPIRITO SARA’ VENDICATO.
POSSO ASPETTARE TUTTO IL TEMPO CHE OCCORRE. MI HAI IMPEGNATO A SOPPORTARE, MA
UN GIORNO TE NE PENTIRAI. NON MI ARRENDERO’ MAI, NON AVRO’ MAI FIDUCIA IN TE E
NON TI AMERO’ MAI PIU’. TE LA FARO’ PAGARE ANCHE SE CIO’ DOVESSE COSTARMI LA
VITA.
Lo spirito umano è indomabile. I
tentativi di piegarlo non fanno che spingerlo in profondo in un rifugio
psichico in cui può attendere all’infinito e da cui può fare sortite
vendicative e improvvise. Alla fine i regimi totalitari vengono rovesciati e la
rabbia è immediata, violenta e soddisfacente.
In questa situazione, compito del
terapeuta, è aiutare il paziente a vedere che all’esterno la guerra è finita,
il pericolo è passato, può uscire dal rifugio sotterraneo. Ma per farlo deve
rinunciare alla VENDETTA. E’ cosa molto
difficile PERDONARE e andare avanti se siamo stati feriti. Il lavoro del
terapeuta è aiutare il bambino frustrato a rinunciare alla vendetta, in quanto
“ VIVERE BENE E’ LA MIGLIORE VENDETTA “
L’oggetto cattivo interiorizzato
deve venire liberato dall’inconscio e alla fine cancellato ed insieme ad esso
i “TU DEVI “ , le proibizioni, le
convinzioni e le limitazioni del genitore controllante ed intrusivo. La
psicoterapia esige realmente una esperienza emozionale correttiva.
Il terapeuta col tempo fornisce
un oggetto sufficientemente buono, e il prendersi cura di se stessi nelle aree
delle regole sociali, della disciplina, della responsabilità e del
comportamento etico-morale.
http://www.francescobalzano.it/default.asp?pagina=InformazioniSu/IlBambinoSopraffatto.asp
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