Lorenzo Valla (1405 o 1407-1457)
umanista, filologo e scrittore italiano.
Dal suo discorso sulla confutazione della
"Donazione di Costantino":
“ESSI, PER TANTI SECOLI, O NON
COMPRESERO LA FALSITÀ DELLA DONAZIONE DI COSTANTINO O CREARONO ESSI STESSI IL
FALSO; ALTRI, SEGUENDO LE ORME DEGLI ANTICHI PONTEFICI, DIFESERO COME VERA
QUELLA DONAZIONE CHE SAPEVANO FALSA, DISONORANDO, COSI, LA MAESTÀ DEL PAPATO,
LA MEMORIA DEGLI ANTICHI PONTEFICI, LA RELIGIONE CRISTIANA E CAUSANDO A TUTTO
IL MONDO STRAGI, ROVINE, INFAMIE. Dicono essere loro Roma, loro il regno di
Sicilia e di Napoli, loro Italia, Francia, Spagna, Germania, Inghilterra: tutta
l'Europa occidentale, in una parola. Tale pretesa si conterrebbe nel testo
della Donazione. Ah, si! Sono tuoi tutti questi Stati? Hai intenzione, sommo
pontefice, di ricuperarli tutti? spogliare tutti i sovrani dell'Occidente delle
loro città o costringerli a pagarti tributi annuali? INVECE IO PENSO CHE SIA
PIÙ GIUSTO AI SOVRANI SPOGLIARE TE DI TUTTO CIÒ CHE POSSIEDI. DIMOSTRERÒ,
INFATTI, CHE LA DONAZIONE DALLA QUALE I SOMMI PONTEFICI VANTANO I LORO DIRITTI,
FU SCONOSCIUTA E A COSTANTINO E A SILVESTRO”.
[...] E, ciò che è molto più assurdo e non rientra nella realtà
dei fatti, come si può parlare di Costantinopoli come di una delle sedi
patriarcali, quando ancora non era né patriarcale né una sede né una città
cristiana né si chiamava così, né era stata fondata, né la sua fondazione era
stata decisa? Infatti il privilegio fu concesso tre giorni dopo che Costantino
si fece cristiano, quando Bisanzio esisteva ancora e non Costantinopoli”.
Il documento recante la data del
30 marzo 315, afferma di riprodurre un EDITTO EMESSO DALL'IMPERATORE ROMANO
COSTANTINO I. Con esso, L'IMPERATORE ATTRIBUIREBBE AL PAPA SILVESTRO I E AI
SUOI SUCCESSORI IL PRIMATO SULLE CINQUE CHIESE PATRIARCALI (ROMA,
COSTANTINOPOLI, ALESSANDRIA D'EGITTO, ANTIOCHIA E GERUSALEMME); LA SOVRANITÀ
DEL PONTEFICE SU TUTTI I SACERDOTI DEL MONDO E LA SUPERIORITÀ DEL POTERE PAPALE
SU QUELLO IMPERIALE. A queste dichiarazioni seguivano svariate concessioni,
come gli onori, le insegne e il diadema imperiale ai pontefici E SOPRATTUTTO LA
SOVRANITÀ TEMPORALE SU ROMA, L'ITALIA E L'INTERO IMPERO ROMANO D'OCCIDENTE.
L'editto confermerebbe inoltre la donazione di proprietà immobiliari estese
fino in Oriente e costituirebbe atto di donazione a Silvestro in persona del
palazzo Lateranense.
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