Questo è il Tempio Religioso più Antico Del Mondo.
Catalogato archeologicamente come precedente al Neolitico pre-ceramico (8500-7600 a.C.), il Göbekli Tepe è considerato il primo tempio religioso in pietra della storia dell'umanità. Situato a 15 km da Sanliurfa (Turchia) è stato scoperto nel 1995 e gli studi realizzati finora dimostrano che i lavori per la sua costruzione iniziarono ben 9500 anni fa e si protrassero per almeno tre secoli.
Secondo gli archeologi la struttura che lo definisce poteva essere realizzata solo da una società nella quale esisteva una solida gerarchia interna e abilità intellettive che non si ritenevano possibili per l'epoca.
Sebbene la valenza archeologica di quest'area fosse stata intuita già negli anni Sessanta, gli scavi iniziarono solo nel 1995 a opera del professor Klaus Schimdt (Istituto archeologico tedesco).
Da allora sono stati portati alla luce sei diversi templi ma le rilevazioni geomagnetiche indicano che ce ne dovrebbero essere almeno altri 18 nelle zone circostanti.
I test hanno dimostrato che 3 di questi risalgono alla stessa epoca (9500 anni fa): di forma circolare o ovale, vedono posizionati al loro interno pilastri a 'T' alti 3-6 metri e finemente incisi.
Gli altri templi risalirebbero a un'epoca successiva e sono caratterizzati da forme meno tondeggianti.
L'aspetto sensazionale di questi ritrovamenti sta in quello che ci svelano sul progresso sociale dell'umanità...
Prima di questa scoperta si pensava alla religione come qualcosa derivata, nell'ordine, da: sviluppo dell'agricoltura, costruzione di città, nascita della scrittura, arte e, solo allora, bisogno di spiritualità.
Ora il tempio più antico del mondo sembra suggerire che, invece, sia stato il bisogno di spiritualità a dare avvio alla civilizzazione.
Il peso delle monumentali strutture in pietra, inoltre, presenta non pochi interrogativi: nel territorio della mezzaluna fertile erano appena nate le prime tecniche agricole...
Il repertorio degli strumenti era ancora piuttosto scarno, per questo non si sa come sia stato possibile trasportare ed erigere gli imponenti massi disseminati nei templi.
http://www.curioctopus.it/read/9373/questo-e%C2%A0il-tempio-religioso%C2%A0piu-antico-del-mondo.-e%C2%A0sta-cambiando-la-nostra-visione-della-storia
NEL CUORE DELLA PREISTORIA
Catalogato archeologicamente come precedente al Neolitico pre-ceramico (8500-7600 a.C.), il Göbekli Tepe è considerato il primo tempio religioso in pietra della storia dell'umanità. Situato a 15 km da Sanliurfa (Turchia) è stato scoperto nel 1995 e gli studi realizzati finora dimostrano che i lavori per la sua costruzione iniziarono ben 9500 anni fa e si protrassero per almeno tre secoli.
Secondo gli archeologi la struttura che lo definisce poteva essere realizzata solo da una società nella quale esisteva una solida gerarchia interna e abilità intellettive che non si ritenevano possibili per l'epoca.
Sebbene la valenza archeologica di quest'area fosse stata intuita già negli anni Sessanta, gli scavi iniziarono solo nel 1995 a opera del professor Klaus Schimdt (Istituto archeologico tedesco).
Da allora sono stati portati alla luce sei diversi templi ma le rilevazioni geomagnetiche indicano che ce ne dovrebbero essere almeno altri 18 nelle zone circostanti.
I test hanno dimostrato che 3 di questi risalgono alla stessa epoca (9500 anni fa): di forma circolare o ovale, vedono posizionati al loro interno pilastri a 'T' alti 3-6 metri e finemente incisi.
Gli altri templi risalirebbero a un'epoca successiva e sono caratterizzati da forme meno tondeggianti.
L'aspetto sensazionale di questi ritrovamenti sta in quello che ci svelano sul progresso sociale dell'umanità...
Prima di questa scoperta si pensava alla religione come qualcosa derivata, nell'ordine, da: sviluppo dell'agricoltura, costruzione di città, nascita della scrittura, arte e, solo allora, bisogno di spiritualità.
Ora il tempio più antico del mondo sembra suggerire che, invece, sia stato il bisogno di spiritualità a dare avvio alla civilizzazione.
Il peso delle monumentali strutture in pietra, inoltre, presenta non pochi interrogativi: nel territorio della mezzaluna fertile erano appena nate le prime tecniche agricole...
Il repertorio degli strumenti era ancora piuttosto scarno, per questo non si sa come sia stato possibile trasportare ed erigere gli imponenti massi disseminati nei templi.
http://www.curioctopus.it/read/9373/questo-e%C2%A0il-tempio-religioso%C2%A0piu-antico-del-mondo.-e%C2%A0sta-cambiando-la-nostra-visione-della-storia
NEL CUORE DELLA PREISTORIA
Il mistero di Göbekli Tepe, il "più antico tempio del mondo".
A breve distanza da Sanliurfa, in Turchia sud-orientale, sulla cima di una montagna a nord della pianura di Harran, sorge Göbekli Tepe.
Dal 1995 il Prof. Dr. Klaus Schmidt dell'Istituto Archeologico Germanico sta scavando nel sito. 5 .Recentemente l'ho visitato. Sono rimasto stupito.
A Göbekli Tepe sono stati trovati immensi pilastri di pietra calcarea a forma di T finemente intagliati e decorati, molti nel range di 2-5 e alti un metro e mezzo e un peso fino a circa 10-15 tonnellate, che si trovano in un cerchio come a Stonehenge. La lavorazione è straordinaria, con bordi taglienti chiari che farebbero orgoglioso qualsiasi muratore moderno.
Può essere un cliché, ma non posso fare a meno di pensare alla scena del classico film di apertura del 1968, 2001: Odissea nello spazio. Un gruppo di proto-umani scimmieschi che scopre un gigantesco monolite; influenzati da esso, imparano ad utilizzare gli strumenti, che li portano alla civiltà.
I vari pilastri di Göbekli Tepe sono decorati con bassorilievi di animali, tra cui volpi, cinghiali, serpenti, gli uri (bovini selvatici), asini asiatici selvatici, pecore selvatiche, uccelli (gru, un avvoltoio), una gazzella, e artropodi (scorpione, formiche).
Le sculture sono raffinate, sofisticate, e ben eseguite. Non solo ci sono bassorilievi, ma anche sculture a tutto tondo, tra cui una bestia carnivora, forse un leone o un altro felino, che si fa strada in una colonna, apparentemente alla ricerca di un cinghiale, scolpito in un rilievo sottostante.
Sono state scoperte sculture di leoni e cinghiali, ora conservate nel Museo di Sanliurfa, e anche una statua a grandezza naturale di un uomo, che, pur da Urfa, risale apparentemente al periodo Göbekli Tepe.
Secondo il Prof. Schmidt, mentre alcuni dei pilastri di pietra sono stati fissati nella roccia locale, altri sono stati fissati in un pavimento in calcestruzzo simile a un terrazzo.
Guardando solo allo stile e alla qualità della lavorazione, si potrebbe facilmente suggerire che Göbekli Tepe risale tra il 3000 e il 1000 aC.
Ma, sulla base di analisi al radiocarbonio, il sito risale al periodo del 9000 a 10.000 aC, e fu intenzionalmente sepolto intorno al 8000 aC. Cioè, il sito risale incredibilmente a 10.000 o 12.000 anni fa!
Questo era presumibilmente il tempo dei brutali nomadi, cacciatori e raccoglitori che, secondo molti studiosi, non hanno avuto la tecnologia, le istituzioni di governo, o la volontà di costruire strutture come quelle che si trovano a Göbekli Tepe.
Chiaramente c'è uno scollamento tra quello che gli storici convenzionali e gli archeologi hanno insegnato in tutti questi anni e la chiara evidenza sul terreno.
Come ha commentato l'archeologo dell'Università di Stanford Ian Hodder, Göbekli Tepe è "incredibilmente grande e sorprendente ... basata su arte raffinatissima ... Molte persone pensano che così cambia tutto .... Tutte le nostre teorie erano sbagliate ".
Göbekli Tepe ci costringe a riconsiderare la nostra antichità.
E come per il mio lavoro sulla Sfinge, gli specialisti sono perplessi da quello su Göbekli Tepe.
Patrick Symmes ha scritto su Newsweek, "Ma la vera ragione per cui le rovine di Göbekli rimangono quasi sconosciute, non ancora integrate nei libri di testo, è che la prova è troppo forte, non troppo debole. 'Il problema con questa scoperta', come Glenn Schwartz della Johns Hopkins University dice, 'è che è unica nel suo genere'. Non sono stati trovati altri siti monumentali dell'epoca. Prima di Göbekli, l'uomo ha disegnato figure stilizzate sulle pareti delle caverne, e forse ammucchiate di piccole pietre di ricovero o di culto. Anche dopo Göbekli, non ci sono prove di un'edificio così sofisticato."
In poche parole, abbiamo le prove di alta cultura e della civiltà da circa il 10.000 all' 8000 aC, ma poi un calo apparente o pausa per migliaia di anni, fino alla "crescita" della civiltà, ancora una volta in Mesopotamia, Egitto e altrove. Cos'è successo?
http://informazioneconsapevole.blogspot.it/2014/07/il-mistero-di-gobekli-tepe-il-piu.html
Gobekli Tepe: Il primo
insediamento umano della Storia? Per lungo tempo gli archeologi erano convinti
che l'insediamento più antico della storia si trovasse nella pianura di Konya,
nell'altopiano anatolico, e che coincidesse con i resti della città neolitica
di Catal Huyuk, la cui economia si fondava su una fiorente agricoltura. Poi,
nel 1907, iniziarono gli scavi nella depressione del Mar Morto, ad ovest del
Giordano, che portarono alla luce le rovine dell'antica città di Gerico. Nota
per un importante passo biblico (Giosuè 6:16-27), datato dagli storici al 1450
a.C., in cui viene raccontato che Giosuè riuscì a buttar giù le sue mura e a
conquistare la città grazie ad un provvidenziale aiuto. Ma i resti più antichi
della città di Gerico in realtà datano a molto tempo prima. Risalgono, infatti
al X millennio e su queste rovine si sviluppò una cultura proto-urbana, che
ancora non usava la ceramica. Esiste, però, un altro insediamento umano ancor
più antico di queste città, anch'esso situato in Anatolia, ma più a sud, nelle
regioni montuose che confinano con la Siria, nella parte settentrionale di
quella regione che viene chiamata Mesopotamia. Questo insediamento non solo è
più antico di Gerico e di Catal Huyuk ma è persino anteriore a Stonehenge di
ben 6.000 anni. Questo è Gobekli Tepe che è riuscito fin dalla sua scoperta a
rovesciare la visione convenzionale della nascita della civiltà, non solo per
la sua datazione, di 12.000 anni, ma anche per la sua natura di primo
insediamento a carattere cultuale. Si tratta infatti di un'importantissimo
insediamento religioso dell'età neolitica, con importantissime raffigurazioni a
bassorilievo. Inizialmente ritenuto un cimitero monumentale del medioevo
islamico, gli scavi che riportarono alla luce questo imponente tempio neolitico
iniziarono nel 1994 ad opera dell'archeologo tedesco Klaus Schmidt, giuntovi in
seguito alle pressioni della sovraintendenza locale che raccoglieva prove di un
sito archeologico per la continua scoperta di reperti archeologici. Gli
elementi più caratteristici del tempio sono sicuramente gli alti pilastri a
forma di T, separati l'un l'altro da muretti a secco in pietra e che
costituiscono i confini di edifici a cerchi concentrici. I pilastri trovati in
questo sito non sono un eccezione, già altri furono rinvenuti in siti vicini,
ma mai in così gran numero. Invece eccezionali sono i bassorilievi e gli
altorilievi su di loro incisi. Questi raffigurano ogni sorta di animale che
doveva abitare le fertili pianure tutto intorno alla collina di Gobekli Tepe.
Abbondano raffigurazioni di animali da selvaggina, anatre, ibis, gru ed altri
uccelli, e poi vi sono raffigurati tori ed animali predatori come volpi, leoni,
cinghiali. Ed ancora tantissimi avvoltoi, così tanti che questo fatto ha spinto
alcuni studiosi ad ipotizzare che in quel luogo vi fosse una specie di culto
degli avvoltoi. Dal momento che questi uccelli avevano la sgradevole funzione
di nutrirsi dei morti che venivano posti all'aperto proprio per venir spolpati,
prima di venir deposti nelle sepolture a loro dedicate. Quindi questi uccelli
necrofori dovevano essere visti con un aurea divina. Essi risultavano essere il
tramite tra il mondo terreno e il cielo. Questa teoria portata avanti
dall'archeologo francese Danielle Stordeur è stata scartata dallo stesso
Schmidt che ritiene che quelle figure di avvoltoi antropomorfi non siano altro
che delle raffigurazioni di sciamani. Schmidt comunque ritiene che questo sito
avesse un importante ruolo nel culto dei morti, in particolare in quel culto
chiamato degli Antenati, che sembra fosse molto diffuso nel neolitico. Schmidt
scarta anche l'ipotesi che i pilastri possano raffigurare figure maschili e
femminili e quindi qualsiasi collegamento con il culto della Dea Madre.
Comunque, dare un giudizio definitivo di quali culti vi si officiassero sembra
ancora prematuro. Ancora molto c'è da scavare e le scoperte future potrebbero
aiutare ad avere delle idee più precise su questo sito. Gobekli Tepe risulta
straordinario anche per il fatto che un insediamento di questo tipo, di così
grande estensione e con così massicci monumenti non potesse venir eretto dai
frequentatori di quella regione, in quanto si è sempre pensato che i
raccoglitori-cacciatori del Neolitico non potessero avere quel surplus di cibo
che permetteva loro di mantenere tutte le persone necessarie per la sua
realizzazione. Il fascino e il misticismo di questo antico insediamento aumenta
se pensiamo che il sito sorge in quella regione in cui gli antichi documenti
sumero-accadici e la Bibbia localizzavano il mitico Eden o l'E.DIN. Lo pensa
anche il suo scopritore, Schmidt: "Questo posto era il sito del biblico
giardino di Eden. Gobekli tepe è un tempio dell'Eden". Qui i primi uomini
dell'età della nuova pietra potevano nutrirsi con la raccolta della frutta degli
alberi, la caccia e la pesca nei fiumi e trascorrere il resto del tempo in
attività piacevoli. Poi tutto si trasformò. Ci fu la scoperta dell'agricoltura
e in questo caso per ottenere il cibo era necessario lavorare duro in modo
incessante e quotidianamente. Questa transizione la si può osservare negli
scheletri dlel'epoca. I numeri dei nati crebbe ma i piccoli erano più deboli ed
esili, perchè il corpo umano si doveva adattare ad una dieta più povera di
proteine e ad uno stile di vita più faticoso. Un altro esempio di questo
passaggio è il mutamento dell'ambiente circostante alla collina di Gobekli
Tepe. Un tempo al momento della sua costruzione quella regione doveva essere
verde e florida, abitata da tutti quegli animali che sono raffigurati nel tempio,
ma poi il passaggio all'agricoltura ha trasformato l'ambiente rendendolo sempre
più brullo e poi, quando ormai impoverito, venne abbandonato. L'abbandono finì
la trasformazione in quel deserto che ora è quella regione.
Secondo Schmidt la probabile
causa di questo mutamento fu proprio la costruzione del tempio: "Per
costruire un posto come questo, i cacciatori devono essersi riuniti in gran
numero. Dopo avere finito l'edificio, probabilmente rimasero riuniti per il
culto. Ma poi scoprirono che non potevano alimentare tante persone con una
regolare attività di caccia e raccolta. Penso, quindi, che abbiano iniziato la
coltivazione di erbe selvatiche sulle colline. La religione spinse la gente ad
adottare l'agricoltura."
Uno scenario di questo tipo non
sembra inverosimile in quanto è ciò che è successo in tante altre occasioni di
sfruttamento delle risorse di un luogo da parte dell'uomo. Ciò che è importante
sottolineare è che questo errore fosse commesso fin dagli albori da parte della
civiltà umana. Da allora l'uomo ha reiterato il misfatto senza imparare dalle
sue azioni.
Bibliografia
Andrew Curry, Photographs by Berthold
Steinhilber- Gobekli Tepe: The World’s First Temple? - Smithsonian magazine,
November 2008
Paolo Battistel - La Civiltà
Perduta di Gobekli Tepe - Runa Bianca n°3, Settembre 2011
Wikipedia - Gobekli Tepe
http://albero-huluppu.blogspot.it/2011/11/gobekli-tepe-un-tempio-delleden.html
Gobekli Tepe: una straordinaria
scoperta archeologica che rivoluziona le nostre conoscenze sul remoto passato
dell'uomo e getta una nuova luce sulle antiche tradizioni che hanno originato
il racconto biblico della Genesi. Klaus Schmidt, l'archeologo scopritore del
primo complesso templare dell'umanita', con questo libro ci conduce per mano
dentro l'enigma che attanaglia da sempre gli studiosi della preistoria: donde
veniamo e come siamo arrivati fin qui? Davanti a questa domanda cruciale,
l'autore non si tira indietro ed avanza ipotesi narrando, in modo coinvolgente,
il suo primo impatto con la misteriosa collina di Sanliurfa, nella Turchia
orientale, e con i successivi eccezionali ritrovamenti, per poi descrivere con
rigore la struttura dell'insediamento neolitico, cercando di interpretare il
significato dei colossali pilastri a T disposti a cerchio ed istoriati con
straordinari bassorilievi naturalistici o con simboli ancora tutti da
decifrare. Il tutto 7000 anni prima delle grandi piramidi egizie e in tempi
ancor piu' remoti rispetto all'innalzamento del primo megalite di Stonehenge.
Il sito di Gobekli Tepe, con le sue meraviglie provenienti direttamente
dall'era glaciale e con quelle che giacciono misteriosamente ancora sotto il
manto di terra, e' destinato a cambiare radicalmente la comprensione delle
tappe dell'avventura umana.
'La scoperta degli antichissimi
templi di Gobekli Tepe (X millennio a.C.) permette per la prima volta di
comprendere, con chiarezza senza uguali, come cacciatori e raccoglitori abbiano
dato origine alla cultura degli agricoltori sedentari. Un libro affascinante
sugli inizi della rivoluzione neolitica.'
(Prof. Dr. Friedemann Schrenk,
Direttore della sezione paleoantropologica del Senckenberg Museum di
Francoforte)
'Questa è la storia della
scoperta di un santuario monumentale che, a rigor di logica, non dovrebbe
nemmeno esistere. Prima che venisse in luce, infatti, nessuno avrebbe creduto
che i nostri predecessori, già 12000 anni fa, fossero in grado di realizzare
opere d'arte e d'architettura di tale portata. In questo libro riccamente
illustrato l'archeologo Klaus Schmidt, autore degli scavi, descrive quali forze
propulsive abbiano potuto manifestarsi in un momento così cruciale per la
storia della civilta' umana.''
(Umberto Tecchiati)
pp. 272, XVI (tavole) - ISBN: 978-88-97264-00-2 Prezzo di Copertina 24.50
http://youtu.be/uFgcmXRHcLU
http://youtu.be/7ceXk_VLQAE
http://youtu.be/6zLm_VyUmvQ
http://youtu.be/7_LL_9bWB04
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