Ero ad una mostra di oggetti preziosi rinascimentali, quando la mia attenzione viene catturata da una pistola in ebano, oro ed argento. Ormai sedotto, leggo nella targhetta esplicativa:
"Uno dei massimi esempi della
stretta collaborazione fra orologiai e armaioli tipica della Norimberga del XV° secolo"
Quindi questo è il fascino della pistola: il suo
fondere misura del tempo e meccanica della morte, stringerli nel battesimo del fuoco.
Quel che mi ha colpito è che inizialmente gli orologiai erano attivamente impiegati nello studio e nella realizzazione delle armi da fuoco: evidentemente il passaggio dal misurare il tempo al dare la morte per loro era naturale.
Il tempo come misura e trasformato nel meccano, nell'inquadrare la terra era già noto agli egizi e ai greci con le macchine disposte secondo il lancio e le grandi torre che ruotavano e colpivano con lance e pietre. [...] Infatti se noti l'evoluzione delle armi bianche e da sparo, vedrai che il tiro, l'esecuzione e la ripetizione e la giustapposizione tra sparo, e uso del fucile, carabina, spingarda tra colpo e spada e lancia venne sempre più perfezionato in alternanza di offesa. Il mitragliatore è la ripetizione seriale del colpo di offesa, dove il nemico, l'eroe, l'antagonista evapora, perché inscritto nella struttura che via via dal sedicesimo secolo diventa apparato. [...] da non confondere con gli eserciti dell'antica Roma che, seppur compatti, all'interno appariva il segno, il simbolo, il comandante, il legionario della falange e testuggine.
[...] Un libro di Remarque "Niente di nuovo sul fronte occidentale" è terribile, perché fa scoprire e riscoprire il volto del nemico, il suo occhio. La persona. Provate a leggere le ultime pagine di quel libro sentendo la seconda sinfonia di Schumann ne rimarrete schiantati
A tale proposito narro una microstoria: mio nonno, nel corso della 1° guerra mondiale fu mandato al fronte a combattere in prima linea. Ben presto si accorsero che aveva uno spiccato talento nel far rifunzionare armi non più utilizzabili, così, poco dopo, si ritrovò a dirigere la linea produttiva di una fabbrica di armi. Ah, dimenticavo, mio nonno nella vita faceva l'orafo oltre che l'orologiaio.
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