martedì 10 marzo 2015

L’immagine raffigura una lavanderia delle Maddalene in Irlanda. Data e luogo sono sconosciuti. Ci sono due donne: un’anziana con i capelli molto corti e una ragazzina. Entrambe hanno uno sguardo vuoto e rassegnato. Le “Magdalene Laundries”, ovvero le lavanderie delle Maddalene, sono nate in Irlanda alla fine del dicottesimo secolo, con lo scopo di dare rifugio a prostitute. Le donne “peccatrici” ricevevano rifugio in cambio di lavoro non retribuito nelle lavanderie. Le lavaderie si sono trasformate ben presto in luoghi dove qualsiasi donna considerata peccatrice veniva reclusa: giovani ragazze madri, vittime di stupri, ragazze con malattie psichiatriche, ragazze provenienti da orfanotrofi.


Le fotografie che hanno fatto la storia.

L’immagine raffigura una lavanderia delle Maddalene in Irlanda. Data e luogo sono sconosciuti. 
Ci sono due donne: un’anziana con i capelli molto corti e una ragazzina. Entrambe hanno uno sguardo vuoto e rassegnato. Le “Magdalene Laundries”, ovvero le lavanderie delle Maddalene, sono nate in Irlanda alla fine del dicottesimo secolo, con lo scopo di dare rifugio a prostitute. Le donne “peccatrici” ricevevano rifugio in cambio di lavoro non retribuito nelle lavanderie. Le lavaderie si sono trasformate ben presto in luoghi dove qualsiasi donna considerata peccatrice veniva reclusa: giovani ragazze madri, vittime di stupri, ragazze con malattie psichiatriche, ragazze provenienti da orfanotrofi. Si calcola che dal 1922 fino al 1996 (anno nel quale l’ultima lavanderia è stata chiusa) sono state recluse all’incirca 15’000 donne (la più giovane aveva 9 anni e la più anziana 89). In media le donne lavoravano in questi istituti per 7 mesi, ma molte ci rimanevano per tutta la vita. Le “fallen women” subivano violenze verbali e fisiche da parte delle congregazioni religiose che governavano gli istituti. Le giovani ragazze madri erano costrette a dare in adozione i bambini, oppure a cederli agli orfanotrofi. Si stima che tra il 1950 e il 1960 2’000 bambini illegittimi irlandesi siano stati adottati da famiglie statunitesi, senza alcun controllo da parte delle autorità competenti. La storia di Philomena Lee, raccontata nel film “Philomena”, è un esempio di coraggio e forza d’animo. Dopo 50 anni di silenzio, Philomena decide di andare alla ricerca di suo figlio. Molte donne venivano stigmatizzate dalla società, e per vergogna taquero per tutta la loro vita, senza mai parlare delle loro esperienze nelle lavanderie o dei loro bambini perduti. Nel 2013 lo Stato Irlandese fece le prime scuse pubbliche, e il primo ministro Enda Kenny ammise: “Alle Maddalene era stato detto che stavano lavando via il loro peccato, ma sappiamo ed è la nostra vergogna, che stavano lavando via un’ombra dalla nostra nazione.” 
grazie ad Anna per foto e didascalia!


Guardatevi il film molto interessante sull'argomento : 
https://www.youtube.com/watch?v=rV1JSr9Gj-4



In questo documentario ci sono le testimonianze a cui si è ispirato il film "Magdalene" http://youtu.be/FtxOePGgXPs





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