Deva Sakshin
NON CI SONO SOLUZIONI MA
DISSOLVIMENTO DI CIÒ CHE CREDEVAMO PROBLEMI. LA STESSA IDEA DI SOLUZIONE, È
CREATA DA CIÒ CHE DEFINIAMO UN PROBLEMA; il suo scopo è renderlo reale il più
possibile. In questo modo LA DIMENSIONE IDEALE DIVENTA L'UNICA ALTERNATIVA
PRATICABILE. Concludiamo che la prigione è la fuori e la libertà è dentro di
noi, ma LA CAUSA DEL PROBLEMA NASCE PROPRIO DAL SENSO DI SEPARAZIONE TRA
INTERNO ED ESTERNO, e LA SUA PERMANENZA SI NUTRE DELLA NOSTRA ACCETTAZIONE DI
ETICHETTE COME: SUPERIORE O INFERIORE, FORTUNATO O SFORTUNATO, DI PIÙ O DI
MENO. La tensione è creata dal VOLERE ADATTARE LA NOSTRA REALTÀ A QUESTE
ETICHETTE MENTALI, e naturalmente non possiamo che ricavarne ulteriori FRUSTRAZIONI.
(nessuna etichetta in generale, ha una qualità commestibile). LA FRUSTRAZIONE VIENE
ALIMENTATA DAL TENTATIVO DI RIEMPIRE CON QUALSIASI COSA, LA REALTÀ DI SPAZIO
CHE NOI SIAMO IN TUTTE LE DIMENSIONI: relativa, assoluta, trascendente. LO
SPAZIO È LA TUA PRESENZA, senza il "mio" che introduce soggetti e
oggetti da etichettare. Tu non sarai mai un insieme di cose solo belle o solo
brutte, ma SEI E SARAI SEMPRE SOLTANTO LO SPAZIO IN CUI ESSE POSSONO ESISTERE, con
la fantasia e concretamente, parzialmente come totalmente. PRESENZA - SPAZIO -
CONSAPEVOLEZZA: non sono tre cose diverse tra loro, ma UN FLUSSO INDISTINTO, una
unica acqua e una sola sorgente.
Deva Sakshin
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