martedì 12 giugno 2018

Lao Tzu. Se sei depresso, stai vivendo nel passato. Se sei ansioso, stai vivendo nel futuro. Se sei in pace, stai vivendo nel presente.

Lao Tsu ha insegnato che sforzarsi e lottare per controllare le cose non è solo inutile, ma anche controproducente. Si dovrebbe non fare nulla (wu-wei). Ma cosa significa questo? Certo non significa non fare letteralmente nulla, significa saper discernere e saper seguire le forze naturali - seguire e assecondare il flusso degli eventi e non opporsi all'ordine naturale delle cose. Significa, in primo luogo, essere spontanei nelle proprie azioni.
Quella spontaneità che è propria della più profonda saggezza.
Ram Dass

La vita ha una sua saggezza.
Chiunque cerca di aiutare una farfalla ad uscire dal bozzolo la uccide.
Chiunque cerca di aiutare il seme a germogliare lo distrugge.
Ci sono alcune cose che devono avvenire dall'interno verso l'esterno.
Rubem Alves


Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla
Laozi o Lao Tzu (500 a.C. circa), filosofo cinese.


Pensate mai quanto conti l'apparenza nella nostra vita?
Il bruco e la farfalla sono fatti della stessa sostanza, con la seconda giocate, il primo lo schiacciate.
Vincenzo Fiore, dal libro "Io non mi vendo"


Pratica il non agire.
Opera senza interferire.
Assapora ciò che non ha sapore.
Lao Tze, "La regola celeste"


Da ogni minuscolo germoglio nasce un albero con molte fronde.
Ogni fortezza si erige con la posa della prima pietra.
Ogni viaggio comincia con un solo passo.
Lao Tzu

Genera senza possedere...
Nutri senza creare dipendenza...
Guida senza dominare...
Questa è la virtù profonda.
Lao Tze


La vita è una serie di cambiamenti naturali e spontanei.
Non li resistere. Resisterli crea solo dolore.
Che la realtà sia la realtà.
Lasciate che le cose fluiscano spontaneamente
in avanti nel modo che vogliono...
Lao Tzu


Fa più rumore una albero che cade,
piuttosto che una foresta che cresce.
Lao Tze


I nuovi inizi sono spesso mascherati da finali dolorosi
Lao Tzu


La freccia avvelenata - Storia Zen
Se un uomo viene colpito da una freccia avvelenata e non vuole che gli sia tolta prima di sapere chi l'abbia lanciata, a quale casta appartenga, quale sia il suo nome, quale sia la sua famiglia, quale sia la sua statura, quale sia la sua carnagione, da quale paese provenga, il tipo di arco che usa, il tipo di corda, il tipo di freccia, il tipo di penne, il tipo di punta, ecc., costui morirà prima di conoscere tutte queste cose.
Buddha


lo sai che il dito medio ha origini nella battaglia di argicourt? agli arcieri infatti (considerati dei vigliacchi perchè colpivano stando nelle retrovie) venivano tagliate le dita medio e indice per scoccare le frecce...da li alla famosa battaglia di argincourt...gli arcieri mostravano le due dita come sfottò ai vinti.



Tao Te Ching di Lao-tzu.
LXXVII - LA VIA DEL CIELO
La Via del Cielo
come è simile all'armar l'arco!
Quel ch'è alto viene abbassato,
quel ch'è basso viene innalzato,
quello che eccede viene ridotto,
quel che difetta viene accresciuto.
La Via del Cielo
è di diminuire a chi ha in eccedenza
e di aggiungere a chi non ha a sufficienza.
Non è così la Via dell'uomo:
ei diminuisce a chi non ha a sufficienza
per donare a chi ha in eccedenza.
Chi è capace di donare al mondo
ciò che ha in eccedenza?
Solo colui che pratica il Tao.
Per questo il santo
opera ma nulla s'aspetta
compiuta l'opera non rimane,
non vuole mostrare di eccellere.



Il Satori è il momento dell'illuminazione nella pratica del Buddismo Zen, momento in cui l'intera esperienza personale e cosmica è proiettata in un unico istante, che porta ad un annullarsi cosciente del soggetto, non derivante da una rinuncia al mondo esterno ma dalla partecipazione ad esso tramite l'atto puro. Tale processo è ben espresso dalla forma poetica dell'haiku.

http://it.wikipedia.org/wiki/Satori



Se desiderate capire l'Universo, pensate ad energia, frequenza e vibrazione
If you wish to understand the Universe, think of energy, frequency and vibration.
Nikola Tesla


A volte, semplicemente seduta, l'anima raccoglie saggezza
Proverbio zen


Più inseguite le cose, più queste sfuggiranno.
Più stretto afferrate le cose, meno ve ne resteranno nelle vostre mani.
Zen master Ma-tsu




La parola amore deriva dal sanscrito vedico, il suono rm ha il significato di vita mentre il suo contrario mr significa la morte. La a davanti alla parola esprime il negativo, perciò amr- amore significa quello che non muore mai


La gentilezza nelle parole crea confidenza;
la gentilezza nel pensiero crea profondità;
 la gentilezza nel dare crea amore
Lao Tze. Tao Te Ching


Se sei depresso, stai vivendo nel passato.
Se sei ansioso, stai vivendo nel futuro.
Se sei in pace, stai vivendo nel presente.
Lao Tzu


Comprendere gli esseri umani è intelligenza,
comprendere se stessi è saggezza.
Dominare gli esseri umani è forza,
dominare se stessi è il vero potere.
Conoscere la misura
di ciò che è abbastanza
è la vera ricchezza.
Perseverare è determinazione.
Non perdere il proprio centro è perdurare.
Morire conoscendo l'immortale è la vera longevità
Lao Tzu


A una mente tranquilla, l'universo intero si arrende
Chang Tzu 

Il vero conoscere vede tutto in uno.
La conoscenza superficiale frammenta l’uno nei molti.
Chuang-tzu

Il fine della nassa è il pesce: preso il pesce metti da parte la nassa.
Il fine del calappio è la lepre: presa la lepre metti da parte il calappio.
Il fine delle parole è l’idea: afferrata l’idea metti da parte le parole.
Chuang Tzu


Essere padroni degli altri è un impaccio,
essere padroneggiato dagli altri è un'afflizione. 
[...] Se l'uomo s'aggira nel mondo facendosi vuoto, 
chi potrà nuocergli?
Chuang-Tzu, Chuang-tzu: Libro VII, cap. XX - L'albero della montagna



C'era un uomo che, avendo perduta un'ascia, sospettò del figlio del vicino.
Lo osservò muovere i passi: aveva rubato l'ascia.
Ne osservò l'espressione: aveva rubato l'ascia.
Ne scrutò le parole e i discorsi: aveva rubato l'ascia.
Nelle sue azioni e nel suo comportamento tutto diceva che aveva rubato l'ascia.
Improvvisamente ritrovò l'ascia. Il giorno dopo osservò di nuovo il figlio del vicino:
nelle sue azioni e nel suo comportamento nulla faceva supporre che avesse rubato l'ascia.
da Il Cavo e il Vuoto, di Lieh-Tzu, UTET Extra.


LA NATURA NON TOLLERA I VUOTI
Perso un amore ne arriverà un altro.
Così è anche per il lavoro.
E' una legge fisica: i vuoti tendono a essere riempiti.
Da parte nostra non ci resta che agire con ottimismo e fiducia.
Il resto verrà da se.
Ruggero Dujani, medico saggista


Trenta raggi si uniscono in un solo mozzo
e nel suo non-essere si ha l'utilità del carro,
s'impasta l'argilla per fare un vaso
e nel suo non-essere si ha l'utilità del vaso,
s'aprono porte e finestre per fare una casa
e nel suo non-essere si ha l'utilità della casa.
Perciò l'essere costituisce l'oggetto
e il non-essere costituisce l'utilità.
Tao Tê Ching


"Spingiti abbastanza avanti verso il Vuoto,
Tieniti abbastanza stretto alla Quiete,
E delle diecimila cose non ve n'è nessuna su cui tu non possa operare.
Io le ho contemplate, ho visto dove esse tornano.
Vedi, tutte le cose per quanto possano fiorire
Tornano alla radice dalla quale spuntarono."
Lao Tzu


Perciò il pieno ha una sua funzione,
ma l'utilità essenziale appartiene al vuoto.
Lao Tzu


Il TAO
è un vuoto pieno di potenzialità,
ma, se usato, non si esaurisce
.
... Da questa misteriosa fonte
sgorga ogni cosa esistente.
Smussando gli angoli taglienti,
districando i nodi,
appannando il vistoso,
calmando la confusione,
ci fa evolvere tutti e unifica il mondo.
C'è qualcosa nascosto laggiù in fondo!
Ma io non so di chi sia figlio....
C'era ancora prima di Dio
!
Lao Tzu in "Tao te ching"



Di creta si fanno i vasi ma il vuoto in essi è l'essenza del vaso
Lao Tzu

L’argilla è necessaria per modellare un vaso.
Ma il suo uso dipende dal vuoto interno che si riesce a creare.
Lao Tzu

Quando ti spogli di ciò che sei, diventi ciò che potresti essere.
Lao Tzu


"Il Tao non può essere udito; ciò che si ode non è lui.
Il Tao non può essere visto; ciò che si vede non è lui.
Il Tao non può essere enunciato; ciò che si enuncia non è lui.
Conosci forse l'informe che dà forma alle forme?
Il Tao non ammette nomi."
Chuang-tzu


C’è qualcosa di caoticamente completo in sé
nato prima del Cielo e della Terra.
Silenzioso e senza forma,
autonomamente esistente e immutabile,
pervade ogni cosa e non si esaurisce.
Può essere considerato la Madre di tutte le cose.
Non conoscendone il nome lo chiamo Tao.
Lao-tzu, Tao-Te-Ching

Il Tao generò l'Uno, l'Uno generò il Due (Yin e Yang),
il Tre (cielo-terra-uomo) generò le 10000 creature
Lao Tzu

Preserva l'Uno dimorando nelle due anime:
sei capace di non farle separare?
(X, Parinetto)
Laozi o Lao Tzu (500 a.C. circa), filosofo cinese.


Un uomo dotato di coraggio esteriore osa morire;
un uomo dotato di coraggio interiore osa vivere.
Lao Tzu

Per raggiungere la conoscenza aggiungi qualcosa ogni giorno.
Per conquistare la saggezza togli qualcosa ogni giorno.
L’armonia della vita si raggiunge nell’equilibrio tra aggiungere e togliere.
Lao Tzu

Colui che conosce gli altri è sapiente;
colui che conosce se stesso è illuminato.
Colui che vince un altro è potente;
colui che vince se stesso è superiore.
Lao Tzu

Fa più rumore un albero che cade... di una foresta che cresce!
Laozi o Lao Tzu (500 a.C. circa), filosofo cinese

Colui il quale sa molto sul conto di altri, può essere dotto, ma chi conosce se stesso è intelligente. Colui il quale esercita controllo su altri può essere potente, ma più potente ancora è chi sa dominare se stesso.
Lao Tzu


Mentre attraversi il fiume del mondo, SVUOTA la tua barca
Chuang Tzu - Zhuang Zi

“Se un uomo attraversa un fiume
e una barca vuota va a sbattere contro la sua,
anche se è un uomo di cattivo carattere non si arrabbierà molto.
Ma se vede qualcuno nella barca,
gli griderà di stare attento al timone.
Se poi non verrà udito, griderà di nuovo,
e ancora e ancora, e poi si metterà a imprecare.
E tutto perché c’è qualcuno nella barca.
Eppure se la barca fosse vuota
non gli griderebbe, né si arrabbierebbe.
Se riesci a svuotare la tua barca
mentre attraversi il fiume del mondo,
nessuno si opporrà a te,
nessuno cercherà di nuocerti.”
Chuang Tzu, III secolo a.C.



"ZEN è la “coscienza quotidiana”, come l’ha definito Matzu (709-788, maestro zen).
Questa coscienza quotidiana non è altro che “dormire quando si è stanchi, mangiare quando si ha fame”.
Non appena noi consideriamo, riflettiamo e formiamo concetti, l’inconsapevolezza originaria va perduta e sorge un pensiero. Non mangiamo più quando mangiamo, non dormiamo più quando dormiamo. La freccia è scoccata, ma non vola diritta al bersaglio, e anche il bersaglio non è là dove deve stare.
L’uomo è un essere pensante, ma le sue grandi opere vengono compiute quando non calcola e non pensa.
Dobbiamo ridiventare come bambini attraverso lunghi anni di esercizio nell’arte di dimenticare se stessi. Quando questo è raggiunto, l’uomo pensa eppure non pensa. Pensa come la pioggia che cade dal cielo; pensa come le onde che corrono sul mare; pensa come le stelle che illuminano il cielo notturno; come le foglie verdi che germogliano sotto la brezza primaverile. Infatti, è lui stesso la pioggia, il mare, le stelle, il verde. Quando l’uomo ha raggiunto questo grado di sviluppo spirituale è un “maestro Zen” della Vita: le sue mani e i suoi piedi sono i pennelli, e il mondo intero è la tela su cui dipingere la sua vita. Tale quadro si chiama “storia” ".
Eugen Herrigel


Il dito e la luna. Una sera di plenilunio, il maestro Pai-chang chiamò i suoi allievi e disse loro: "chi ha capito l'insegnamento zen dev'essere in grado di spiegare che cos'è la luna senza nominarla".
Uno dei discepoli pensò: "Questa volta non posso sbagliare". Sollevò il braccio e con il dito indicò la luna.
Pai-chang gli afferrò il dito e glielo storse. "E adesso dov'è la luna?" domandò.
Il monaco si risvegliò.
Commento: Non esiste solo il linguaggio delle parole: anche i gesti le espressioni e lo stesso silenzio costituiscono un linguaggio. Quando lo Zen dice che dobbiamo cogliere la verità (oltre la mente), si riferisce a qualsiasi tipo di espressione escogitata dall'uomo. Il monaco che aveva creduto di risolvere questo caso in modo simile al precedente aveva in realtà utilizzato solo un altro tipo di linguaggio. Ma non era riuscito a "dire" che cosa fosse la luna. Come recita un detto zen, "il dito che indica la luna non è la luna". Non dobbiamo illuderci che il "senso delle cose" sia stato concepito (per) l'uomo. "Il cielo e la terra sono disumani" dichiara in tal senso Lao-tzu. Dopo aver (parlato) delle cose, abituiamoci a togliere il "dito" e a guardare la realtà senza simboli.


Il Tao di cui si può parlare non è l'eterno Tao,
il nome che si può pronunciare non è l'eterno nome.
Senza nome è l'origine del cielo e della Terra.
Con un nome è la Madre delle innumerevoli creature.
Eternamente privo di desideri puoi coglierne il mistero.
Eternamente desiderando puoi coglierne le manifestazioni.
Questi due nomi indicano la stessa cosa:
è l'oscuro,
oscurità nell'oscurità,
la porta di tutti i misteri.
Laozi o Lao Tzu (500 a.C. circa), filosofo cinese.


C’è forse, in noi Orientali, un’inclinazione ad accettare i limiti, e le circostanze, della vita. Ci rassegniamo all’ombra, così com’è, e senza repulsione. La luce è fievole? Lasciamo che le tenebre c’inghiottano, e scopriamo loro una beltà. Al contrario, l’Occidentale crede nel progresso, e vuol mutare di stato. È passato dalla candela al petrolio, dal petrolio al gas, dal gas all’elettricità, inseguendo una chiarità che snidasse sin l’ultima particella d’ombra.
Jun'ichirō Tanizaki


Gli occidentali procedono per assoluti: una cosa è positiva o negativa, forte o debole, giusta o sbagliata. In oriente, invece, vediamo ogni cosa come debole e forte nello stesso tempo. Un albero che si piega facilmente viene considerato debole. Quello stesso albero, però, possiede la forza di abbandonarsi a un vento impetuoso. Perciò, mentre gli altri alberi vengono abbattuti dalla violenza del vento, esso riesce a sopravvivere. La flessibilità dell'albero è la sua forza.
Wataru Ohashi


Rispondi in maniera intelligente anche a chi ti tratta stupidamente.
Lao Tze


Fà più rumore un albero che cade... di una foresta che cresce!
Laozi o Lao Tzu (500 a.C. circa), filosofo cinese

Gli opposti non sono elementi contrari tra loro, ma le componenti di una stessa unità.
Tao

Una distinzione sottile come un capello e cielo e terra sono separati
Lao-Tze ‎


Lao Tzu: umanità e giustizia
Leggiamo un altro passo tratta dal Libro degli insegnamenti di Lao Tzu, tradotto dal cinese da Thomas Cleary e edito in Italia dalla Oscar Mondadori con la traduzione di Claudio Lamparelli.

PRINCIPI DEL TAO
Lao Tzu disse: Contrarsi è un mezzo per cercare di espandersi, curvare è un mezzo per cercare di raddrizzare. Cedere un pollice per ottenere un piede o curvare il piccolo per raddrizzare il grande sono azioni che i grandi uomini compiono. Se cento fiumi corrono paralleli e non sfociano in un oceano, vuol dire che non c’è una valle; se i corsi delle azioni vanno in direzioni differenti e non confluiscono nel bene, vuol dire che non c’è autorità.
http://martialarts-draconia.net/2011/12/07/lao-tzu-umanita-e-giustizia/



LA VIA DELL'ACQUA
L'acqua è una metafora per il Dao.
Essa è la cosa più morbida, ma scava la pietra, che è la cosa più dura.
Tende al basso e non all'alto.
Abita ‘luoghi che gli esseri umani detestano'
e nutre tutte le cose senza distinzioni.
Perciò il saggio si attiene al morbido, non al duro.
Compie la sua opera senza chiedere alcun riconoscimento.
Si ‘assume i mali del mondo' e perciò ‘è degno di governare il mondo'.

*Il bene più alto
Il bene più alto è come l'acqua.
L'acqua si prodiga per le innumerevoli creature
senza competere
e abita luoghi che gli esseri umani detestano.
Perciò essa è simile al Dao.
Nell'abitare resta vicino alla terra.
Nel meditare entra profondamente nel cuore.
Nel dare sii come il cielo.
Nel parlare sii sincero.
Nel governare sii giusto.
Nel trattare gli affari sii competente.
Nell'agire sii tempestivo.
Astieniti dal competere e resterai impeccabile.
Lao Zi, 8


Non avere dentro di te posizioni prefissate:
nel prendere forma le cose si rivelano.
Muovendoti, sii come l'acqua;
stando fermo, sii come uno specchio;
reagisci come fa l'eco.
Zhuangzi

Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua.
E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.
Lao Tzu

Il sommo bene è come l'acqua:
l'acqua ben giova alle creature e non contende,
resta nel posto che gli uomini disdegnano.
Per questo è quasi simile al Tao.
(VIII, Parinetto)
Laozi o Lao Tzu (500 a.C. circa), filosofo cinese

Ecco come bisogna essere! Bisogna essere come l'acqua. Niente ostacoli - essa scorre.
Trova una diga, allora si ferma. La diga si spezza, scorre di nuovo.
In un recipiente quadrato, è quadrata. In uno tondo, è rotonda.
Ecco perché è più indispensabile di ogni altra cosa.
Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua.
E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.
Laozi

Ogni onda sa di essere il mare. Ciò che la disfa non la disturba perché ciò che la infrange la ricrea.
Lao-Tse

Il rigido e l'inflessibile sono amici della morte.
Il tenero ed il flessibile sono amici della vita.
Lao Tzu, Tao Te Ching


La flessibilità trionfa sulla rigidità, la debolezza sulla forza.
Ciò che è malleabile è sempre superiore a ciò che è inamovibile.
Lao Tzu

Gli esseri umani sono morbidi e flessibili quando nascono, duri e rigidi quando muoiono.
Gli alberi e le piante sono teneri e flessibili quando sono in vita, secchi e rigidi quando sono morti. Perciò il duro e il rigido sono compagni della morte, il morbido e il flessibile sono compagni della vita. La rigidità e la forza sono inferiori, la flessibilità e la morbidezza superiori. 
Lao Tzu


Che diventino indifesi come bambini, perché la debolezza è potenza e la forza è niente.
Quando l'uomo nasce, è debole e duttile. Quando muore, è forte e rigido. Così come l'albero: mentre cresce è tenero e flessibile. E quando è duro e secco, muore.
Rigidità e forza sono compagni della morte. Debolezza e flessibilità esprimono la freschezza dell'esistenza. Ciò che si è irrigidito non vincerà
Andrej Tarkovskij. Stalker

Però sei incontaminato. Non sei mica come loro. Hai ancora qualcosa che si muove, tu, dentro. Loro sono induriti, perduti. Ti sarai perso, ma indurito però no. Ti occorre solo di venir trovato.
Charles Bukowski da "Storie di ordinaria follia"

"Il movimento vince il freddo, 
lo star fermi vince il calore. 
Chi è calmo e tranquillo diventa la guida del mondo." 
Lao Tzu

Mettiti sul ponte e aspetta, vedrai passare sul fiume sotto di te il cadavere del tuo nemico
Lao Tze

Senza uscire dalla porta conoscere il mondo.
Senza spiare dalla finestra vedere la via del cielo.
Più lontano si va, meno si sa.
Perciò il saggio non viaggia, eppure sa;
non guarda, eppure comprende; non fa, eppure compie.
Lao Tzu, Tao Te Ching, ca. V sec. a.e.c.


Nella casa, vivi vicino al suolo. 
Nel pensare, mantieni il semplice. 
In conflitto, sii leale e generoso. 
Nel governare, non cercare il controllo. 
Nel lavoro, fai quello che ti piace. 
Nella vita familiare, sii completamente presente.

❝ In dwelling, live close to the ground. In thinking, keep to the simple. In conflict, be fair and generous. In governing, don't try to control. In work, do what you enjoy. In family life, be completely present.❞
Lao Tzu


Ciò che alla fine deve contrarsi, all'inizio deve espandersi.
Ciò che alla fine deve indebolirsi, all'inizio deve essere forte.
Ciò che alla fine deve essere scartato, all'inizio deve essere abbracciato.
Ciò che alla fine deve essere ottenuto, all'inizio deve essere dato.
Ecco ciò che si chiama intuizione sottile.
Il morbido vince il duro.
Il debole vince il forte.
Lao Tzu, Tao Te Ching


Nel mangiare, è meglio non riempirsi;
Nel pensare, è meglio non esagerare.
Limitate questi al livello appropriato
E naturalmente raggiungerete la vitalità.
Nei-Yeh (Coltivazione Interiore)


Un giorno un ragazzo chiese al vecchio saggio del paese quale fosse la cosa più forte.
Il saggio dopo qualche minuto gli rispose:
Le cose più forti al mondo sono nove:
"Il ferro è più forte, ma il fuoco lo fonde.
Il fuoco è forte, ma l'acqua lo spegne.
L'acqua è forte ma nelle nuvole evapora.
Le nuvole sono forti ma il vento le disperde.
Il vento è pure esso forte ma la montagna lo ferma.
La montagna è forte, ma l'uomo la conquista.
L'uomo è forte ma purtroppo la morte lo vince".
"Allora è la morte la più forte!"
- lo interruppe il ragazzo - "No" - continuò il vecchio saggio -
"l'amore... sopravvive alla morte!" 
(Anonimo)


Acqua Kuei: ‎.... come un immenso specchio frantumato ... ogni piccolissimo frammento rispecchia l'UNO UNICO ... ^_^




Il tao è un vuoto pieno di potenzialità, ma, se usato, non si esaurisce.
Da questa misteriosa fonte sgorga ogni cosa esistente. Smussando gli angoli taglienti, districando i nodi, appannando il vistoso, calmando la confusione, ci fa evolvere tutti e unifica il mondo. C'è qualcosa nascosto laggiù in fondo! Ma io non so di chi sia figlio.... c'era ancora prima di Dio!"
Lao Tzu in "tao te ching"




Il vero maestro si accontenta di servire da esempio e non impone la sua volontà.
E' acuto ma non punge, è diretto senza ferire, illumina senza abbagliare.
Tao te Ching



Lo I Ching esprime una filosofia che sta alla base del pensiero cinese e in particolare di quello TAOISTAtutta la realtà nasce da due principi fondamentali e complementari: lo yang (o principio attivo, maschile, creativo) e lo yin (passivo, femminile, ricettivo)TALI PRINCIPI NON SONO CONSIDERATI COME OPPOSTI E IRRIDUCIBILI, NÉ DOTATI DI ATTRIBUTI MORALI (IL BENE CONTRO IL MALE), MA PERENNEMENTE DESTINATI A FONDERSI E DIVIDERSI IN VARI MODI E IN UN CICLO INFINITO. L'ESSENZA DELLA REALTÀ È IN SOSTANZA IL MUTAMENTO. Da qui deriva la base oracolare del libro: conoscere la realtà significa conoscere il flusso del mutamento e, di conseguenza, sapere se e quando conviene assecondare tale flusso,  o se conviene (o è possibile) opporvisi.  IN MOLTI CASI LO I CHING RISPONDE CONSIGLIANDO DI NON AGIRE, SECONDO I DETTAMI TAOISTI DEL WU WEI, AZIONE PASSIVA O INAZIONE. Lo I Ching non impone uno specifico futuro agli avvenimenti, piuttosto ne DESCRIVE LE VARIE PROBABILITÀ AL MOMENTO PRESENTE. L'espressione "l'uomo superiore" (Chüntzû) indica il saggio che dotato di tali conoscenze sa sfruttarle nel modo migliore, decidendo di agire o non agire.


questo è aver guardato molto bene dentro se stessi... aver buttato ciò di cui non hai più bisogno ...aver ringraziato ciò che ti ha permesso questa evoluzione ... ma che è stato un mezzo ...



Di tutte le discipline religiose, la mia è sicuramente quella orientale che si basa sul MIGLIORAMENTO umano e non sulla punizione.....


‎Ci sono quelle che Lao Tzu chiama VIRTU', che sono quattro. La prima è la riverenza verso la vita, cioè il RISPETTO. La seconda è la SINCERITA', che è molto più dell’onestà. La terza è la GENTILEZZA, che si manifesta come disponibilità. E la quarta è il SOCCORSO, che si manifesta offrendoci agli altri. Queste sono le quattro virtù che Lao Tzu ci chiede di fare nostre




‎...Lao-tzu disse quasi le stesse cose di Cristo, circa 200 anni prima...




La morte dell’ignoranza.
“Il tuo cuore batte troppo forte, cerca di calmarti… cos’è che ti spaventa? Io ho ascoltato il silenzio, maestro, ho sentito tutto il mio essere fluttuare come una nuvola, poi la pioggia è caduta dal cielo, attraversandomi, e mi sono sentito parte di tutto, pur restando me stesso.
Tu hai scoperto la tua identità
Si, maestro. Ma in questa grande gioia io mi sono sentito morire… questo mi ha spaventato.
Conosci la mutazione del baco da seta?

Si, il verme muore e la farfalla vive.  Eppure non sono due creature separate. Ma una in due. Avviene lo stesso nell’uomo. Le sue false convinzioni devono morire affinchè possa conoscere la gioia della sua vita. Ciò che tu hai udito nel silenzio è vero: qualcosa in te sta morendo, e questa cosa si chiama ignoranza.


Frammento della prima parte del film Primavera, Estate, Autunno, Inverno e ancora Primavera diretto da Kik KI-DUk

http://youtu.be/O0Q1lj2wdS8



Dio è in ogni luogo e in nessuno, fondamento di tutto, di tutto governatore, non incluso nel tutto, dal tutto non escluso, di eccellenza e comprensione egli il tutto, di defilato nulla, principio generatore del tutto, fine terminante il tutto.
Bruno Giordano


Lo I Ching esprime una filosofia che sta alla base del pensiero cinese e in particolare di quello TAOISTA: tutta la realtà nasce da due principi fondamentali e complementari: lo yang (o principio attivo, maschile, creativo) e lo yin (passivo, femminile, ricettivo); TALI PRINCIPI NON SONO CONSIDERATI COME OPPOSTI E IRRIDUCIBILI, NÉ DOTATI DI ATTRIBUTI MORALI (IL BENE CONTRO IL MALE), MA PERENNEMENTE DESTINATI A FONDERSI E DIVIDERSI IN VARI MODI E IN UN CICLO INFINITO. L'ESSENZA DELLA REALTÀ È IN SOSTANZA IL MUTAMENTO. Da qui deriva la base oracolare del libro: conoscere la realtà significa conoscere il flusso del mutamento e, di conseguenza, sapere se e quando conviene assecondare tale flusso,  o se conviene (o è possibile) opporvisi.  IN MOLTI CASI LO I CHING RISPONDE CONSIGLIANDO DI NON AGIRE, SECONDO I DETTAMI TAOISTI DEL WU WEI, AZIONE PASSIVA O INAZIONE. Lo I Ching non impone uno specifico futuro agli avvenimenti, piuttosto ne DESCRIVE LE VARIE PROBABILITÀ AL MOMENTO PRESENTE. L'espressione "l'uomo superiore" (Chüntzû) indica il saggio che dotato di tali conoscenze sa sfruttarle nel modo migliore, decidendo di agire o non agire.



COLPA E VERGOGNA 
Nello "I Ching", l'antichissimo manuale divinatorio, si legge: "una volta yin, una volta yang, ecco il Tao". L'opposizione relativa e ritmica di yin e yang suggerisce l'ipotesi di un universo di pensiero basato non sul principio di autorità, ma sul principio di avvicendamento. Se si sbagliano i tempi dell'avvicendamento non si cade nelle braccia di Satana, non si sente l'angoscia eccessiva della colpa, semmai ci si vergogna. In altre parole, l'antitesi fra essere e non-essere, tra Bene e Male, tra Dio e Satana, tra anima e corpo, non crea conflitti nella psiche cinese. Per questo la Cina é stata definita "mondo senza Satana" e la sua civiltà si definisce, rispetto alla nostra che é "civiltà della colpa", come "civiltà della vergogna". 
Renata Pisu in introduzione a ''Il tappeto da preghiera di carne'' di Li Yü



Un frutto deve putrefarsi per generare il seme che entra nella terra [mortificatio], producendo una nuova vita [creatio]. Ed è così che la natura insegna che proprio dal culmine del negativo [nigredo] nasce l’inizio del positivo [albedo, rubedo, aurum potabilis] . Per questo la luce non potrà mai essere sconfitta dal buio.
I Ching

«Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo;
se invece muore, produce molto frutto»
Gv 12,24


Il tao è un vuoto pieno di potenzialità, ma, se usato, non si esaurisce. Da questa misteriosa fonte sgorga ogni cosa esistente. Smussando gli angoli taglienti, districando i nodi, appannando il vistoso, calmando la confusione, ci fa evolvere tutti e unifica il mondo. C'è qualcosa nascosto laggiù in fondo! Ma io non so di chi sia figlio.... c'era ancora prima di Dio!"
Lao Tzu in "tao te ching"




C’è forse, in noi Orientali, un’inclinazione ad accettare i limiti, e le circostanze, della vita. 
Ci rassegniamo all’ombra, così com’è, e senza repulsione. La luce è fievole? 
Lasciamo che le tenebre c’inghiottano, e scopriamo loro una beltà. 
Al contrario, l’Occidentale crede nel progresso, e vuol mutare di stato. 
È passato dalla candela al petrolio, dal petrolio al gas, dal gas all’elettricità, inseguendo una chiarità che snidasse sin l’ultima particella d’ombra.
Jun'ichirō Tanizaki





POSITIVO E NEGATIVO NEL TAO
Per noi occidentali il positivo è buono mentre il negativo è cattivo, perchè la nostra tendenza dualista tende subito ad assolutizzare gli opposti rendendoli appunti estremismi. Nel Tao ogni aspetto ha invece in se stesso la sua ambivalenza: non tutto ciò che è negativo (tipo il letame) è cattivo (con il letame crescono meglio le verdure) mentre non tutto ciò che è positivo (tipo la ricchezza) è buono (con le ricchezze spesso si corrompono i cuori). Per il Tao quindi esiste l'Assoluto ma l'assolutissimo elimina in se stesso l'assoluto stesso. Il dualismo è l'estremismo mentre la dualità è la corretta azione della nataura che tiene in equilibrio sia il yin che il yang.


Non chiudere la porta.
Va' leggero
come una foglia che trasvola dentro
la valle dell'aurora.
Sei troppo bello?
Copriti di cenere.
Sei troppo accorto?
Vai coi sensi ottusi.
Niente passi veloci:
la stanchezza
raggiunge presto chi si muove in fretta.
Vai
adagio
avanza lento
come la calma.
Perdi ogni forma
come fossi acqua.
Sta basso, non provare a innalzarti
e non girare in cerchio intorno al dio:
nel nulla non ci sono direzioni
né un avanti né un dietro.
Non chiamarlo per nome:
se c'è un nome
non puoi esprimerlo con una parola.
Offerte? Non portarle:
un recipiente
quand'è vuoto rimane senza peso
ma diventa assai grave quando è pieno.
Preghiere?
No, nessuna:
qui non c'è spazio per i desideri.
Devi parlare?
Fallo col silenzio
che è il discorso fra gli alberi e le rocce
tra le foglie e i fiori:
tacere è la più dolce delle voci
e il Nulla è fatto
dei colori più splendenti.
Che nessuno ti veda all'arrivare
nessuno alla partenza.
Oltrepassa la soglia come stretto
fra te e te stesso,
al modo di chi guada
un fiume, quando è inverno.
Dentro ti è concesso
solo un secondo,
il tempo che ha la neve
per sciogliersi nel sole.
Nessun orgoglio:
sei soltanto un'ombra.
Non sdegnarti:
nemmeno
un granello di polvere
risponde al tuo comando.
Nessun lamento: non cambierà niente.
Rinuncia alla grandezza:
questa è la sola via d'essere grande.
Queste tue mani, non usarle mai
non pensano ad amore ma a violenza.
Lascia che il pesce nuoti dentro l'acqua,
lascia che il frutto penda dal suo ramo.
Vive più a lungo il mite e non il duro
come la lingua sopravvive ai denti.
Soltanto chi non compie alcuna azione
può fare tutto.
Avanti!
Te
adesso
attende quell'immagine
che mai ha trovato forma.

K. Satchidanandan. Come andare al tempio del TaoLo I Ching esprime una filosofia che sta alla base del pensiero cinese e in particolare di quello TAOISTA: tutta la realtà nasce da due principi fondamentali e complementari: lo yang (o principio attivo, maschile, creativo) e lo yin (passivo, femminile, ricettivo); TALI PRINCIPI NON SONO CONSIDERATI COME OPPOSTI E IRRIDUCIBILI, NÉ DOTATI DI ATTRIBUTI MORALI (IL BENE CONTRO IL MALE), MA PERENNEMENTE DESTINATI A FONDERSI E DIVIDERSI IN VARI MODI E IN UN CICLO INFINITO. L'ESSENZA DELLA REALTÀ È IN SOSTANZA IL MUTAMENTO. Da qui deriva la base oracolare del libro: conoscere la realtà significa conoscere il flusso del mutamento e, di conseguenza, sapere se e quando conviene assecondare tale flusso,  o se conviene (o è possibile) opporvisi.  IN MOLTI CASI LO I CHING RISPONDE CONSIGLIANDO DI NON AGIRE, SECONDO I DETTAMI TAOISTI DEL WU WEI, AZIONE PASSIVA O INAZIONE. Lo I Ching non impone uno specifico futuro agli avvenimenti, piuttosto ne DESCRIVE LE VARIE PROBABILITÀ AL MOMENTO PRESENTE. L'espressione "l'uomo superiore" (Chüntzû) indica il saggio che dotato di tali conoscenze sa sfruttarle nel modo migliore, decidendo di agire o non agire.


COLPA E VERGOGNA 
Nello "I Ching", l'antichissimo manuale divinatorio, si legge: "una volta yin, una volta yang, ecco il Tao". L'opposizione relativa e ritmica di yin e yang suggerisce l'ipotesi di un universo di pensiero basato non sul principio di autorità, ma sul principio di avvicendamento. Se si sbagliano i tempi dell'avvicendamento non si cade nelle braccia di Satana, non si sente l'angoscia eccessiva della colpa, semmai ci si vergogna. In altre parole, l'antitesi fra essere e non-essere, tra Bene e Male, tra Dio e Satana, tra anima e corpo, non crea conflitti nella psiche cinese. Per questo la Cina é stata definita "mondo senza Satana" e la sua civiltà si definisce, rispetto alla nostra che é "civiltà della colpa", come "civiltà della vergogna". 
Renata Pisu in introduzione a ''Il tappeto da preghiera di carne'' di Li Yü



Un frutto deve putrefarsi per generare il seme che entra nella terra [mortificatio], producendo una nuova vita [creatio]. Ed è così che la natura insegna che proprio dal culmine del negativo [nigredo] nasce l’inizio del positivo [albedo, rubedo, aurum potabilis] . Per questo la luce non potrà mai essere sconfitta dal buio.
I Ching

«Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo;
se invece muore, produce molto frutto»
Gv 12,24


Il tao è un vuoto pieno di potenzialità, ma, se usato, non si esaurisce. Da questa misteriosa fonte sgorga ogni cosa esistente. Smussando gli angoli taglienti, districando i nodi, appannando il vistoso, calmando la confusione, ci fa evolvere tutti e unifica il mondo. C'è qualcosa nascosto laggiù in fondo! Ma io non so di chi sia figlio.... c'era ancora prima di Dio!"
Lao Tzu in "tao te ching"



C’è forse, in noi Orientali, un’inclinazione ad accettare i limiti, e le circostanze, della vita. 
Ci rassegniamo all’ombra, così com’è, e senza repulsione. La luce è fievole? 
Lasciamo che le tenebre c’inghiottano, e scopriamo loro una beltà. 
Al contrario, l’Occidentale crede nel progresso, e vuol mutare di stato. 
È passato dalla candela al petrolio, dal petrolio al gas, dal gas all’elettricità, inseguendo una chiarità che snidasse sin l’ultima particella d’ombra.
Jun'ichirō Tanizaki






Chi ha avuto (l'idea) dei simboli per la chiave di violino e chiave di basso?
(Who came up with the symbols for the Treble Clef and Bass Clef?)
Ryan Oake

Il mondo è governato 
da segni e simboli, non da leggi e frasi
Confucio 551/479 A.C.


Il satori è il momento dell'illuminazione nella pratica del Buddismo Zen, momento in cui l'intera esperienza personale e cosmica è proiettata in un unico istante, che porta ad un annullarsi cosciente del soggetto, non derivante da una rinuncia al mondo esterno ma dalla partecipazione ad esso tramite l'atto puro. Tale processo è ben espresso dalla forma poetica dell'haiku.


"Alla base della sofferenza psicologica, dell’ansia, della depressione, della frustrazione, della rabbia c’è sempre un conflitto di fondo: la forbice che separa le cose come sono e le cose come vorremmo che fossero. Essere separati da ciò che amiamo, essere a contatto con ciò che detestiamo, in altri termini attaccamento e repulsione sono le radici profonde del conflitto e della sofferenza. La maggior parte delle persone cerca di risolvere il conflitto cercando di piegare la realtà alle proprie aspettative, ma questo implica un grande sforzo e anche la possibilità che questo non si possa realizzare mai, dipendendo la realtà da un insieme di fattori anche al di fuori del nostro controllo. Stabilito che occorre agire per cambiare le cose, si può nel contempo ridurre lo sforzo, l’energia associati al conflitto. Il conflitto fa aumentare la temperatura mentale, aumenta la tensione nervosa, causando stress e paradossalmente proprio l’allontanamento del risultato desiderato. L’antica via del Tao ci suggerisce la strategia dello sforzo inverso. Pur facendo ciò che va fatto possiamo nel contempo abbassare la temperatura, diminuire la tensione, in definitiva ridurre l’apertura della forbice. Il metodo consiste nel “togliere la legna da sotto il pentolone che bolle” La legna che fa ardere il pentolone mentale è l’importanza che noi attribuiamo al conflitto stesso e al raggiungimento dei nostri fini. Se diminuiamo l’importanza, facciamo un passo indietro, abbassiamo le nostre aspettative, riduciamo l’energia generata dal conflitto, riduciamo la tensione, diveniamo più sereni e lucidi, e abbiamo maggiori possibilità di ottenere ciò che vogliamo. Paradossalmente più diamo importanza alle cose, più ci attacchiamo ad esse, più queste sfuggono, un po’ come accade con il vostro gatto. “Togliere la legna da sotto il pentolone che bolle” è il vero senso della Compassione buddista: meno attaccamento, meno importanza, meno aspettative, un passo indietro invece che avanti, svuotare prima per poter poi riempire. Questa è una saggezza che ha 4000 anni, ma che cozza contro la nostra mentalità occidentale razionalista e logica. Una breve riflessione su quanto detto, e soprattutto qualche esperimento pratico, può convincere chiunque della efficacia di questa strategia. Togliere legna, svuotare, fare passi indietro, abbassare l’importanza, ridurre le aspettative, cedere per poi afferrare. La via del Tao è sottile e non evidente, anche se pochi capiranno, anche se uno solo sperimenterà, ne sarà valsa la pena".



Sotto l'ombelico abbiamo un centro che si chiama Hara in giapponese, “Giardino dell’Energia” in coreano. Noi mangiamo, respiriamo, e questa zona diventa una fonte di energia. Se la mente è tranquilla, ci consente di risparmiare energia. La mente, tuttavia, è sempre irrequieta. Vi è un flusso infinito di pensieri e desideri per vari tipi di esperienze: immagini, suoni, odori, gusti, sentimenti. Questo orientamento verso l'esterno della mente alla ricerca di esperienze sensoriali appaganti dissipa l’energia, fino a quando la riserva si esaurisce. A quel punto si diventa controllati dalle condizioni o dalle influenze esterne, e si perde così il controllo sulla propria vita. Per questo motivo, la nostra pratica di meditazione consiste nel riportare di tanto in tanto la mente al suo punto zero, l’assenza di pensieri. In altre parole, non usare gli occhi, le orecchie, il naso, la lingua, il corpo e la mente. In questo modo il nostro centro diventa più forte e recuperiamo energia, la nostra visione diventa sempre più chiara, e il nostro equilibrio si ancora saldamente al nostro centro e non viene più sballottato dalle onde turbolente e imprevedibili del mondo esterno, permettendoci di riprendere il controllo della nostra vita
Seung Sahn Sunim


L'essere umano è l’animale più pericoloso esistente al mondo
I cani non sono così male, le tigri non sono poi così male, i serpenti non sono così male. 
L’essere umano è il più pericoloso. Gli umani combattono, cacciano, pescano, massacrano, violentano, costruiscono bombe, fabbricano armi nucleari, inquinano. Creano molti problemi su questo pianeta. 
Gli esseri umani devono risvegliarsi, riscoprire la propria umanità, trovare la giusta via, e trovare in sé grande amore, grande compassione, grande rispetto per tutti gli esseri di questo pianeta. Questo mondo non è solo un mondo umano, è anche un mondo cane, un mondo gatto, un mondo serpente, il mondo degli alberi, il mondo dell'aria, il mondo della montagna. Ognuno di questi mondi, contribuisce a costruire il mondo che conosciamo. Quindi dobbiamo aiutare gli esseri umani svegliarsi e riscoprire la propria umanità.
Seung Sahn, maestro Zen


Cosa è la Verità? Chiaro significa vero, Il cielo è blu, l’albero è verde, un cane sta abbaiando “woof, woof!” Ogni cosa è la veritàLa Bibbia dice “Io sono la Via, la Verità, la Vita”. Io sono la Via, significa lasciar cadere il proprio Ego, il proprio Egoismo, l’Io, il Mio. Quanti Cristiani hanno compreso queste parole? Lasciate cadere tutto, la grande Via apparirà chiara davanti a voi. Allora Voi e la Verità non sarete più cose separate. Quando avrete trovate la Grande Via, quando avrete reso chiara la vostra mente, sarete in grado di aiutare gli altri a liberarsi della loro sofferenza. Questa è la nostra missione, vita dopo vita. Questo ci rende veramente diversi dagli animali, veramente, integralmente umani. Possiate aprire i vostri occhi, trovare la vostra Via e aiutare tutta l’umanità a liberarsi dalla sofferenza
Seung Sahn Sunim


Ci sono molte onde di pensiero nella vostra mente. Ma se voi acquietate i vostri pensieri, sino a fermarlila vostra mente diverrà alla fine chiara e limpida. Allora la vostra mente funzionerà come uno specchio: viene il giallo, il giallo viene riflesso, viene il rosso, il rosso viene riflesso, vengono pensieri, scorrono via e vengono riflessi. Tutto viene riflesso, ma nello specchio non rimane nessuna traccia
Seung Sahn Sunim



 Bellissimo, ma chi mi insegna a farlo veramente?
A volte provo con la meditazione ma e' difficile....



Dipende da che tipo di meditazione fai, qui si tratta della meditazione Zen, che culmina proprio con l'assenza di pensiero, o quantomeno il loro naturale scorrere, venire e andare liberamente
Si può apprendere, non è difficilissimo, ci sono diversi Dojo (centri) che la insegnano




Vere parole quelle del Maestro Zen: l'essere umano deve costruire umanità altrimenti riempie il Mondo solo di dolore in famiglia tra gli amici,altrimenti riempie il mondo di dolore, quindi niente e tanto nello stesso tempo






E, possibilmente, adottare una dieta vegetariana nel rispetto di tutti gli esseri viventi




Il Flusso - Wu wei -
"Il lasciare agire, il fare nel non-fare, l'abbandonarsi del Maestro Eckhart è diventato per me la chiave che dischiude la porta verso la via: bisogna essere psichicamente in grado di lasciar accadere. Questa è per noi una vera arte, che quasi nessuno conosce. La coscienza interviene continuamente ad aiutare, correggere e negare, e in ogni caso non è capace di lasciare che il processo psichico si svolga indisturbato".
C.G.Jung, Commento al 'Segreto del fiore d'oro', Opere, XIII,p.28"[...]




proprio ieri mia moglie, medico e agopunturista, mi parlava dei flussi ... anche attraverso i cosiddetti "meridiani curiosi"




Credo che non si possa e non si debba prescindere dalla coscienza, intesa come funzione emergente della personalità nel suo insieme. In una personalità sana, è la coscienza che prende le decisioni effettive, compresa quella di lasciarsi andare o meno alla spinta delle emozioni e dell'inconscio.



Sì Marino, una 'Coscienza integrata'...ma siamo così sicuri che sia la Coscienza a decidere da sola il'senso' della nostra esistenza? O c'è qualcosa di più complesso che sollecita l'intero processo?



Nella meditazione Zen il fare nel non fare è la pratica prioritariaLasciar cadere il flusso del pensiero e lasciar riposare la coscienza. Essa non interviene e la mente riposa. Stare seduti o camminare senza influenza del pensiero è per l'essere umano occidentale davvero difficile perchè, la coscienza, interviene sempre ad interrompere il non agire. E se per avviare il processo immaginativo la presenza della coscienza fosse di ostacolo? e se la coscienza impedisse il libero fluire delle sensazioni e quindi impedisse una reale connessione con un mondo altro? e se in questo mondo altro riesedesse la parte più importante di sè? Allora, l'agire nel non-agire degli orientali sarebbe la Via.



 l’unica via per la pace interiore è 
spontaneità
agire senza artificiosità
lasciarsi attraversare dalla vita


smettere di desiderarelasciarsi portare del flusso delle cose senza cercare una direzione, abbandonare una ricerca affannosa che è comunque inane. Sono precetti non del tutto sconosciuti ai giorni nostri poiché l’idea di “lasciarsi attraversare dalla vita” o il concetto taoista di Wu wei (agire senza agire, agire tramite la non azione)" 
http://drzerotango.blogspot.it/2011_12_01_archive.html


Tecniche di riequilibrio energetico. 
WUWEI significa NON AGIRE e indica la naturale efficacia di un’azione eseguita spontaneamente. [...] principio fondamentale della filosofia taoista.


Il Wu wei (無為, 无为) è un importante precetto del Taoismo che riguarda la consapevolezza del quando agire e del quando non agireWu può essere tradotto come non averewei con azione. Il significato letterale è quindi senza azione o meglio non azione. È parte fondamentale della regola wei wu wei (azione senza azioneagire senza sforzo). Lo scopo del wu wei è il mantenimento di un perfetto equilibrio, o armonia con il Tao, e quindi con la natura.

Nei primi testi taoisti, wu wei è spesso associato con l'acqua che ne rende perfettamente il concetto. Anche se l'acqua è leggera e debole, essa ha la capacità di erodere lentamente la rocciaL'acqua è compatta e rimane sempre uguale a sé stessa, a differenza del legno, la pietra o qualsiasi altro materiale che può essere suddiviso in pezzi. Essa può tuttavia riempire qualsiasi contenitore, assumere qualsiasi forma, andare dovunque, anche nei buchi più piccoli. Quando si suddivide in tante gocce, l'acqua ha ancora la capacità di riunirsi.

L'obiettivo del Wu Wei è quello di mantenere l'uomo in armonia con la natura, affinché il mondo segua la sua naturale evoluzione. Per fare questo l'uomo non deve ambire ad azioni troppo grandi o complesse. Queste azioni, se irrealizzabili, saranno solamente causa di sofferenza e sentimenti negativi nell'uomo. Applicando il wu wei invece l'uomo è consapevole di dover fare scelte razionali nella propria vita, procedendo a piccoli passi. Quando l'uomo coltiva le leggi del Taoaumenta il suo stato di armonia con la natura, e, come afferma il filosofo taoista Zhuang Zi, raggiunge lo stato di Ming, o chiarezza. È allo stato di Ming che deve applicare il wu weiagendo solo quando deve agire, in modo da non sconvolgere gli equilibri del Tao.

http://it.wikipedia.org/wiki/Wu_wei


Wu Wei, l'arte spirituale del cambiamento senza sforzo, per imparare a riconoscere la bellezza in ogni cosa, l'armonia nella natura, la poesia nella vita, una via da percorrere giorno dopo giorno con grande calma interiore. Uno straniero sbarca sulle coste dell'isola cinese di Shièn-Shan. Egli va in cerca di conoscenza, di risposte alle sue domande: chi siamo? Che cosa è il mondo che ci circonda? Che significato ha la nostra vita?

Dopo tante peregrinazioni, l'uomo giunge al cospetto di un vecchio saggio, un uomo "alto ed eretto come una palma, dal volto quieto come una calma sera, nel silenzio degli alberi e nella tranquillità del chiaro di luna". Sarà lui, con parole semplici e chiare, a mostrargli il cammino che conduce alla saggezza del Wu Wei.

Quello che nasce tra il viandante smarrito e l'anziano sapiente è un dialogo di straordinaria poesia e di profonda umanità, essenziale e commovente al tempo stesso, che consente all'uomo occidentale di misurarsi con l'antica saggezza orientale e di avvicinarsi al principio del Wu Wei, ovvero dell'Azione senz'Azione.

Wu Wei non significa, come si potrebbe immaginare, rinuncia all'azione, passività, pigriziaWu Wei è "moto spontaneo", "non resistenza", semplicità, accordo totale e primigenio con la natura, un cammino che conduce alla liberazione dalle schiavitù del desiderio, del dolore, delle paure della vita e dell'angoscia della morte.



Antonello Vasellino:

Wu wei insieme al te...azione senza azione in armonia con la virtualità insite nella natura umana. Il libero fluire dell'acqua come esempio di wu wei e te.



Il wu wei taoista
di Roberta Bozza

..L'espressione cinese viene letteralmente tradotta con "NON-AGIRE"; ma WU WEI NON CORRISPONDE AD UNA SORTA DI INVITO ALLA PASSIVITÀ, PROPONE PIUTTOSTO UNA COSTANTE ATTENZIONE AL MONDO CIRCOSTANTE ONDE EVITARE INTERFERENZE con il suo inesauribile intrecciarsi di rapporti. Un'ATTENZIONE che ESIGE LA MASSIMA LUCIDITÀ MENTALE, SENZA REGOLE FISSE E CATEGORIE IMMODIFICABILI, STABILITE SECONDO CANONI ESCLUSIVAMENTE UMANI, CHE OSTACOLINO IL FLUIRE SPONTANEO DEGLI EVENTI NATURALI.
Come possiamo leggere nel capitolo IX dello Huai Nan Tzû, LA POSIZIONE TAOISTA SOTTOLINEA L'IMPORTANZA DI EVITARE EGOISTICHE INTERFERENZE SUL TAO, IL CORSO NATURALE DELL'INTERO UNIVERSO:
«...Ciò che, a mio avviso, è da intendersi con WU WEI, è che NESSUN PREGIUDIZIO PERSONALE (O VOLONTÀ PRIVATA) INTERFERISCE CON IL TAO UNIVERSALE e che NESSUN DESIDERIO E OSSESSIONE CONDUCONO FUORI STRADA il vero corso delle tecniche. La ragione deve guidare l'azione affinché il potere possa essere esercitato IN ACCORDO CON LE INTRINSECHE PROPRIETÀ E LE TENDENZE NATURALI DELLE COSE...».
Nella concezione taoista del wu wei bisogna quindi SCARTARE UN'INTERPRETAZIONE MERAMENTE PASSIVA DELL'AGIRE; va interpretata piuttosto come ACCETTAZIONE DELLE TRASFORMAZIONI DELLA NATURA, diviene dunque UNA FORMA DI ATTIVITÀ CHE RICHIEDE DI ESSERE RICETTIVI E ATTENTI IN OGNI SITUAZIONE.
YIN CORRISPONDE A BASARE LE PROPRIE AZIONI SULLE SITUAZIONI CHE CAMBIANO, come fa IL SAGGIO TAOISTA CHE SI ADATTA ALLE CIRCOSTANZE SENZA RICORRERE A DEI FISSI PRINCIPI; WEI INVECE CORRISPONDE AD AGIRE SECONDO PRINCIPI INFLESSIBILI. Quest'ultimo termine è lo stesso che troviamo nella formula wu wei, di cui un'equivalente traduzione proposta dal Graham potrebbe essere "AGIRE SENZA ARTIFICIOSITÀ".
Secondo Chuang-tzû, QUANDO UN UOMO ADERISCE FERMAMENTE ALLE PROPRIE ASSERZIONI, NONOSTANTE LE SITUAZIONI CAMBINO, E INSISTE SULLA LORO ASSOLUTA VALIDITÀ SCONTRANDOSI CON QUELLE DEGLI ALTRI, CADE NELL'ERRORE DI ATTENERSI AL WEI-SHIH; ma SE CAMBIA LE SUE OPINIONI CON IL MUTARE DELLE CIRCOSTANZE E COMPRENDE CHE QUESTE POSSONO ESSERE UGUALMENTE VALIDE COME NON VALIDE, PRATICA LO YIN-SHIH. QUEST'ULTIMA È L'ATTITUDINE PROPRIA DEL TAOISTA, che nell'azione non distingue le alternative considerandole alla stregua di mete, NON PROGETTA IL MODO DI CONSEGUIRLE, MA REAGISCE DI VOLTA IN VOLTA NELLA PIENA CONSAPEVOLEZZA DELLA SITUAZIONE, COME L'OMBRA SEGUE LA FORMA E L'ECO IL SUONO.
..«Conosci il maschile  ma attieniti al ruolo del femminile  e sii la gola dell'impero.  Se sei la gola dell'impero,  la costante virtù non ti abbandonerà  e tornerai ad essere nuovamente un bambino...».
CONOSCERE IL MASCHILE E ATTENERSI AL FEMMINILE significa riuscire a mantenere in accordo l'aspetto Yin e quello Yang; L'UOMO PUR ESSENDO FORTE DEVE SAPER CONDURRE LA VITA CON UMILTÀ ED EVITARE DI AGIRE CON VIOLENZA, solo così può ritornare all'originario stato del neonato che vive in perfetta armonia con la natura [più o meno OK - ndJB]:
«Chi possiede la virtù è come un bambino appena nato:  gli insetti velenosi non lo pungono;  gli animali feroci non lo predano;  gli uccelli rapaci non lo afferrano al volo.  Le sue ossa sono delicate e i suoi tendini flessibili, eppure la sua presa è salda.
Non conosce l'unione del maschio e della femmina,  eppure il suo organo sessuale conosce lo stimolo:  questo perché la sua virilità è al suo culmine.  Urla tutto il giorno eppure non diviene rauco:  questo perché la sua armonia è al suo culmine...».
..L'UOMO DOVREBBE PERCIÒ TENDERE A RIACQUISTARE LA DIMENSIONE DEL BAMBINO, che IL SAGGIO È IN GRADO DI CONSERVARE ASTENENDOSI DA QUALSIASI AZIONE GUIDATA DA REGOLE ARTIFICIOSE, TALI PERCHÉ UNICAMENTE FONDATE SU PRINCIPI UMANI CHE NON RISPETTANO LO STRETTO LEGAME DELL'UOMO CON IL CORSO NATURALE DEI FENOMENI.
..«La somma benevolenza è come l'acqua.  La benevolenza dell'acqua è di RECARE BENEFICIO A TUTTE LE COSE SENZA CONTESA. Sta nei posti che l'uomo disprezza. [paludi, fogne.. - ndJB] Perciò è così vicina al Tao...».
..«LA COSA PIÙ SOTTOMESSA AL MONDO PUÒ SOPRAFFARE LA PIÙ DURA AL MONDO, quel che non ha sostanza penetra in quel che non ha fessure. Da ciò conosco il BENEFICIO DELL'ATTENERSI AL NON-AGIRE. L'INSEGNAMENTO CHE NON USA PAROLE, il beneficio dell'attenersi al non-agire, questi, al di sopra della comprensione di tutti, sono solo per pochi al mondo».
L'ARRENDEVOLEZZA, JANG, è dunque la QUALITÀ, PROPRIA DELL'ACQUA e di TUTTO CIÒ CHE VIENE ASSOCIATO AL FEMMINILE [contrariamente a quanto si ritiene oggi, YIN è maschile e YANG femminile, e non viceversa - "lo Yin sulle spalle = la testa, la mente, il principio maschile" e "lo Yang fra le braccia = il cuore, l'amore, il principio femminile" - ndJB]
..NON SI TRATTA PERCIÒ DI SUBIRE CON INERZIA, MA PIUTTOSTO DI RISPETTARE GLI EVENTI SENZA AGGREDIRLI e di conseguenza senza arrecare squilibri.
..AGIRE IN ACCORDO CON IL TAO SIGNIFICA AGIRE IN MODO ARMONIOSO, imitare dunque l'Assoluto che agisce armonizzando. LA NATURA CONSISTE INFATTI IN UNA PRODUZIONE CONTINUA DI ARMONIA E LA SUA CARATTERISTICA FONDAMENTALE EQUIVALE ALLA SPONTANEITÀ, TZU JAN, IL NATURALE CORSO DEGLI EVENTI. SE IL MOVIMENTO DELLA NATURA È SPONTANEO, COME LA CRESCITA DI UN ALBERO E LO SCORRERE DELL'ACQUA, AL CONTRARIO QUELLO DELL'UOMO RISULTA IN GRAN PARTE ARTIFICIOSO, PERCHÉ PREMEDITATO E INTENZIONALE.
La spontaneità, a cui si dovrebbe conformare anche l'uomo, non corrisponde banalmente al piacere di fare qualsiasi cosa si desideri, consiste piuttosto nel SEGUIRE LA PROPRIA NATURA IN PERFETTO ACCORDO CON IL COSMO..
Dal momento che LA VIA È NEUTRALE, PERCIÒ PRIVA DI RISVOLTI MORALI CHE DISTINGUONO IL BENE DAL MALE IN ASSOLUTO, QUEI CANONI ETICI UMANI CHE L'UOMO TENDE A PROIETTARE SU TUTTO PERDONO OGNI VALIDA CONSISTENZA..
..Il WEI WU WEI, TRADOTTO SEMPRE COME L'AZIONE DELLA NON-AZIONE, rappresenta il PARADOSSO CENTRALE DEL TAOISMO FILOSOFICO, da cui derivano gli altri: la moralità della non-moralità, la conoscenza della non-conoscenza, e così via.
..L'AGIRE RISULTA SENZA SFORZO PERCHÉ L'AGENTE COINCIDE CON L'AZIONE STESSA.
Il WEI WU WEI TAOISTA è il TOTALE RIFIUTO DA UNA PARTE DI UN'AZIONE OGGETTIVA E DALL'ALTRA DI UN SOGGETTO AGENTE; IL DUALISMO SORGE PERCHÉ L'AGIRE TENDE A UN RISULTATO, ALLA REALIZZAZIONE DI UNO SCOPO CHE SI HA IN MENTE. L'unica via per trascendere il dualismo del sé e dell'altro è di AGIRE SENZA INTENZIONALITÀ, SENZA L'ATTACCAMENTO A UN FINE PROGETTATO. SVANISCE ALLORA QUELLA FRATTURA TRA LA MENTE CHE SI PREFIGGE UNA META E IL CORPO UTILIZZATO PER OTTENERE QUEL RISULTATO.
..LA MENTE, HSIN, TERMINE CHE IN CINESE LETTERALMENTE SIGNIFICA CUORE e che nell'antica Cina indicava l'ORGANO DI PENSIERO, deve essere perciò SGOMBRA DA QUALSIASI INTERFERENZA che ne oscuri la lucidità..
«...L'UOMO SOMMO USA LA MENTE COME UNO SPECCHIO; non accompagna le cose come vanno o le accoglie come vengono, egli REAGISCE E NON TRATTIENE. Perciò è in grado di conquistare le cose senza patire una ferita...».
L'UOMO SOMMO È IL SAGGIO, LA CUI MENTE RIFLETTE COME UNO SPECCHIO LA SITUAZIONE CHE SI PRESENTA DI VOLTA IN VOLTA SENZA TRATTENERE LE VALUTAZIONI CHE CONFONDONO LA CHIAREZZA DI VISIONE.
..IL "DIMENTICARE" O IL "PURIFICARE LA MENTE", RENDERLA LIMPIDA COME UNO SPECCHIO, sono il solo mezzo attraverso cui si possa realizzare il wu wei, e così conformare se stessi alla spontaneità del Tao..
..«...COSÌ È DETTO DEL SAGGIO: NELLA SUA VITA PROCEDE CON IL CIELO, NELLA SUA MORTE SI TRASFORMA CON LE ALTRE COSE. Nella calma condivide il Potere di Yin {strano: la calma è femminile, dunque dovrebbe essere Yang - ndJB}, nel moto condivide l'impulso di Yang {strano: il moto è maschile, dunque dovrebbe essere Yin - ndJB}. Non si muove per primo per trarre vantaggio, non prende precauzioni per evitare guai: solo se stimolato reagisce, solo se spinto si muove, solo se è inevitabile si erge. RIFIUTANDO LA SAPIENZA DEGLI ANTICHI, PRENDE A MODELLO IL CIELO...».
..IL RISPETTARE LE COSE NELLA LORO OBIETTIVITÀ IMPLICA CHE LA MENTE SIA LIMPIDA COME UNO SPECCHIO, QUINDI NEUTRALE E SGOMBRA DA VALUTAZIONI MORALI.
..Possiamo definire l'arte di vivere taoista come una SENSIBILITÀ MASSIMAMENTE INTELLIGENTE, CHE SAREBBE INDEBOLITA DALL'ANALIZZARE E DAL PORRE ALTERNATIVE, in particolare nel caso di pratiche fisiche; SE IL FUNAMBOLO PER ESEMPIO SI CHIEDESSE IN CONTINUAZIONE DOVE MUOVERE IL PASSO SUCCESSIVO ALLA FINE CADREBBE DALLA FUNE.
IL PROBLEMA SORGE QUANDO PREVALE LA DICOTOMIA TRA IL SOGGETTO E L'OGGETTO, allora L'AGENTE COMINCIA A PORRE LE ALTERNATIVE e a chiedersi QUALE POTREBBE ESSERE LA SOLUZIONE MIGLIORE; in questo modo NON FA ALTRO CHE DISPERDERSI IN INNUMEREVOLI DIREZIONI CON IL RISCHIO DI NON RIUSCIRE PIÙ AD INDIVIDUARE LA GIUSTA VIA.
IL SEGRETO DEGLI ARTIGIANI DEL CHUANG TZÛ È DI NON TRATTENERE ALCUNA REGOLA IMPARATA DA APPRENDISTA COME QUALCOSA DI SEPARATO A CUI SI DEBBA TENDERE -SUBENTRA IN TAL CASO L'INTENZIONALITÀ E LO SFORZO DI RAGGIUNGERE UN FINE PREFISSATO- MA DI FARE ATTENZIONE ALL'INTERA SITUAZIONE e reagire affidandosi a una pratica che non si esaurisce nelle parole ma che richiede la massima concentrazione per LASCIARE INTERAGIRE COSTANTEMENTE IL PIANO INTERIORE CON L'ESTERIORE.
L'ERRORE FONDAMENTALE È QUELLO DI FARSI DISTRARRE DAI PENSIERI CHE OSCURANO LO SPECCHIO DELLA MENTE; ma ESSERE SENZA PENSIERI NON SIGNIFICA ESSERE SBADATI, AL CONTRARIO CORRISPONDE AL PIÙ ALTO GRADO DI CONCENTRAZIONE. .. In realtà LE ALTERNATIVE NON ESISTONO, perché si escludono l'una con l'altra; si realizza unicamente l'inevitabile, nel senso che, SE GLI ELEMENTI DI OGNI FENOMENO VENGONO ORDINATI SECONDO LE LORO INTERAZIONI E INTERRELAZIONI, IL MOVIMENTO DELL'AZIONE NON PUÒ CHE RISULTARE SPONTANEO E NATURALE.
..riflettendo qualsiasi situazione con perfetta chiarezza SI PUÒ REAGIRE IN MODO AUTOMATICO IN UNA SOLA DIREZIONE. IL TAO NON È QUEL CHE L'UOMO DESIDERA EGOISTICAMENTE ma il corso in cui si trova anch'egli a scorrere, e SE RISPETTA L'EVOLVERSI NATURALE NON HA ALCUN BISOGNO DI PENSARE A COSA DEVE FARE, PIUTTOSTO SI LASCIA AGIRE DA ATTI SPONTANEI ..: «reagire con consapevolezza».
..L'azione risulta spontanea ed efficace soltanto se è presente quell'ASSENZA DI SCOPI CHE SI TRADUCE IN VUOTO. IL VUOTO È INFATTI UNA DELLE CONDIZIONI NECESSARIE PER POTER PRATICARE IL WU WEI; lasciare agire il vuoto significa PURIFICARE LO SPECCHIO DELLA MENTE DA TUTTE LE MOTIVAZIONI INTENZIONALI CHE MIRANO SEMPRE ALL'OTTENIMENTO DI QUALCOSA. Nel momento in cui svanisce l'idea di ottenere e si realizza un VUOTO DI FINALITÀ, l'intervento di chi agisce è minimo e senza tensioni che sbilancino l'esecuzione.
..Proprio come fa il cuoco Ting, il quale primeggia nella sua arte perché sa sfruttare il vuoto; la carne si separa senza difficoltà quando muove la mannaia attraverso i suoi interstizi, ed è come se non agisse, visto che il filo della lama resta sempre affilato.
..Notiamo che È ATTRAVERSO LA PRESENZA DEL VUOTO CHE LE COSE CONCRETE SODDISFANO LA RAGIONE DEL LORO ESSERE; la possibilità di utilizzarle deriva massimamente dal loro non-essere, dal loro vuoto [ad esempio, UNA STANZA VUOTA È ABITABILE; piena, al massimo è un ripostiglio: NON abitabile - ndJB]; Essere e Non-Essere, yu e wu, sono in costante relazione.
..La pratica del WU WEI, L'AGIRE CHE OTTIENE IL MASSIMO EFFETTO ATTRAVERSO IL MINIMO INTERVENTO sul corso naturale degli eventi, viene applicata dai Taoisti non ultimo nel MODO DI CONDURRE LA COMUNITÀ UMANA; anche se NON SI PUÒ PROPRIAMENTE PARLARE DI POLITICA perché il Taoismo si è sempre contrapposto ad un governo autoritario, tanto da inclinare all'ANARCHISMO.
..La società ideale si ispira a un TIPO DI VITA MOLTO SEMPLICE, in cui IL SAGGIO DÀ L'ESEMPIO SENZA REGOLE PRESTABILITE E INCORAGGIA LE INCLINAZIONI SPONTANEE INVECE DI SOFFOCARLE ATTRAVERSO CONVENZIONI FORZATE.
..Il compito del saggio taoista, in quanto governante, è dunque di ASSICURARE AL POPOLO I BISOGNI PRIMARI, VALE A DIRE IL NUTRIMENTO CHE NE RIEMPIE IL VENTRE, E SOPRATTUTTO DI DISTOGLIERLO DA TUTTI QUEI DESIDERI EGOISTICI CHE GLI IMPEDISCONO DI VIVERE IN ACCORDO CON IL TAO [NON SFORZARTI PER ORGOGLIO DI FARE UNA CARRIERA PER LA QUALE NON SEI TAGLIATO: meglio essere un lavacessi seguendo la propria Natura, piuttosto che essere un manager sforzandosi di essere ciò che non si è - ndJB]. "Svuotare le menti" non significa mantenere il popolo ignorante per poterlo manovrare, è semmai da ricondurre al concetto della mente limpida come uno specchio.
..L'intervento del saggio viene qui ridotto al minimo. .. Per organizzare una comunità in armonia con il cosmo intero, bisogna ATTENERSI ALLE INCLINAZIONI NATURALI CHE SI CORRELANO SPONTANEAMENTE:
«...Chiunque agisca manda in rovina. Chiunque trattenga perde.
Perciò il saggio: non agisce e nulla rovina, non trattiene e nulla perde.
..Perciò il saggio: ..Non desidera i beni che sono difficili da ottenere.
Impara ciò che non è erudizione. Ritorna su quel che la moltitudine ignora.»
..Il Taoismo ci mostra poi come sia possibile derivare un'intera filosofia di vita da un singolo imperativo: quello di RISPECCHIARE LE COSE COME SONO OBIETTIVAMENTE E NON COME SI VORREBBE CHE FOSSERO. [il "guardare limpido e senza preconcetti", ALTRIMENTI SI VEDE SOLO CIÒ CHE SI VUOLE VEDERE, ERGO NON SI VEDE - ndJB]
..PER I FILOSOFI TAOISTI NON SUSSISTE ALCUNA DUALITÀ ASSOLUTA TRA IL SOGGETTO E L'OGGETTO: nessuna parte di una dicotomia appare totalmente vera, in quanto, per sussistere, si relaziona di fatto a quella ad essa opposta.
..LA SPONTANEITÀ DEL TAOISMO .. NON VA SEMPLICEMENTE IDENTIFICATA CON L'ABBANDONO A QUALSIASI ISTINTO che potrebbe interferire con la tendenza naturale, ma coincide con la pratica del non-agire, con l'azione in armonia con i processi cosmici che si realizza solo nella piena consapevolezza di ogni mutevole situazione. Ecco che RISULTA DEL TUTTO INUTILE L'OPERAZIONE DI STABILIRE DELLE REGOLE DI CONDOTTA da assumere e poi applicare, ciò non farebbe altro che provocare azioni forzate e acuire quella frattura tra soggetto e oggetto all'origine di squilibri.
L'IDEALIZZAZIONE TAOISTA DI UNA SPONTANEITÀ PRIVA DI INTERFERENZE DA PARTE DEL CONTROLLO RAZIONALE si trasforma, in termini politici, nella FIDUCIA IN FORZE SPONTANEAMENTE COESIVE ALL'INTERNO DELLA SOCIETÀ, PIUTTOSTO CHE IN UN ORDINE DELIBERATAMENTE IMPOSTO DALL'ALTO. [Difatti IN ITALIA, IN ASSENZA DI ISTITUZIONI CHE FUNZIONINO, SI TIRA AVANTI COL VOLONTARIATO - ndJB] La figura del principe saggio del Tao Tê Ching diviene quella di un soggetto consapevole dell'INUTILITÀ DI CONTROLLARE LA COMUNITÀ: il suo compito è di cogliere i momenti e i punti cruciali per esercitare la minima pressione ottenendo i massimi effetti.
Nel Chuang Tzû è più che mai imperante l'aspirazione DI TORNARE A QUELLA COMUNITÀ IDEALE DELL'ETÀ DELL'ORO IN CUI SI VIVEVA IN SPONTANEA UNITÀ SENZA ALCUN BISOGNO DI LEGGI E SOVRANI. Tutto ciò risulta realizzabile solamente a patto che ciascun uomo pratichi il [wu-wei], il principio taoista d'azione per cui NON SI PONGONO SCELTE INTENZIONALI IN VISTA DI SCOPI, ma ogni azione rientra nei processi naturali del cosmo. ..Il wu wei equivale quindi alla capacità di vivere in accordo con il Tao.
Inviato da Anatta - ML SB

http://www.vedanta.it/articoli/anatta_02.htm
























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