Intervista alla terapista
di Floriana Boffo
Quali sono le principali tappe dello sviluppo psicomotorio del bambino?
Per quanto riguarda lo sviluppo psicomotorio si focalizza l'attenzione su quattro aree: la lateralizzazione, lo schema corporeo, l'orientamento spaziale e quello temporale.
Lateralizzazione.
La prima consiste nella consapevolezza, da parte del bambino, che il corpo è costituito da due parti simmetriche e che si utilizza in modo dominante un solo lato.
Schema corporeo.
Lo schema corporeo è invece la cognizione e la percezione delle varie parti del corpo, a cosa servono, come si chiamano, come si possono rappresentare.
Orientamento spaziale.
L'orientamento spaziale è la consapevolezza che gli oggetti, gli elementi dell'ambiente, se stessi e il proprio corpo sono correlati tra loro secondo rapporti topologici (sotto-sopra, dentro-fuori, davanti-dietro…).
Orientamento temporale.
L'orientamento temporale è invece la comprensione delle relazioni temporali e causali che esistono tra gli eventi.
Descriviamo ora le abilità dei bambini sotto questi aspetti tra i tre e i sei anni.
- I bambini tra i tre e i quattro anni iniziano a scendere e a salire le scale autonomamente senza appoggio, a lanciare la palla tentando di direzionare il tiro, a costruire una torre o un treno con i cubi. Cominciano ad afferrare e a utilizzare gli oggetti sempre con la stessa mano (sinistra o destra), così come con il piede e l'occhio. Il disegno della figura umana consiste nell'omino cefalopode ossia un omino formato dalla testa, completa di occhi naso e bocca, da cui partono gli arti. A livello di organizzazione spazio-temporale sanno identificare sugli oggetti alcuni concetti: aperto-chiuso, sotto-sopra, vicino-lontano, lungo-corto, davanti-dietro-di fianco e comprendono a grandi linee il significato di prima e dopo.
- I bambini dai quattro ai cinque anni sono maggiormente padroni del proprio corpo, sanno stare in equilibrio su un piede solo per qualche secondo, eseguire compiti più raffinati di motricità fine come utilizzare le forbici. La dominanza si definisce sempre di più e il bambino ne prende consapevolezza. La rappresentazione grafica della figura umana è più completa, iniziano ad essere inseriti il tronco e qualche dettaglio; le parti del corpo vengono denominate, anche quelle più piccole (ad esempio le articolazioni: ginocchio, gomito etc). A livello spaziale vengono discriminate, denominate e riprodotte alcune forme geometriche e se ne sa descrivere la posizione ("il quadrato è dentro al cerchio"). Si raffina l'orientamento spaziale, ora si riesce a individuare ciò che è successo prima e dopo e si utilizzano termini più specifici come ieri, domani, l'altro giorno.
- Tra i cinque e i sei anni evolve enormemente tutto ciò che è legato al grafismo, sia a livello simbolico sia a livello esecutivo-motorio. I bambini in questa fase perfezionano la prensione dello strumento grafico, sono maggiormente coordinati nei movimenti, iniziano ad allacciarsi le scarpe, abbottonare e sbottonare, aprire e chiudere la zip. Riescono a riconoscere su di sè la destra e la sinistra ma si confondono se devono farlo su una persona posta di fronte a loro. Inseriscono tutte le parti del corpo nel disegno della figura umana, arricchendola di particolari e differenziandola per sesso ed età del personaggio. Sono in grado di dire dove abitano e la propria età; riordinano una storia in sequenza comprendendo i nessi logico-temporali e causali.
Intervista alla terapista: Il mio lavoro di Terapista dell'Età Evolutiva ha come oggetto il bambino.
Questo è però inserito in una "rete" in cui i protagonisti sono in genere la famiglia e la scuola; è proprio dalle persone appartenenti a queste due categorie che mi piovono addosso una miriade di domande. Ho pensato quindi che potrebbe essere interessante condividere i dubbi di genitori e insegnanti e le risposte che diamo noi professionisti facenti parte dell'equipe.
Floriana Boffo: Mi chiamo Floriana Boffo, sono una Terapista della Neuropsicomotricità dell'Età Evolutiva. Ho conseguito la laurea a Roma presso l'Università La Sapienza con votazione di 110/110 e lode nel 2007 e da allora ho lavorato e lavoro tuttora in centri di riabilitazione convenzionati e privati dove valuto e tratto bambini con Disturbi dello Sviluppo. Ho conseguito un Master di primo livello in "Disturbi dell'Apprendimento Scolastico" e partecipato alla stesura delle linee guida sul trattamento dell'autismo presso l'istituto Superiore di sanità. Mi aggiorno costantemente tramite corsi e convegni sugli argomenti di maggiore interesse per la mia professione. Nel 2012 con alcuni colleghi ho aperto uno studio privato a Roma "Riabilitazione Monteverde".
Sito web: www.riabilitazionemonteverde.com mail: floriana.boffo@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento