Nella maggior parte delle civiltà antiche, il musico è considerato un personaggio straordinario, talora semi-divino, poiché - somigliante quasi al creatore - egli crea, traendo dal nulla. Pur senza possedere una materia, egli fa sorgere forme reali. E anche se non è creatore, anche se è soltanto imitatore, egli ha il potere di esercitare una certa influenza sulla natura acustica dei creatori di questo mondo. Benché la sua azione sia soltanto analogica, egli possiede la facoltà di udire la voce segreta di tutti gli oggetti animati e inanimati e di rifletterli. Durante il sonno riceve la visita dei morti che gli conferiscono la capacità di trasformarsi in una dimora passeggera degli dei.
Marius Schneider: Il significato della musica
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